L'economia in sintesi (Keynes, Friedman...)

 

  By: Moderatore on Giovedì 08 Dicembre 2011 02:37

Ci sono state diverse gentili richieste di avere la presentazione portata al BlogEconomyDay in novembre e poi all'ITForum di Rimini il 2 dicembre. Data la dimensione del file (sono 95 slides) si è preferito alla fine caricarlo sul sito invece che inviarlo in allegato per mail. Lo si può trovare ora nella homepege di www.cobraf.com a questo link: ^Presentazioni e Report in PDF#http://www.cobraf.com/FTP_Download_PDF_suCobrafcom/DownloadPresentazioni.html^ e scaricarlo come PDF (appare nella home page a sinistra in alto) La presentazione é stata riveduta, corretta e ampliata rispetto a quella vista in pubblico sia al BlogEconomyDay di Castrocaro che all'ITForum. In aggiunta a questo link possono trovare un altro report (in PDF) sullo scenario di uscita dall'euro e uno sul portafoglio di azioni USA "long/short" (al ribasso e al rialzo). Vale la pena di leggerla ? Beh... ordina e mette in ordine logico per la prima volta il materiale che trovi sparso qui sul forum e nel blog, finora ha avuto commenti positivi e ho avuto inviti a presentarla da altre parti... secondo me sì.

 

  By: Sir Wildman on Mercoledì 30 Novembre 2011 21:38

Per me invece sono i 40 anni che sono una barbaria. Ma cos'e' un dogma come il 3% di Maastricht? Ci vuole il modello pensionistico cileno. Massima flessibilita', vai in pensione quanto vuoi in base a quanto cumulato e alla tua aspettativa di vita. 40 anni non vuol dire niente. I barbari sono quelli che parlano di "diritti acquisiti" che in realta' sono "privilegi acquisiti". Nel computo della pensione contano solo due cose: monte contributivo cumulato e aspettativa di vita. Ma mi sembra che per certa classe dirigente italiana sia una cosa da fantascienza. PS: E quando insisto sull'aspettativa di vita e' perche' io, al contrario di loro, sono un sostenitore di adeguamenti per i lavori usuranti veri. Perche' uno che ha fatto 25 anni in acciaieria ha 10-12 anni di aspettativa di vita in meno. Ma siccome ogni volta che si apre questo discorso, per qualcuno diventa usurante anche tenere la penna in mano, non si fa mai niente.

 

  By: shabib on Mercoledì 30 Novembre 2011 17:26

per me questo porta punti alla cgil ed e' da parte del sindacato un doveroso punto irrinunciabile per non tramutare in schiavismo la vita lavorativa. Bologna, 30 nov. (TMNews) - "Il governo deve sapere che 40 è un numero magico e intoccabile". Lo ha affermato il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, dopo le indiscrezioni sulle misure per aumentare la soglia di 40 anni per le pensioni. Ad oggi inoltre, ha aggiunto la Camusso prima di partecipare a un incontro a Bologna sul tema del lavoro, non è arrivata nessuna convocazione da parte del governo. "Si rischia di continuare a commentare indiscrezioni e indicazioni - ha aggiunto Camusso -. Credo che sia giunta l'ora che il governo chiami le parti e ponga il tema di quali scelte intende fare e come intende discuterne". Quello di porre i 40 anni come 'intoccabili' nella discussione sulle pensioni, ha ribadito il segretario della Cgil, "mi pare che sia esaustivo della discussione".

 

  By: XTOL on Domenica 27 Novembre 2011 12:00

la pressione della finanza per rendere anche la bce omogenea al resto del mondo non mollerà fino a successo ottenuto. la crisi successiva (monti docet) servirà a imporre una moneta unica america/europa gestita centralmente (a favore della solita elite economico/politica). qui ci tocca sognare di avere un ceto politico come quello venezuelano o russo. non è più possibile sentire gli esperti tipo reichlin senza leggere tra le righe che la loro intelligenza è stata "messa a servizio". la soluzione stampaggio forsennato renderà l'economia e la vita di tutti noi serve del solito 1%, ci costringerà a vivere in un ambiente inflazionistico, in cui la spinta a fare debiti crescerà ancora e le risorse continueranno a essere risucchiate verso quell'1%. argentariae mediae atque subsidia definita delendae sunt

 

  By: hobi on Domenica 27 Novembre 2011 01:38

Gli articoli della Reichlin sono ottimi da sempre.L'inquadramento dottrinale perfetto. Ma alla fine della fiera anche Lei deve produrre un giudizio di merito : crisi di solvibilità o crisi di liquidità ? Nell'incertezza sosiene che è meno pericoloso trattare una crisi di solvibilità come se fosse una crisi di liquidità che viceversa. Purtroppo a me pare non esserci dubbi sul contrario:trattasi di crisi di solvibilità che deve essere interrotta quanto prima se non si vuole penare di più in futuro. Hobi

La Bce intervenga - dice Lucrezia Reichlin - Moderatore  

  By: Moderatore on Domenica 27 Novembre 2011 00:53

Ci sono ora dozzine di opinioni ovviamente sul debito pubblico, la crisi finanziaria le banche e il default come in tutte le questioni importanti e complicate Un intervento che segnalo è questo di oggi sul Corriere di ^Lucrezia Reichlin, un economista/econometrica importante#http://www.london.edu/facultyandresearch/research/cv/lreichlincv.pdf^ che è stata direttrice della ricerca alla BCE (figlia della Castellina, la fondatrice del Manifesto e di Reichlin uno dei dirigenti storici del PCI e era ricordata come la star di Economia a Modena, i professori la menzionavano solo come "...la Lucrezia..."... in parte perchè bella come sua madre, in parte perchè figlia di genitori intellettuali di sinistra importanti e in parte perchè effettivamente molto studiosa). In ogni caso la Reichlin oggi è una degli economisti italiani di peso a livello della BCE e la sua opinione conta. (Spiace notare che è entrata nel consiglio di amministrazione di Unicredit, per cui come tutti gli economisti di oggi, è pagata dalle banche) Ad ogni modo il punto importante del pezzo è che la Reichlin, un personaggio di peso presso la BCE, offre una giustificazione accettabile anche per i nordici per stampare moneta ("...la Bce dovrebbe darsi un obbiettivo quantitativo sugli spread e programmare gli interventi di acquisto di titoli di Stato e le operazioni di liquidità alle banche necessarie per raggiungere questo obbiettivo. L'annuncio di tale obbiettivo avrebbe un effetto rassicurante per i mercati..") -------- ^La Bce intervenga con più forza sui mercati#http://www.corriere.it/editoriali/11_novembre_26/bce_intervenga_reichlin_ee80e406-17f6-11e1-9544-dc3583e849e1.shtml^ L' indipendenza della Banca centrale europea (Bce) è un principio fondamentale che garantisce i cittadini contro la possibilità che pressioni politiche la inducano a creare inflazione. È giusto quindi che Angela Merkel l'abbia difeso nel corso della riunione a Strasburgo con Mario Monti e Nicolas Sarkozy, escludendo dall'ordine del giorno la Bce. Tuttavia, la domanda da porsi non è se la Bce debba salvare l'Italia o altri Paesi «peccatori» ma se la sua politica sia in linea con il suo mandato. In quanto segue vorrei spiegare perché un intervento della Bce con l'obbiettivo dichiarato della compressione dello spread tra tassi d'interesse sui titoli sovrani è un'azione necessaria all'adempimento del suo mandato di stabilizzazione dei prezzi e non il suo contrario. In tempi normali il consiglio Bce persegue l'obbiettivo della stabilità dei prezzi con un solo strumento, cioè determinando il livello del tasso d'interesse a breve termine. L'idea è che quest'ultimo poi si trasmetta a tassi più a lungo termine, cioè ai tassi sui prestiti bancari che regolano le condizioni a cui imprese e famiglie ottengono finanziamenti. I tassi a cui si finanziano gli Stati sono anch'essi legati a questi ultimi, ma contengono anche un fattore di rischio che dipende dalle aspettative che il mercato ha sulla solvibilità del Paese. Dalla crisi finanziaria del 2008 il meccanismo di trasmissione tra il tasso d'interesse determinato dalla Bce e i tassi effettivi che determinano le condizioni del credito si è interrotto per via dell'incertezza sullo stato di salute delle banche e quindi del rischio di credito. Di conseguenza, la Bce, per adempiere al suo mandato, ha dovuto usare altri strumenti oltre al tasso d'interesse a breve tra cui operazioni speciali che facilitano la liquidità per le banche e, dalla primavera del 2010, l'acquisto sul mercato secondario di titoli degli Stati sotto stress. Se la Bce non fosse intervenuta in questo modo non ortodosso, l'Europa avrebbe vissuto una crisi finanziaria gravissima e il sistema bancario sarebbe andato velocemente al collasso. Altre banche centrali nel mondo hanno messo in opera simili operazioni per contrastare la crisi. La crisi del debito sovrano cominciata in Grecia nel 2010, acuitasi nel 2011 e ormai estesa a gran parte dell'area, ha aggiunto un altro elemento di distorsione tra tassi d'interesse poiché il tasso che si esige per prestare soldi a un Paese fragile è più alto di quello di un Paese solido e la differenza riflette il rischio Paese. Queste differenze tra tassi sui titoli di Stato hanno determinato condizioni di finanziamento del debito sovrano molto diverse tra Paesi, con conseguenze sul costo del credito. Una banca spagnola che ha in bilancio molti titoli spagnoli è colpita negativamente quando questi titoli si svalutano a causa del fattore rischio Spagna. Inoltre, essa ha maggiori difficoltà delle banche dei Paesi a basso rischio nel reperire liquidità sul mercato. Questi costi inevitabilmente si trasferiscono sul costo del credito per i consumatori e le imprese spagnole. Per la Bce questo crea un problema di politica monetaria che non si era mai manifestato nella storia dell'euro. Questa stabilisce un tasso d'interesse guida uguale per tutti i Paesi, ma la trasmissione tra questo tasso e il costo del credito risulta molto diverso tra di essi: i tassi d'interesse effettivi sono molto più alti in Spagna che in Germania, per esempio. In gergo si dice che il meccanismo di trasmissione della politica monetaria non è omogeneo, cioè la Spagna subisce una politica monetaria che è effettivamente diversa da quella tedesca. È lecito chiedersi se questo non sia in contraddizione con il principio della politica monetaria unica. La risposta non è semplice. Da un lato una banca centrale non deve agire in modo da illudere il mercato che non ci sia rischio Paese quando questo c'è: una tale politica ucciderebbe ogni incentivo per i governi a mettere in atto il risanamento del bilancio. Dall'altro, per perseguire la stabilità dei prezzi in tutti i Paesi, la banca centrale deve far sì che il meccanismo di trasmissione dal tasso a breve ai tassi effettivi sia omogeneo. Se il fattore rischio riflettesse un reale problema di solvibilità per alcuni Stati, la Bce si troverebbe a far fronte ad un dilemma. Ma se quest'ultimo fosse distorto in quanto causato da un attacco speculativo dei mercati alla cui origine c'è un problema di liquidità e non di solvibilità, il da farsi è chiaro. Francoforte deve intervenire per adempiere al suo mandato di stabilità dei prezzi, cioè non per salvare gli Stati, ma per far funzionare la politica monetaria. In pratica è difficile distinguere tra solvibilità e liquidità, ma la posta in gioco è troppo alta per poter peccare per il timore di sbagliare. Per ragioni di politica monetaria e per adempiere al suo mandato la Bce dovrebbe darsi un obbiettivo quantitativo sugli spread e programmare gli interventi di acquisto di titoli di Stato e le operazioni di liquidità alle banche necessarie per raggiungere questo obbiettivo. L'annuncio di tale obbiettivo avrebbe un effetto rassicurante per i mercati e darebbe lo spazio ai nuovi governi dell'Europa per mettere in atto le riforme strutturali necessarie a navigare verso una rotta più virtuosa nel lungo periodo. Farlo non significa rinnegare il mandato, ma, al contrario, perseguirlo.

 

  By: manx on Venerdì 11 Novembre 2011 17:48

non so se i soldi son finiti da un pezzo , più che altro danno l'idea di sapere che di soldi ce ne sono invece ancora tanti qui da noi. Del resto glie l'ha detto anche Berlusconi che i ristoranti sono pieni ( ed è vero , sono pieni anche nei feriali)

 

  By: defilstrok on Venerdì 11 Novembre 2011 15:59

Ma si rendono conto che i soldi son finiti da un pezzo ? che siamo in DEFAULT ? ................................... Bisogna mandare le Iene a chiederglielo...

 

  By: pana on Venerdì 11 Novembre 2011 13:37

ma a propositi di Cota,,,non erano da rifare le elezioni? non si era scoperto che avevno falsificato delle firme ? mah !che spettacolino penoso che offriamo all estero

U.S. Navy Ridiculed Over Picture Of Commander With Rifle; 'We're Going To Lose A War' | Viral - YouTube

 

  By: Esteban. on Venerdì 11 Novembre 2011 13:06

La battuta più assurda l'ha sparata Roberto Cota ... Dopo 1/2 ora che sparavano scemenze ha detto che il punto di vista di giannino lo conosceva bene ma che è la politica che deve decidere del paese e non dipendere da banche e finanza ... E non è sbagliata come battuta ... il problema è che se guardi la realtà, dei politici ignoranti come questi non capiscono che son proprio state le loro mancate decisioni che ci hanno portato a questi livelli ... Ce ne fosse stato uno che ha manifestato idee contrarie al loro PADRONE BERLUSCONI ... lo hanno sempre lasciato fare votando le neffandezze peggiori, ed ora, dopo aver procurato danni al paese per + di 600 miliardi ora dicono che vogliono continuare .... Ma si rendono conto che i soldi son finiti da un pezzo ? che siamo in DEFAULT ? che soldi non ce ne sono più proprio perchè hanno contribuito ad indebitare il paese ... Questi la realtà neppure sanno cosa è ... ed ora che Berlusconi è sparito fanno a gara per sembrare un po meno stupidi di quello che sono ...(perchè quello son sempre stati,oltre a un branco di VENDUTI) ...

 

  By: defilstrok on Venerdì 11 Novembre 2011 12:46

Credo che negli ultimi 2000 anni gli unici che abbiano tentato di calmierare i prezzi siano stati Diocleziano ......................... Mi dispiace Gano, ma hai torto. E' evidente che non è possibile controllare l'intero sistema dei prezzi, ma era ed è possibile farlo su quelli di prima necessità. Prima dell'introduzione dell'euro quanto meno pane e latte erano infatti calmierati da almeno trent'anni. E quel calmiere costituiva un fulcro, un paramentro di riferimento per il resto che era libero di salire, sì, ma non come avvenuto col passaggio all'euro quando i calmierati vennero liberalizzati (salvo reintrodurre un calmiere 5 anni più tardi quando i buoi erano già scappati). Oggi ti trovi a pagare un litro di latte tremila lire; ma se avessero mantenuto il calmiere su alcuni beni di consumo quotidiani puoi stare tranquillo che, pur aumentando, non avresti avuto +200% sulla pizza, +300% su un cono gelato o +500% sulle caldarroste

 

  By: Esteban. on Venerdì 11 Novembre 2011 12:42

Ha chiara la situazione nel senso che, a parte il suo punto di vista, sa almeno di cosa sta parlando, la situazione reale, gli altri politici saltavano da un discorso idiota ad un altro più idiota ... Capivi ascoltandoli che non avevano capito nulla della attuale situazione, stavano lì ancora a vendere le loro chiacchere alla TV, doveveano far passare l'idea(forse) che la politica ancora serve mentre E' da ELIMINARE ... SONO LORO il PROBLEMA ! un branco di stupidi politici che discutevano del nulla ...

 

  By: SpiderMars on Venerdì 11 Novembre 2011 12:36

stava a guardare via videoconferenza (l'unico che almeno ha chiara la situazione)... ------------------------------------------------------- ahahah..! Giannino il parvenue..! ha chiara la situazione come buon cameriere al servizio del prestatore di Ultima Istanza al pari dell' Economist del WSJ e del F.T. la scuola di Chicago..? puaaaà che schifo robaccia..! gli Ideologi del Disastro attuale. Poi che gli altri siano degli Ignoranti per non dire altro è vero.

 

  By: Esteban. on Venerdì 11 Novembre 2011 12:24

"uscire dovette mandare le sue squadraccie a terrorizzare i negozi. Il popolo bove italiano per anni si e' riempito la bocca con la storia del governo che non ha controllato i prezzi, ma a meno che tu non abbia un regime militare i prezzi non sono controllabili, e anche in quel caso il risultato e' stato quasi sempre un fallimento. ----- A me pare che te racconti ed abbia una posizione piuttosto militante. Mi sbagliero', ma l'impressione e' quella." ----- Relativamente ai prezzi, come scritto sotto (capitone) era possibile controllarli(non siamo ai tempi dei romani) anzi semplicissimo MA il governo Berlusconi ha lasciato correre !!! REALTA' (fatti). Riguardo al fatto del "militante ..." è proprio perchè non milito (con nessuno) che noto facilmente quando gli altri, invece, lo sono,IPOCRITI e condizionati dalla politica o da spot televisivi (o dal loro stessi).. Allo stato Attuale, l'unico modo che hai per ritornare a vivere in questo paese è non essere più RICATTABILE (e gà viene da ridere). Che Tu rimanga o mene nell'euro, dovrai Blindare il PAESE ...dovrai cioè Eliminare il DEBITO,(ridurlo consistentemente). Perchè quello che sta accadendo sui mercati lo hanno permesso i nostri politici, la classe più CORROTTA, quelli che ancora vanno in TV e non si dimettono. ^da vespa, programma demenziale- ieri sera trovavi buttiglione, germini, formigoni etcc. un branco di incompetenti ...#http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-a07286f2-dd1e-4075-9118-43aaa9987cc6.html#p=0^ hanno fatto parlare questi imbecilli e giannino stava a guardare via videoconferenza (l'unico che almeno ha chiara la situazione) lo facevano stare in silenzio ... Ti veniva da piangere, capivi in un attimo che con questo branco di stupidi SIAMO già falliti ! (vespa compreso, una tattara delle peggiori). Bisogna cambiare classe politica, le persone si sono svagliate più velocemente di questi PACHIDERMI (camaleonti della politica). servono persone a gestire il paese che nulla abbiano a che fare con la politica ma esclusivamente con il "risanamento" ... Servono persone che siano apolitiche ma competenti nell'ECONOMIA REALE, che ABBIANO COMPETENZE ECONOMICHE e non ricattabili , altrimenti siamo spacciati(tipo ora). Dobbiamo blindarci tipo il giappone, avere il debito entro le mura del paese e diventare irricattabili ... NON ABBIAMO ALTRA ALTERNATIVA ...al di là di come andrà l'economia NON DOBBIAMO PERMETTERE che sui mercati ci possano sconvolgere la vita in questo modo ... Pure chi sta sui mercato, le società quotate, dobbiamo separare gli interessi di queste da quelli del paese, altrimenti finisce che impoveriscono l'intero paese per interessi singoli di corporazione ESPOSTA pure ai mercati e quindi ricattabili . Puoi anche avere il sistema bancario che viene nazionalizzato o che fallisce e gestisce tutto lo stato, le società quotate in borsa che falliscono o chiudono, ma il tutto NON DEVE TOCCARE LO STATO e principalmete debito e finanze ... Se non fai questo(ridurre debito e separare lo stato da speculazioni politiche/bancarie/corporative/speculazione estera ) per gli Italiani ,per questo paese è finita ...(cioè quello che stai osservando attualmente). + di 600 miliardi ci è costato Berlusconi (ed il branco di smidollati che chiamano politici-lega compresa) più l'impoverimento di ogni nucleo familiare, si è fatto gli affari propri ed ora come è arrivato se ne va(speriamo) ma intanto c'è chi è già pronto trasferire il costo di questi ultimi 10 anni di governo di destra sulle spalle delle persone . la misura di quello che hanno fatto è il DEBITO ... da quello non scappi ... andrebbero licenziati in tronco e messi agli arresti per aver impoverito il paese ... P.S. Il succo è che puoi anche tornare in lire, tagliare parte del debito con questo stratagemma, magari giocando sul cambio(se te lo lasciano fare) e ricominciare a stampare DOPO AVER IMPOVERITO l'80% del paese per il 20% che esporta ... e ritornare ad avere lirette in mano ... ---- Well, before they [sovereigns] go bankrupt they’ll print money, and they can print endless money, and as long as we have Ben Bernanke and Janet Yellen at the Fed, they will also print money, and they can postpone the endgame endlessly, endlessly not, but say for another five to 10 years. And of course, money printing translates to higher food and energy costs, as the result of the EU agreement prompted monstrous moves in oil, precious metals (especially the silver price) along with stocks on all global exchanges—with bank stocks soaring across the board somewhere in the five percent bracket. Oil was up more than $3 per barrel, while silver nearly rose $2.

 

  By: Capitone on Venerdì 11 Novembre 2011 09:50

Al momento dell'entrata dell'euro, febbraio 2002, esisteva l'obbligo della doppia esposizione dei prezzi. Un mio carissimo amico ( per giunta di destra ma destra più ex di Rauti) che lavorava a Roma mi raccontó che il governo Prodi aveva previsto l'obbligo di controllo sull'applicazione di questo doppio prezzo sui prodotti e che lui, ( che apparteneva alla polizia municipale credo) avesse l'obbligo di girare per i negozi per controllare che i commercianti rispettassero tale obbligo. Ebbene già dai primi mesi fu costretto a redigere decine di verbali perché il prezzo in lire era sparito in molti supermercati. La cosa strana peró è che i verbali non avevano quel naturale sbocco, la sanzione cioè, ma che anzi, lui fu invitato a smetterla di riportare questa quantità enorme di verbali al comando, tanto c'erano ordini superiori di evitare sanzioni ai commercianti. Va anche detto che per noi italiani avere 2 euro "Spicci" ci induceva a fare la mancia di quattromila lire al lavavetri