Report Macro 02/12/03 - Il debito quando è troppo è troppo!

 

  By: GZ on Mercoledì 03 Dicembre 2003 11:22

--------------------------------------- ...Oltre al problema del grosso indebitamento ve ne è un altro non di poco conto. Ricordiamo che il dollaro da anni non è più legato all'oro. Il dollaro è carta unbacked, cioè non coperta direttamente da assett con un valore tangibile... -------------------------------------------- E' dal 1973 che è così. Dal 1973, ho l'impressione che pensiate che sia una cosa recente nata dopo il 2000. Nel 1973 la Germania Federale per prima decise di uscire dal sistema di Bretton Woods che agganciava tutte le valute all'oro perchè gli Stati Uniti avevano un inflazione del 5% circa e temeva che rimanendo agganciata al dollaro la potesse importare. Subito dopo Nixon con le riserve d'oro Usa che stavano calando a vista d'occhio e l'inflazione in crescita appunto fu costretto a uscire dal sistema. Ma le sapete queste cose ? Lo sapete che nel 1973 con il sistema dei cambi agganciato all'oro l'inflazione media era più alta di ora e di parecchio ? Non è curioso che mentre ora persino alla borsa italiana comprando titoli a caso fai dei soldi, le "teste pensanti" che si dedicano a digitare a beneficio di altri considerazioni sui mercati (nel forum) in prevalenza si preoccupino non di pescare qualche titolo "fin che dura la festa", ma dei guai che ci attendono in futuro ? La vita non è qualcosa da vivere anche giorno per giorno o anno per anno ?

L' indebitamento del Popolo Statunitense - gfc  

  By: gfc on Mercoledì 03 Dicembre 2003 10:48

Stock: Euribor dic 2012, Ibex 35

Introduzione Sull'indebitamento del popolo statunitense si è detto e scritto molto, ma forse non abbastanza, perchè questo grosso debito potrebbe divenire un serio impedimento sulla via della ripresa. Proverò a spiegare il perché e a valutare due scenari futuri. In generale il debito in se non è una questione grave. Questo fino a quando coloro che hanno comprato i titoli di debito o che vorrebbero comprarlo si fermano a pensare con attenzione e si pongono delle domande relative al binomio rischio percepito e premio ricevuto. Istantanea del debito Ricapitoliamo in breve i valori principali del debito statunitense. Il deficit commerciale è superiore a 500 miliardi di $ (era poco superiore a 90 miliardi di $ a settembre l'anno scorso). Il debito del governo è intorno a 390 miliardi di $ ed incrementa in modo rapido di mese in mese, questo forse anche in vista delle prossime elezioni di novembre. Questa è l'istantanea. Dati su cui riflettere I dati che possono preoccupare e far pensare sono questi: in agosto erano entrati negli USA capitali per circa 50 miliardi di $. Un mese dopo, in settembre erano entrati solo 4,2 miliardi di $. Anche la fiducia degli acquirenti stranieri sui treasuries americani è crollata da 25,1 miliardi di $ acquistati in agosto fino a 5,6 miliardi di $ acquistati in settembre. I dati rilasciati nell'ultima settimana sembrerebbero dare adito all'ipotesi che i treasury USA non sono poi così appetibili, almeno alle condizione attuali, che poi sono date dal livello dei tassi di interesse corrente. Che cosa ne concludiamo? Che vi sono alcune difficoltà per gli USA a finanziare i debiti contratti. Abbiamo visto che ciò si è realizzato nella forma di un minore flusso di capitali esteri diretti verso il dollaro e verso le obbligazioni degli USA. Facciamo un passo indietro e vediamo qual è l'origine di questo grosso debito. Origine del debito Tutti hanno fatto debiti negli USA: stato, famiglie, imprese. Due sono le ragioni principali che hanno aumentato la propensione all'indebitamento: 1) il forte ribasso dei tassi e la tanta carta verde stampata che ha aumentato la liquidità nel sistema e 2) gli stimoli fiscali ed il taglio delle tasse offerti dall'attuale amministrazione. Il punto 1) ha portato liquidità alle famiglie anche tramite il famoso "mortgage refinincing", cioè la revisione dei mutui a tassi più bassi. Le due ragione di cui sopra hanno riempito letteralmente gli americani di moneta liquida pronta per essere spesa. Ancora oggi gli americani hanno molti soldi liquidi da spendere e visti i continui provvedimenti dell'attuale amministrazione si pensa ne avranno anche nell'anno che verrà! Questo dicono i dati. Scenario 1 Oltre al problema del grosso indebitamento ve ne è un altro non di poco conto. Ricordiamo che il dollaro da anni non è più legato all'oro. Il dollaro è carta unbacked, cioè non coperta direttamente da assett con un valore tangibile. Il valore del dollaro è legato all'economia americana. Sappiamo che in questo periodo il dollaro sta perdendo valore e l'oro sta guadagnando. La poca richiesta di treasuries USA potrebbe portare a far perderà ancora valore al dollaro, e se così fosse potrebbe essere un circolo vizioso perché i grandi possessori di debito Usa potrebbero deciderlo di scaricarlo per non vedere ancora assottigliato il valore. E chi lo potrebbe comprare? La Fed, magari stampando altra carta verde, ma questo farebbe perdere ancora valore al dollaro. Scenario 2 In finanza sappiamo che vale la regola: maggior rischio percepito, maggior premio richiesto. Un maggior premio sui bond significa tassi più alti. Dunque per rendere i treasuries più appetibili la fed potrebbe alzare i tassi, ma qui dovremmo farci altre domande. Come può reagire una economia molto indebitata ad un rialzo dei tassi? Quanto potrebbero salire i tassi per non drenare troppo di liquidità gli americani e far si che questi continuino a spendere? Vi saluto Commenti graditi Gianni Disclaimers: Quanto sopra e frutto di opinioni personali di chi scrive e non è da intendersi come suggerimento di investimento. Inoltre, chiedo venia per gli eventuali errori di grammatica!