By: Gano* on Sabato 05 Gennaio 2013 00:54
Io torno all' idea di redditometro. mi vien da ridere ai sistemi barocchi che escogitano. Sembrano le invenzioni di Wile Coyote quando vuole chiappare BeepBeep. Fallirà, come è praticamente fallita l' offensiva di accertamenti a tappeto fatta in modo praticamente random e conclusasi in centinaia di ricorsi.
E' un po' il modo italiano di operare del servizio pubblico. Io sono convinto che se volessero potrebbero evitare il 90% dell' evasione. Prendi gli esercizi commerciali. Lo stato dovrebbe avere un database di quanta merce ogni esercizio commerciale acquista (in realtà ce l' ha dallo scarico IVA). Sa anche dall' ufficio del lavoro quante persone impiega quell' esercizio commerciale e dall' ufficio del registro quanto paga di affitto. Dalla merce acquistata e dalle spese vive come l' affitto, gli stipendi, la luce, il gas, il telefono (tutti dati a cui lo stato ha accesso) sa il giro d' affari dell' esercizio, le entrate e le uscite. Centralizza tutte queste informazioni, le computerizza e con un unico software le elabora producendo il reddito presunto. Se la dichiarazione si discosta di una certa percentuale dal reddito presunto allora fai scattare l' accertamento. Se una pizzeria ha acquistato in un anno un milione di euro di farina, pomodori, capperi, origano, acciughe, acque minerali, birra e bevande gassate, ha avuto 100.000 euro di spese tra personale, utilities e affitto e dichiara 25.000 euro di utile hai basi concrete sulle quali fare un accertamento. Quell' esercizio PRESUMIBILMENTE emette meno di 1/3 degli scontrini che dovrebbe emettere. Non è ovviamente sicuro, ma l' accertamento ha ALTE PROBABILITA' di avere successo.
Questo sistema si adatterebbe anche ai periodi che vanno bene (giro d' affari maggiore e reddito maggiore) e a quelli che vanno male o di recessione (giro d' affari minore e reddito inferiore). Sarebbe quasi infallibile. Invece che ha fatto lo stato per controllare l' evasione? Ha mandato i finanzieri in borghese a Cortina a prendere il caffè e a vedere se gli rilasciavano lo scontrino fiscale. Roba da età della pietra. Oppure ha fatto controlli random a tappeto, o utilizzati gli studi di settore, che sono studi generali e non ritagliati intorno ad ogni singolo esercizio commerciale, che è ognuno una storia a sé di successi o di insuccessi, e quindi di redditi reali completamente diversi. Ora vorrebbe fare il redditometro: E' sciocco. Vorrebbe arrivare infatti all'evasione studiandone gli effetti (quanto spende il titolare) e non le cause (quanto in realtà incassa). Si risolverà tutto in un grande casino, decine di migliaia di accertamenti seguiti da decine di migliaia di ricorsi, e chi evade davvero sapendolo fare, avrà la vita ancora più facile. Oltretutto ha vari effetti secondari: come diceva Giorgiofra incentiverà a spendere all' estero, oppure a spendere meno, o peggio, incentiverà a spendere al nero, cioe' incentiverà l' evasione. Roba da pazzi...
Perché lo stato fa questo? Perché non sono in grado di organizzarsi in modo efficiente contro l' evasione fiscale. Brancolano nel buio. L' avete vista l' efficienza delle Ferrovie dello Stato, che finché erano completamente statali non c'era un treno in orario? O di Alitalia,l' (ex) azienda statale di trosporto aereo? E allora, perché le Agenzie delle Entrate dovrebbero essere più efficienti delle Ferrovie dello Stato o di Alitalia? Stessa roba è.
E' vero, in questo modo sfuggirebbe ancora l' idraulico e forse il tappezziere (ma quello già scarica l' IVA sulle stoffe), ma questa evasione è minima. Non sono gli idraulici o gli elettricisti il problema italiano.
Se mi danno i 700.000 euro l' anno di stipendio e poteri illimitati faccio meglio di Befera.