Report Macro 02/12/03 - Il debito quando è troppo è troppo!

 

  By: polipolio on Giovedì 04 Dicembre 2003 23:53

X Luccarini Un po' di commenti perché secondo me sei lu.luke, col quale ho scambiato un po' di mail un paio di anni fa; sennò scusa la confidenza. Per quanto riguarda il pranzo io cercherò di esserci... _______________________ Caro Zibordi, uno dei motivi per cui non me la sento di venire ad una cena in cui lei è presente è proprio il fatto che - penso poco dopo il primo - arriveremmo a fare a forchettate. > ma no guarda è un tipo molto gentile e per niente ruvido, nonostante quello che scrive A meno che lei non viva in una località del tutto amena, circondata dal verde e dalle farfalle, con aria pulita e immigrati separati da un recinto di filo spinato, ..... > Ma sei stato a trovarlo anche tu ? Francamente dei tassi di crescita degli USA importa poco a chi deve fare i conti con un mercato interno stagnante, inflazione barattata per buona, ... pagamenti dilazionati (quando va bene) a 150 giorni. ... i famosi fatturati si potrebbero anche dimezzare; che ci sono dei settori - come il tessile e la meccanica - nei quali non c'è più possibilità di lavorare .... Può darsi anche che questa sia ripresa ... ... pioveranno gli immobili derivanti dai pignoramenti, anche la curva dei prezzi ...a barcollare. > nei contenuti, e ancora più nel tono mi sembri un pessimista cosmico Se lo fa, magari arriviamo anche al secondo. > ma dai, che se andiamo avanti così, arriviamo alla frutta

 

  By: angelo on Giovedì 04 Dicembre 2003 23:39

Caro Banshee, Ti ringrazio per le gentili parole. Avevo già avuto modo di vedere che a fine novembre il tuo portafoglio forum aveva più di 100.000 dollari di guadagno, ma converrai con me che come investitori dobbiamo essere proiettati al futuro; in altre parole, i guadagni passati sono in banca, adesso dobbiamo pensare a cosa fare da domani in avanti. Pertanto, vorrei provare a sviluppare un po’ la discussione, premettendo che in macroeconomia le probabilità che io dica stupidaggini sono superiori rispetto ad altri argomenti, ad esempio, di analisi fondamentale o di system trading. Io credo che nessuno sostenga la tesi “le borse salgono, quindi va tutto bene nell’economia reale”. La questione ( e anche "l'oggetto del contendere" sul forum) mi sembra un po’ diversa. Prendiamo gli USA, che determinano nel bene e nel male il destino di tutti. I dati sul GDP indicano che è in atto una ripresa: +8,2% nel terzo trimestre, attese di + 4/4,5% nel quarto. E’ una ripresa normale? No. A mio parere, l’attuale fase di ripresa assomiglia alla performance di un atleta dopato. Dopato da chi e da cosa? Non dai tagli alle tasse o la manovra sulla spesa pubblica del governo USA, che queste sono leve ordinarie di politica economica, beati loro che le possono ancora usare. Dopato dalla FED: a fronte di una inflazione dell’1,7-1,8%, i tassi USA sui Fed funds sono all’1%. Di conseguenza, i tassi di interesse reali (fino a scadenze di un anno circa) sono negativi in un periodo di ripresa, e questa è una grossa anomalia (nella teoria classica i tassi reali potrebbero diventare negativi nelle fasi di depressione ma non in quelle di ripresa). In aggiunta, anche se qui i dati sono di interpretazione più soggettiva (so già che i tecnici insorgeranno, ma.....is just my opinion), incremento di liquidità del sistema. Questa situazione ha portato ad una esplosione di debito, che come ricorda Panarea nel thread “ dollaro”, non è un problema di debito pubblico (governativo), che è pari “solo” al 55% del GDP. I problemi sono dati dal -debito totale degli americani (privati, imprese, enti pubblici) che ha raggiunto il 300% del GDP, nuovo massimo rispetto al 264% toccato negli anni ’30. -deficit della bilancia commerciale. Ricapitolando, nessun dubbio che questo realizzi una situazione di squilibrio, con potenziali e rilevanti effetti su tassi di cambio, tassi di interesse, GDP, mercati azionari, ecc.. Ma, e qui sono le domande su cui ti pregherei di dare un contributo 1)come facciamo a sapere di aver già superato il punto di “non ritorno” che porterà ad una crisi in stile ’29 dell’economia reale? Prendiamo il rapporto debito totale/GDP. Sappiamo che ha raggiunto un nuovo massimo, il 300%. Non è una bella cosa, ma come possiamo sapere se è sostenibile dall’economia americana oppure no? In questo campo si naviga tutti a vista. Per ora il sistema regge, domani non si sa, non lo sa nessuno. 2) anche ammesso che arrivi la “catastrofe”, non è illusorio pensare di prevederne il timing (colpirà tra qualche mese? tra un anno? tra due?) come richiederebbero opportune decisioni di asset allocation? Non è preferibile seguire il trend dei mercati, con occhi ed orecchie bene aperti, piuttosto che tenere tutto in oro e Franchi Svizzeri a tempo indeterminato?

 

  By: banshee on Giovedì 04 Dicembre 2003 19:29

Mi chiedo però perchè i catastrofisti si rifiutino di rispondere alla domanda di base di Zibordi: siamo qui per dimostrare quanto siamo bravi o (anche) per ragionare su come tirar via qualche soldo dai mercati, day by day o week by week? ---------------------------------------------------- Caro Angelo, dopo averti ringraziato per l'apprezzamento, che ricambio, trovando anch'io interessante il tuo modo di ragionare sui "meriti" di una società quotata, devo però muoverti contemporaneamente un appunto. Se ti va di perdere solo 5 minuti di tempo, clicca sul mio nick andando sulla finestra "portafogli del forum usa", qui a fianco. Potrai vedere un rendimento del 134%, nel periodo marzo 2002-novembre 2003, che mi sembra niente male come soldo tirato via dai mercati, e neanche a tempo pieno. Ed in che modo e da quali mercati in particolare sia stato tirato via quel soldo conta come il due di coppe quando si gioca a briscola. Quindi la domanda di base del nostro ospite è stata soddisfatta appieno da me, e più volte. Ma capisco che la cosa possa esserti sfuggita, in quanto è stata depennata d'autorità dalla prima pagina, dove l'avevo messa per darle uguale visibilità a quella domanda di base che assumi, non correttamente ahimè, elusa. Per quanto riguarda la visione "catastrofista", io mi limito a far presente un problema, che giudico grave ed in via di peggioramento. Ho indicato delle conseguenze, anche in termini di scelte d'investimento, e sono aperto a critiche e confutazioni. Ma queste ultime devono seguire dei percorsi logici; non si può confutare la pericolosità delle politiche monetarie Fed e di quelle di bilancio del governo Usa facendo notare che le Borse son salite. Ne convieni? Pertanto, mi sono semplicemente stufato di discutere con asini che si credono aquile, e parlo riguardo alle conoscenze, perfino basilari, di macroeconomia e di storia della moneta; non mi riferisco alle capacità di qualcuno come trader, che non ho mai sindacato, neppure in periodi in cui hanno causato copioso sangue altrui versato sull'altare del "don't fight the Fed!". E chiunque qui dentro può essermi testimone, in coscienza. P.S. - Nel caso a qualcuno interessasse, nel 1973 non c'era alcuna valuta al mondo legata all'oro! E gli accordi di Bretton Woods non furono rotti dalla Germania Federale. Fu Nixon a portare i libri in tribunale, unilateralmente, nel 1971. La ragione fu che il mercato cominciò a scontare un prezzo dell'oro a 40 $ l'oncia, invece dei 35 fissati per decreto in quegli accordi. Pertanto, parecchi governi e banche centrali cominciarono a presentarsi con valanghe di dollari per farseli convertire in oro al prezzo fissato, per profittare poi del prezzo più alto per quell'oro che il mercato aveva cominciato a riconoscere; la Francia in prima fila. Per quale ragione il mercato cominciò a scontare un prezzo più alto per l'oro? Quella solita: inflazione monetaria! Il risultato immediato fu quell'inflazione (dei prezzi) al 5% nel 1973. Ma le cose andarono molto peggio man mano che il decennio avanzava; l'inflazione dei prezzi arrivò vicino al 20%, e il prezzo dell'oro fu moltiplicato dal mercato per 26 volte quello fissato negli accordi di Bretton Woods. Poi Volcker, presidente della Fed all'epoca, decise che così non si poteva più andare avanti....

 

  By: angelo on Mercoledì 03 Dicembre 2003 17:25

Io personalmente ho apprezzato il tuo post, perchè - riporta dei numeri, cosa che sarebbe da fare sempre in economia; - è scritto in maniera "molto tranquilla". Ma sai com'è, gli animi sul forum a volte si scaldano.

 

  By: gfc on Mercoledì 03 Dicembre 2003 17:20

Mi verrebbe da dire: "Ho fatto qualcosa che non va?" E' il primo post e vorrei precisare che non volevo creare situazioni di diverbio alcuno. saluti gfc

crisi futura - forse, ma nel frattempo c'è da fare - angelo  

  By: angelo on Mercoledì 03 Dicembre 2003 17:19

".........allora se vogliamo parlare di borsa, mi dica da quale elemento, lineare, locaritmico, di momentum, forza relativa o quant'altro lei riesce a desumere che esiste un trend al rialzo anche sugli svalutatissimi mercati USA". __________________________________________________________________ Io ho un meccanismo personale per capire quando il trend di mercato è al rialzo: siccome non sono così malaccio a vendere (se posso cerco di farlo sull'ipercomprato), se dopo un paio di settimane i titoli sono su prezzi più alti a quello a cui li ho scaricati (segnalando che la ragione vera del mio trading a breve non è tanto di aumentare il guadagno ma di ridurre il rischio), vuol dire che il mercato è al rialzo. Posso dire che questo sta capitando su tutti i mercati seri, compresi gli "svalutatussimi USA". Quindi, i mercati sono al rialzo. E lo resteranno, finchè non vedrò che riesco far soldi in maniera costante andando al ribasso. Le mie tecniche non sembrano degradare, io non faccio più stupiddagini del solito........ se al momento al ribasso son più quelli che perdo che quelli che guadagno, qualcosa vorrà pur dire, no? Parlando più in generale, io leggo con piacere - tra gli altri - i post di Banshee sulla macroeconomia, perchè sono scritti in un bell'italiano e sviluppano un ragionamento. Mi chiedo però perchè i catastrofisti si rifiutino di rispondere alla domanda di base di Zibordi: siamo qui per dimostrare quanto siamo bravi o (anche) per ragionare su come tirar via qualche soldo dai mercati, day by day o week by week? In questo senso, l'approccio catastrofista non sta pagando. Punto. Poi - da bravi traders - dobbiamo essere pronti a cambiare idea se da domani inizierà a pagare, ma al momento non è così. Io ho qualche dubbio sugli scenari catastrofisti, perchè ne ho visti tratteggiati molti e (per fortuna) delineati pochi. Ricordo per esempio di aver letto sul Sole (ahimè, torniamo indietro di tantissimi anni) articoli di illustri economisti su un paese che aveva anche lui i suoi "twin deficits": bilancio pubblico e bilancia commerciale. E che prima o poi il nodo sarebbe venuto al pettine, provocando una recessione decennale, in stile USA anni'30. Quel paese era l'Italia. E il ragionamento era perfetto; solo, non si è mai verificato. Per questo - se mi è permesso - invito gli amici di forum "macroeconomisti" ad un pò di umiltà: così come io posso calcolare il fair value di un titolo, ma non posso garantire che il prezzo di Borsa lo raggiungerà, essi potrebbero forse rendersi conto che, anche ammesso che il loro ragionamento sia premonitore di una crisi futura -nessuno può prevedere il timing con cui essa si verificherà. Potrebbe essere tra un mese, tra un anno o mai. Perchè, mentre aspettiamo la catastrofe, non guadagnare qualche soldo seguendo il trend?

 

  By: GZ on Mercoledì 03 Dicembre 2003 16:25

Dico solo molto in fretta, perchè oggi sto andando malissimo e perdendo da tutte le parti, riguardo a quanto diceva Luccarini che il tono in cui si scrive in pubblico è sempre è più aggressivo di quello con cui si parla o chiacchera per cui insomma non credo si rischino attriti, dopotutto ho visto un paio di volte Gavelli senza versare del sangue e anche Noir da vicino non è cattivo come sembra In generale le opinioni non strettamente di borsa che metto, senza essere richiesto, sono in genere in contrasto con quelle della maggioranza in Italia (ad es quasi tutti erano contro l'intervento in Iraq) per cui potrei anche farne a meno, per quieto vivere o per non irritare il potenziale utente. In ogni caso la borsa più gettonata come speculazione di borsa è di New York, anche a giudicare dagli interventi nel forum ad esempio e mi sembra che se si assorbe la percezione dell'America che va per la maggiore in Italia poi si sbagli. Se io leggo il Corriere della Sera ad esempio, per citare una pubblicazione "media" italiana, quello che leggo sull'economia o società Usa mi sembrano 4 volte su 5 solo luoghi comuni fasulli. Immagino che sia inevitabile in qualche modo, in ogni epoca ci sono delle mode culturali, ma dato che mi tengo informato, ho anche un esperienza diretta del paese in questione e che queste cose hanno qualche rilevanza si è costretti ogni tanto a sentire i miei sproloqui

 

  By: GZ on Mercoledì 03 Dicembre 2003 15:36

Guarda qui, ho appena scambiato una mail con John Succo, un tizio con parecchia esperienza a Wall Street. Dice che l'Europa è molto meglio, che l'America farà crac e che l'euro salirà fino a quota 2.00 (due dollari per un euro) Da: John Succo [mailto:john.succo@verizon.net] Inviato: mercoledì 3 dicembre 2003 14.15 A: gzibordi@cobraf.com Oggetto: RE: Nice this Ali & Foreman In the end even though Europe is somewhat less efficient at production, I believe your policies will attract capital over the U.S. I am looking for 200 Euro over the next year or so. ------------------------------------------------------- John Succo in 1992 he became Managing Director in charge of global equity derivative trading at Paine Webber Inc. In 1996 he joined Lehman Brothers and ran derivative trading until 1998. He then joined Alpha Investments of New York heading risk management and as a director of the Investment Management Committee, managing internal and external capital investing in hedge funds. In 2001 he jointly founded Victus Capital, a multi-strategy hedge fund where he manages overall risk and a portfolio concentrating in volatility extraction by opportunistically trading derivative instruments.

 

  By: Noir on Mercoledì 03 Dicembre 2003 15:18

Giovanniii e piantala con questa politica "stelle e strisce" di qualcosa di sinistra (scherzo ti fanno subito chiudere il sito).. stai diventando + antipatico di bush .. se continui così L'Imam di modena ti brucia la Villa.

 

  By: pana on Mercoledì 03 Dicembre 2003 15:17

50.000 cinesi a milano?ma io non ho mai visto un annnuncio funebre di un cinese.. siamo sicuri che nei loro ristoranti sia tutta carne di pollo......?

Russian Forces Storm U.S. Military Base In Niger; Pentagon Confirms Big Move Of Putin's Men - YouTube

 

  By: Luigi Luccarini on Mercoledì 03 Dicembre 2003 14:47

Caro Zibordi, uno dei motivi per cui non me la sento di venire ad una cena in cui lei è presente è proprio il fatto che - penso poco dopo il primo - arriveremmo a fare a forchettate. Io capisco che lei persegua un intento di proselitismo con i suoi interventi nel forum: fino a quando quest'ultimo è per scopi commerciali, nulla quaestio. Quando però diventa quasi esistenziale, allora lei in un certo senso rende necessari (e salutari) certi interventi. A meno che lei non viva in una località del tutto amena, circondata dal verde e dalle farfalle, con aria pulita e immigrati separati da un recinto di filo spinato, non potrà non rendersi conto che quello che succede negli USA, alla fine dei conti non può calare molto a noi europeucci alle prese con problemi di ogni ordine e grado. Francamente dei tassi di crescita degli USA importa poco a chi deve fare i conti con un mercato interno stagnante, inflazione barattata per buona, quando invece non lo è, deflazione strisciante sui prezzi dei semilavorati, margini ridotti all'osso, disoccupazione sempre quasi a doppia cifra, mercato del lavoro ormai senza più una regola e pagamenti dilazionati (quando va bene) a 150 giorni. Se lei fosse a contatto con qualche realtà aziendale, saprebbe che ormai i fornitori tengono in vita i clienti anche cercando di finanziarli in qualche modo perchè altrimenti i famosi fatturati si potrebbero anche dimezzare; che ci sono dei settori - come il tessile e la meccanica - nei quali non c'è più possibilità di lavorare, che l'informatica è nella fase del "sono ormai al massimo livello di tecnologia, per cui ora devo solo fare i conti con i dannati virus". Può darsi anche che questa sia ripresa, per carità, ma i riporti ad anno nuovo di cassa sulla competenza - frutto delle dilazioni di inizio pagamento anche a 6 mesi - rendono le comunicazioni trimestrali del tutto fasulle ed inverosimili; e quando sul mercato pioveranno gli immobili derivanti dai pignoramenti, anche la curva dei prezzi del relativo mercato inizierà a barcollare. Nel frattempo non uno dei problemi che il magnifico Sig. Greenspan aveva adombrato nel biennio 1998/2000 è stato risolto. Per lui la borsa era irrazionale già a 9000 di Dow e adesso non lo è più; per lui una crescita del 5% era abnorme con i tassi fed 5 volte quelli attuali e adesso no. Per lui il rigore di bilancio era una regola fondamentale della buona economia e adesso ce ne possiamo tutti fregare. Un po' di onestà intellettuale non guasterebbe: magari spiegando ai suoi lettori che siamo entrati nell'anno delle elezioni e che il Signor Greenspan pende già da una parte e che siccome ha una certa età alla fine se ne frega di chi prenderà il suo posto e fa il bravo cagnetto a cuccia. Un altro po' di onestà intellettuale per ammonire sul fatto che non è scritto da nessuna parte che la borsa USA regga questi livelli e che potrebbe anche arrivare una di quelle scrollate che a noi giovanotti hanno soltanto raccontato e poi vai a raccontarla chi sarà rientrato con 30/40k euro che se ne ritroverà meno della metà e magari ricomincia la rincorsa ai dips. A nessuno frega niente di nulla, al momento: allora se vogliamo parlare di borsa, mi dica da quale elemento, lineare, locaritmico, di momentum, forza relativa o quant'altro lei riesce a desumere che esiste un trend al rialzo anche sugli svalutatissimi mercati USA. E non un rimbalzo, con tutti i pericoli che questo tipo di reazione annida. Se lo fa, magari arriviamo anche al secondo.

L'inconcepibile dissesto finanziario - michelino di notredame  

  By: michelino di notredame on Mercoledì 03 Dicembre 2003 14:36

ieri vedevo Ombre Rosse (1939 credo), e uno dei personaggi della diligenza, il borghesotto ciccione, quello seduto fra le due signore, quello che dice solo banalita', si lamentava, fra le altre cose, dell'inconcepibile dissesto finanziario, dell'enorme debito pubblico raggiunto dagli Stati Uniti, una somma totale pari a...!!!

 

  By: GZ on Mercoledì 03 Dicembre 2003 14:11

Ognuna ha la sua croce, a me è toccato in sorte dover leggere tutte le mattine quando scorro il forum cose di questo genere, uno che scrive la cifra del debito pubblico Usa con tutti gli zeri e le virgole e poi si impressiona e mette il punto esclamativo.

 

  By: gianlini on Mercoledì 03 Dicembre 2003 12:43

e i cinesi a milano, occhio e croce ormai devono essere almeno 50.000....... un nr assoluto dice poco o niente.... cmq sono anch'io dell'idea che una guerra mondiale ogni tanto risolva molti problemi, anche quelli dell'indebitamento

 

  By: rael on Mercoledì 03 Dicembre 2003 11:52

Ma le sapete queste cose ? Lo sapete che nel 1973 con il sistema dei cambi agganciato all'oro l'inflazione media era più alta di ora e di parecchio ? ------------------------------------------------ Zibordi, ma che fischio dice???? Sveglia che son già le 11!! ^CPI#http://www.economagic.com/gif/g80011701130178035045364454921773076.gif^ GFC: il debito pubblico americano è di $6,914,406,243,287.65 !