"La sua frase può supporre che invece Rossi fosse condannato per imbroglio o associazione a delinquere come era l'accusa iniziale"
Gli unici reati per i quali sarebbe finito in galera davvero, oltre alla bancarotta fraudolenta, sarebbero stati l'associazione a delinquere - magari pure di stampo mafioso - e la corruzione.
Per i reati di truffa o circonvenzione di incapace e di malversazione o ecoinquinamento, invece, le pene erano (e, per i primi due reati, sono ancora) così miti ovvero commutabili in multe (per quanto salate anche ai tempi , per l'ecoinquinamento) da non prevedere una reale permanenza in galera (da sei mesi ad un anno, non facevi e non fai nemmeno un giorno).
Dei 56 processi, Rossi è stato assolto per i reati considerati più gravi (a proposito, Vince-To, lei sa quanti fossero, di quei 56? E quanti quelli andati in prescrizione? Rossi si è dimenticato di scriverlo, vero?) perché non era ancora il tempo di Mani Pulite e quindi, per condannarlo per associazione a delinquere, bisognava condannare anche gli associati.
Parliamo di esponenti politici e nomi anche grossi dell'imprenditoria lombarda, che avevano trovato il modo gli uni di prendere ancora più soldi, gli altri di risparmiare sullo smaltimento di sostanze velenose in barba alla legge e ai cittadini.
La miglior difesa di Rossi (e un ottimo motivo per assolverlo dai reati principali) è stata scritta nei giornali di allora riportando le parole del Pubblico Ministero, quello che in teoria avrebbe dovuto condannare Rossi (cit a memoria):
"Bisognerà valutare la posizione dei 300 fornitori della Petroldragon, le loro responsabilità in questa vicenda"
Dopo di ciò, l'asssoluzione
Poi la vicenda è finita così, anni dopo, con un forte sconto a quegli stessi fornitori, dei quali nessuno ha fatto un solo giorno di galera per quella storia - perché tutti innocenti, no? Almeno tanto quanto Rossi