secondo me è pazzesco!

 

  By: Vaicru on Lunedì 08 Aprile 2013 12:51

5%, 6% ??? In alcuni casi c'erano dei conti correnti che venivano remunerati al 10%. Quindi ti invogliavano a lasciarli sul conto.

 

  By: manx on Lunedì 08 Aprile 2013 12:19

nel caso specifico di Cipro probabilmente erano parecchi dato che venivano remunerati con tassi del 5-6% , apparentemente quindi semplice e meno rischioso e più remunerativo di altri asset .

 

  By: Fr@ncesco on Lunedì 08 Aprile 2013 03:38

[Bearthatad] ma quanti sono quelli che tengono più di 100k cash sul conto? ------- La risposta è semplice: il numero esatto lo avrete tra un paio di settimane. Quando, cioè, ai dipendenti di aziende cipriote verrà detto loro che i loro datori di lavoro non hanno più il denaro per pagare i loro stipendi in quanto questo denaro è stato sequestrato dal governo.

 

  By: bearthatad on Lunedì 08 Aprile 2013 01:31

Anche a me pare che abbia senso quello che scrive Bobugo qua sotto. Non credo che possano neanche volendo venderti i titoli e incassare. Ma la domanda si sposta qui allora: ma quanti sono quelli che tengono più di 100k cash sul conto? (io sono uno di quelli, ma come me quanti sono?). Io credo quattro gatti, c'è solo chi in quel momento si trova incidentalmente ad aver smobilizzato un investimento o ottenuto un mutuo il giorno prima. E quelli come il sottoscritto che trovando i derivati stressanti per muoversi sui cambi usa il cash. Ma si tratta dello 0,0001% dei conti. Riescono a ricavarci quanto serve loro?

 

  By: Bobugo on Lunedì 08 Aprile 2013 00:29

Questa ultima osservazione circa i conteggi in corso per i tagli sui depositi della banche di Cipro mi danno modo di rimarcare un aspetto della vicenda che ben pochi hanno evidenziato. Si parla sempre di tagli sui "conti correnti" e/o depositi liquidi in cash altrimenti detenuti presso le banche. E nessuno fa notare invece che se uno avesse investito i suoi averi in azioni, fondi, in obbligazioni sane (e pure quelle malate...) a quest'ora non avrebbe preoccupazioni di sorta pur detenendo i valori presso la Laiki banh o la Bank of Cyprus... E così è e sarà pure da noi! Non serve quindi portare i denari chissà dove, basta saperli gestire con buonsenso in rapporto alle contingenze che si prevedono. Perchè anche se dovesse fallire la banca, i tuoi valori azionari rimangono al sicuro presso State Street (cito la numero uno ad es.) o Monte Titoli, con buona pace dei turisti della finanza..........

 

  By: Fr@ncesco on Domenica 07 Aprile 2013 23:46

Oggi domenica 7 aprile 2013 a Cipro si stanno ancora facendo i calcoli di quanto rubare dai conti correnti. E' proprio vero, per rubare va bene tutta la settimana inclusi i giorni festivi e i giorni feriali:

 

  By: Esteban. on Venerdì 05 Aprile 2013 19:20

"Europe is entering a situation that Japan is desperate to escape from," as "Japan has just abandoned - after 25 years of stagnation - a process that Germany is just in the process of imposing on Europe." But perhaps his clearest concern in this brief clip is that no matter what we are told, the central banks' actions are 'creating' increasing financial instability because, "let's face it, quantitative easing is really and directly competitive devaluation. http://www.zerohedge.com/news/2013-04-05/george-soros-warns-central-banks-are-creating-financial-instability

 

  By: Trucco on Venerdì 05 Aprile 2013 19:10

anche Sapelli cade nella trappola dei grandi numeri e dice che gli italiani hanno 9 MILIARDI di ricchezza privata anziché 9 TRILIONI. Ha ragione Zibo nel dire che sui grandi numeri molti perdono il senso delle proporzioni, ma da Sapelli non me lo aspettavo. Spiace notare che Sapelli, che in passato stimavo molto, sia uno che teme la patrimoniale ma più temendo per l'iniqua modalità di messa in pratica che non per l'assurdità della stessa, non si preoccupa minimamente di puntare il dito contro l'euro, resta secondo me lontano dall'indicare soluzioni praticabili. e quando dice che "Negli Usa il 20% della popolazione possiede l’84% della ricchezza: tutti lo sanno e la battaglia si svolge attorno a questa distribuzione iniqua CHE OBAMA VUOLE ELIMINARE" francamente mi fa sorridere, significa che è un altro che di quello che succede fuori dall'Italia ne capisce poco e si ferma alle chiavi di lettura classiche di Repubblica e Corriere. Necessiterebbe di leggere il blog di Zibordi per un paio d'anni. Tra parentesi l'ho anche contattato via mail in passato ed ha sempre risposto, ma con uno snobismo molto fastidioso però...

L'Europa ci "regala" anche la patrimoniale - GZ  

  By: GZ on Venerdì 05 Aprile 2013 04:26

Alcuni siti come Rischio Calcolato e MercatoLibero segnalano ^oggi rumors di patrimoniale imminente#http://www.rischiocalcolato.it/2013/04/allarme-monti-convoca-il-consiglio-dei-ministri-nel-week-end-patrimoniale-controllo-dei-capitali-fallimento-di-una-grande-banca-oppure.html^, usando il pretesto dei famosi 30 o 40 miliardi di crediti delle imprese verso lo stato (vedi la convocazione del consiglio dei ministri per domenica!). Se arrivi una prima botta così presto è difficile dire, ma come logica è ovvio che è dove si sta andando. Come discusso qui tante volte ci sono solo due possibilità ora : 1) l'Italia finisce per uscire dall'euro (che però se gestita dalla gente oggi in parlamento sarebbe un caos) 2) per non uscire dall'Euro un governo italiano (quale non so) preleva 300 miliardi e rotti tramite un insieme di patrimoniali e confische di depositi come spiegato ad es dal Boston Consulting Ad di là dei rumors qui un commento di Giulio Sapelli. Come accennato qui più volte oggi in Italia ^Giulio Sapelli#http://it.wikipedia.org/wiki/Giulio_Sapelli^ sarebbe, tra i personaggi dotati di una certa notorietà ed esperienza e con un background economico, l'uomo più adatto per creare un partito e governare...(politicamente è sul cattolico-socialista, chiaro che sarei meglio io, ma non si può fare tutto...:)..). Comunque Sapelli, dato che non crede nell'uscita dall'euro come possibile, ragiona anche lui che è solo questione del come la faranno, non se la faranno ---- ^"Sapelli: l'Europa ci "regala" anche la patrimoniale#http://www.ilsussidiario.net/News/Economia-e-Finanza/2013/4/4/IL-CASO-Sapelli-l-Europa-ci-regala-anche-la-patrimoniale/print/377853/^ Giulio Sapelli giovedì 4 aprile 2013 Cipro è un segnale. Un segnale che la rotta europea sta cambiando. Si punta diritti non a sviluppare solidarietà e mutualità, così come è scritto nei trattati di Maastricht. È una trasformazione che inizia da lontano, da molto lontano. Delors, Pohl, Mitterrand, Kohl, avevano in mente, certo, limiti al deficit e al debito, ma in un contesto in cui l’Ue avrebbe incentivato la crescita e provveduto a superare i limiti di questa realizzando le necessarie riforme a livello europeo. Senza di esse, il sacrificio della sovranità sarebbe stato vano. Ma nessuno di loro avrebbe mai pensato che i principi della circolazione dei capitali e dell’inviolabilità della fiducia bancaria nazionalmente garantita potessero essere violati da azioni comunitarie sovranazionali con gravi vulnus alla vita e alla convivenza sociale nei e dei singoli stati. È quanto è invece accaduto a Cipro nel bel mezzo della depressione mondiale, fatte salve le modificazioni che all’ultima ora su pressione russa e soprattutto per la resistenza del Parlamento cipriota hanno avuto successo, impedendo che si colpissero i depositi bancari di minori dimensioni. Il nuov o “principio antieuropeista” rimane, tuttavia: i deficit bancari, prima che statali, dovrebbero, secondo il mood prevalente a livello di Commissione europea, essere pagati ormai non tanto dai cittadini tutti, tramite la tassazione, quanto invece da azionisti e depositanti delle banche periclitanti e in attesa di un fallimento che pare essere sempre all’orizzonte in primo luogo per le aliquote di capitalizzazione imposte dagli accordi di Basilea, che aumentano il costo del capitale e impediscono alle banche di operare come imprese che ottengono marginalità con l’esercizio del credito piuttosto che con le attività finanziarie ad alto rischio. La Germania e i paesi nordici sono intenzionati a realizzare questo disegno. L’operazione cipriota, insulsa e condotta con l’ignoranza propria di chi ignora la storia e il contesto sociale e internazionale, rimane nella sua spregiudicatezza barbara l’anticipazione di un atto dinanzi al quale occorrerà decidere se agire o no in senso contrario. Quale che sarà la decisione dei parlamenti nazionali, il problema del prelievo tramite la tassazione forzosa di quote delle ricchezze nazionali sarà in ogNI caso all’ordine del giorno: nel linguaggio della realtà tale processo si chiama “patrimoniale”. Il problema sarà di realizzarla, se si v orrà, nelle forme più indolori e meno inique e facendo in modo che non si premino gli evasori. Per esempio, quale che sia il tetto e la quota imponibile, sarebbe necessario che da tale prelievo si sottragga l’importo già versato precedentemente allo Stato con il pagamento delle tasse pregresse, così da premiare coloro che le tasse le hanno sempre pagate. In secondo luogo, la cosiddetta patrimoniale dovrebbe essere modulata sulle differenze sociali, così da non ampliarle con prelievi regressivi anziché progressivi. Veniamo ora alla stratificazione sociale italiana. La ricchezza totale privata ammonta a 9 miliardi di euro, ma la metà dei cittadini ne possiede il 90%, con un patrimonio di 1,3 milioni (il 60% in immobili) e un reddito di 5,2 mila euro netti al mese. L’altra metà possiede di quella ricchezza solo il 10%, con un patrimonio di 58 mila euro, di cui 30 in immobili (molto meno di una casa in proprietà per famiglia) e 28 in risparmi liquidi, con un reddito mensile di 1.800 euro. E il Sud costituisce i due terzi di tale metà. I più poveri, quindi, se perdono il reddito, per la disoccupazione o per malattia, vivono poco più di un anno con i risparmi della vita, ossia in gran parte la casa: poi si rimane sul lastrico. Come si vede, l’Italia è uno dei paesi più disuguali al mondo occidentale e dove l’ingiustizia sociale è preclara. Negli Usa il 20% della popolazione possiede l’84% della ricchezza: tutti lo sanno e la battaglia si svolge attorno a questa distribuzione iniqua che Obama v uole eliminare. Qui in Italia il tema della disuguaglianza non entusiasma i cuori e neppure indigna le menti: la politica parla d’altro, nonostante gli slogan (“L’Italia giusta”). Ma se la prova generale della recessione e della repressione nordicoteutonica europea al fine di distruggere i sistemi sociali periferici continuerà, una ridistribuzione della ricchezza sarà necessaria per contrapporre misure meno ingiuste e non ad altissimi gradi di ingiustizia, quali quelle che albergano nelle strategie teutoniche e nordiche, ossia nel blocco di potere egemone che vuole imporsi in Europa. Le mie perplessità sul fatto che a tali misure ci si potrebbe opporre con una patrimoniale, sia pure una tantum, continuano a essere elevatissime, perché io temo che allontaneremmo in tal modo ancor più gli investimenti esteri in Italia. Chi crede all’italico una tantum? Nessuno

 

  By: Moderatore on Venerdì 05 Aprile 2013 04:22

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  By: lutrom on Mercoledì 27 Marzo 2013 22:07

Non ce lo doveva dire Meloni, lo sapevamo anche prima, anche prima del caso marò... Il dramma è che TUTTO QUESTO DIMOSTRA AMPIAMENTE CHE SIAMO UN PAESE DI CRETINI!! E Rigor è uno tra i tanti, purtroppo è anche presidente del Consiglio...

 

  By: Adam on Mercoledì 27 Marzo 2013 22:03

Meloni: Monti rinunci al titolo di senatore a vita perché non lo merita! http://www.youtube.com/watch?v=P9eFNcXy7y4&feature=youtu.be L'intervento integrale alla Camera del fondatore di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, sul caso marò, a seguito dell'informativa urgente del presidente del Consiglio, Mario Monti, sulle dimissioni del ministro degli Esteri, Giulio Terzi.

 

  By: Moderatore on Mercoledì 27 Marzo 2013 00:47

l'articolo è del 2011, mi sono sbagliato a dire di questa estate ma la ricevuta è una regolare ricevuta dell'ATM americana....non è una bufala c'era anche sul Wall Street Journal

 

  By: Bobugo on Martedì 26 Marzo 2013 23:25

Questa estate c'era la storia di una ricevuta del bancomat sfuggita a qualcuno che aveva prelevato qualcosa nelle Hamptons, il luogo di vacanza preferito della gente di Wall Street. Il tizio che l'ha trovato l'ha portata al giornale locale che ci ha fatto un articolo perchè il conto corrente di questo tizio aveva circa 100 MILIONI DI DOLLARI (e lui aveva appena ritirato 100 dollari cash per qualche spesa), così.... solo nel conto corrente... -------------------------------------------------- Questa è una bufala!!! Se prelevi da un bancomat - ATM - di un'altra banca (lo vedi che hanno addebitato 2,75$ di commissioni per il possessore dell'ATM) NON ti possono dare il saldo del conto!! L'episodio risale poi al giugno del 2011 (vedi data dello scontrino) e ne parlano solo un anno dopo???

 

  By: Giovanni-bg on Martedì 26 Marzo 2013 12:51

Gianlini i professori sono bravi nelle teorie ma alla prova sul campo sono sempre un po' scarsini (vedi Monti) e le loro teorie raramente funzionano. Bisogna distinguere. Innazitutto io ho parlato della liquidità corrente ovvero quella che serve a pagare fornitori e stipendi. Se Lei pensa di gestire un'azienda facendo affidamento sulle banche per la liquidità corrente si sbaglia perchè una simile strategia porta l'azienda al collasso in 2-3 anni. Oggi avere uno scoperto costante di 300-400 mila euro su un fatturato di 3 ML vuol dire che Lei se va bene lavora per la banca (ovvero la banca si mangia tutti i suoi profitti) se va male va sotto già al secondo anno e poi è un precipizio grazie alla legge degli interessi composti (che come dice sempre GZ è la forza più grande dell'universo). Considerando poi che ci sono gli studi di settori e l'irap tassa sulla quale l'imponibile si calcola escludendo gli interessi bancari capisce che grazie alla tassazione, se si affida alle banche per la liquidità corrente, facilmente va in rosso anche se il suo bilancio civilistico è in attivo. Quello di cui le aziende si lamentano tanto è che le banche oggi non forniscono liquidità nemmeno alle aziende che hanno conti in attivo per far investimenti minimi. E' chiaro che se ho una liquidtà di 300.000 euro su un fatturato di 3ML e mi serve per pagare due mesi di fornitori e stipendi nel giorno in cui devo fare un investimento per rinnovare un macchinario o per delle spese di manutenzione straordinarie ho bisogno della banca. Bene oggi le banche non danno più neanche questa liquidità. Quindi mettiamo un'azienda che produce utili, ha liquidità corrente ma ha necessità di adeguare un macchinario per restare al pari con la concorrenza o deve rifare il tetto che se no piove giù oggi o ha soldi propri o non può. Il risultato è che queste aziende nel lungo periodo diventano sempre meno competitive perchè non possono investire e poi alla fine chiudono. La realtà è sempre un po' diversa da come la raccontano i professori, daltronde se non fosse così ora non saremmo nei casini in cui siamo.