quello che segue è un copia-incolla:
Questo libro spiega il perche' della indignazione verso le bugie, le strumentalizzazioni e le speculazioni di questa campagna di "adulti" condotta per interposta persona: una bambina. Il libro chiarisce, con l'evidenza della storia e della conoscenza, le possibili risposte alle domande sul clima. Col metodo della sobrieta', dei dati scientifici, dell'esperienza storica. Rifuggendo dal millenarismo, dal catastrofismo cupo e paralizzante. E dalla pretesa sciocca, di adulti ignoranti e che non fanno la fatica di informarsi, di trovare le risposte nei vaticini e nei semplicistici slogans che hanno messo in bocca ad una ragazzina. E' l'etica del populismo: chiunque puo' parlare di cose scientifiche o complesse. Meglio ancora se colora le sue tesi con la denuncia di complotti e congiure ( della casta, dei ricchi, delle lobby ecc). Le tesi del libro ( costruito su una documentazione storica e scientifica impressionante) sono, nella sostanza, queste:
-non e' vero che solo oggi noi stiamo sperimentando un cambio climatico. I cambi climatici sono la regola della storia del pianeta. E una regola della natura.
-non e' vero che l'uomo puo' determinare, cambiare il clima ( con i suoi atti) o ricambiarlo a volonta'. L'uomo, e tutta la storia culturale, sociale, abitativa, dell'architettura, delle opere lo dimostra, puo' solo adattarsi al clima. Che cosi', pero', condiziona determinandone o modificandone gli effetti.
-non e' vero che oggi abbiamo un caldo anomalo o superiore ad ogni altra epoca del passato. Bugia. Abbiamo avuto, il libro lo documenta, epoche e cicli piu' caldi nel passato. Il caldo non e' un'anomalia.
-non e' vero che il caldo porti a catastrofi piu' del freddo. Il libro dimostra che e' nelle epoche "calde" che l'uomo ha progredito. E che il freddo, il gelo e le temperature glaciali portano morte, malattie, fame, carestie.
-non e' vero che pochi gradi di aumento in piu' delle temperature medie del pianeta preludono alla "fine del mondo". Possono avere effetti e conseguenze che l'uomo, come ha fatto in tutta la sua storia, puo' mitigare e risolvere. Con la conoscenza, l'adattamento, la tecnologia e le opere
-non e' vero che l'allarmismo, il catastrofismo, l'autocolpevolizzazione predispongono alla salvezza del pianeta. Diffondono passivita', disarmo, contrizione, ansia, paura, paralisi operativa. Cosi' i problemi si aggravano.
Ecco le tesi che il libro sviluppa e documenta. Alla fine sul clima il libro si chiude con la dimostrazione che il pessimismo non ha ragione d'essere. Sul clima, anzi, se vogliamo condizionarlo in positivo occorre essere ottimisti, intelligenti e razionali. E' l'opposto delle "campagne di Greta" e dei vaticini, paralizzanti e deprimenti, della fine del mondo.