08 12 2011 Siamo in emergenza permanente - alberta
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By: alberta on Giovedì 08 Dicembre 2011 12:24
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a proposito dove sono spariti quelli del lungo!!??alcuni si sono dati alla gnocca,
altri fanno i rivoluzionari e scrivono di politica,altri si sono dati alla macchia,
Kosmas non lamentarti se sul forum si parla di altri argomenti,perchè sono proprio
quei argomenti,new,ecc a fare muovere le borse e si torna al discorso di Alberta.
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E' la situazione "patologica" di questi "altri argomenti", che nulla hanno a che fare con le analisi di carattere tecnico e di analisi fondamentale su titoli, indici ed economia in generale, che sta mettendo in crisi tantissime "certezze", ammesso che di questo termine ci si possa servire, sia in analisi tecnica che fondamentale.
Abbiamo un intero settore, quello bancario-finanziario-assicurativo che, secondo i principi dell' economia e dell' analisi fondamentale, dovrebbe scomparire quasi in blocco (come sono scomparsi altri settori dell' economia, superati da nuove tecnologie, per fare un esempio), ma questo non è possibile perchè NON possono andare in default Istituti globali che sinora sono stata una certezza di solidità e redditività per decenni, visto che fanno il lavoro meno impegnativo, sulla carta, sono divenuti TROPPO GRANDI PER FALLIRE, l' area EURO è egualmente troppo grande per andare in pezzi, etc.etc.
Quindi chi doveva fare vigilanza, e non lo ha fatto per motivi politici per decenni, ma oramai sono quattro anni dal 2007, deve intervenire con strumenti che, per loro stessa ammissione, sono "non convenzionali".
Facendola breve, è almeno dal 2007, che le normali dinamiche finanziarie sono state stravolte, violentate, distorte alle fondamenta (livello dei tassi, offerta di liquidità, fiscalità, etc.) perchè dei due decenni precedenti, tante regole elmentari dell' economia di mercato, sono state ignorate, aggirate o apertmente violate, in modo e con dimensioni tali da non avere precedenti e coloro che avrebbero dovuto vogilare, non volevano (o non potevano) fare nulla, ma non sono stati spazzati via e sostituiti, salvo rare eccezioni, con altre persone pulite.
In sostanza, abbiamo ancora oggi un gioco delle parti, solo un valzer fra le stesse persone che ci hanno condotto al baratro, che adesso discettano su come uscire dall' emergenza, che va avanti da tre anni almeno, quindi sta diventando "normalità", ma non possono o non sanno cosa fare (salvo ricorrere a sistematicamente a strumenti "non tradizionali", ma non per poche settimane o mesi, ma da quasi quattro anni consecutivi).
In conclusione, siamo sicuri che strumenti di analisi tecnica e fondamentale "tradizionali", possano ancora funzionare, in particolare su un orizzonte di breve-issimo, se ogni giorno i "controllori" di cui sopra, sono divenuti oramai "attori giornalmente attivi", ossia ogni giorno vengono modificate regole, vengono fatte oppure smentite misure di impatto, fino a qualche anno fa, "epocale" per quantità o qualità (facendo una scorsa veloce delle slide dell' ottimo lavoro di Zibordi all' IT Forum, ne vengono fuori almeno una dozzina in un arco temporale brevissimo), e tutto viene giustificato, tollerato ed avallato dal potere politico per ignoranza oppure per complicità nei disastri (entrambe ipotesi inaccettabili, ma nessuno si è addossato colpe reali e sono tutti lì a pontificare, litigare, dire tutto ed il contrario di tutto, sicuri che non possono essere spazzati via, sia gli eletti che i nominati..... perchè i cittadini sono stati posti in una situazione di continua "emergenza e precarietà" che non ha pari per durata (salvo tornare alla depressione del 1929) e c'è bisogno di questi presunti "esperti" o "tecnici": gli esempi sono sotto gli occhi di tutti e si stanno moltiplicando in modo preoccupante.
Ogni giorno ( ed intendo tutte le mattine, i pomeriggi e le sere) sembra si sia vicini alla quadratura del cerchio, ripristinando un minimo di normalità e, puntualmente, sia costretti a vedere spettacoli indecorosi, nei quali si capisce che quasi tutti brancolano nel buio (o peggio devono occultare proprie responsabilità, dando colpe ad altri: lo sport nazionale italiano, è diventato lo sport MONDIALE più praticato.
Il risultato è certo una folle volatilità intraday, ma che non risponde, se non di rado, ad alcuna regola previsionale di carettere tecnico o fondamentale (ex-post qualunque grafico si può spiegare, ma serve a poco).
Scusate le chiacchere, i mercati corrono ed avrete di meglio da fare......