By: Trading Online on Venerdì 14 Settembre 2007 02:33
Paulson? E perchè in Europa Almunia non dice le stesse cose? A volte fanno dei discorsi banali però il microfono piace così come la carta stampata.
Il rischio per carità c'è sempre e pure grande, è un po' come l'atomica, c'è ma per fortuna non si hanno gli sviluppi.
Non credo che l'America voglia e possa rovinare il suo sistema basato sulla capacità di indebitarsi e comunque sull'efficienza finanziaria.
Non intervenire per fermare questa storia sui subprime sarebbe da matti.
Sarebbe la prima volta che la gente povera inc. la gente ricca (certe cose lasciamole al film una poltrona per due). E poi perchè? Perchè il 2% dei subprime non paga mentre il rimanente paga tassi tripli di mercato. Insomma qualcosa che non va c'è. O almeno mi sembra anche una cosa relativamente naturale.
I governatori delle banche centrali non li comprendo un granchè e non so esprimermi.
Io mi comporterei diversamente mentre vedo per esempio che in Europa, con tanti cavoli che ci sono si pensa ancora all'inflazione e magari non tieni conto neppure dei dati depurati da petrolio ecc. come in usa. Oppure si sta attenti a frasi e frasette senza poi fare nulla di costruttivo. Ormai ci siamo abituati, prima c'era il wait and see, ora ci sono altri termini
In linea teorica il sistema dei subprime se non controllato sarebbe devastante e colpirebbe quasi tutto e quasi tutti prima o poi.
Non a caso mi sembra che ci sia una forte concertazione tra le banche centrali per resistere, aggiungo io, ad ogni costo.
Sulle banche americane mi cogli impreparato però noto che CFC oggi ha guadagnato un 14%, per carità non è un granchè ma noto che alcune banche si stanno riprendendo. Così come il settore auto, Ford +5,6% GM +10%.
A me sinceramente da persona che sta sul posto, sentita ad agosto, non risulta un crollo degli immobili e poi su questo basta ragionarci. Saranno mutui medi a 15 anni? Avranno pagato già almeno 3 anni? I prezzi delle case 3 anni fa erano superiori a quelli di oggi? Insomma si intuisce che la banca riprende l'appartamento, lo rivende e ci guadagna e in altri casi tiene o affitta. Insomma non mi sembra una grande perdita dovuta a quel 2% che è in ritardo con le rate.
Credo che le banche italiane già con i mutui normali e super tutelati abbiano ritardi di pagamenti superiori a quelli dei mutui subprime USA.
In Italia e probabilmente in Europa non mi risulta ci sia un rischio diretto subprime. Difficilmente erogano soldi a chi non da garanzie. E' vero, ci sono dei mutui 100% e addirittura 110% ma anche in questo caso le banche non sono sprovvedute. Entra in banca, chiedi un mutuo e poi vedi come è difficile creargli dei danni - salvo compravendite immobiliari a prezzi artificialmente gonfiati.
Qui ho l'impressione che si vive in un sistema dove si dicono delle cose per fare realmente altre cose.
Prendiamo ad esempio le ENI. Ogni volta che esce fuori una brutta notizia su ENI, roba che venderesti in 3 secondi e che ti aspetti razionalmente un -3, il titolo sale. Vedi problema Scaroni prima, vedi Russia dopo.
Prendiamo il petrolio? Bene...tutti a dire che siamo in recessione, si produrrà di meno, tutte stime ridotte e il petrolio dove te lo trovi? Ai massimi storici sopra 80 (tra l'altro questo ti genera inflazione per fine anno).
Ma se l'economia rallenta ovunque...il petrolio non dovrebbe scendere?
Allora invece raccontiamoci le cose vere.
Lasciamo perdere il petrolio collegato all'economia, alla Cina, al clima rovente e glaciale (che tra l'altro è stato divertente vedere il clima così mite negli ultimi periodi) e prendiamo il dollaro.
Tu cacci giù il dollaro e in automatico ti tiro su il petrolio e facciamo il saldo zero (o comunque si attenuano le oscillazioni). Vecchio giochino, nessuno lo dice ma tutti lo capiscono, forse anche Trombin.
Per quanto riguarda le banche io mi irriterei un po' se non diversificassero gli investimenti e bene hanno fatto a diversificare, in piccola parte, anche nel settore subprime. Un settore ad alta redditività che in un'ottica di ampia diversificazione non fa male (e si ritorna al famoso 0,8). Si tratta sempre di esposizione.
Facciamo un'ipotesi: un investitore ha 1 ml di euro e si è esposto nell'acquisto di 1500 azioni Unicredito comprate a 5,75. Secondo te questo investitore deve preoccuparsi o "rischia" di guadagnare? Il discorso è lo stesso...anzi no, l'investitore da 1 ml con le sue 1500 azioni è più esposto dello 0,8% in uno strumento ad alta redditività.
Se hai le spalle per fare certe cose con intelligenza non trovo nessuna controindicazione.
Società in ordine con i bilanci? Ma che significa in ordine con i bilanci? Che fanno utili? Che tengono liquidità in cassa tipo Microsoft & Co.?
Prendiamo le società italiane dell'SP, non mi sembra ci siano molte società messe male come bilanci o con esposizioni particolari.
Unicredito già l'ho detto e presenta un p/e scandaloso e un management capace.
La Pop Mi non mi sembra esposta e anche questa macina utili mostruosi.
Intesa San Paolo anche non è messa male, alta redditività.
Passiamo all'assicurativo? Alleanza è messa male? Generali è messa male e in più sono scemi a fare il buyback? Io direi che Generali è messa particolarmente bene.
Telecom non avrà un bilancio splendido forse ma la redditività è quella che è e poi è in mano alle banche, un fatto non irrilevante.
Vogliamo andare a vedere gli energetici? Vediamo Eni sul gas come è messo (bene) vediamo a quanto ha messo in carico il petrolio (stima) e a quanto è ora. Andiamo a vedere i multipli e confrontiamoli per esempio con XOM. Comunque sui petroliferi bisogna stare sempre particolarmente attenti.
Passiamo su Fiat? Be' basta vedere i modelli, le 240 mila panda vendute, le 70 mila 500 già ordinate in meno di 2 mesi, gli accordi, sviluppi, miglioramenti dell'indebitamento, la redditività su ogni auto (a livelli davvero alti), le quote di mercato, la mancanza di esposizione in area dollaro il raffronto con altre realtà estere, l'ottimo marketing fatto e il marchio. Poi per carità Citigroup forse esagera a dire che stanno lavorando per portarla a 40 euro, però se ti fai una botta di conti al 2010...i numeri sono quelli e i modelli auto sono buoni. Non a caso c'è anche il buyback sotto e il calo delle quotazioni viene spiegato da tutti a caratteri cubitali.
Per carità, falla anche andare a 17, a 16 (magari ci tornasse!!) ma questa è un'azione che è destinata a crescere e molto, un po' come il vecchio slogan del caffè, più la mandi giù e più te la ritrovi su.
Quello che molti non hanno capito e che è stato spiegato fin troppo bene da Marchionne e Montezemolo è che il calo è solo una questione finanziaria delle esigenze di rientro dei fondi esteri. Prova ne è il mercato auto tedesco e americano che certo non è migliore della Fiat (a proposito su GM citigroup passa da sell a buy e ha appena fatto +10% stasera mentre la Ford "solo" +5,6%...alla faccia della crisi, dei subprime e degli acquisti a rate!!).
Poi vedremo le stesse persone che hanno venduto fiat a 17,9 che andranno a ricomprare a 10 euro sopra e al primo storno di 3-4 euro ci lasciano le penne e si rimangiano tutto così come è successo a chi è entrato magari a 15 e con fiat a 19 magari è in perdita. Un film divertente già visto.
Condivido pienamente la tua ultima frase in particolare quella tra parentesi (in particolare perchè penso che questa crisi sui subprime sia stata creata ad arte ad agosto come dicevo da poche banche/fondi con vendite sui titoli addirittura all'ora di pranzo "per far male", per fare scendere, per creare il massimo del danno. Non ha senso vendere tanto quando il mercato è sottile e in più ad un'ora di volumi inesistenti), tuttavia credo che certi tassi per il sistema in cui viviamo non siano più sostenibili. Inoltre in Europa abbiamo il problema dollaro che mi sembra si stia iniziando a sentire anche in Germania.
Ecco ricordo dichiarazioni della BCE che un Euro sopra 1,25 non era gradito, poi non era gradito sopra 1,30 poi non lo era sopra 1,35.
Lasciamo pure sfogare ora l'euro ma poi si dia un segnale perchè questi non sono livelli adeguati e coerenti.
Last but not least. Le presidenziali non sono poi eccessivamente lontane, e se vincessero i democratici mi sa che i massimi del petrolio e la debolezza dell'euro saranno decisamente ridimensionati. Come diceva qualcuno che conosciamo (poi il capellone annegò in una piscina mi sembra vero?), wait and see!
Infine la solita domanda: se il dj fa +4,5 e fa nuovo massimo nelle prossime sedute, cosa succede con la borsa italiana e con quelle europee?