Report Giornaliero Valute

 

  By: Bardamu on Giovedì 23 Giugno 2005 19:34

Noooo...il dito nella piaga! comprato a 0.92 chiuso a 0.9480.sopra 9512 ho esitato e allora ritracciamenti x entrare non ne ho avuti... se ricordate rispondendo non so a chi dissi che gli svizzeri sono in grosse difficoltà...avevo detto di dargli un'occhiata ai cross contro franco svizzero...così ho montato qualche posizione short sul franco svizzero cavalcato solo cadchf e gbpchf (eurchf nessuna soddisfazione)...gbpchf non mi convinvce + di tanto sul long term ma audchf e cadchf sono buoni anche long term (l'ultimo l'ho ancora aperto, spero di riuscire a chiudere il tutto a 1.0430) ...audchf aspetto un ritracciamento e che mi passi la frustrazione x essere uscito così presto...ormai è parità ma ci sono ancora un 4 5 figure da fare, forse anche di + sotto controllo anche chf contro yen...ma mi sembra troppo ipervenduto...volevo fare short qui (85.20) con stop in area 86, obiettivo area 82 ...e guardatevi anche cad/jpy, oggi dati buoni sul lavoro, retails buoni ormai nessuno si frega dei problemi esportazione...se domani cpi aiuta a settembre alzano...state attenti xò che il lungo è già tanto...se si comincia ad abbondare la barca il movimento sarà violento

 

  By: defilstrok on Giovedì 23 Giugno 2005 17:54

Ritengo questo articolo ----- ------- ------ ---- ------- ----- ------- ------ ---- ------- ^cliccaqui...#http://www.blackswantrading.com/files/b82f53126bfd7cc/bsccc062305.pdf^ assolutamente illuminante

 

  By: Euroforex on Giovedì 23 Giugno 2005 10:58

Con l'Eurusd chiuso in trading range tra 1.2200 e 1.2090 il mercato non riesce a trovare buone giustificazioni per sostenere la moneta unica nei momenti in cui essa potrebbe magari recuperare qualche punto nei confronti del dollaro. Le spinte al rialzo sull'eurusd rimangono infatti strette tra le incertezze relative alle prospettive sul differenziale tassi tra zona euro e zona del dollaro su cui gli operatori non riescono più a vedere chiaro. Durante la sessione di ieri il dato più eclatante è stato la conferma che nel direttivo della Boe, la banca centrale britannica, due membri importanti continuano a considerare necessario un taglio di un quarto di punto sui tassi in Gran Bretagna. Se a questo atteggiamento aggiungiamo il recente taglio di mezzo punto sui tassi in Svezia, per il mercato la Bce potrebbe anche riconsiderare il suo indirizzo attuale e prendere in più seria considerazione l'ipotesi di un taglio del costo del danaro. Queste attese, seppure condite da un'ondata speculativa che pare inarrestabile, continuano a pesare sull'euro, a premiare il dollaro e favorire la valute con i tassi piu' alti. Bisogna quindi guardare con preoccupazione la soglia psicologica di 1.2000. Il dollaro sembra anche favorito in questa fase dall'apparente rinvio della rivalutazione dello Yuan cinese, e ne sta approfittando per consolidare i guadagni contro lo yen. Per la giornata odierna abbiamo i classici sussidi di disoccupazione americani.

 

  By: Euroforex on Mercoledì 22 Giugno 2005 11:41

Abbiamo assistito ad un breve rimbalzo per l'euro, riportatosi nella notte fino a 1.2200, con un piccolo tentativo di rottura al rialzo, subito rintuzzato. Nel complesso il quadro non è mutato: la moneta unica rimane sotto pressione da parte innanzitutto della speculazione che continua ad approfittare della crisi economica e politica dell'Unione. Nelle ultime sessioni si è anche aggiunta l'ipotesi un un taglio dei tassi di riferimento da parte della Bce, dopo che la Riksbank svedese ha abbassato di mezzo punto il suo costo del danaro (ora all'1.50%), prendendo di sorpresa gli operatori. Questa mossa è stata interpretata come la possibilità che anche la Bce si prepari ad effettuare un taglio dei tassi nel prossimo futuro, e il mercato ha reagito di conseguenza tenendo l'euro in condizioni di debolezza. Qualche smentita al riguardo è subito giunta da Francoforte, ma l'euro rimane comunque sotto pressione, mostrando una notevole fatica nel riguadagnare posizioni dopo ogni movimento ribassista. Continuano invece a mantenere un profilo di forza relativa le valute come il dollaro australiano che beneficiano di tassi più alti della media. Per la giornata odierna non sono previsti dati macro di rilievo.

 

  By: Euroforex on Mercoledì 08 Giugno 2005 11:22

Ancora molto incerta la direzione del mercato, con l'eurusd in pieno trading range e incapace di trovare una soluzione alla lateralità di questi giorni. Certamente l'assenza di dati macro di rilievo dagli Usa crea la maggiore difficoltà agli operatori che, in assenza di spunti economici, non riescono neanche a trovare idee chiare sotto il profilo squisitamente tecnico. Nel complesso, l'impressione dominante è che il dollaro stia vivendo una fase di indebolimento progressivo privo però della forza necessaria per introdurlo chiaramente all'interno di un movimento di correzione rispetto ai minimi di eurusd registrati la settimana scorsa. Il rintracciamento da 1.2160 è stato finora piuttosto deludente, e solo il superamento dell'area di resistenza posta a 1.2340/50 potrebbe realmente dare energia all'attuale correzione, che altrimenti rischia di esaurirsi in breve tempo e al primo attacco speculativo. Nel frattempo le valute asiatiche e dell'oceania (dollaro neozelandese e dollaro australiano) continuano a mantenersi sufficientemente forti nei confronti del biglietto verde, grazie al ritorno di voci sulla prossima rivalutazione dello Yuan. Chiaramente, l'appuntamento più critico della settimana resta la bilancia commerciale americana prevista per venerdì.

 

  By: Euroforex on Martedì 07 Giugno 2005 10:46

Con i prezzi petroliferi ben sopra i 54 dollari a barile, e il ritorno delle preoccupazioni relative ai costi energetici e il loro impatto sui consumi privati in Occidente, il biglietto verde ha perso buona parte del ritmo e dello smalto che lo aveva portato verso quota 1.2160 solo poche sessioni fa. Le prime negoziazioni della settimana hanno confermato una situazione interlocutoria dopo i minimi più recenti, soprattutto perché l'ultimo rally del dollaro è giunto proprio in corrispondenza con l'uscita di dati macro statunitensi assolutamente deludenti, e che evidentemente solo ora cominciano a pesare sulla valuta americana. Questa settimana, peraltro, sarà anche abbastanza povera di dati economici di rilievo, se si esclude la bilancia commerciale americana attesa per venerdì prossimo, e questa circostanza rende il mercato più nervoso e più tecnico. Per la giornata di oggi è attesa solo la produzione industiale tedesca, che non dovrebbe muovere molto, mentre dagli Usa non sono previsti dati macro di interesse per gli operatori. Sotto il profilo tecnico è chiaro che solo con il superamento netto di quota 1.2340 potrebbe innescarsi un solido rintracciamento favorevole all'euro.

Sì, sembra la volta buona - gz  

  By: GZ on Lunedì 06 Giugno 2005 18:57

Sì, sembra la volta buona l'Australia ad esempio ha un deficit estero in % maggiore degli USA, ma è nell'area asiatica e oggi il dollaro australiano se lo strappano di mano perchè pensano che tutto quello che è asiatico faccia un balzo se poi è vero che la Cina rivaluta

sembra che questa sia la volta buona - gz  

  By: GZ on Lunedì 06 Giugno 2005 18:12

a proposito, sembra che questa sia la volta buona, stanotte delle fonti governative in Cina hanno detto che stanno per rivalutare yen, australiano, neozelandese e tutto quello che è asiatico sta salendo da stanotte

 

  By: Gilberto on Venerdì 03 Giugno 2005 14:58

Dal Corriere di oggi ...

 

  By: gianlini on Venerdì 03 Giugno 2005 14:55

l'assurdità della cosa è che un euro senza italia è sicuramente più forte, non più debole....

L'importanza di leggere bene le notizie - gz  

  By: GZ on Venerdì 03 Giugno 2005 14:30

Questo episodio dimostra come l'analisi tecnica e il grafici non siano sufficienti stamattina alle 7:58 mi ha suonato un allarme sui pc per la valute, vado a vedere e tutto quello che avevo al rialzo su australiano, yen, sterlina ed euro (contro dollaro) di colpo era passato in perdita sento su CNBC in inglese: "....ministro UE dichiara che si deve abbandonare l'euro..." e penso: "qui butta male e devo tagliare.." prima controllo su internet chi esattamente ha detto cosa, scopro che è ^Maroni che dice che la Lega farà un referendum per la lira#www.reuters.com/locales/c_newsArticle.jsp;:429ff7bc:30df9abec8b4ec79?type=businessNews&localeKey=it_IT&storyID=8686748^.... cancello gli ordini di vendita, torno a fare colazione e già che ci sono compro un paio di contratti contando sul fatto che alle 8 del mattino sono quasi tutti operatori esteri e impiegano un poco a rendersi conto chi sia il ministro UE

L'importanza di leggere bene le notizie - gz  

  By: GZ on Venerdì 03 Giugno 2005 14:29

 

  By: Andrea on Venerdì 03 Giugno 2005 14:18

Accidenti, è proprio vero, Bobo Maroni la laurea l'ha conseguita tra una suonata e l'altra ... altra pasta rispetto all'Ingegner Alemanno ...

 

  By: Andrea on Venerdì 03 Giugno 2005 14:02

Avvocato? Maroni? Da quando? O ha fatto come l'Ingegner Alemanno?

 

  By: GZ on Venerdì 03 Giugno 2005 13:59

non è bello che con le telecomunicazioni, internet e il mercato globale oggi un avvocato di provincia con zero credenziali economiche che ha come unico merito di essere stato sempre fedele a uno come Bossi anche quando delirava sul "prenderemo il mitra" si alzi al mattino e con una dichiarazione a un giornalista sposta per mezzora di mezzo punto percentuale il mercato mondiale dei cambi dove passano 500 miliardi di transazioni al giorno facendo saltare le stoploss degli operatori di mezzo mondo Pensa a un ministro francese o giapponese o canadese che in contraddizione con il proprio governosi mette di colpo a invocare la crisi della propria valuta. Nota Maroni, Bossi & C sono i responsabili con la "devolution" dell'aumento delle tasse locali del 20-30% medio degli ultimi tre anni che, contrariamente alle dichiarazioni di intenti e ai programmi elettorali, ha fatto aumentare la pressione fiscale in Italia.