La pretesa di essere "innovativi" si rivela spesso nefasta e funesta, in genere l'affare non lo fa chi
arriva prima, ma chi arriva secondo indovinando quel particolare apparentemente irrilevante che ne
decreta in successo.
Il primo che si lancio' su internet in Sardegna fu tal Nicola Grauso che fece Videoonline, ma poi
l'affare lo fece Soru con Tiscali e Grauso spari' dalla scena.
Stessa cosa whatsapp,a parte messenger di MFST che c'era gia' da 10 anni ma era un po' diverso,
gia' alcuni anni prima c'era Viber che faceva la stessa cosa, ma l'affare poi lo fece l'ukraino che
sviluppo' whatsapp, alcuni sistengno che ebbe successo semplicemente perche' indovino' il colore.
Gia' negli anni 90 ce n'era uno anche italiano, si chiamava C6, sviluppato da Virgilio, ma poi non
lo curarono, e' ancora prima c'era il capostipite di tutto che era il mitico ICQ che fu il primo a
permettere la comunicazione tra tutto il mondo, ma, credo, sia sparito anche lui, o ridotto a poca
cosa.
Morale della favola, alla fine e' tutti casuale, avventurarsi nella tecnologia in tempi moderni e'
abbastanza semplice, ma ci vuole una botta di cul, e, soprattutto, devi essere in USA, o almeno
in Cina.