W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)

 

  By: giveme5 on Giovedì 24 Maggio 2007 17:10

Questo è uno degli aspetti x cui amo tanto il mio disgraziato paese; la notizia: Record mondiale di trasmissione dati senza fili (WiFi): 300 Km con una velocità stabile di 20 megabit al secondo (!!!) " Merito del Laboratorio Ixem del Politecnico di Torino che, sotto la guida del professor Daniele Trinchero, ha creato un sistema di comunicazione wireless potentissimo UTILIZZANDO VECCHI COMPUTER 386 (ANTIQUARIATO INFORMATICO) E LINUX (!!!!). Le prestazioni sono eccezionali, in grado di far impallidire non solo i normali sistemi WiFi .....ma anche il nuovissimo WiMax che raggiunge i 40 Km. Il progetto, nonostante l'alto livello tecnico, è stato realizzato con POCHISSIMI FONDI. "Quello che ci interessava - spiega Trinchero - era DIMOSTRARE COSA ERA POSSIBILE FARE UTILIZZANDO TECNOLOGIA COSIDETTA POVERA". IL PROGETTO È TUTTO STATO AUTOFINANZIATO ALL'INTERNO DEL MIO LABORATORIO. SI DICE TANTO CHE LA RICERCA NON HA FONDI, E QUINDI NOI, PER UNA VOLTA, I FONDI CE LI SIAMO INVENTATI. Il risultato, quindi, è un sistema wireless su misura per i paesi del terzo mondo. "Siamo attivi da anni sul fronte della lotta contro il digital divide e lo sviluppo di tecnologia a basso costo per l'informatizzazione del territorio. ..... per la riduzione del divario digitale tra i paesi industrializzati e i paesi del terzo mondo. Nei paesi occidentali .......esistono delle reti di trasmissioni dati via cavo che svolgono ottimamente il lavoro. Ma in molti Stati dell'Africa e del Sud America, i 20mila euro a chilometro necessari per costruire reti del genere non sono una spesa sostenibile. La nostra soluzione, invece, ha un costo molto contenuto. Abbiamo attrezzato dei vecchi computer dismessi con schede di trasmissione e li abbiamo fatti girare con una versione "ad hoc" di Linux, scaricabile gratuitamente. Lavorano con potenza bassissima (-2 dBm), trascurabile rispetto a quella di un comune telefono cellulare, nel pieno rispetto della normativa nazionale ed internazionale. Li abbiamo collegati a delle antenne direzionali e siamo riusciti a spedire a 300 km di distanza non solo internet, ma anche servizi di telefonia Voip e di videoconferenze........." Cioè questi qui, un gruppetto di docenti-ingegneri, assistenti e probabilmente qualche studente, autofinanziandosi con 4 soldi ma molto ingegno, hanno fatto le scarpe a tutti su questa tecnologia. Chissa se riusciranno a crearci attorno un'azienda e a farci dei soldi ! ^WiFi, l'ateneo di Torino batte il WiMax...#http://www.repubblica.it/2005/j/sezioni/scienza_e_tecnologia/wifi/record-collegamento/record-collegamento.html^

 

  By: pix on Mercoledì 23 Maggio 2007 12:34

-49996

 

  By: XTOL on Mercoledì 23 Maggio 2007 12:21

-49997 poli, il tappeto rosso te l'ho steso, ma ci mancherebbe che anticipassi io l'adesione di qualcuno. quanto alle riflessioni: -non mi pare che nelle SpA ad azionariato diffuso si faccia caciara condominiale -trattare i cittadini da adulti è condizione di base della proposta, per cui niente tutoraggi dall'alto -piuttosto: che succederebbe al bilancio dello stato? secondo me niente: il debito non è garantito dalle proprietà -------------proposta di legge di inziativa popolare-------------- "tagliamo le unghie alla politica" art 1: tutte le proprietà dello stato vengono restituite ai cittadini, sulla base delle dichiarazioni dei redditi degli anni precedenti (così si puniscono gli evasori). dette proprietà confluiranno, quando necessario, nel capitale di società per azioni, i cui titoli andranno gratuitamente ai cittadini. lo stesso per le proprietà di regioni, province e comuni, da accreditare ai cittadini ivi residenti.

 

  By: polipolio on Mercoledì 23 Maggio 2007 11:19

X, come 49998 ? Mi citi perfettamente a proposito e non dai per scontata la mia adesione? In ogni modo qualche riflessione andrebbe fatta per evitare, ad esempio che - si moltiplichi esponenzialmente la tendenza a fare assemblee condominiali - qualche furbetto compri a prezzo vile ciò che i cittadini hanno ricevuto gratis

 

  By: XTOL on Mercoledì 23 Maggio 2007 02:24

X, io ci sto, cosa si deve fare? ----------------------------- bene, ne mancano ancora 49.998, ma i tempi sono maturi. chi gioca con noi? "La legge di iniziativa popolare è un istituto legislativo relativo all'iniziativa legislativa, presente anche in Italia, mediante il quale i cittadini possono, attraverso una raccolta di firme, presentare al Parlamento (o ad un ente amministrativo locale, come la Regione) un progetto di legge, affinché questo sia poi discusso e votato. In Italia il numero di firme necessarie alla presentazione di una legge di iniziativa popolare varia a seconda dell'istituzione, come anche tra regione e regione: per le leggi a carattere nazionale, da presentare in Parlamento, è necessario raccogliere almeno 50mila firme"

 

  By: Mr.Fog on Mercoledì 23 Maggio 2007 00:53

tutte le proprietà dello stato vengono restituite ai cittadini, sulla base delle dichiarazioni dei redditi degli anni precedenti (così si puniscono gli evasori). ------------------------------ X, io ci sto, cosa si deve fare? Pensi che renda bene l'affitto del mio palazzo al comune? No, perche' se non pagano bene, li lascio in mezzo alla piazza e le assemblee vanno a farsele al bar di fronte. ;-)

 

  By: XTOL on Martedì 22 Maggio 2007 23:07

vorrei che lo stato assorbisse/gestisse circa il 15%-20% del PIL e già mi considero uno sporco marxista per questa percentuale così alta. ------------------------polipolio-------------------- facciamoci promotori di una propostina come questa: proposta di legge di inziativa popolare "tagliamo le unghie alla politica" art 1: tutte le proprietà dello stato vengono restituite ai cittadini, sulla base delle dichiarazioni dei redditi degli anni precedenti (così si puniscono gli evasori). dette proprietà confluiranno, quando necessario, nel capitale di società per azioni, i cui titoli andranno gratuitamente ai cittadini. lo stesso per le proprietà di regioni, province e comuni, da accreditare ai cittadini ivi residenti.

 

  By: pix on Lunedì 21 Maggio 2007 14:13

Quando si dice che gli islamici o i cinesi immigrati non si integrano nella nostra società in realtà gli si fa un complmento, gli riconosciamo implicitamente che hanno un sistema di valori più forte del nostro. In questo senso l'epilogo della nostra cultura è già scritto ---------- Queste che fai sono considerazioni interessanti, che portano anche a chiederci chi siamo noi e dove andiamo; Io amo le mie origini e il mio dialetto, e mi dispiace molto seguire il suo crepuscolo. Ciononostante, mi sento un uomo proiettato nella quotidianità e nel futuro, e trovo opportuno modificare le nostre tradizioni nei punti in cui non rispecchiano più il nostro modo di vivere; per esmpio, tornando al dialetto, vorrei che tutti i bambini del 2007 potessero godere della ricchezza di conoscerlo e poterlo usare nel loro lessico familiare e colloquiale, mentre per usarlo in tutti gli ambiti bisognerebbe introdurre dei neologismi come "sistema operativo" o "embedded" e via complicando, che esulano dal mondo agreste in cui il dialetto si è sviluppato. Questo però vorrebbe dire che il dialetto , e la cultura a cui fà riferimento, sono vivi e continuano a perdurare malgrado l'evoluzione dei tempi. Quando parli di "culture più forti" con riferimento ad arabi, ebrei ortodossi ed altri però, trovo che il loro fossilizzarsi su un mondo sclerotizzato 500/1000 anni fa' sia un segnale più di una patologia che di una cultura "forte". Se non sono in grado di fare delle critiche e delle modifiche al mio patrimonio culturale, sono più un servo che un duro della tradizione..

 

  By: GZ on Venerdì 18 Maggio 2007 01:33

Mentre il mercato toro a Wall Street segna nuovi record ogni giorno si leggono sempre più notizie come questa dall'america reale, di città che pensano a forme di legge marziale per contenere il crimine, qui oggi a Baltimora sull'esempio di Philadelphia dove si vincono le elezioni proponendola Quello che colpisce è che di solito inveceil crimine cala in America quando in economia le vacche sono grasse (e a proposito dei vantaggi e svantaggi della società multietnica...)

 

  By: gianlini on Giovedì 17 Maggio 2007 16:16

giusta osservazione

 

  By: giveme5 on Giovedì 17 Maggio 2007 16:11

C'è xò una differenza sostanziale Gian: che tutti abbiamo fatto almeno esperienza indiretta ma molto prossima della famiglia e di figli, vuoi xchè tutti siamo stati figli, vuoi xchè vedi tua sorella/fratello/amico/zio/collega che li hanno e vedi come la vivono ..... mentre l'essere potente è esperienza elitaria, di pochi. xcui anche quando non si fa esperienza diretta delle 2 esperienze, sulla 1a rispetto alla 2a siamo tutti + facilitati nell'immedesimazione dell'esperienza, quindi a darne con + consapevolezza un giudizio. Comunque ciò in fondo è secondario. Ciò che è x me + importante l'ho accennato prima. Ciao

 

  By: gianlini on Giovedì 17 Maggio 2007 15:53

giveme5 io ponevo in luce che il risultato del sondaggio era inficiato dall'assenza di elementi fondamentali per il giudizio come quelli che dicono "vorrei essere potente" se non sei mai stato potente, non puoi capire quali disagi, svantaggi, paure questo comporti conosco gente che è ricca ma ha talmente paura di essere sequestrata che vive malissimo detto questo, magari la percentuale dal 80 diventa 70%, per carità, ma credo che l'argomento figli sia un tema troppo marcato e sottolineato negli ultimi decenni (ed è questo un motivo della scarsa natalità....)

 

  By: giveme5 on Giovedì 17 Maggio 2007 15:32

" non avendoli avuti non possono neanche capire i sacrifici che questo comporta o i vantaggi che l'essere senza, arreca, quindi esprimono un giudizio inficiato in partenza " ___________ Dai Gian, non prendiamoci in giro con giochi di parole, adesso vai a sindacare la liceità del loro dirsi infelici o meno x il non aver avuto + figli ? Sei + sincero quando la metti giù piatta x come la vivi tu ".... io una figlia la ho e non mi sento di dire che sia un bene più che un male...mi sembra un fatto della vita punto e basta (come avere un lavoro diverso, una casa più grande o più moderna, vivere in una città piuttosto che un'altra)....." e sinceramente mi dispiace, x me non è affatto così

 

  By: gianlini on Giovedì 17 Maggio 2007 15:16

l'80% risponde sistematicamente che rimpiangono di non averne avuti ----------------------- non avendoli avuti non possono neanche capire i sacrifici che questo comporta o i vantaggi che l'essere senza, arreca, quindi esprimono un giudizio inficiato in partenza (anche io adesso risponderei che rimpiango di non essere long ad un sondaggio di borsa, questo non vuol dire che tornando indietro avrei comprato) molto spesso sono ancora più infelici quelli che avendo figli, non riescono ad abituarsi ad averli lontani e a gestirsi una vita da soli io una figlia la ho e non mi sento di dire che sia un bene più che un male...mi sembra un fatto della vita punto e basta (come avere un lavoro diverso, una casa più grande o più moderna, vivere in una città piuttosto che un'altra), tutto ha dei pro e dei contro, e talvolta non ci si può far niente, è il destino punto e basta

 

  By: giveme5 on Giovedì 17 Maggio 2007 14:57

Non se ne ha la percezione quando non si vive sulla propria carne che c'è qualcosa di prezioso, come pepite dentro al fango, percui val la pena rischiare sul futuro, difendere il ns. povero (e al contempo grande) popolo. La nozione di popolo indica che ci sia qualche comun denominatore concreto che ci accomuna e che riteniamo essenziale. Tu chiamala tradizione, o cultura, o buone usanze, o religiosità, o il mix di gastronomia/arte/natura o tutte insieme o solo alcune o altre