By: gianlini on Martedì 16 Agosto 2011 19:05
Quando l'idiozia è bionda e dalla pelle chiara
Dalla Germania per imbrattare i treni
Dieci writer denunciati per aver «colorato» i convogli a Lambrate. Tra il materiale sequestrato decine di videoil comandante della polizia locale: «massima attenzione»
Dalla Germania per imbrattare i treni
Dieci writer denunciati per aver «colorato» i convogli a Lambrate. Tra il materiale sequestrato decine di video
Entrano in pieno giorno, attraversano le sterpaglie, si nascondono in un sottopassaggio di servizio, là sotto si sfilano le t-shirt e se le avvolgono intorno al volto come un turbante, che lascia fuori solo gli occhi. Quando riemergono, con due sacchetti di plastica carichi di bombolette spray e gli «schizzi» per i graffiti già pronti su un blocco di carta, sono pronti per «lavorare». Ultima ricognizione per verificare che non ci siano impiegati delle ferrovie; telecamera sistemata a terra per riprendere le «opere». In meno di dieci minuti, quattro vagoni di un paio di treni sono coperti di graffiti.
DALLA GERMANIA - Siamo nella stazione di Lambrate, a metà della scorsa settimana. Il gruppo di dieci writer in trasferta dalla Germania a Milano lascia la firma: «N5H1» (è la sigla del virus dell’influenza aviaria). Nella massa di materiale sequestrato dai vigili del «Nucleo tutela trasporto pubblico» di Milano, che il 13 agosto ha fermato e denunciato i writers, c’è tutta la storia di questo gruppo: negli ultimi giorni, solo in città, si calcola che abbiano «attaccato» tra i venti e i trenta treni sparsi tra le stazioni di Lambrate, Greco, Sesto e scalo Milano-Fiorenza, oltre ad alcuni depositi del metrò. L’«internazionale» dei graffiti, dal 2009, ha colpito a Monaco, Londra, parigi, Berlino, Mosca. «Imprese» documentate e conservate in centinaia di memory card, telefonini, pc e macchine fotografiche trovate in un’Opel Astra in zona San Siro (dove i nove tedeschi e un australiano si erano accampati) e ora in mano agli investigatori della polizia locale.