La Mafia degli Asili Nido. Si reclama la Pena di Morte. - Moderatore
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By: Moderatore on Venerdì 26 Luglio 2013 05:04
^La Mafia degli Asili Nido. Si reclama la Pena di Morte#http://www.rischiocalcolato.it/2013/07/la-mafia-degli-asili-nido-si-reclama-la-pena-di-morte.html^
Sandro Mela, Rischio Calcolato
26 luglio 2013
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L’Istat ha rilasciato oggi 25 luglio il report «L’offerta comunale di asili nido e altri servizi socio-educativi per la prima infanzia».
Riportiamo le fotocopie del testo, perché se le avessimo ricopiate avrebbero potuto essere scambiate per una burla od un grossolano falso. Purtroppo sono drammaticamente vere. Segue qualche stralcio di interesse.
Avete letto bene: negli asili nido comunali la spesa pro-capite del comune é 7,325 euro, contro il contributo versato agli asili nido privati di 2,318 euro. La spesa pro-capite negli asili nido comunali é 3.16 volte maggiore.
L’estensore del report dice pudicamente: «In questo caso la spesa media per utente è decisamente inferiore rispetto ai costi di funzionamento delle strutture comunali.».
Avete letto bene. «La spesa media per utente a livello nazionale varia da 8,606 euro annui nei servizi gestiti direttamente, ovvero con personale dipendente dall’Amministrazione comunale, a 4,400 euro per utente nelle strutture affidate in appalto a soggetti terzi. La quota a carico delle famiglie non mostra invece variazioni così rilevanti in base al tipo di gestione del servizio: 1,780 euro per utente nel primo caso, contro 1,548 nel secondo caso.»
La gestione di un asilo con personale dipendente dall’Amministrazione comunale costa il doppio delle strutture affidate in appalto a soggetti terzi. Mizzica che appetiti smodati deve saziare il Contribuente.
Considerazioni.
Immancabilmente, tutte le volte che qualcuno decanta la necessità di un servizio pubblico e quanto beneficio da esso derivi per i Cittadini, dietro si annidano sordide questioni di vili e miserabili interessi da consumarsi alle spalle dei Contribuenti. Tutto nel pubblico é sordido, a partire dai burocrati che lo personificano. Nulla più impudente e sfacciato.
Pensateci bene! La spesa pro-capite ammonta a 7,325 euro contro i 2,318 di sovvenzione al privato. Certo: negli asili comunali hanno assunto madri, sorelle, cugine, amanti e via quant’altro, ivi comprese le raccomandate degli amici. I servizi costano un occhio della testa, appaltati agli amici degli amici. E tutto questo alle spalle del Contribuente.
Adesso copiamo perchè siamo in una grande depressione? Perché manteniamo un enorme numero di parassiti famelici.
Questi sono i veri costi della politica.
Cosa volete che se ne facciano dei quattro centesimi che prendono di stipendio?
Ecco finalmente chiaro il perché molti consigli comunali hanno votato di abolire i contributi agli asili privati: per trarne illeciti guadagni, esattamente come fanno i malavitosi della mafia. Il pubblico é mafia ed i dipendenti pubblici dei mafiosi.
E non veniamoci a dire che questi poveri dipendenti pubblici nulla sapevano: sono solo degli stramaledetti parassiti. E magari per entrare si sono anche prostituiti in tutti i sensi della parola, formando un solidissimo voto di scambio.
Lo stato é la mafia e la mafia è lo stato. E lo stato sono i dipendenti pubblici, mafiosi della più pura specie.
Sì. plauderemo quando reintrodurranno la pena di morte.
Mentre tre milioni e mezzo di disoccupati della filiera produttiva sono nella miseria più nera, i dipendenti pubblici si ingrassano con il sudore ed il sangue di questi novelli schiavi.
Che crepino!