Black out (Fusione Fredda, Andrea Rossi....)

 

  By: Gano* on Sabato 19 Novembre 2011 14:36

Motivo principale: la macchina è coperta da segreto industriale, dunque non si può sapere cosa accade al suo interno. -------------------------------------------------------------------------------------------- Non capisco. Se è in vendita uno se la compra e la apre. A me c'e' una cosa soprattutto che nutre il dubbio: quando fecero analizzare i prodotti di reazione, il rame formato aveva la stessa identica composizione isotopica del rame naturale. Questo per me è molto strano. Anzi, direi quasi semplicemente impossibile. Poi comunque l' onere della prova sta a Rossi Focardi.

 

  By: Fr@ncesco on Sabato 19 Novembre 2011 14:30

http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cronaca/2011/11/19/622373-fusione_fredda_affari_misteri_vendiamo_macchina.shtml FUSIONE FREDDA TRA AFFARI E MISTERI, "VENDIAMO LA MACCHINA SUL WEB" Bologna, 19 novembre 2011 - ADESSO il miracolo che la scienza aspetta da anni è in vendita su Internet e costa 2mila dollari, circa 1.480 euro, a kilowatt. Si chiama Ecat ed è la macchina che realizza la fusione fredda. Tradotto: energia pulita ad altissimo potenziale. C’è il modello maxi, che produce un megawatt e ha un valore milionario. C’è anche la versione da casa, e sarà disponibile solo nel 2013: dai 10 ai 20mila dollari e via, il sogno è assicurato. Ma è davvero un sogno? L’E-Cat, che ha proiettato Bologna al centro del dibattito scientifico internazionale, è visto con sospetto da buona parte degli esperti di fisica mondiali. Motivo principale: la macchina è coperta da segreto industriale, dunque non si può sapere cosa accade al suo interno. IL PROFESSORE dell’Alma Mater Sergio Focardi, che ha lavorato su E-Cat insieme con l’inventore Andrea Rossi, si aspettava una reazione simile. D’altronde un annuncio analogo era già stato dato nel 1989 dagli scienziati Fleischmann e Pons, e non andò bene. Per tutti la fusione fredda è una chimera: ma questa scoperta, se provata, vale il Nobel. «È ormai certificato che la macchina funzioni, i nostri dati lo provano», spiega Rossi. Che poi aggiunge come i costi per il carburante che alimenta il reattore (nichel) siano «risibili». L’annuncio è stato dato attraverso il sito Ecat.com, dove si può vedere anche un documentario sulla fusione fredda, da Martin Fleischmann e Stanley Pons, fino a Giuliano Preparata, docente di Fisica Nucleare all’Università di Milano, che elaborò la sua ‘teoria coerente sulla fusione fredda’. «Nei nostri esperimenti abbiamo ottenuto rame — dice ora Focardi — e riteniamo che la sua comparsa sia dovuta alla fusione dei nuclei atomici di nichel e idrogeno, proprio gli ‘ingredienti’ che alimentano il nostro reattore». Ovvero: la fusione fredda. IN UN CAPANNONE alle Roveri, periferia della città, si sono tenute alcune dimostrazioni in aprile e in ottobre. Tutti i test pubblici per mostrare il funzionamento del reattore tuttavia non hanno mai dissipato del tutto i dubbi intorno al suo funzionamento: l’Università di Bologna ha partecipato ad alcune di queste sedute, senza prendere però una posizione ufficiale. L’unica soluzione, suggeriscono esperti e siti specializzati, sarebbe che un laboratorio universitario indipendente analizzasse e testasse l’E-Cat, per capire esattamente che tipo di combustile viene utilizzato e come il catalizzatore interno all’apparecchio favorisce la produzione di energia. Il brevetto (la tutela della proprietà industriale, quindi) impedisce di andare a fondo con l’E-Cat. Un mese fa scienziati francesi, tedeschi e anche membri dell’Accademia di Svezia hanno visionato l’apparecchio: «E-Cat ha prodotto energia in autonomia», hanno detto i suoi inventori. Ma ancora conferme scientifiche sono mancate. Ergo? «Il prodotto è sul mercato e il test migliore lo faranno i clienti: se non funziona, lo restituiranno», dice Rossi.

 

  By: lmwillys on Sabato 19 Novembre 2011 13:48

Dragutin lo so anch'io che c'è differenza, io facevo solo notare che la ricerca nel fotovoltaico è tutt'altro che conclusa e poi parlare del progresso nel settore limitandosi all'efficienza del pannello prescindendo da qualsiasi considerazione sul COSTO dell'energia prodotta con lo stesso ha poco senso ... ogni massimo 3 anni il costo dimezza, entro 2 anni si presume avremo la grid parity in Italia con questi pannelli medesima efficienza o poco più ma prezzo dimezzato la montagna di soldi che sta arrivando al settore non potrà far altro che accelerare esponenzialmente il ribasso del costo dell'energia prodotta con questi accrocchi io poi, come lei immagino, sono totalmente affascinato da queste corse totalmente incompatibili col sistema vigente :-)

 

  By: DRAGUTIN on Sabato 19 Novembre 2011 12:48

WILLYS Un conto e' la sperimentazione, un altro la produzione... Il foto e' nato per lo spazio, dove si raggiungono quei valori, (30%) 24 su 24 E' una delle ragioni per le quali in alaska rende di piu' che nel deserto Un venti per cento ps non cambia molto, ci vogliono multipli Il resto e' speranza nella scienza, e nell' intelligenza, nel come usare, premesso che non fa Pil, per come siamo arrivati a rendere "sostenibile" un sistema capitalistico che e' un assurdita', tende a collassare se consumi meno, bella li...

 

  By: lmwillys on Sabato 19 Novembre 2011 11:45

escludendo il solare a concentrazione, a me sembra progressi ci siano anche nel fotovoltaico http://www.zeroemission.eu/Fotovoltaico/Con-la-giapponese-Sharp-l%E2%80%99efficienza-delle-celle-vola-al-36%2C9%25-/news/14770.phtml anche la disastrata first solar progredisce http://www.zeroemission.eu/Fotovoltaico/First-Solar-da-record%3A-a-oggi-66-milioni-di-moduli-fotovoltaici-prodotti-/news/14939.phtml io non faccio comunque testo, a me piace sta roba http://www.youtube.com/watch?v=LA03BfAziwA&feature=player_embedded http://www.zeroemission.eu/Iniziative/Rinnovabili%2C-target-2020%3F-Agli-italiani-coster%C3%A0-come-un-gelato-al-mese/news/14943.phtml

 

  By: DRAGUTIN on Sabato 19 Novembre 2011 11:10

Quello che mi proccupa e' che all' inizio il rendimento doveva essere multipli, sembra invece si scenda parecchio ad ogni conversione... Intanto il green in borsa sta realizzando, mentre il petroleum sta sempre lassu'... Mentre il resto e' tutto fermo, i rendimenti nel foto (brrr...) sono piu' o meno gli stessi da 4 anni... Va a finire che il trade migliore sara' il carbone (snort)... Speruma in ben, non vorrei che alla fine ci ritroviamo con le tasche... http://youtu.be/Fy3dBwWXxfo

 

  By: Cures on Sabato 19 Novembre 2011 10:59

E il meccanismo di funzionamento è quello della super *** la come se fosse antane

 

  By: deltazero on Sabato 19 Novembre 2011 10:51

posso scherzare? il catalizzatore è polvere di rame se vuoi accendere lo zucchero occorre 1 po di cenere , lo zucchero capisce che deve diventare cenere e non caramello e si accende il nickel con 1 po di rame capisce che deve diventare rame e si accende ahahahah

 

  By: Cures on Sabato 19 Novembre 2011 10:39

Il contratto con l'Università esiste e vale proprio 500000 Euro. Come Rossi ha spiegato pubblicamente esiste una parte pubblica ed una riservata. Quella pubblica comunicherà i risultati delle misure calorimetriche mentre quella riservata ha lo scopo di arrivare a costruire una teoria concreta che spieghi il vero meccanismo nucleare di funzionamento e per questo sarà necessario accedere al segreto industriale di Rossi

 

  By: lmwillys on Sabato 19 Novembre 2011 10:01

in mezzo a tutto sto casino si attendono nuove anche dai greci ... :-) sul fatto che siamo ancora in corsa son d'accordo, ma non con Rossi bensì credo con l'unico che finora è stato zitto e che è il titolare del brevetto originario, Piantelli forse sono influenzato da quel forum ... i 500.000 dati all'università di Bologna sarebbe una balla ? Celani mente ? nela sua proposta pubblica a Rossi diceva 'Si tratta di una prova che ad una prima, verosimile stima, le costerebbe il 2% di quanto si dice Lei abbia concordato con il Dipartimento di Fisica dell'Università di Bologna, perciò più o meno intorno ai 10000 euro, oltre a limitate spese logistiche' http://www.focus.it/scienza/dove-va-l-e-cat-e-la-risposta-di-rossi-alla-proposta-di-celani-1203/gentile-ingegner-rossi_PC12.aspx

 

  By: Cures on Sabato 19 Novembre 2011 09:47

Celani sbaglia e inoltre non sa cosa sta succedendo Rossi ha rifiutato perché Celani è un concorrente Rossi ha speso tutto e mancano i soldi per pagare l'Università. Ha ragione Stremmenos quando dice che l'Università dovrebbe farsi carico della ricerca data l'importanza della cosa Non è vero che l'Italia ha perduto una grande occasione. L'Italia è ancora in corsa e non è detta l'ultima parola

 

  By: lmwillys on Sabato 19 Novembre 2011 09:20

diciamo che l'accrocco qualcosa fa ma il buon Rossi non sa perché, il contratto di 2 anni e 500.000 euro con l'Università di Bologna per fare reverse engineering e teorizzare l'evento lo dimostra, ricordo che il brevetto alla base è di Piantelli Celani aveva proposto un test, Rossi ha rifiutato ... il commento di Celani -------------- purtroppo desidero informarvi che l'Ingegnere Andrea Rossi, inventore del cosidetto "E_CAT", ha gentilmente declinato l'invito da me formulato ad effettuare una RAPIDA/INOPPUGNABILE/ECONOMICA misura, delle prestazioni energetiche, di un suo modulo e_cat da 10kW termici nominali. * Tale misura avrebbe posto fine, una volta per tutte, alle sterili e DANNOSE (a tutta la comunità scientifica Internazionale che si occupa, con inimmaginabili sacrifici personali, da oltre 20 anni delle problematiche note come Low Energy Nuclear Reactions e che ricadono negli studi della Condensed Matter Nuclear Science) polemiche sulla veridicità delle sue affermazioni. * Ritengo, allo stato attuale della situazione, che non possiamo più permetterci il lusso di attendere altri DUE ANNI affinchè l'Università di Bologna finisca i suoi studi (pagati CINQUECENTOMILA euro dall'Ing. Andrea Rossi) e scriva un rapporto scientifico definitivo. *Il test da Noi proposto costerebbe circa DIECIMILA euro, oltre alle limitate spese di viaggio e soggiorno per tre (al massimo quattro) tecnici/ricercatori per un tempo stimato di circa dieci giorni. I risultati verrebbero resi pubblici e pubblicati rispettando tutti i "crismi" dei rapporti scientifici, entro DIECI GIORNI dalla fine dei test. * Ringrazio ancora una volta il Collega Raymond Zreick (giornalista scientifico della rivista FOCUS) che si era fatto co-promotore dell'iniziativa. I dettagli della (triste) vicenda sono reperibili come link, in lingua inglese ed italiana, agli indirizzi sottoelencati. SHORT LINK: ^Dove va l'E-Cat e la risposta di Rossi alla proposta di test di Celani#http://bit.ly/celani-rossi^ http://www.focus.it/scienza/dove-va-l-e-cat-e-la-risposta-di-rossi-alla-proposta-di-celani-1203_C12.aspx A parte facili emozioni, ritengo che si sia perduta una grande occasione per l'Italia di ri-diventare, in tempi rapidi, protagonista dello sviluppo scientifico ed economico nel turbolento panorama internazionale. Grazie per l'attenzione, Francesco CELANI Vice-Presidente International Society of Condensed Matter Nuclear Science --------------- i licenziatari per il nord Europa http://ecat.com/ come certifica lo stesso Rossi http://www.leonardo-ecat.com/fp/About/Sister_Sites/index.html propongono l'accrocco a 500 euro kW dai precedenti 2000 http://ecatnews.com/?p=1340 passando ad altro ho notato che il GSE spesso riduce il numero e la potenza degli impianti fotovoltaici allacciati alla Rete elettrica sovvenzionati, ricordo che 4 o 5 giorni fa la potenza era 11,9 giga ora 0,4 in meno quindi o ci sono stati temporanei malfunzionamenti o esclusioni burocratiche, nel secondo caso il contributo del sole ai nostri bisogni è superiore a quello che si legge nel sito http://www.gse.it/Pagine/Il-contatore-fotovoltaico.aspx comunque ormai circa il 5% dei nostri consumi lo soddisfa il sole in ogni caso stiamo correndo molto più velocemente del previsto http://www.rinnovabili.it/energia/eolico/la-parabola-italiana-delle-rinnovabili-elettriche/ http://www.terna.it/LinkClick.aspx?fileticket=JE2X5IOdSsc%3d&tabid=379&mid=3013

 

  By: Cures on Sabato 19 Novembre 2011 06:41

Un bel casinista, il Rossi Bisognerebbe applicargli un silenziatore per un pò di tempo

 

  By: antitrader on Venerdì 18 Novembre 2011 23:04

"il sito a cui indirizzare gli ordinativi:" Tutto si poteva immaginare tranne che una delle maggiori invenzioni dell'umanita' finisse in vendita su Ebay. Ma rob de matt!

 

  By: Fr@ncesco on Venerdì 18 Novembre 2011 21:36

www.ecat.com è il sito a cui indirizzare gli ordinativi: SWEDISH PHYSICISTS RUN THE SITE ECAT.COM Four Swedish entrepreneurs, two of them particle physicists, run the site Ecat.com which since a couple of days takes pre-orders for Andrea Rossi’s E-cat. Ny Teknik got an interview. http://www.nyteknik.se/nyheter/energi_miljo/energi/article3347150.ece Ny Teknik can now confirm that a British company, Hydrofusion, is behind the website Ecat.com which launched with full content on November 16, 2011. The site was anonymous at launch, but Andrea Rossi, the inventor of the E-cat, stated that the website represented his North Europe commercial branch. Hydrofusion is run by four Swedish entrepreneurs – CEO Magnus Holm, Niclas Sandström who is operations manager in the UK, sales manager Peter La Terra and Stefan Helgesson who is a web strategist. Magnus Holm has a D.Tech and Niclas Sandström a PhD in elementary particle physics at Chalmers University of Technology in Gothenburg. NyT: Magnus Holm, what is the purpose of the site Ecat.com? Holm: “The aim is to be a portal to all stakeholders regarding the E-cat. In particular, we want to be as officially linked to Rossi as possible in order to capture as much commercial interest as possible through Ecat.com.” NyT: What is your contract with Andrea Rossi? Holm: “I can’t go into details yet”. NyT: Why did you start this venture? Holm: “I had noticed the discussion on Rossi at the end of 2010. I usually laugh at most of what is called “free energy”, but the difference with cold fusion is that it definitely is an exothermic reaction (it releases energy if it happens). So we followed the test in Bologna in January 2011 on the web. And when Ny Teknik started to report, we began to look seriously at it. Then when Kullander and Essén wrote their report from Bologna in March, it had become so likely that it was real that we decided to start a venture. There was too much supporting it – all researchers who actually looked at the technology thought that it worked.” NyT: What did you do then? Holm: “We started by developing a web strategy in order to sell these products online.” NyT: How did you get in touch with Rossi? Holm: “We met him at the Defkalion press conference in Athens, Greece, in June 2011 and then booked a meeting with him later on. We had already tried to contact Defkalion which at that time had a contract with Rossi, but never received a response. Then we met with Rossi in Uppsala in July and told him about our plans and he thought it sounded interesting. Eventually we got a verbal agreement and later a letter of intent. In the meantime, we built a structure on the web.” NyT: There is great skepticism about Rossi’s technology. How do comment on that? Holm: “Until he makes an independent test, there is obviously a small chance that it does not work. We are willing to take that risk because it’s such an amazing technology if it works. Further support that it’s real comes from the fact that all independent physicists who have observed the tests are positive, and have expressed belief in the mechanism. I do not have much sympathy for the crowd of skeptics who insist in spending substantial time and energy, just to be able to boast a ‘what did I say’ if it should turn out to be wrong.” NyT: How is this different from other things you are skeptical to? Holm: “There are so many quacks in all subjects but often it shines through. Quacks know nothing, they learn a few words but they are not even mathematically consistent. But if a person comes with a theory, sets up his axioms, does the math correctly, then it is proper research and have the right to come forward.” NyT: You have already been accused of contributing to fraud. What is your comment? Holm: “We are not engaged in any deception, and I do not think Rossi is engaged in any fraud either. If it would turn out that it does not work, in spite of everything, I would think it is about self-deception. I believe it works. It seems strange that Focardi who has done research in this area for over 15 years and helped Rossi for four years, might have measured wrong during the entire period. It seems unlikely. However, this does of course not mean that you’ll obtain a final product that works. But fraud requires intent and I think that can be excluded. Rossi does not talk about advance of money, which could lead to suspicions of fraud. Perhaps he could deliver a product that does not work and then you can end up in schism on that, but this does not mean fraud. From our side there is in any case no attempt of fraud.” NyT: How will you ensure that the products work before you sell them? Holm: “This is a difficult question as it’s Rossi’s responsibility that the product works. We only act as agents. But because there are powerful forces who want to argue that it’s all about fraud, we will make one or more of the following to prove our honesty. 1. Explain the risk with such a premature product to the customer and ensure that customers are forced only to take a minimal financial risk. 2. Try to arrange a complete product testing before any payment is made. 3. Ensure that all payments are done through an escrow account with a full refund if the products do not meet the specifications. 4. Through potential funding move the financial risk from the customer to Hydrofusion. 5. Arrange an independent reactor test as a reference that in all cases the core process works. The real risk is only with the first product sales. Rossi will have to correct until the first product is operating and it will then be a reference. When the first product works, the risk with the next one is greatly reduced.” NyT: You are now taking pre-orders. When do you think you can offer commercial products? Holm: “It's hard to say, but if the core technology works it should be possible to start mass production within one to two years. Test products can be delivered very soon, though.” NyT: When do you think rival products will arrive? Holm: “I think it will explode sooner or later. In a best case for Rossi, I think it takes three years from when he has serial products on the market. In a worst case it takes two to three years from now. Then he will compete against the others now. And in that case, if he doesn't have commercial products on the market within two to three years, the one with the best product and the best marketing resources will win the market, especially for consumer products. For industrial products a good network is also important to quickly gain market.” NyT: Which do you expect to be the first applications? Holm: “Energy in district heating systems and desalination of water. After that electricity generation on a large scale. For consumer products, security requirements are completely different and also requirements for reliability to avoid that service costs go out of control, so they will arrive further ahead.” NyT: Whathas the response been so far? Holm: “Far better than expected”.