Domanda e offerta di Argento - Trucco
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By: Trucco on Martedì 22 Febbraio 2011 13:04
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Argento
Fultra alcuni produttori di argento prevendono (parte del)la produzione futura non soltanto perché ritengono eventualmente che il prezzo sia già alto ma per poter finanziare la costruzione di un progetto minerario, o per garantirsi che una miniera il cui costo di produzione per oncia è particolarmente alto, resti redditizia anche nel caso in cui il prezzo dell'argento dovesse eventualmente calare. E' una questione di buon senso, se tutto ciò che tu avessi fosse argento, forse vorresti venderne una parte per avere del denaro anche se ritieni che l'argento sia ancora sottovalutato. Se il tuo futuro reddito fosse di 200 oncie di argento al mese, e tu avessi spese mensili minime pari a 2000€ al mese, forse ti sentiresti più sereno a pre-vendere metà del tuo "salario" futuro in cambio di 3000$ al mese, per essere certo che almeno le tue spese te le puoi finanziare.
A fronte di società che fanno queste operazioni per mandare in produzione miniere o garantirsene una futura redditività, ci sono società come Silver Wheaton (oggi carissima, PE a 63! quasi da short) che hanno come business proprio quello di comprare dei "silver stream" da parte di società minerarie che a fronte di un pagamento iniziale cospicuo ed immediato con cui eventualmente finanziare la costruzione della miniera), si impegnano a cedere la futura produzione di argento a 4 $ per oncia (in pratica vendono tutto il valore aggiunto, mantenendo fuori solo il costo si produzione). A fare questi deal sono soprattutto compagnie minerarie che producono l'argento come by-product, sotto-prodotto, dato che il mercato comunque tende a valorizzarle in virtù del metallo principale che producono (oro, rame, zinco o altro) esse cedono più facilmente alle lusinghe di quei volponi di Silver Wheaton.
Altre royalty company fanno lo stesso lavoro con l'oro anziché con l'argento (dopo che si è pappata Silverstone, SLW è rimasta l'unica silver royalty company al mondo, e forse questo fattore giustifica perché sia così palesemente sopravvalutata), in questi casi i deal sono strutturati diversamente: sono le stesse compagnie aurifere solitamente che pre-vendono il futuro oro prodotto a un prezzo prefissato, ma soltanto una % del totale.
Anche le royalty company "pure" (quelle che non fanno anche esplorazione o attività mineraria contemporaneamente) del settore aurifero sono mediamente sopravvalutate, per cui blue chip come Franco Nevada e company in questa fase sono poco attraenti secondo chi scrive (hanno però un minor profilo di rischio, e sono comunque poche a loro volta, per cui la domanda probabilmente si concentra su quelle poche). C'è invece ^Sandstorm Gold#http://www.sandstormgold.com/s/Home.asp^ che è appena partita su questa strada che forse non è poi tanto cara, considerato che ha spazi di crescita interessanti, perché appunto è piccolina e continua a sfornare nuovi deal ogni mese. Io per ora non ho preso posizione perché comunque a 38 volte gli utili non è certo pane per i miei denti da value investor, ma la monitorerò in futuro.
Al contrario sono interessanti alcune compagnie junior che non sono pure royalty company: esse sono riuscite a cedere alcuni asset ad altri in cambio di royalty sulla loro futura produzione, e grazie a quei flussi di cassa possono finanziare le spese esplorative sui loro altri progetti senza doversi periodicamente presentare al mercato col cappello in mano per farsi finanziare stampando nuove azioni e diluendo i loro azionisti. magari in futuro vi introdurrò una di queste, senonché sono sempre tutte canadesi quotate a Toronto, e so che per questa ragione non interessano quasi nessuno qui su cobraf (Toronto non si presta al trading online purtroppo).
se io fossi una major aurifera oggi penserei di hedgiare una piccola % della mia produzione, perché credo che una sana correzione sia presto dovuta, e al suo verificarsi mi ricoprirei gli hedge spendendo meno di quanto incasserei oggi dai prezzi sostenuti. In pratica è quanto sto facendo come investitore, da inizio anno ho alleggerito la mia esposizione ai titoli argento-auriferi a favore dei titoli esposti ad altre commodity più depresse, anche se ormai anche quelle sono rimaste in poche (il rame è probabilmente più caro dell'oro in termini relativi secondo me, li mi aspetto una correzione anche maggiore e forse una vera e propria inversione di trend, peccato io non sia capace a fare degli short).