ma questi sono soldati volontari inglesi - gz
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By: GZ on Martedì 03 Aprile 2007 03:44
ho visto la foto del motoscafo con cui tre iraniani con una mitragliatrice leggera hanno catturato 15 soldati inglesi (marinai) senza sparare un colpo
poi c'era l'intervista della soldatessa grassoccia con il velo in testa in cui ringraziava neanche fosse finita allo Sheraton di Teheran e le tre lettere che ha scritto benedicendo gli iraniani per la loro gentilezza che ormai se la tengono una settimana alla prossima apparizione in TV si sarà anche convertita e reciterà il Corano. Anche i maschietti si fanno filmare a mangiare il chapati, dichiarano l'ospitalità squisita e sembra che tutti confessino le loro colpe (anche se le rilevazioni satellitari e le coordinate stesse che gli iraniani hanno dato per errore all'inizio dicono che erano in acque irakene..)
minchia, ma questi sono dei soldati volontari inglesi ? sembrano le due Simone che almento erano partite da simpatizzanti della "resistenza" di alqaeda, dei palestinesi, dei talebani e di ogni altro figlio di buona donna del terzo mondo purchè nemico del loro paese
Pensare che se non ci fossero stati gli inglesi con la loro tenacia e coraggio a combattere saremmo finito sotto i nazi e ancora nel 1982 hanno buttato giù i colonelli argentini solo per riprendersi un isoletta
Ma già Orwell profeticamente notava nel 1941 il lavoro di devastazione che la sinistra progressista stava facendo allora per togliere qualunque coraggio, orgogglio e forza di volontà e ridurre tutti a delle pecore
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...........What has kept England on its feet during the past year? In part, no doubt, some vague idea about a better future, but chiefly the atavistic emotion of patriotism, the ingrained feeling of the English-speaking peoples that they are superior to foreigners. For the last twenty years the main object of English left-wing intellectuals has been to break this feeling down, and if they had succeeded, we might be watching the SS men patrolling the London streets at this moment. Similarly, why are the Russians fighting like tigers against the German invasion? In part, perhaps, for some half-remembered ideal of Utopian Socialism, but chiefly in defence of Holy Russia (the “sacred soil of the Fatherland”, etc etc), which Stalin has revived in an only slightly altered form. The energy that actually shapes the world springs from emotions—racial pride, leader-worship, religious belief, love of war—which liberal intellectuals mechanically write off as anachronisms, and which they have usually destroyed so completely in themselves as to have lost all power of action.