By: giveme5 on Giovedì 17 Maggio 2007 13:25
Premesso che:
A) proprio nessuna famiglia italiana fa figli confidando sul sostegno di mamma stato BENSI', direi, NONOSTANTE lo stato. Noi ch’eravamo a Roma, che i figli GIA’ li abbiamo, non eravamo lì a piangere xchè lo stato cattivo non ci fa fare i figli; benchè ci sia veramente da smoccolare considerando come viene impiegata la spropositata massa di quattrini che ci succhia (a parità di denaro succhiato dalle tasche dagli stati europei, se confrontiamo la % impiegata dallo stato italiano x il sostegno alle famiglie con FR, DE, USA, CH, A, stati scandinavi, Benelux, etc. c’è da piangere; o da vomitare).
B) nessuna famiglia fa e farà mai figli x ragioni di statistica sociale (x raggiungere la soglia di rimpiazzo dei 2 figli e mezzo a coppia)
premesso ciò, sono tanti i motivi sociologici xcui l’Italia è agl’ultimi posti al mondo x natalità:
- mondo del lavoro che penalizza le mamme (part-time e far carriera spesso sono miraggi; orari rigidi, etc.);
- bassi salari/stipendi;
- famiglie sole: x tanti motivi spesso non c’è + il sostegno di nonni o zii, mancato sostegno non parimenti controbilanciato dai servizi della collettività (in primis scarsità ed onerosità di nido & materne);
- x tante ragioni si inizia a far figli sempre + tardi (1° figlio ormai da mamme over 35);
- carente sostegno dell’apparato statale, ripeto: considerata la massa di quattrini che già ci spilla;
- adolescenza prolungata: si stà in casa con mammà fino a 35-40 anni !
- facilità di contraccezione ed aborto, prima non così facilmente disponibili;
- venir meno della necessità di far figli: la cività rurale non c’è +, non serve + tanta manovalanza x sopravvivere;
ed altri, chi è + preparato li aggiunga. A parte gli ultimi 2, che abbiamo in comune, su questi aspetti i paesi sopra citati sono messi meglio. Infatti fanno + figli che in Italia, anche se non di molto.
Comunque x la mia esperienza il motivo DI FONDO xcui in Europa si fanno pochi figli lo hai messo brillantemente in luce tu caro Gian (cito):
“….penso che se li guardiamo (i figli) diversamente da una volta è perchè abbiamo più coscienza della morte (meno religiosità) e quindi meno voglia di dare vita ad altre vite” e anche
“ …chi glielo fa fare ad un maschio adulto, benestante e sano di sposarsi, ad esempio? o di avere dei figli rognosi …..”
Io la vivo così: x far figli bisogna fare esperienza che esiste un destino ultimo buono, certezza di una meta finale positiva; soprattutto occorre fare esperienza di una caparra di felicità ora, adesso, dentro la morte che ci circonda. Esperienza di felicità (cioè di amore, di significato, di bellezza) xcui sei disposto a fare dei sacrifici x dare la possibilità ad altri esseri (generandoli, accudendoli ed educandoli) di poter fare la medesima esperienza. Diventare adulti allora diventa il diventare fecondi.
Il sacrificio come obiezione è astrazione, non è reale: è esperienza di tutti fare sacrifici nella misura in cui si è vivi, ambiziosi, tesi ad un godimento, qualunque esso sia. L’obiezione vera, radicale, al sacrificio è solo il suicidarsi, cioè il non aver nessun motivo x sacrificarsi x stare al mondo. Perchè vivere è sacrificarsi, è consumarsi x qualcosa che ci dia soddisfazione, visto che “non mi basto” ne fisicamente (devo sacrificarmi x trovare cibo ed acqua x vivere) ne spiritualmente xchè devo sacrificarmi x raggiungere qualcosa fuori di me x sentirmi soddisfatto (lavoro o hobbies, o il trading, o le donne, o la barca, o il potere, o il sentirsi utili agli altri; qualsiasi cosa).