Eliminare il Contante

 

  By: GZ on Lunedì 10 Ottobre 2005 01:21

1.200 miliardi sono passati dalle tasche dei paesi importatori a quelle dei paesi esportatori di petrolio ( OPEC, Russia, Venezuela, Nigeria, Norvegia, Messico...) dal 2002. L'avanzo della bilancia dei pagamenti dei paesi arabi OPEC è oggi maggiore di quello dei paesi asiatici (!) Questi sono i veri soldi che si sono spostati negli ultimi anni, altro che il deficit EU o il deficit USA, ma dove vanno poi a finire ? Non sono soldi che vanno direttamente al popolo locale che poi li consuma, in genere passano nelle mani di dittatori, sceicchi, imam, zar o caudilli per cui: i) comprano obbligazioni ed azioni a Milano o Francoforte o S. Paolo o NY e comprano società (vedi Wind venduta a un gruppo arabo) e comprano ville e palazzi, quindi sostenenendo i mercati ii) comprano beni di lusso (Richemont, ^Bulgari#^, ^LVMH#^...ne beneficiano...) iii) fanno anche investimenti in immobili e infrastrutture nei loro paesi (società di ingegneria e immobiliari ne beneficiano... ) Morale: il consumatore e lavoratore dei paesi industriali sta peggio a causa di questi 1.200 miliardi di costo del petrolio, ma i mercati finanziari e immobiliari globali ne beneficiano. ------------------------------------------------------------ October 4 – Financial Times: “Oil exporters are the new kids on the global imbalances' block but being new does not make them unimportant: they have been the prime movers in driving trade imbalances higher in the past few years. The $40 a barrel increase in the price of oil since the beginning of 2002 has shifted $1,200bn a year from oil consuming countries to oil producers. The magnitudes are not just large in absolute terms. Middle East oil exporters now have a larger current account surplus than the whole of emerging Asia, including China, and their surpluses account for about 30 per cent of the US current account deficit. Include Russia, Nigeria and Venezuela and the importance of oil exporters cannot be overlooked.”

 

  By: Mr.Fog on Domenica 09 Ottobre 2005 14:19

Secondo me bisogna sempre tenere in considerazione (come spesso scrive Zibordi) che e' il consumatore a fare la differenza. Al posto di dire il petrolio scende perche' l'economia sta rallentanto si potrebbe scrivere: L'alto costo sostenuto per le spese energetiche sta minando la capacita' di spesa e la fiducia nel domani quindi meno consumi compreso quello di energia (vedi proiezione prezzo a 10 mesi) e maggior cautela nell' amministrare le proprie rispose (vendita di titoli azionari ). Probabilmente anche se il prezzo e' ora a 62, nella mente della gente e' come se fosse a 100$....e' con questo prezzo ipotetico che il consumatore ora si sta misurando. I cali al momento sono interpretati (sempre dalla gente) come capricci del mercato. Da Stratfor Yet despite the massive shutdowns in both production and refining, crude oil stocks have dropped by less than 1 percent from pre-Katrina levels. Far more noteworthy is the fact that while gasoline production at one point was down a full 2 million bpd per day, and some 4.2 million people have evacuated from -- and most of them since returned to -- the hurricane zones, U.S. gasoline inventories have actually risen by more than 5 percent. Put another way, U.S. energy demand -- at least as far as gasoline is concerned -- has dropped.

 

  By: gianlini on Domenica 09 Ottobre 2005 13:16

ma ne fai di meno cmq di soldi, e visto che probabilmente in azioni va la frangia più elevata del prezzo (fino ai 40 dollari compri solo bond, ad esempio) un calo di 5 dollari da 67 a 62, si riflette in una flessione del 20-25 % della quota destinata alle azioni. Ceteris paribus, questo si può benissimo riflettere in un -3% del DAX (non è mica crollato del 20 %!)

 

  By: polipolio on Domenica 09 Ottobre 2005 11:02

Forse è solo che c'era un bell'ipercomprato che si è pulito(come spesso in autunno). Casualmente anche il petrolio si è messo a scendere, quasi contemporaneamente. Boh, anche questa mi convince poco

 

  By: polipolio on Domenica 09 Ottobre 2005 10:59

Gian, l'idea è buona, ma se faccio svariati miliardi di euro di rendita monopolistica da petrolio, continuo a farli anche con l'oil a 'solo' 62$; non credo che, preso dal panico, smobilizzo in fretta.

 

  By: gianlini on Domenica 09 Ottobre 2005 03:15

una spiegazione meno sistemica è forse quella secondo cui, visto che i poveri peones europei di azioni non ne comprano nemmeno una (visto il caro euro e le batoste prese), a comprarle negli ultimi due anni sono stati i petrolieri arabi e soprattutto russi; per questo l'andamento di borsa è stato parallelo a quello del mercato del petrolio. D'altro canto non c'è stata quasi alcuna correlazione fra mercato obbligazionario e mercato del petrolio, quindi non è da questa correlazione, normalmente inversa, che il mercato azionario avrebbe tratto la scusa a salire o scendere, nemmeno in questi ultimi giorni.

 

  By: Gano on Domenica 09 Ottobre 2005 00:55

La spiegazione sistemica, che però NON mi convince affatto è il petrolio scende perché l'economia si sta fermando ERGO anche le borse patiscono. ------------------------------------------------------------------------ Concordo pienamente con te.

 

  By: polipolio on Sabato 08 Ottobre 2005 23:43

Sì Gano, anch'io mi sono sorpreso che le borse (non quella italiana con ENI al 20%) abbiano festeggiato il ribasso secco del petrolio NON con un rialzo secco, ma con un ribasso. La spiegazione sistemica, che però NON mi convince affatto è il petrolio scende perché l'economia si sta fermando ERGO anche le borse patiscono.

 

  By: Gano on Sabato 08 Ottobre 2005 18:42

Che l' abbiano fatto apposta? Perche' no? Anche se mi rimane qualche perplessita' che la Fed si presti a simili giochini. Niederhoffer pero' dovrebbe annotare anche che tutto questo e' avvenuto quando il petrolio aveva GIA' cominciato a scendere. Infatti e' li' che sono rimasto sorpreso. In una situazione in cui il prezzo del petrolio da' una chiara indicazione di aver fatto il suo top, le borse scendono. L' aiuto gov. tal de' tali della Fed potrebbe invece essersene uscito con quella espressione per raffreddare sul nascere possibili eccessivi entusiasmi dati dal calo del prezzo del greggio.

Coincidenze interessanti - gz  

  By: GZ on Venerdì 07 Ottobre 2005 22:04

Niederhoffer nota che negli ultimi due giorni c'è stata un convergenza quasi epica di eventi a New York In un contesto di petrolio, benzina e gas saliti del +50%, due cicloni disastrosi con mezzo milione di sfollati, Alan Greenspan che predice apertamente che i mercati possono perdere, la FED che alza sempre i tassi e l'epidemia di influenza aviaria in prima pagina.... ...arriviamo al quarto giorno di ribasso di una delle sequenze peggiori degli ultimi tre anni di Wall Street e ..... zac! i) alle 18 un governatore della FED, per la prima volta forse dal 1995 o 1994 senza un pretesto o un occasione esce di colpo a dichiarare che occorre temere l'inflazione ("..rischio che l'inflazione vada fuori controllo...") e richiama pure l'inflazione degli anni '70 (!) provocando uno smottamento di borsa ii) alle 21 due politici di New York annunciano di diciassette terroristi di Al Qaeda che hanno piantato esplosivo e sono pronti a farsi saltare nella metropolitana, dando così la botta finale al mercato (curiosamente il DAX e gli indici europei negli ultimi minuti, verso le 20, sono collassati anche se l'annuncio è uscito un ora dopo verso le 21) Coincidenze interessanti, se avvenissero a sostegno della borsa si parlerebbe di manipolazione e quant'altro no ? Fanno pensare a un modo per abbassare i prezzi 10/6/2005 An Epic Day in the Market, by Victor Niederhoffer If an all-seeing eye could write an epic about all the events that influenced the market today, it would be a potboiler that would rival anything ever written. On the counting front, we had new lows in the energies with natural gas down 6%, gas down 4% and crude down 2%. We had five-month lows in stocks, a change in state from up to down for the year, the longest losing streak of the year and the third day in a row with a 15-point drop from 230 to some point in the close. We had avian flu hysteria, a speech by the mayor of New York City with some old political news about terrorists arrested timed to aid the bears, the release of meaningless seasonally adjusted employment claims as more grist for the bears, the breakdown of the German DAX below the round number of 5000 right at the end of the day, (how did they know about the mayor's announcement?), the third orchestrated speech by a Fed governor expressing vigilance about inflation being near the top of the acceptable range and vowing to never monetize inflation (when will the fake doctor join the Sage in changing jobs to pursue something productive rather than performing their staged self-serving set pieces?) And then the news of General Electric's upgraded forecast, good news from a bevy of retailers like Target, American Eagle, Costco and Starbucks that sent their stock up, thereby creating the pilot fish for leading the way up the way they led the way down a few weeks ago.

Gli insiders a New York comprano azioni - gz  

  By: GZ on Mercoledì 28 Settembre 2005 16:08

Ultime notizie da New York. Nell'ultimo mese a fronte di un modesto declino degli indici USA gli ^"Insiders" hanno raddoppiato gli acquisti di azioni#http://www.marketwatch.com/news/story.asp?guid={a9039c2a-f0a1-4233-b0d5-f9db853ec7ee}&siteid=mktw&dist=SignInArchive&archive=true¶m=archive&garden=&minisite=^ delle società di cui sono managers o azionisti Il rapporto tra vendite/acquisti di azioni della propria società è passato in un mese e mezzo da circa 6 a 1 a circa 3 a 1 (ovviamente le vendite sono sempre 4 o 5 volte di più degli acquisti perchè i managers comunque ricevono azioni tramite le stock options)

 

  By: cisha on Mercoledì 14 Settembre 2005 17:18

A me pare questo: non appena gli indici (quello italiano in primis) stornano o accennano a stornare i fondi (che da un bel po' di tempo non raccattano un pallino) ci si rifiondano sopra.

 

  By: cisha on Mercoledì 14 Settembre 2005 13:30

Infatti quando passano di moda non li possono nemmeno usare come straggi per pulire.....la stoffa non esiste. E' un po' come il famoso puntino di Picasso. Una tela bianca con un puntino piccino piccino piccino. Valore : qualche miliardo. Ma si sa...l'arte è intuizione.

 

  By: Picchio on Mercoledì 14 Settembre 2005 13:25

la catastrofe mi pare sia tutta per chi li compra. per chi li produce e vende dev'essere una gran pacchia. finché dura...

 

  By: cisha on Mercoledì 14 Settembre 2005 11:52

Se fate un salto qui a Firenze vedrete delle cose strabilianti a dei prezzi incredibili: hanno inventato i geans inesistenti dove esiste solo il sopra e dalla coscia in giù niente ....tutto strappato ma ovviamente ....firmato. 300,00 euroni. Una vera catastrofe.