Uscire dall'Euro

 

  By: GZ on Martedì 16 Ottobre 2007 13:40

"...non è bastato a far scattare subito le manette dopo l'investimento e il tentativo di fuga della russa, perché Lorena era ancora viva. ..." ---------------------- Senza patente nell’auto impazzita e con un tasso alcolico sei volte più del limite PESCARA. E' l'una e 35 di lunedì: la speranza, nel reparto di Rianimazione di Pescara, muore con Lorena. Mezz'ora dopo, in un altro ospedale, a Chieti, scatta l'arresto per la donna che l'ha investita in viale Alcione, a Francavilla. Alevtina Tchoumak, russa di 34 anni, ufficialmente domestica, da ieri deve rispondere di omicidio colposo, omissione di soccorso e guida in stato di ebbrezza. Quando ha travolto Lorena con l'auto, tentando poi di fuggire a piedi, aveva un tasso alcolico sei volte superiore al limite. Domenica sera, i poliziotti della stradale di Chieti coordinati da Silvia Conti, l'hanno caricata in macchina in attesa dell'ambulanza, salvandola dal linciaggio dei tanti accorsi intorno alla povera Lorena Mucci, 28 anni, stesa a terra in un mare di sangue. Alevtina aveva solo il foglio rosa. Ubriaca e senza patente, pur essendo l'intestataria della Fiat Punto verde targata Pescara con cui, nel raggio di un chilometro, ha scatenato l'inferno, travolgendo prima due macchine e un cassonetto in via della Rinascita, poi le transenne che interdivano il traffico in viale Alcione e infine Lorena Mucci, per poi schiantarsi contro altre due auto. Uno sfacelo che però, domenica sera, non è bastato a far scattare subito le manette dopo l'investimento e il tentativo di fuga della russa, perché Lorena era ancora viva. La giovane investitrice ubriaca è uscita dalla terrificante carambola con le costole rotte. Fratture che, dopo che l'auto impazzita aveva scaraventato la vittima per oltre trenta metri sull'asfalto di viale Alcione, non avevano impedito alla donna russa di scendere dalla macchina e di allontanarsi velocemente a piedi da quel luogo di sangue, mentre con il telefonino si preoccupava di chiamare un avvocato suo conoscente. E' stata una testimone chiave, Lidia La Selva, a mandare a monte i piani della donna. Lo ha raccontato la ragazza al Centro, poco dopo l'incidente: «L'ho vista scappare e sono corsa a bloccarla». Il suo percorso di vita assomiglia a quello di tante ragazze dell'Est solitamente impiegate come entreineuse e ballerine di night. Un'attività che Alevtina, di bella presenza, come appare in foto, risulta aver svolto nel 2003 in una discoteca di Egna, in provincia di Bolzano. In realtà in Italia era arrivata già da cinque anni, nel 1998, per un ricongiungimento familiare a Milano che lascia intuire un matrimonio con un italiano.

 

  By: DOTT JOSE on Sabato 25 Agosto 2007 14:11

MA la legge sulla legittima difesa non era passata? l'unica cosa buona fatta da Berlusca and friends..

10 febbraio 1947 MATERIALI DI RESISTENZA STORICA GIORNO DEL RICORDO FOIBE dieci febbraio | MILLENOVECENTOQUARANTASETTE

 

  By: gianlini on Giovedì 23 Agosto 2007 14:13

Ops! ho fatto una svista I fondi servono solo per i primi, i secondi sono ovviamente a pagamento e in caso di adesione costituiscono parametro aggiuntivo nel Redditometro

 

  By: gianlini on Giovedì 23 Agosto 2007 14:01

cmq bisogna stare attenti perchè anche gli albanesi parlano l'italiano con un accento simile a quello dei rumeni non vorrei che la comunità rumena venga ingiustamente discrimanata a causa di una non perfetta identificazione dell'accento da parte delle vittime delle aggressioni stiamo cauti con i giudizi sommari e poi potrebbero essere anche moldavi, parlano anche loro rumeno e quindi l'italiano come i rumeni fare di tutta l'erba un fascio è sempre pericoloso io inizierei con la assegnazione di fondi per l'istituzione di Corsi di Dizione per Rumeni e per l'istituzione di Corsi di lingua Albanese e Rumena per Italiani Potenzialmente Vittime di Aggressioni

 

  By: GZ on Giovedì 23 Agosto 2007 13:29

spiace per lui ovviamente, ma l'unica speranza è che dei magistrati, politici (quelli senza scorta), giornalisti e "opinion makers" importanti (registi, scrittori, intellettuali vari) sperimentino di persona i benefici dell'immigrazione e della società multiculturale perchè qualcosa forse cambi

 

  By: temistocle2 on Mercoledì 22 Agosto 2007 14:23

E per finire viva l’Italia di quelli che mettono in galera per due giorni (in attesa di giudizio) una donna di 76 anni sorpresa a rubare due barrette di cioccolato in un supermercato della riviera ligure. Viva l’Italia. Quella del tribunale di Imperia che ha condannato per direttissima la stessa donna a ^14 mesi di reclusione.#http://qn.quotidiano.net/2007/08/19/31495-italia_sulla_luna_quella_resiste.shtml^

 

  By: gianlini on Mercoledì 22 Agosto 2007 12:56

io lo rinchiuderei in un maniconio, visto che basta così poco (una piccola statuetta della innocente madonna) ad offendere la coscienza religiosa è sicuramente un bel caso clinico da studiare tra l'altro la madonna in quanto mamma di Gesu (che dopo Maometto è considerato il profeta più importante anche da loro) non è una delle figure femminili più importanti dell'Islam?? qui ognuno mi sembra che dia la sua interpretazione a seconda dello stato d'animo più o meno incattivito che si ritrova, avendo avuto al sfortuna di nascere musulmano

 

  By: GZ on Martedì 21 Agosto 2007 20:41

agli immigrati indiani, filippini, cinesi non viene mai in mente di distruggere esempi di arte sacra del paese che li ospita -------------------- Non sopporta la madonnina davanti casa, musulmano la mura 21 agosto 2007 — Fonte: repubblica.it Non la sopportava proprio quella statua della Madonna davanti alla sua abitazione, perché offendeva la sua coscienza religiosa. Per questo, con cemento, mattoni e cazzuola, l’ha murata sperando di porre fine una volta per tutte a quell’affronto. È quando accaduto nella corte della vecchia Cascina Rimoldo a Valaperta di Casatenovo, un paesotto della provincia di Lecco quasi al confine con quella di Milano. Protagonista del gesto, reso noto dal quotidiano telematico ‘Merateonline’, un extracomunitario musulmano giunto da poco e sistematosi in quella cascina con alcuni suoi connazionali. Da subito aveva manifestato la sua intolleranza verso quella statua con le braccia aperte come ad accogliere i suoi figli. Solo il pronto intervento di due donne ha impedito che il simulacro della Vergine venisse murato definitivamente, mentre nulla hanno potuto per salvare da questo infame destino i due angioletti che vegliavano accanto. È alla metà dell’Ottocento che si può far risalire la nicchia, una fra le più antiche, dove era custodita la Vergine. Un piccolo tabernacolo di proprietà dell’intera corte, trattato con grande devozione e rispetto, anche dai non credenti. L’uomo dapprima aveva cominciato a manifestare la sua contrarietà solo con male parole rivolte alla statua per poi passare alle vie di fatto. Quando è stato sorpreso dalle due fedeli che gli hanno chiesto conto del suo agire, l’uomo ha risposto stizzito che lui non credeva per nulla a quella statua, che non aveva alcun valore e che non voleva più incrociare il suo sguardo ogni volta che faceva il suo ingresso in casa. Solo l’insistenza di una delle due anziane ha permesso che restituisse almeno la Madonna, togliendola dalla ‘tomba’ nella quale la stava murando.

 

  By: gianlini on Martedì 21 Agosto 2007 18:45

ho capito poli ma quand'è che hanno fisicamente la possibilità di commetterlo? le donne non possono andare in giro da sole, e a casa hanno come minimo 4 figli (forse commettono l'adulterio appena sposate, quando forse hanno la possibilità , per 6-7 mesi di ricevere qualche estraneo indisturbate)

 

  By: polipolio on Martedì 21 Agosto 2007 18:20

L'adulterio è punito con la lapidazione (se donna; se uomo, mi pare che in nome della parità ci sia un certo numero di frustate), purché ci siano 4 testimoni OCULARI.

 

  By: gianlini on Martedì 21 Agosto 2007 16:08

quelli che stanno qui sono sempre in strada o al bar, dubito trovino luoghi di aggregazione ideali per dette pratiche ;) tra l'altro non ho mai capito come facciano a commettere adulterio visto che sembrano controllarsi tutti a vista, uomini con uomini, uomini con donne, donne con donne

 

  By: polipolio on Martedì 21 Agosto 2007 15:35

Bisognerebbe chiederlo a loro. Pare che ci sia un motto che dice che (per un uomo) le donne sono per i figli, e gli uomini per il sesso. In greco otomanikò significa(va?) la pratica sessuale tipica di un uomo con un altro. Ad occhio l'etimologia dovrebbe derivare da ottomano ... e probabilmente derivata dall'esperienza con le truppe musulmane. Un mio ex collega turco sosteneva che un uomo attivo con un altro non è omosessuale, ma solo se passivo e se gradisce la pratica.

 

  By: gianlini on Martedì 21 Agosto 2007 14:48

mi sembra che queste pratiche riguardino solo la fascia ricca della popolazione musulmana d'altronde per ragioni economiche anche in italia il divorzio è per pochi ricchi e per qualche altro incosciente e basta io vedo che 'sti musulmani stanno sempre uomini con uomini e donne con donne, dove stia il divertimento lo sanno solo loro, ma tant'è

 

  By: polipolio on Martedì 21 Agosto 2007 14:14

"e se vuoi divorziare lo fai in qualunque momento quando ti pare mentre se lei vuole divorziare la menano" Non è vero. L'uomo può ripudiare, non divorziare. Inoltre -siccome sono seri- bisogna applicare per 3 volte la formula di rito ("ti ripudio"). Peccato che una Fatwa di pochi anni fa abbia stabilito che vale anche l'SMS inviato 3 volte ....

 

  By: gianlini on Martedì 21 Agosto 2007 13:52

io stavo cercando di trovare una giustificazione alla mancanza nostra, di occidentali, di rabbia e sentimento di odio nei loro confronti quanto ha scritto è giusto, ma riguarda la loro comunità io sto pensando ad esempio al perchè le donne italiane al 99,5 % non si schierano contro i musulmani, ma anzi molte le trovi fra i loro sostenitori