By: shabib on Lunedì 23 Giugno 2014 05:02
GANO riporta un' osservazione verissima , e' come in italia , dove i fortunati che ancora hanno un lavoro oppure dei genitori o nonni alle spalle che li mantengono , possono andare avanti , senza rendersi conto che domani A CHI LA TOCCA,LA TOCCA ....e cioe' se NON cambiera' il sistema italiano economico, finanziario,giuridico e politico , finiremo tutti sotto ai ponti , perche' le rappresentanze politiche si rifugiano dietro egaletarismi sociali , quando devono tassare , e poi pero' si buttano su misure davvero antipopolari quando servono i skei che non si trovano... e i dane' SERVIRANNO SEMPRE E SEMPRE DI PIU' per i motivi di cui stiamo parlando su questo forum da anni , non e' possibile pensare di battere un esponenzialita' dell'accumulo del debito tassando , ovvero distruggendo alla fonte settori produttivi , investimenti , lavoro ....
Riforma catasto, maxi tassa sulla casa
di: WSI | Pubblicato il 23 giugno 2014| Ora 09:11
inCondividi.0.Anche se la delega lo impedirebbe sulla carta, il rischio che Imu e Tasi salgano alle stelle, anche di 10 volte, è forte.
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Come ripetutamente annunciato da Matteo Renzi, il governo spedirà ai cittadini un modello 730 precompilato per facilitare il compito ai contribuenti.
ROMA (WSI) - L'operazione "Riordino Catasto" è appena partita e già c’è il fondato rischio di aumenti del prelievo fiscale. Le rendite catastali, infatti, verranno nuovamente allineate ai valori di mercato e, in virtù di ciò, sono destinate a crescere fino a dieci volte.
Il riordino è partito venerdì con l’approvazione del decreto attuativo sulle commissioni censuarie in Consiglio dei ministri (ne abbiamo parlato nell’articolo: "Riforma del catasto: così cambia il valore delle nostre case"). Anche se tutto dipenderà da come i sindaci rimoduleranno aliquote e agevolazioni delle imposte una volta concluso il restyling, il pericolo di un ulteriore aggravio delle imposte sulla casa è pesante.
In alcuni casi si potrà anche arrivare a importi addirittura dieci volte superiori a quelli attuali. L’aumento sarà tanto più elevato quanto più basso è il livello delle attuali rendite.
Il progressivo allineamento dei valori patrimoniali a quelli del mercato delle compravendite e delle rendite agli importi delle locazioni dovrebbe portare a eliminare o almeno a ridurre le sperequazioni esistenti.
Ciò andrà ad incidere, innanzitutto, sul calcolo di Imu e Tasi che, attualmente, presentano profonde differenze non solo tra le varie aree del Paese ma tra le diverse zone della stessa città.
Eppure tutta la riforma del Catasto si incentra sull’obiettivo di non far variare il gettito fiscale, onde non allarmare i cittadini che le nuove rendite (quasi sempre più alte delle attuali) non si trasformino automaticamente in aumenti delle tasse a carico dei proprietari degli immobili. Tuttavia – così come è già avvenuto per il calcolo della Tasi – gli italiani sanno che, senza precisi vincoli (e penalizzazioni per chi non lo rispetti) che obblighino le amministrazioni comunali a restare nei limiti di quanto già incassato finora, le buone intenzioni della delega rischiano di trasformarsi nell’ennesimo rincaro della tassazione sugli immobili a carico degli italiani. A meno che non sia il cittadino a doversi attivare impugnando al Tar la delibera comunale contraria alla legge.
Associazioni di categoria escluse dalle commissioni censuarie
ut supra diximus ....
http://www.wallstreetitalia.com/article/1703388/riforma-catasto-maxi-tassa-sulla-casa.aspx