Ho messo la tabella apposta.
Data la nostra dimensione ed economia, si può pensare di avvicinarsi al modello spagnolo, olandese o inglese di efficienza, con una spesa statale intorno al 41-42 % del PIL. Meno è del tutto utopico e irrealistico.
Parlare di 22 % rubato è una boutade tanto per dare fiato alla tastiera.
Intanto ci portiamo dietro quasi il 1,5 % di spesa in più solo per le pensioni di reversibilità e Gano che vorrebbe dimagrire il maiale inorridisce al pensiero di tagliarle.
I Paesi dell'Ocse spendono in media circa l'1% del Pil per le pensioni di reversibilità, cioè per il trattamento previdenziale che viene riconosciuto ai familiari superstiti di un defunto. Tuttavia in Italia, in Grecia e in Spagna - i Paesi Ocse che registrano la maggiore spesa per i superstiti - la percentuale sale al 2,3% del Pil. È quanto emerge dal 'Pension Outlook 2018' dell'organizzazione di Parigi, in cui si precisa che le pensioni di reversibilità nei Paesi Ocse in media sono una su cinque e per l'85% vanno alle vedove.
L'Italia è uno dei Paesi in cui queste pensioni pesano di più, mentre Australia, Canada, Estonia, Irlanda, Corea, Lettonia, Lituania, Messico, Nuova Zelanda, Norvegia, Svezia e Regno Unito per le pensioni di reversibilità spendono meno dello 0,5% del Pil.