Il blog

Ricordo che l'Oro e l'Argento sono elettronici ora - gz  

  By: GZ on Venerdì 15 Ottobre 2004 15:35

Ricordo che l'^Oro#^ e l'^Argento#^ ora sono comprabili sia nella versione contratto normale che nella versione "mini" sul mercato elettronico e sono comodissimi (costano poco, margini sui 2mila dollari e 24 ore al giorno per cui se metti una stop funziona, non come il fib30 dove il mattino dopo può essere successo di tutto) Inoltre si muovono di più degli indici di borsa e hanno un andamento più lineare dei cambi L'argento che da settembre sale da 6.10-6.20 ai 7.10 attuali ha fatto un +18-19% in un mese e a mio avviso è meglio del petrolio che sale da un anno ed è molto legato a fatti politici E per fare pubblicità ricordo che ad esempio ^ho suggerito due volte questo mese di comprare argento#www.cobraf.com/abbonati/trading/trading.asp?type=tf^ (l'ultima due giorni fa sui 6.85 sottolineata)

Triplo Frattale - gz  

  By: GZ on Giovedì 14 Ottobre 2004 15:10

Guardando nella boccia di cristallo appare un triplo frattale (stesso pattern ripetuto tre volte uno dentro l'altro) detto anche triplo testa e spalle rovesciato, con doppia bull flag inserita alla fine Se questi grafici e le loro simmetrie servono a qualche cosa lo si dovrà vedere qui

Un sistema che usavano i cowboys. - gz  

  By: GZ on Giovedì 14 Ottobre 2004 03:13

Ecco un sistema che ho letto oggi per la borsa, adattato da un ^sistema per stare lontani dagli indiani che usavano i cowboys#http://www.dailyspeculations.com^. Prendi un cane e assumi un indiano. ^Istruisci l'indiano a picchiare il cane fino a quando questi appena sente odore di indiano comincia a agitarsi. Dopodiche' puoi andare in giro con il cane e ti segnalera' la presenza degli indiani. In borsa. Prendi un cane e lo tieni vicino a te al computer. Quando ci sono dei dati economici disastrosi o una trimestrale terribile o altro per cui perdi un sacco di soldi e diventi teso e agitato allora picchi il cane. Dopo un poco di questo trattamento, quando stanno per uscire dei dati o qualche cosa di pericoloso il cane comincia a latrare e cerca di uscire dalla stanza e allora tu sai che devi liquidare

una mattina ti svegli e scopri che c'è stata la scossa - gz  

  By: GZ on Mercoledì 13 Ottobre 2004 20:12

vedendo che da tre giorni a questa parte dei grossi fondi hanno ^liquidato improvvisamente i titoli azionari legati alle materie prime#http://www.cobraf.com/abbonati/trading/trading.asp?type=mt&id=23236#23236^ e ^hanno liquidato gli stessi metalli#www.cobraf.com/forumf/cool_r_show.asp?topic_id=0&reply_id=46680^ vedendo che questo coincide con le voci di Cina che rivaluta di un 5% o forse un 7% su reuter o dow jones iniziate sabato (anche se smentiscono tutto tutti i giorni, ma Ciampi nel settembre 1992 smentì la svalutazione del 20% della lira fino al giorno prima) e vedendo anche ^il mercato dei cambi così compresso da settimane#www.cobraf.com/forumf/cool_r_show.asp?topic_id=0&reply_id=46675^ la mia impressione è che una mattina ti svegli e scopri che c'è stata la grande scossa su tutti i mercati (specie sul dollaro) (e lo scopri al mattino perchè in Cina è giorno quando noi dormiamo)

Ma il giorno del "13" è meglio stare in campana - gz  

  By: GZ on Mercoledì 13 Ottobre 2004 19:59

Se qualcuno volesse una prova ulteriore del fatto che i fondi hedge e le case di Wall Street usano il Sequential di DeMark può bastare oggi quello che è successo al rame dopo che ieri aveva dato il "segnale" del 13 Il momento esatto di questo tipo di liquidazione a tappeto che distrugge un mercato IN ASSENZA DI NOTIZIE PARTICOLARI nuove viene decisa a tavolino sulla base di sistemi tecnici, dopo aver stabilito ovviamente che per una serie di motivi detto mercato è ormai stato sfruttato a sufficienza Ma il giorno del "13" è meglio stare in campana !

il giorno del "13" è meglio stare in campana - gz  

  By: GZ on Mercoledì 13 Ottobre 2004 19:59

Se qualcuno volesse una prova ulteriore del fatto che i fondi hedge e le case di Wall Street usano il Sequential di DeMark può bastare oggi quello che è successo al rame dopo che ieri aveva dato il "segnale" del 13 Il momento esatto di questo tipo di liquidazione a tappeto che distrugge un mercato IN ASSENZA DI NOTIZIE PARTICOLARI nuove viene decisa a tavolino sulla base di sistemi tecnici, dopo aver stabilito ovviamente che per una serie di motivi detto mercato è ormai stato sfruttato a sufficienza Ma il giorno del "13" è meglio stare in campana

Petrolio - gz  

  By: GZ on Mercoledì 13 Ottobre 2004 19:46

La cosa curiosa per chi ha fiducia in questo calcolo è che tutto ha ora il ciclo completo, Dall'8 ottobre gli indici, dai primi di ottobre i bonds, ora da ieri anche il petrolio e i cambi ormai con l'euro domani quasi tutti sul dollaro Il fatto è che se tutti i cicli ci si invertono avresti una relazione che è l'opposto di quella solita, ad esempio che le borse cedono assieme al petrolio che cede e che l'euro sale assieme ai bonds che cedono e invece la relazione normale è il contrario Ma come dice Tudor quando il 13 non fa girare fa invece esplodere Volendo lasciarsi andare alla futurologia, suggerirebbe un "melt-up" dei bonds con esplosione in su ("melt-up") pure del dollaro perchè il 13 viene riciclato per entrambi e il ciclo riparte nella stessa direzione e frana degli indici che invece il 13 lo fanno invertendo come di solito Lo scenario più convenzionale è che ci sia solo un ciclo che accellera invece di invertire e non due. In questo caso direi che tocca alle borse per cui hai "melt-up" degli S&P e Nasdaq, inversione dei bonds e dell'euro e del petrolio. In ogni caso ora tutto sta convergendo per cui per questo sistema il timer è arrivato alla fine.

Finalmente domani tocca all'euro (a forza di gridare al lupo...) - gz  

  By: GZ on Mercoledì 13 Ottobre 2004 19:34

come regola di qualificazione che il 13 sia inferiore inq uesto caso all'8 ... -------------------------------------- Il Tom DeMarco parlandoci di persona dice che anche il 10 va bene e ormai molti usano l'apertura del 13 e non la chiusura per cui l'apertura di domani dell'euro è IL GIORNO fatidico secondo questa cabala, la "13 Open" E per i cambi forex il setup funziona meglio di 8 e non di 9. Mettendo tutto assieme non c'è un cambio ora che non sia sul punto o abbia già completato il ciclo e il crac dei metalli pesanti fa presagire qualche cosa di grosso anche lui.

Il pessimismo di chi lavora - gz  

  By: GZ on Mercoledì 13 Ottobre 2004 18:57

Il pessimismo di chi lavora nel settore privato in Italia: secondo chi lavora in azienda l'Italia perde quota ed è 47/ma nella classifica della competitività. Invece i ricercatori all'università trovano che c'è troppo pessimismo (non è chiaro perchè non possano avere ragione i soggetti intervistati) ----------------------------------------------------------------- Competitivita': Italia perde quota, 47/ma, dietro Botswana Classifica World Economic Forum, pesano burocrazia e tasse 13 OTT - L'Italia occupa il 46/mo posto nella classifica della competitivita' del World Economic Forum, dietro anche al Botswana. Nel 2003 era 41/ma. La classifica, redatta in base a un sondaggio tra 8.700 business leader, indica anche i fattori di 'svantaggio': per l'Italia pesano tasse (100/o posto), burocrazia (103/o posto), criminalita' organizzata (90/o) e spesa in ricerca (70/o posto). Guida la classifica la Finlandia, davanti a Usa e Svezia. Precedono l'Italia sono anche quasi tutti i Paesi Ue. ----------------------------------------------------------------- COMPETITIVITA': BOCCONI, PESSIMISMO MANAGER MILANO, 13 OTT - E' il pessimismo dei manager ad affossare l'Italia nella classifica sulla competitiva' del World Economic Forum. E' quanto sostengono i ricercatori della Scuola di Direzione Aziendale dell' Universita' Bocconi che hanno raccolto i dati e effettuato le interviste per la parte italiana del rapporto. ''Anche se la rilevazione comprende sia aspetti oggettivi, sia aspetti percettivi - spiega Olga Annushkina, coordinatrice della ricerca - e' in questi ultimi che si registrano gli arretramenti piu' vistosi''. Per il direttore della Sda, Maurizio Dallocchio, ''i manager italiani si confermano i piu' critici del mondo, ben al di la' di quella che e' la situazione effettiva. Secondo il loro giudizio, per esempio - argomenta Dallocchio -, l'Italia risulta 103/a su 104 Paesi quanto alla pesantezza della regolazione statale; 100/a per il peso fiscale, e 99/a quanto a pratiche di assunzione e di licenziamento. Una posizione tanto penalizzante per l'Italia e dovuta alla percezione piu' che alla realta' - conclude -, ma e' un sintomo che non va assolutamente trascurato perche' e' proprio sulle percezioni che si basano le decisioni di investimento nel mondo'

Peccato che non abbia ridotto la produzione di petrolio - gz  

  By: GZ on Mercoledì 13 Ottobre 2004 16:22

l'ultimo balzo in su del petrolio dai 48-49 dollari al massimo di 54 e mezzo di ieri è stato fatto usando come pretesto non più Yukos che ormai era una storia spremuta, non più il terrorismo visto che da un mese e mezzo ormai non ci sono sabotaggi agli oleodotti irakeni, non più notizie di domanda cinese in boom visto che anzi tutti i metalli e settori legati alla cina stanno perdendo quota da qualche giorno ma i traders avevano bisogno di qualche cosa per tenere su il trend e allora c'era "lo sciopero in Nigeria" Peccato che fosse una bufala, che non abbia ridotto la produzione di petrolio -------------------------------------------------------- DJ Nigeria Oil Output,Exports Not Hit By Strike -Exxon -2- [DPQKLWC] An official from the Nigeria National Petroleum Corp., (NNP.YY) said he didn't expect exports to be affected by the strike adding that although the strike is now in its third day "people are still loading at the terminals and there are no shortages." Earlier Wednesday, the head of Nigeria's blue-collar oil workers union told members to halt work at the country's oil production facilities, but said export loadings will continue until storage tanks at the terminals run dry. "We've asked our people to come out of production areas," Peter Akpatason, president of the National Union of Petroleum and Natural Gas workers told Dow Jones Newswires. However, Babatunde Ogun, the deputy president of the white-collar Petroleum and Natural Gas Senior Staff Association of Nigeria said the union hadn't received the order from the Nigeria Labor Congress to shut down upstream operations. "Production and loading is continuing at the terminals - there's been no directive for the members to shut down upstream operations," Ogun said. Nigeria's key oil terminals are Qua Iboe, used by ExxonMobil Corp.'s (XOM) local unit; Escravos, a ChevronTexaco Corp. (CVX) facility; Forcados and Bonny where Royal Dutch/Shell Group (RD) loads, and Brass, where Eni's (E) Agip loads.

T-Online - gz  

  By: GZ on Mercoledì 13 Ottobre 2004 13:47

mah... considerando che D-Telekom fa quello che vuole visto che già controlla ^T-Online#^ e deve solo comprare una quota di minoranza... forse, ma bisogna proprio proprio leggere quello che dicono ora giorno per giorno, ad esempio non mi sembra così evidente da quello che vedo qui sfogliando Telerate ------------------------------------ 1415 GMT (Dow Jones) BERLIN-- Helaba Trust warns against expecting Deutsche Telekom (DT) to sweeten its offer to T-Online (TOI.XE) minorities. "Hopes for an improvement in the offer are unfounded as only 75% of shareholders must approve the merger under the structure they've chosen." DT owns 74% of T-Online. Cash offer more attractive as merger ratio likely to be influenced by fierce competitive pressure in Internet market. Rates both stocks a buy. T-Online +1.6% at EUR9.13, Deutsche Telekom -1.1% at EUR15.06 ------------------------------------------------- Morale. l'ho suggerita perchè ho letto delle cose positive di Felix Zulauf, grande gestore svizzero che quando appare in pubblico è utile fare caso a cosa dice A questo punto il rapporto tra il tempo che richiede seguire la vicenda che diventa più intricata e quello che puoi dedicare ad altri titoli che si muovono in questo momento diventa sfavorevole per T-Online. Ci sono un sacco di titoli nel settore bio-medicale interessanti se solo si trova il tempo per leggerne

il mercato toro e' sempre un poco ottuso - gz  

  By: GZ on Martedì 12 Ottobre 2004 00:25

Come raccomandazione di Trading, (inteso come vendere nel giro di un mese molti dei titoli) vendevo Premuda e altri simili, ma nonostante il -8% di oggi sembra sia prematuro, come raccomandazione di Portafoglio (inteso come cambiare titoli 3 o 4 volte l'anno) ancora no, perche' se il mercato sale spinge tutto quello che sa odore di Materie Prime il mercato toro si chiama cosi' perche' e' sempre un poco ottuso e carica a testa bassa quando vede agitarsi un drappo con una certa cosa nel 1999 incornava quando sentiva "internet" ora si scatena quando sente "energia" "materie prime" "cina"

cinque minuti mettono sotto qualcuno - gz  

  By: GZ on Martedì 12 Ottobre 2004 00:19

Mentre leggevo qualche sito asiatico per delle idee ho visto questo sugli incidenti d'auto nel mondo: solo in cina sono 230 mila morti l'anno e ancora non hanno molte auto! ogni volta che sono stato in posti tipo centro-america o medio oriente, intesi come citta' e non spiagge di villeggiatura, ho avuto paura delle auto perche' sembrava che ogni cinque minuti mettessero sotto qualcuno e ci fossero incidenti dappertutto Beh... non era un impressione, questa e' la ^statistica di OGNI QUANTI KM IN MEDIA VEDI UN INCIDENTE D'AUTO NEL MONDO#http://singleplanet.blogs.com/single_planet/2004/10/china_road_deat.html^ #Thailand: 5.2 km China: 7.2 km (new WHO statistics) South Korea: 8.3 km Colombia: 12.3 km China: 17.3 km (official government statistics) Russia: 17.5 km Japan: 97.9 km UK: 106.9 km USA: 151.70 km Source: for highway

Jim Rogers dice che ora è il momento delle "Soft" commodities - gz  

  By: GZ on Lunedì 11 Ottobre 2004 23:10

Stamattina era ospite di CNBC il noto ex-socio di Soros e poi ^due volte viaggiatore in moto e auto attraverso il mondo Jim Rogers#http://www.jimrogers.com/^ che spiegava che le materie prime sono solo al secondo anno di mercato toro e hanno altri cinque o anche dieci anni davanti ora. Jim Rogers nel 1999 ha creato un fondo indice di materie prime, non gestito, solo un paniere di petrolio, rame, argento, oro, mais, frumento cotone, soya, zucchero... che è salito del 180% in quattro anni. E diceva oggi che dopo il petrolio, il rame, il nickel, l'alluminio ... è ora il momento delle "SOFT" commodities cioè zucchero, cacao, caffè, cotone, mais, frumento, soya

-6% Premuda... che abbiano letto dello Yuan cinese ? - gz  

  By: GZ on Lunedì 11 Ottobre 2004 16:35

Oh oh.... -6% Premuda oggi di colpo, uno dei titoli "cinesi" italiani (trasportano in asia per nave petrolio e materie prime) E' una presa di profitti casuale oppure che abbiano letto le ultime notizie del week-end in cui si parla di una possibile rivalutaziona dello Yuan cinese ?

30 mila piccole aziende italiane in perdita per dei derivati - gz  

  By: GZ on Lunedì 11 Ottobre 2004 15:47

Almeno 30 mila piccole aziende italiane sono ^in perdita per dei derivati sui tassi di interesse e i cambi che hanno comprato dalle banche negli ultimi due anni#http://www.corriere.it/edicola/economia.jsp?path=TUTTI_GLI_ARTICOLI&doc=PUA5^. Lavorano per produrre la macchina ed esportarla in germania o canada o india e poi si mangiano i soldi perchè sono ignoranti di mercati finanziari. (".... Le aziende italiane negli ultimi due-tre anni li hanno sottoscritti in massa.....Purtroppo, però, i fatti non hanno corrisposto alle previsioni. Il dollaro non è salito e i tassi nemmeno, anzi, si sono dimezzati: dall'ottobre 2000 a oggi - in quattro anni - l'Euribor a 6 mesi è sceso dal 5,2%......«Una situazione anomala - fanno notare in Unicredit..... -. Per la prima volta nella storia d'Italia il dollaro è debole, lo stesso i tassi. Nessuno lo avrebbe creduto un anno e mezzo fa».....") Nessuno ? Davvero ? Le varie Goldman, Lehman, e centinaia di hedge fund esteri hanno capito che il dollaro scendeva e i tassi scendevano e guadagnato miliardi e da dove sono venuti i loro profitti ? Dagli imprenditori padani che si fanno rifilare dei derivati sui tassi e i cambi di cui non capisconono molto. ---------------------------------------------------------------------- 30 mila aziende sono in perdita. Paola Pierri di Ubm: «Errori sì, ma la maggioranza dei collocamenti è stata fatta bene» ^Derivati, le banche di nuovo sotto accusa#http://www.corriere.it/edicola/economia.jsp?path=TUTTI_GLI_ARTICOLI&doc=PUA5^ - di Alessandra Puato, www.corriere.it L’imputazione: hanno spinto per vendere prodotti finanziari rischiosi alle piccole imprese. La difesa: i clienti erano consapevoli del rischio Le banche «hanno sbagliato. Hanno proposto strumenti complessi ad aziende molto piccole. Hanno spinto. Hanno privilegiato il risultato a breve rispetto al rapporto con il cliente. Ora le perdite pesano. E le imprese minori sono le più colpite». Chi parla è Emanuele Facile, consulente di banche e aziende. Ex Ernst & Young, Dresdner Bank, Sige, At Kearney, è amministratore delegato, con Maurizio Belli, di Financial Innovations, la società indipendente uscita un anno fa dalla pancia di Cardine, che ha per clienti un centinaio di imprese fra l'Emilia Romagna e il Nordest e diverse banche di medie dimensioni. Emanuele Facile si riferisce al nuovo scandalo nazionale: la bolla dei derivati. Una storia tutta italiana, che sta trascinando il sistema finanziario sul banco degli imputati un'altra volta, dopo i casi di Cirio, Parmalat e dell’Argentina. Ma questa volta a lamentarsi sono le imprese, non i privati. Circa trentamila le aziende a rischio in quanto titolari di derivati in rosso, stima Financial Innovations in base ai dati della Banca d'Italia e ai bilanci del campione Unicredit, Bnl, Intesa, SanPaolo-Imi, Mps, Popolare Verona e Novara, Popolare di Vicenza. Con perdite fino al 5% del capitale sul quale è stato stipulato il contratto e casi limite anche di cinquecentomila euro di perdite per imprese con 10 milioni di euro di fatturato. Una vicenda sulla quale l’Abi, l’Associazione bancaria italiana, annuncia ora: «Stiamo avviando una riflessione». La denuncia arriva a due settimane dal monito di Antonio Fazio alle banche: «Avanzamenti sono ancora necessari sul piano dell’efficienza, dei rapporti con l'utenza, della tutela dei risparmiatori», aveva detto il governatore della Banca d'Italia. Si difendono le banche: errori sporadici, imprese consapevoli. Nessuna vuole però commentare direttamente: l’eccezione è Unicredit, quindicimila imprese clienti nei derivati e una decina di cause intentate, finora vinte dall'istituto. «Sostenere che non siano stati commessi errori è una sciocchezza - dicono all’istituto - ma la grandissima parte di questi prodotti è stata collocata bene. Rifiutiamo l'idea che gli imprenditori italiani, tanto abili nel produrre e vendere sui mercati esteri, vadano considerati incapaci nelle scelte finanziarie». L'accusa è infatti quella di aver piazzato prodotti rischiosi senza spiegarli: i derivati complessi sul rischio tassi e cambi. Perciò è stata avviata dalla Commissione Finanze alla Camera, il 23 settembre, un'indagine conoscitiva, dove si sottolineano i «problemi relativi alla loro gestione ed utilizzazione». E mentre l’Abi si prepara, con l’annunciata «riflessione sul tema», all’audizione parlamentare, dalla Consob è partita una verifica ricognitiva. I derivati sono quei prodotti che ti garantiscono, se i tassi o il dollaro salgono, che non perderai un quattrino, benché il tuo finanziamento sia a tasso variabile e in euro. Ma in caso contrario, sei tu a dover pagare. Le aziende italiane negli ultimi due-tre anni li hanno sottoscritti in massa, anche per garantirsi quei finanziamenti diventati più difficili dopo la stretta al credito minacciata da Basilea 2. Mentre le banche, sull'onda del capostipite Unicredit che cominciò a proporre i derivati alle imprese nel 1998-99, hanno dedicato a questa nuova area di business sempre più forze: «Sono nati promotori dedicati», dicono Facile e Belli. Parecchi. Si parla di cinque-sei persone per banche di dimensioni medie, sui 700 sportelli, e di almeno una cinquantina per un istituto grande, con 3-4 mila sportelli. Purtroppo, però, i fatti non hanno corrisposto alle previsioni. Il dollaro non è salito e i tassi nemmeno, anzi, si sono dimezzati: dall'ottobre 2000 a oggi - in quattro anni - l'Euribor a 6 mesi è sceso dal 5,2% al 2,2%, il tasso Swap a 2 anni dal 5,2% al 2,5%, quello a 5 anni dal 5,5% al 3,5%. «Una situazione anomala - fanno notare in Unicredit, che in base all'ultima semestrale risulta avere fortemente ridotto la gestione dei rischi della clientela corporate, 244 milioni di euro contro i 472 del primo semestre 2003 -. Per la prima volta nella storia d'Italia il dollaro è debole, lo stesso i tassi. Nessuno lo avrebbe creduto un anno e mezzo fa». Nell’istituto guidato da Alessandro Profumo fanno notare: «Comunque, il costo di copertura non è una perdita». E Paola Pierri, direttore generale di Unicredit Banca Mobiliare, usa una metafora: «Se ho una polizza antincendio, non spero per questo che la mia casa vada a fuoco». Inoltre, in Unicredit sottolineano come l'attività di vendita dei loro promotori sia da un anno e mezzo monitorata tutti i giorni, con report su quantità, qualità, congruità dell'operazione. «I reclami sono su contratti vecchi». Fatto sta che le aziende italiane, notoriamente indebitate sul breve periodo e sensibili, da esportatrici, alle variazioni del dollaro, sono andate in rosso. «Il fenomeno è stato rapidissimo», dice Facile. E ingente: nell’ultimo semestre 2003, stando alla Banca d’Italia, i derivati sui tassi d’interesse sono aumentati a valore del 19% rispetto al gennaio-giugno 2003, con prodotti destinati a imprese o enti pubblici per 262,3 miliardi di dollari. «Nell'ultimo anno sono esplose le perdite», dice Emanuele Facile. Perdite che non sono visibili nei bilanci, perché non è obbligatorio dichiararle. Si vedranno dal primo gennaio prossimo, quando entrerà in vigore, in recepimento delle direttive Ue (lo Ias 39), il decreto 394 del 2003, che impone la registrazione, in nota integrativa, dei derivati, al valore di mercato. Una rivoluzione: come l'ingresso, sempre da gennaio, dei derivati in Centrale dei rischi. Due le responsabilità attribuite alle banche: una è l'accelerazione del rischio con il collocamento di ulteriori derivati sui derivati: «A fronte delle perdite che si accumulavano, le banche hanno proposto alle imprese altri prodotti finanziari, più sofisticati, con i quali all'inizio non si paga, anzi, si incassa», dice Facile. Prodotti come l’Atlantic Swap e l’Extra Swap di Unicredit Banca d'Impresa. L'altra imputazione è la pressione sulle aziende. «Proporre la copertura sui rischi è una prassi corretta, ma negli ultimi due anni qualche banca, in modo informale, ha usato questa leva per la concessione del credito. Quando un'azienda chiede un finanziamento spesso è in condizioni di debolezza». «Per quanto ci riguarda, noi non abbiamo esercitato alcuna pressione - ribatte Unicredit -. Perderemmo i clienti se li ricattassimo». I due consulenti non danno però la colpa soltanto agli istituti di credito. «Ci sono stati comportamenti scorretti e approssimativi da un lato e dall'altro - ammettono -. Le aziende, questi prodotti, spesso li hanno chiesti, in logica speculativa. C'è un'evidente mancanza di cultura finanziaria». Una tesi che vede d'accordo Stefano Caselli, docente di Economia degli intermediari finanziari in Bocconi. «Le imprese hanno dimostrato una pericolosa carenza di conoscenza», dice il professore. Ma aggiunge: «Non c'è dubbio che le banche abbiano spinto in modo indiscriminato sui derivati, che consentono commissioni elevate in tempi rapidi. Il derivato ha una sua funzionalità, ma va venduto tenendo conto del profilo di rischio dell'azienda». Parmalat docet.

Assicurazioni Generali ci sarebbe del valore - gz  

  By: GZ on Domenica 10 Ottobre 2004 17:38

Ci sarebbe del valore, ma è penalizzata dal fatto di non aver tenuto niente in azioni dopo il 2002 ---------------------------------- ^Generali, l’opzione Winterthur e la sfida europea dello sviluppo#http://www.corriere.it/edicola/index.jsp?path=ECONOMIA&doc=ILMUCCHET^ Stesso patrimonio ma meno fatturato di Axa, sul Leone pesa la differente propensione al rischio Il gruppo dirigente delle Assicurazioni Generali, confermato per tre anni nonostante le informali riserve dell'azionista Unicredito, è ora atteso alla prova dello sviluppo. La prima occasione di verifica viene dal Credit Suisse First Boston, che ha appena messo in vendita la compagnia svizzera Winterthur. Per dimensione, 22 miliardi di euro di premi, e distribuzione geografica del portafoglio, Winterthur può interessare le Generali: con una simile acquisizione, arriverebbero a una raccolta premi di 72 miliardi, seconde in Europa dietro la tedesca Allianz e davanti alla francese Axa e all'olandese Ing. Ma il gruppo elvetico è pieno di problemi e il prezzo richiesto, 5 miliardi, potrebbe rivelarsi eccessivo. Perciò Trieste ostenta scetticismo: il problema non sarebbe come finanziare l'investimento (basterebbe fare un po' di debiti e monetizzare alcune partecipazioni con emissioni obbligazionarie), ma come evitare un'altra operazione Ina-Assitalia, che dopo 3 anni non dà ancora ritorni adeguati. Dalle Generali ci si attende molto. In questo periodo i rendimenti delle assicurazioni sono in ripresa. In Italia, in particolare, i rami danni, tradizionalmente deficitari, tornano a esibire un saldo tecnico positivo grazie alle nuove tariffe e al consistente aumento della Rc auto. Favorevoli sono anche i mercati finanziari, e ciò consente massicce riprese di valore sugli investimenti dopo le batoste che costrinsero molti a vendere l'argenteria di casa. Tanto per aver un'idea: l'utile corrente del sistema è cresciuto in Italia del 65% nel 2003 e ancora sta migliorando. Rialzano così la testa le gestioni aggressive, estranee al dna di Generali. E perciò si dice, irritando il presidente Antoine Bernheim, che il Leone potrebbe guadagnare di più. Il paragone con Axa illumina bene la situazione. Al 30 giugno 2004, il gruppo francese, costruito in un quarto di secolo da Claude Bebear, dichiara un valore intrinseco (patrimonio netto rettificato ai prezzi di mercato più valore attualizzato delle polizze emesse) di 22.694 milioni. Alla stessa data, l'ultracentenario gruppo italiano viaggia sui 22.212 milioni. Come si vede, la differenza di base patrimoniale è minima. Lo stesso non si può dire del fatturato: 37,3 miliardi di premi nel primo semestre 2004 Axa, 27,2 Generali. E ben diverso è anche l'utile: 1,4 miliardi i francesi, 742 milioni gli italiani. La ragione principale che spiega la differente reazione al ciclo finanziario sta nella maggior esposizione all'investimento azionario di Axa (25% del portafoglio) rispetto a Generali (10%). Ma pesa anche un'attività assicurativo-finanziaria determinata da un uso diverso delle risorse. Meglio Axa, dunque? Dipende dalla propensione al rischio dell'azionariato, giacché pure questa medaglia ha il suo rovescio. La Borsa riconosce ad Axa un premio maggiore sul valore intrinseco. I francesi capitalizzano 32,8 miliardi rispetto ai 29,3 di Generali. E' un vantaggio che si spiega anche con il comportamento degli azionisti eccellenti: più composto e determinato quello di Finaxa, la holding delle mutue transalpine, più invasivo nello stile e incerte sulle strategie quello di Mediobanca e degli altri più recenti soci bancari. E tuttavia, nella prima parte del 2004, in parallelo con il maggior dinamismo del titolo, va notata la crescita della raccolta premi del gruppo Generali, che si traduce anche in un maggior aumento del valore intrinseco (569 milioni contro i 158 dei francesi). Un fatto che, unito all’elevato grado di copertura dei rischi, aiuta a capire come mai Standard & Poor's abbia ridotto il rating a tutte le grandi compagnie, tranne Ing e, appunto, Generali.

Il pubblico è fuori dalla borsa mentre questa sale - gz  

  By: GZ on Domenica 10 Ottobre 2004 17:15

Leggo sul mio notiziario Telerate (ho perso il riferimento vado a memoria) che nel 2003 finora in europa l'afflusso di soldi nei fondi azionari è circa la metà del 2003, più basso del 2002 e 2001 nonchè ovviamente del 2000 e 1999 insomma il più basso degli ultimi sette o otto anni Il pubblico ha messo nel complesso nei fondi e gestione azionare in Europa solo 4 o 5 miliardi di dollari, (ad es negli USA sui 100 miliardi quest'anno) Allo stesso tempo l'indice europeo Eurostoxx è al momento a +6.7% da inizio anno, dopo un +15% nel 2003 (contro un +4% circa dell'indice generale americano Wilshire 5000 nel 2004 e un +20% circa nel 2003) Questi numeri non sono male, ad esempio negli ultimi TRE anni gli immobili si sono apprezzati in Italia di un 22% circa (+7% e rotti annuo) e questi tre anni sono stati il periodo migliore per l'immobiliare dagli anni '80. Il pubblico europeo non è mai stato pessimista sulla borsa come quest'anno in termini di dove mette concretamente i suoi soldi, (misurando dal 1996 o 1995). Questo è un segnale toro

per chi ha T-Online in portafoglio - gz  

  By: GZ on Domenica 10 Ottobre 2004 16:34

T-Online non era quella che doveva comprare Tiscali e grazie alla quale è salita ? Ad ogni modo per chi ha T-Online in portafoglio qui si chiude ------------------- ^Offerta Deutsche Telekom per riacquistare T-Online#http://www.corriere.it/edicola/index.jsp?path=ECONOMIA&doc=BIOG^ Deutsche Telekom rompe gli indugi e lancia un'offerta per riacquistare i titoli della controllata T-Online non in suo possesso, al prezzo di 8,99 euro in contanti per azione. Lo stesso valore segnato dai titoli dell'«Internet provider» venerdì scorso alla chiusura delle negoziazioni. In alternativa, agli azionisti T-Online verrà offerto uno scambio con azioni dell'ex monopolista tedesco. L'obiettivo, ha annunciato Deutsche Telekom in una nota, è l'integrazione di T-Online, che farà parte delle attività di telefonia fissa del gruppo. La successiva fusione con T-Online viene giudicata essenziale per le nuove strategie di sviluppo del gruppo nella telefonia fissa e nella banda larga in Germania. L'offerta al mercato di massa di nuovi servizio che potranno integrare voce, Internet e televisione, si spiega, risulterà strategica e il controllo diretto di T-Online consentirà di gestire il rapporto con la clientela in maniera unitaria

In un tribunale americano Parmalat ha qualche chance - gz  

  By: GZ on Domenica 10 Ottobre 2004 16:12

Quando ero studente a UCLA a Los Angeles un mio amico è stato tamponato leggermente da una Mercedes a Beverly Hills, il tizio è sceso gli ha messo in mano alcune centinaia di dollari dicendo se era OK sistemarla così senza fastidi con le assicurazioni, lui era studente e gli sembrava che fossero molti più soldi del conto della piccola ammaccatura alla sua macchina che era usata e valeva sì e no 4 mila dollari per cui li ha presi. A scuola gli altri americani gli dato del fesso perchè se trovava un avvocato adatto e il tizio della mercedes era ricco come sembrava c'era da fare molto di più minacciandolo di una causa Hai visto "Erin Brockovich" con Julia Roberts che vorrebbe essere la storia vera di una donna di Los Angeles in lotta con multinazionli che inquinano ? Questa signora lavorava per uno studio di avvocati e ^lei e il suo socio sono diventati miliardari accusando l'azienda dell'elettricità locale di scaricare chromium 6 nell'acqua in un quartiere centrale di Los Angeles#http://www.fumento.com/subrocko.html^. Le hanno fatto pagare 333 milioni di dollari (!) senza che ci fosse mai stato nessun morto o ammalato cronico o nemmeno ammalato di qualche genere, semplicemente un accusa non provata avanzata per conto di un gruppo di famiglie. Le società quasi sempre preferiscono pagare per evitare la campagna di stampa che questo tipo di accuse genera per cui hai 333 milioni di dollari per un accusa non provata di uno scarico in una piccola area urbana di una sostanza che tra l'altro non è dimostrato che faccia qualche danno Ci sono almeno un centinaio di società medio-grandi che sono andate in bancarotta per i risarcimenti civili PUNITIVI che questi mega studi di avvocati spremono da giurie sprovvedute e migliaia di altre che pagano a botte di 100 o 500 milioni di dollari di risarcimenti. Gli avvocati lavorano gratis in cambio di 1/3 del risarcimento punitivo. Il fratello di Hillary Clinton è uno degli avvocati che hanno vinto le mega-cause contro Philip Morris e le altre del tabacco: distribuiti sui prossimi 10 anni riceveranno qualcosa intorno ai 10 MILIARDI DI DOLLARI SUL TOTALE DI CIRCA 30 MILIARDI che queste società pagheranno per i risarcimenti ai fumatori. Stiamo parlando di 10 miliardi divisi per 30 o 40 avvocati. Per cui Enrico Bondi sa quello che fa quando chiede 10 miliardi a Bankamerica e altrettanti a Citigroup, magari accettano di pagarne uno per evitare il processo. Parlando in generale come dice J.J. Cramer di TheStreet.com il racket delle cause colletive che produscono risarcimenti punitivi è la maggiore minaccia al sistema economico americano dai tempi della rivoluzione bolscevica

Al di la' dell'esperienza interiore esistono anche i gesti pubblici - gz  

  By: GZ on Sabato 09 Ottobre 2004 23:57

....Mi dispiace veramente che Lei non abbia il dono della fede cioè non abbia mai incontrato persone realmente cambiate dall’incontro con Cristo attraverso l’incontro con uomini come Pietro, Giovanni, Paolo, Maria Maddalena.... ----------------------------- riporto solo un passaggio del suo intervento che e' senz'altro piu' meditato del mio e che riguardava alcune iniziative di taglio politico della chiesa cattolica. Dico solo una cosa (purtroppo da quando ho imparato a battere con quasi dieci dita sulla tastiera non mi fermo piu' quando scrivo online per cui c'e' da temere che ritorni sul tema) mia sorella e' stata di CL e conosco e rispetto il movimento, ho citato Formigoni solo nel contesto delle tangenti irakene e il fatto che a Rimini siano stati invitati una terrorista Bierre e una dei Nar solo come episodi di un buonismo generale verso chi fa del male che fa da contraltare a una certa indifferenza verso chi lo subisce Non e' una questione di fede e comunque la chiesa cattolica andrebbe difesa invece in tanti altri contesti in cui e' di moda oggi snobbare, sminuire o disprezzare l'eredita' cristiana che e' alla base del nostra civilta', basta pensare all'incredibile rifiuto dell'elite europea di inserire ogni riferimento alle radici cristiane dell'europa nella costituzione europea oppure alla stupida faciloneria con cui si si cerca di equiparare una religione come la nostra, a cui si deve nella storia l'abolizione dei sacrifici umani, dello schiavismo e in generale il concetto del rispetto della vita umana, con religioni come la musulmana che predicano la violenza e lo schiavismo altrui fino nei loro testi sacri o all'irrisione continua del fatto che in nordamerica una percentuale molto piu' elevata della popolazione continui a dichiararsi credente, andare in chiesa e pregare e il sarcasmo per le professioni di fede di esponenti di spicco come il presidente bush ma proprio per questo non mi sembra che sia di aiuto l'acquiescenza alle mode mediatiche del momento in episodi come quelli cho ho citati. Al di la' dell'esperienza interiore esistono anche i gesti pubblici esteriori che hanno un simbolismo preciso: invitare ai convegni ex-terroristi e non le loro vittime, trovare sempre parole solo per criticare il rovesciamento di mostri sanguinari come saddam e non per le dittature feroci ancora esistenti, condannare la reazione ai terroristi degli israeliani e non i gruppi che predicano l'uccisione di donne e bambini come strada per il paradiso, sono tutte SCELTE POLITICHE RECENTI e sfortunatamente hanno poi un peso per la vita di tutti.

La Chiesa Plaude alle Conversioni - gz  

  By: GZ on Venerdì 08 Ottobre 2004 15:49

CARD.MARTINO, SADDAM ERA PRONTO A FARE COME GHEDDAFI (ANSA) - BOLOGNA, 8 OTT - ''Saddam era pronto a fare quello che sta facendo Gheddafi''. Lo ha affermato il cardinale Renato Martino a proposito dell'Iraq prima dell'attacco angloamericano, ribadendo che e' stato un errore ''non ascoltare il Papa''. Il presidente del Pontificio consiglio per la giustizia ..''Gheddafi - ha detto il porporato - e' stato in quarantena tanti anni, e tutto questo e' servito alla sua conversione''. ''Se vi dicessi che Saddam era pronto a fare la stessa cosa...e tiratene le conclusioni''...Per Martino Saddam era ''quasi disposto'' ad accettare nuove ispezioni ma ''non si e' voluto aspettare''. ------------------------------------------------------------ "la sua conversione" = ha pagato dei risarcimenti alle famiglie di circa 500 persone morte o ferite per i due aerei (Air France e Pan Am) che ha ammesso di aver fatto esplodere da suoi agenti con una bomba nel bagagliaio negli anni '80. E anche per una bomba in una discoteca a Berlino frequentata da americani. Di diverso da Bin Ladin c'è solo che dopo che Reagan ha bombardato il suo palazzo nel 1986 Gheddafy ha smesso subito perchè evidentemente teneva di più alla vita comoda del nostro Bin "e' stato in quarantena" = dopo vent'anni che per questi atti terroristici gli era stato imposto un embargo, ora grazie all'opera diplomatica in particolare dell'Italia Gheddafy può tornare a comprare armi (eccetto che dall'america che ancora rifiuta) A Rimini al convegno di CL hanno invitato dei terroristi in libertà vigilata condannati per la strage di Bologna e quella di Moro e la sua scorta a spiegare il loro pentimento e altre belle cose. A Reggio al convegno episcopole hanno invitato Curcio e altri delle BR a parlare della loro esperienza del dolore di carcerati. Il Papa riceve le due Simone che inneggiano ai loro rapitori, ma non i famigliari dei soldati morti a Nassaraya o dell'italiano citato nel mondo come esempio di coraggio (Quattrocchi). La Chiesa riceveva Tarek Aziz ad Assisi l'anno scorso per discutere di come mantenere la "pace in iraq": l'amico Tarek era il braccio destro di Saddam e spiegava che Bagdad era più bella quando pendevano gli oppositori dai lampioni. Gli oppositori irakeni come Allawi invece non li ha mai invitati una volta per errore (Allawi che ora è premier quando era medico a Londra è stato attaccato di notte in casa da dei sicari con un ascia inviati da Saddam. Si è salvato perchè invece di sparargli avevano l'ordine di accopparlo solo con l'accetta ed è stato due anni in ospedale) Ogni criminale italiano o estero, piccolo terrorista o grande dittatore, è buono per essere considerato pentito. Le vittime troppo banale, non fa notizia e non c'è il brivido di prendere il te con chi ha scannato o messo bombe, quelli in paradiso ci vanno difilato, sono i criminali che hanno bisogno. Se hai dei dubbi su una questione qualunque e non hai tempo di informati bene guarda quello che dice la Chiesa cattolica, fai il contrario esatto e non sbagli

Anche Carraro Ha Fatto La Sua Corsa - gz  

  By: GZ on Venerdì 08 Ottobre 2004 14:36

Carraro guadagna il +120% rispetto a un anno fa e oggi fa +5%, è uno dei maggiori produttori di trattori e macchine agricole nel mondo e un "beneficiario della Cina" ovviamente. E' uno dei pochi titoli italiani "all'americana" nel senso che dal minimo del 2002 è salito del 200% ( e del 130% da quando ^l'ho suggerito io a maggio 2003, vedi "Una storia di ristrutturazione"#www.cobraf.com/abbonati/articolo.asp?id=12245^) in modo regolare e continuo, ma se il boom asiatico continua può fare un altro 70% entro un anno ^Carraro#^ tuttora capitalizza 156 milioni contro quasi 400 milioni di fatturato e ha margini che salgono velocemente con i volumi per cui nemmeno adesso puoi dire che è caro (detto questo questo mese la stanno tirando troppo, sono solo fondi che arrivano in ritardo per dare queste accellerazioni paraboliche al prezzo, non ci sono notizie nuove)

Come finirà l'anno in borsa secondo il modello della FED ? - gz  

  By: GZ on Venerdì 08 Ottobre 2004 01:57

Parecchie borse hanno superato questa settimana il massimo dell'anno (che era stato fatto a gennaio) ad esempio Milano e Londra ad esempio il massimo degli ultimi due anni. L'S&P 500 e la maggioranza degli indici sono su da inizio anno di 3 o 4% al momento è il momento di acconentarsi oppure di stare investiti o aumentare ? Per chi voglia "previsioni" invece di aggiustare in continuazione il tiro ci sono due modelli che nel passato hanno funzionato meglio di altri Il modello di Ken Fisher citato basato sulle previsioni delle grandi case di wall street dice +15-20% perchè nessuna prevede questa percentuale e l'unico altro "buco" sarebbe un -10-12%% circa... Il modello della FED che confronta gli utili stimati con i tassi di interesse dice +15% entro fine anno perchè in sostanza i tassi di interesse sono molto bassi e gli utili alti al momento. La logica è che i grandi fondi pensione e comuni allocano tra liquidità, obbligazioni e azioni in base a queste due variabili. (^per una discussione rigorosa vedi qui#http://www.dailyspeculations.com/Letter/FedModelUpdate.htm^) In precedenza il modello della FED ha indovinato circa 2 volte su 3 e in genere ha sottostimato il mercato, notare che ha sbagliato veramente solo nei famosi anni della bolla speculativa 1997-1998-1999 e durante tutto il ribasso del 2000, 2001 e 2002 ha centrato e così anche il 2004

l'operazione perfetta per venerdì - gz  

  By: GZ on Giovedì 07 Ottobre 2004 21:51

E per chi crede che i dati statistici siano manipolati dai governo ora vi dico l'operazione perfetta: 1) domani alle 14:30 esce il famoso dato di occupazione americana del mese che tutti aspettano da 10 giorni 2) dopo alcune ore ci sarà il dibattito Kerry-Bush che è dedicato all'economia 3) Bush ha perso il primo e ora se perde il secondo è nei guai e l'economia ha come lato debole al momento più che altro la questione dell'occupazione. Se qualche ora prima esce un dato pessimo Kerry lo usa nel dibattito, se esce un dato buono invece lo utilizza Bush per dire : "..vedete che gli ultimi dati dicono..." Se pensi che i dati li manipolano compri qui a botta sicura e vendi domani alle 14:35

le obbligazioni paesi emergenti a un massimo di ottimismo - gz  

  By: GZ on Giovedì 07 Ottobre 2004 21:30

L'indicatore più obiettivo di quello che succede in termini di liquidità nel mondo è la differenza tra quanto rendono le obbligazioni europee o americane e quelle dei paesi emergenti tipo i bonds di Brasile Turchia Russia Perù Nigeria... Questa settimana la differenza è scesa ulterioriormente e tocca solo il 4% in media, stesso livello a cui era a gennaio quando siamo arrivato a un massimo di ottimismo --------------------------------------------- J Emerging Mkt Debt Spreads Tighten Despite New Supply NEW YORK (Dow Jones)--Emerging market debt spreads narrowed again Wednesday, powered by an improvement in Russia's credit outlook and a tentative nod of approval toward Turkey from the European Union. But prices on most bonds slipped amid a retreat in U.S. Treasurys as investors also tried to digest a new wave of issuance from Brazil and Peru. In late trade, J.P. Morgan's Emerging Markets Bond Index Plus stood at 403basis points over U.S. Treasurys, 3 basis points tighter than at Tuesday's close as spreads creep closer to the 400 marker for the first time since January. The advance came on the same day that the yield on 10-year Treasurys rose to 4.22% from 4.18%, though, with market participants adopting a cautious stance ahead of Friday's U.S. employment report. Russia's spread narrowed 13 basis points to 270 over Treasurys on the EMBI+ after Moody's changed the outlook on the country's Baa3-rated foreign debt to positive from stable. Moody's cited "exceptionally strong macroeconomic fundamentals alongside prudent fiscal and monetary policies" in announcing theshift. Turkey tightened 6 basis points to 319 basis points over Treasurys, bolstered by a recommendation from the E.U.'s head office that the economic bloc start membership talks with Ankara. Curbing the impact, though, E.U. Commission President Romano Prodi described the recommendation as a "qualified yes," as thebloc also set stiff conditions to keep Turkey from backtracking on democratic and human rights reforms. Oil-rich Nigeria's spread narrowed 41 basis points to 599 over Treasurys as crude futures prices rose above $52 a barrel to a new record in New York trading. But Brazil's bonds struggled as the government put the finishing touches on a $1 billion, 15-year global bond and investors braced for the new supply. After most traders had already gone home, the deal priced at 492 basis points over Treasurys to yield 9.15%.

il momento comprare sia Call che Put - gz  

  By: GZ on Giovedì 07 Ottobre 2004 20:53

il mercato oggi è così lento che su CNBC invitano gli ospiti a parlare dello zucchero e del caffè e ci sono questi gestori che spiegano che ora ne comprano nei fondi comuni... E invece la logica della borsa (il VIX ai minimi, la compressione di volatilità estrema sugli indici di borsa e sui cambi come l'euro e il franco) e anche un poco di analisi del mondo conteporaneo dicono che ci saranno ora degli sconquassi da oggi al 5 novembre l'oro ad esempio e l'argento stanno salendo in linea retta il ^petrolio appunto sembra fuori controllo#www.cobraf.com/abbonati/articolo.asp?id=23083&Tart=^ ci sono ^segni di "schiuma" sui titoli delle materie prime#www.cobraf.com/forumf/cool_r_show.asp?topic_id=0&reply_id=46439^ i treasury bonds possono franare ==> comprare sia Call che Put sugli indici ci borsa e l'euro dovrebbe funzionare

Merck - gz  

  By: GZ on Giovedì 07 Ottobre 2004 20:29

La cosa ridicola è che la medicina di Merck non faceva poi veri danni e Merck avrebbe anche potuto mettere delle istruzioni per l'uso più restrittive invece che richiamare il farmaco Se uno legge bene c'è stata solo un incremento statisticamente forse rilevante di problemi cardiaci ma parliamo di 1 un caso su 10,000 a fronte di più gente che beneficiava invece per l'uso prescritto, ma alla fine hanno deciso per il richiamo perchè non si sa mai In USA la logica dei ricatto dei risarcimenti danni per cause collettive minacciato dai mega studi legali vince su qualunque altra considerazione e il tizio che è a capo della multinazionale alla fine decide in base a quello che gli dicono gli studi legali suoi consulenti C'è gente che ha dimostrato che in base agli effetti collaterali negativi come sono misurati e valutati ora e la minaccia di cause legali collettive per miliardi relativa l'aspirina non verrebbe più commercializzata! In ogni caso era corretto starne fuori anche dopo il tonfo per questi motivi come accennavo

Gli eroi del nostro tempo (in dollari esentasse) - gz  

  By: GZ on Giovedì 07 Ottobre 2004 16:14

"Time" della settimana scorsa ha dedicato la copertina alle Due Siome usando termini come "heroes". L'unico altro caso in cui ha messo qualcuno in copertina per l'iraq è stato per "Jessica" la soldatessa catturata. Per le migliaia di soldati in afganistan e iraq che combattono i terroristi e crepano dando la caccia ai tagliatori di teste o bin ladin non si è trovato nessuno degno. Idem le riviste europee, le grandi emozioni, i servizi di copertina e i titoli di scatola suscitano solo la donna-soldato "vittima" o una pacifista rapita (o le foto dei prigionieri abusati abu ghrab o guantanamo ovviamente). Per queste donne, vittime della guerra, è consentito persino rispolverare i termini in disuso dell'eroismo Ma ci sono gli 8.000 euro (supposti) di stipendio per le Due Simone e il 1.000.000 di euro per i loro "rapitori" (quelli che si preoccupavano di dare biscotti e medicine e di pregare:"... abbiamo avuto dei momenti pesanti, sì, ma non per via dei rapitori, solo perchè eravamo stanche...") Il segreto è che l'ONU e la "cooperazione" in genere sono un affare per chi ci riesce a entrare. Spesso un operatore umanitario prende uno stipendio da direttore generale per fare la baby-sitter o cose molto vaghe (i soldi della cooperazione in genere sono esentasse per cui se fosse confermato 8.000 euro in iraq equivalgono a 16.000 tassabili in Italia) Ho due cugine, un amica (e anche amici maschi) che quando avevano sui 20-25 sono andati diverse volte in africa e centro-america con organizzazioni "non governative" ONU e simili (ONG come le chiamano ora)per lavorare a programmi di assistenza. Quelle che sono infermiere facevano un lavoro specializzato e anche faticoso e difficile (dei parti ad esempio) quelle che erano laureati in lettere o simili un poco di tutto, ma il comune denominatore era lo stipendio in dollari che incassavano intero esentasse. Dato che il costo della vita era minimo tornavano e ti raccontavano cose avventurose che chi faceva la maestra o il bancario qui gli invidiava e in più alla fine dell'anno avevano il conto in dollari con 50-70 mila dollari di allora. Un mio amico che aveva avuto problemi vari dopo anni di militanza extraparlamentare e qui a Modena non sapeva bene cosa fare ha trovato una dritta per l'Eritrea e si è ritrovato con 6-7 mila dollari al mese del 1988 per fare una specie di assistente-consulente in agricoltura (laurea sulla storia dei partiti politici italiani) , si è divertito da quello che diceva e si è comprato una casa a Velletri quando è tornato. Anche le mie cugine, che erano più idealiste, comunque raccontavano di corse nella giungla in gippone e incontri esotici con gente di tutti i paesi, una vita scomoda a volte, ma a 25 anni era più interessante magari che insegnare alle scuole De Amicis. All'epoca tornavano e ti raccontavano a cena storiacce esotiche e si vantavano di avere ora più soldi di te (e non facevano la propaganda alle bande di criminali che c'erano anche allora in eritrea o uganda o salvador)

Premuda e Navigazione Montanari sono entrate in orbita - gz  

  By: GZ on Giovedì 07 Ottobre 2004 15:30

Premuda e Navigazione Montanari sono le due società che si occupano di trasporto per nave di merci e soprattutto petrolio che da due anni ho sempre raccomandato in tutti i modi possibili per cui sarei anche contento che salgano ora come scheggie. Ricordo ad esempio a Rimini alla kermesse di Traderlink dell'ottobre 2002, due anni fa, in cui c'era tra l'altro parecchia gente almeno 800 persone per cui ho testimoni dal vivo, sono stati gli unici due titoli italiani che ho suggerito. L'anno scorso a Rimini dopo che erano saliti del 50% c'era gente che chiedeva se erano ancora buoni e ho ripetuto che lo erano per il semplice fatto che trasportano petrolio e altre merci pesanti verso l'asia e l'america e c'è un boom nelle materie prime nel mondo e scarsità relativa di mezzi di trasporto. E infatti ho inserito ^Premuda#^ e ^Navigazione Montanari#^ in tutti i portafogli azionari qui e in alcuni casi ^ora toccano il 100% di guadagano#www.cobraf.com/abbonati/trading/Portafoglio.asp?type=it^. Anche solo un mese fa ho mostrato che il leader mondiale del settore Tekay Shipping in Norvegia era quadruplicato in tre anni per cui forse queste società italiane avevano spazio Detto tutto questo però, quando vedi che ormai le comprano tutti, che ne parlano tutti benissimo e che i titoli entrano in orbita ti vengono dei dubbi, no ?

la grande manovra di George Soros verso George Bush - gz  

  By: GZ on Giovedì 07 Ottobre 2004 14:15

Ci sono rumors che Soros possa essere dietro all'ultimo balzo del petrolio perchè potrebbe essere un modo per (senza peraltro perdere soldi, anzi forse guadagnandoci per ora) influenzare le elezioni che sembrano essere diventate la sua ossessione tramite la cosa che sa fare meglio (i mercati). In questo senso ci potrebbe essere un tentativo di spingere il petrolio a 60 dollari entro la prima settimana di novembre (seguito da un tonfo successivo). In parallelo ci sono voci che paesi produttori come venezuela, libia, iran e anche l'arabia saudita sotto sotto stiano pompando meno petrolio ora per creare un rialzo ulteriore e influenzare l'elezione e ci siano manovre frenetiche della Casa Bianca per contrastarli. Alcuni dettagli: il "partito ombra" di Soros e le elezioni presidenziali sono ^una delle storie più interessanti#http://www.frontpagemag.com/Articles/ReadArticle.asp?ID=15408^ Soros ha dichiarato pubblicamente che per lui sconfiggere Bush è una "question of life and death..." e che se "spendere i suoi 7 miliardi di dollari fosse sufficiente li darebbe tutti volentieri alla causa". Di recente ha comprato intere pagine sui giornali maggiori per spiegare perchè votare contro Bush ed è apparso in TV e ha continuato a spiegare che questa è la cosa più importante della sua vita da cui dipende il destino dell'america Negli ultimi ultimi due anni ha donato direttamente e indirettamente soldi e ha creato e lavorato a tempo pieno a finanziare e coordinare una rete di organizzazioni di supporto alla campagna elettorale democratica e studia personalmente le campagne mediatiche e gli spot anti-bush Soros è noto per aver da solo praticamente affondato la sterlina e la lira nel 1992. La benzina è il tema economico interno più importante e avverso a Bush (la borsa, il mercato immobiliare e l'economia in genere non vanno tanto male al momento) in termini elettorali. Al momento il prezzo della benzina è il tema economico più negativo per Bush anche perchè è collegato all'Iraq e per un periodo limitato di 3 o 4 settimane non è impossibile avere un impatto sul suo prezzo per un mega fondo hedge ------------------------------------------------------------------ Top Four Shadow Party Contributions to Democrat 527s Contributors (August 2000 – August 2004) Peter B. Lewis $14,375,000.00 George and Susan W. Soros $13,120,000.00 Jane Fonda $13,085,750.00 Stephen L. Bing $9,869,014.00 ^Per una versione di tutta questa storia#http://www.frontpagemag.com/Articles/ReadArticle.asp?ID=15408^

da ieri l'oro e l'argento sono trattati al CBOT sulla piattaforma elettronica - gz  

  By: GZ on Giovedì 07 Ottobre 2004 13:14

a proposito da ieri l'oro e l'argento sono trattati al CBOT sulla piattaforma elettronica con il contratto regolare e non più solo con il mini contratto che era meno liquido questo indica che ora l'oro e l'argento passano sempre più anche nelle mani del pubblico e piccoli speculatori

Peru Copper - gz  

  By: GZ on Mercoledì 06 Ottobre 2004 21:42

Quest'anno in pratica c'era una sola idea intorno a cui ruotava tutto e che ti dava i suggerimenti giusti per la borsa: tutto quello che viene consumato per la crescita della CINA sale sempre Il fatto è che i numeri sono talmente esagerati che in un mondo in cui sei abituato a incrementi ormai modesti nei paesi occidentali non te ne rendi conto Questa è una tabella di oggi che vedo sull'economist: la CINA consuma il 40% dell'incremento del consumo di petrolio del mondo (pura avendo solo il 6 o 7% di Pil credo) e il 60% dell'dell'incremento degli investimenti fissi da sola fa il 35% dell'incremento di Pil del mondo Il che significa che tutto il resto passa in secondo piano: vanno titoli di società come Peru Copper che è in sudamerica (altra area dove affluisce denaro) e produce rame che va in cina e da 15 dollari ora tocca 54 dollari a NY. Sembra esagerato, ma non è facile aprire nuove miniere come aprire siti internet

Peru Copper - gz  

  By: GZ on Mercoledì 06 Ottobre 2004 21:41

Sweet Home Bahrain - gz  

  By: GZ on Mercoledì 06 Ottobre 2004 20:13

Può essere che effettivamente di colpo con l'India e la Cina (e il Brasile) che tirano si consumi più di quello che si produce e allo stesso tempo che sotto sotto le stime di riserve petrolifere siano un poco tutte esagerate (nell'Opec hai incentivo a gonfiarle perchè così ottieni una maggiore quota di produzioe e nelle grosse compagnie come Shell perchè magari aiutano il prezzo di borsa e le loro stock options) In questo caso vuole dire che nell'ultimo anno è successo qualcosa di strutturale al ^petrolio#^ e che l'economia del mondo deve ora funzionare con un costo dell'energia doppio Un andamento del genere fa pensare che non si torni più indietro

Le notizie macro contano, al di fuori dell'europa - gz  

  By: GZ on Mercoledì 06 Ottobre 2004 16:01

Comunque tutto cio è irrilevante per i mercati finanziari e non si tratta solo dell'Italia, anche le elezioni o manovre economiche in Francia e Germania non spostano neanche di uno 0.5% la borsa. In Germania il mese scorso sono saliti quasi di un 10% neocomunisti e neonazi (nell'insieme) e il DAX ha reagito solo alle notizie da Fallujia o ai sondaggi presidenziali su Kerry Ma non è solo per il peso dell'America ecc..... Ad esempio in Giappone invece il Nikkei risponde a volte alle proposte e misure economiche del governo. Un anno fa il governo giapponese ha speso 100 o 150 miliardi di dollari per tenere basso lo Yen ad esempo che magari è una cosa assurda, ma per ora ha funzionato e ha avuto un impatto. Idem per il deficit statale, lo hanno spinto fino al 7-8% del PIL infischiandosi del fatto che in Europa quando superi il 3% sembra un dramma. E così la Bank of Japan ha ridotto a zero praticamente i tassi di interesse per tre anni. Tutte manovre opinabili, ma che hanno un impatto sui mercati In Australia ci sono le elezioni questa domenica 9 ottobre e il dollaro australiano che io seguo si è mosso in base ai sondaggi che danno la coalizione di Howard vincente sui laburisti. In Inghilterra la borsa è piena di multinazionali per cui reagiscono meno alla politica del governo, ma la sterlina e i gilt invece sì. Non sarebbe così scontato che la politica europea abbia impatto zero sui mercati perchè messa assieme l'europa ha un Pil pari agli Stati Uniti. Il motivo è che non c'è mai un cambiamento netto, ma solo una continuazione lenta delle politiche precedenti per cui il mercato si aggiusta impercettibilmente nel tempo e non te ne accorgi se non dopo mesi o anni

L'unico elemento da escludere per spiegare Piazza Affari - gz  

  By: GZ on Mercoledì 06 Ottobre 2004 00:21

La cosa anche buffa è che con fini-bossi-berlusconi guardando ai numeri (vedi sotto giavazzi e finanzamercati): i) le tasse sono salite al 46.3% del reddito (su quello stimato, su quello dichiarato, che è solo l'84% del totale stimato, sono invece 46/84 = 57%! cioè ogni 100 euro 57 vanno allo stato). Quando sono andati al potere tre anni fa era il 45%. Iin particolare le tasse locali che erano solo 40 miliardi sono salite del 45% circa fino a 70 miliardi e rotti (dare mano libera ai comuni = "Federalismo") ii) sono aumentate le spese statali del 5% circa l'anno, soprattutto la sanità pubblica e gli stipendi, contro un inflazione del 2% e redditi personali che salivano del 2% circa (cioè fermi in termini reali) iii) sono state aumentate le pensioni più basse e ridotte le aliquote sugli stipendi sui 1.000 euro e si è fatta un riforma del lavoro che ha creato più regolamentazioni e complicazioni sui "co.co.co" creati dall'ulivo (classica manovra stile Rifondazione) iv) ora che mancano dei soldi li si ricava dal lavoro autonomo, un poco dalla casa, con tasse assortite e forse anche sulle strade statali v) non ha privatizzato o liberalizzato un belino, dopo Parmalat-Cirio-Bipop non ha fatto nada, nemmeno far dimettere qualcuno alla consob o bankitalia a caso tanto per fare scena. ^Ad Alitalia arrivano ora soldi dello stato#www.cobraf.com/forumf/cool_r_show.asp?topic_id=0&reply_id=46277^ Se la sinistra avesse detto che faceva queste cose tre anni fa la cosiddetta destra avrebbe ululato e si sarebbe strappata i capelli che l'economia ne soffriva, lo sviluppo andava sotto l'uscio e lo statalismo di qua e l'assistenzialismo di là.. di FRANCESCO GIAVAZZI - www.corriere.i .... La Legge finanziaria in discussione in Parlamento sarà con ogni probabilità l’atto più importante del governo Berlusconi, sia perché potrebbe essere l’ultima legge di bilancio prima delle elezioni, sia perché finalmente affronta la riduzione delle tasse. Nei primi tre anni di questo governo la spesa pubblica è cresciuta del 5% l’anno, il doppio dell'inflazione: nella sanità, solo nel 2004, il costo del personale è salito del 16%, e le spese per acquisti vari dell’8. Tra il 2001 e il 2003 la pressione fiscale, anziché scendere, è salita al 46,3%, un punto in più del livello cui la lasciò il centrosinistra: ... -------------------------------------------------------------- Finanza&Mercati del 01-10-2004 .............proclamare, fino alla sera prima, che ci sarà un (possibile) taglio dell’Irpef per 6 miliardi e poi presentare in Finanziaria un (sicuro) aumento delle imposte di 7 miliardi. La gente, perdonate la licenza poetica, finirà per incazzarsi. Ma qui la questione è un’altra. Una delle parole d’ordine del cartello elettorale del centrodestra, una delle chiavi del suo successo tanto nel 1994 che nel 2001 era stata la semplificazione burocratica, l’eliminazione delle corvées inutili rese dal cittadino alla Stato, quelle che erano solo un costo per il contribuente senza essere un ricavo per la pubblica amministrazione, oppure quei balzelli che procuravano all’erario un beneficio inferiore al costo di raccogliere il gettito. La Finanziaria 2005 va nella direzione esattamente opposta. Un esempio: viene reintrodotto l’odioso elenco fornitori, eliminato proprio dal governo Berlusconi nel ’94 e che neppure Visco, data l’assurdità della misura, si era azzardato a riproporre. In sé è una cosa banale: tutti i soggetti Iva devono ovviamente conservare documentazione (fatture) dei loro rapporti con altre partite Iva. Ma non basta: l’erario pretendeva che stilassero un elenco costantemente aggiornato di questi fornitori, così, per semplice comodità del funzionario del fisco. Superfluo precisare che, nelle aziende poco più che piccole, ciò comportava che l’imprenditore assumesse qualcuno al solo scopo di tenere aggiornati gli elenchi. Il Signore viene come ladro nella notte... Facile capire l’impopolarità dell’obbligo. E facile capire la probabile reazione del suddito-contribuente. Caso isolato? Parliamo allora dei pedaggi sulla rete Anas, dalla Salerno-Reggio Calabria alla Milano-Lecco. È chiaro che pagare per qualcosa che finora era gratuito è già piuttosto irritante. A maggior ragione se il servizio non migliora ma anzi peggiora (se non altro perché alle code quotidiane si aggiunge quella per passare il casello). Ma non basta. Infatti, la vera questione è la seguente: quanti anni di pedaggi ci vorranno prima di ripagare l’investimento in caselli e gli stipendi dei casellanti? Come si vede, in entrambe le circostanze ci muoviamo nella fenomenologia del cretino, secondo la magistrale definizione di Carlo Maria Cipolla: colui il quale, senza recare beneficio a sé (o addirittura facendosi del male), fa danno a tutti gli altri. L’elenco prosegue. Tutti i contratti d’affitto, se non registrati, vanno considerati nulli: e poiché la caccia all’evasione è ora prioritaria, si può capire. Ma non basta. Perché il contratto, benché nullo, produce comunque effetti fiscali, nel senso che al proprietario verrà attribuito un canone di locazione pari al 10% del valore catastale dell’immobile. Il rischio di abusi, a danno di chi per esempio tiene un immobile sfitto, è appena evidente. Per concludere con una sorprendente, per il cavalier Berlusconi, svolta giustizialista: le sanzioni penali che entrano in Finanziaria a carico di chi omette il versamento delle ritenute alla fonte. Qui non si parla degli assi portanti della manovra «semplice e solida». Non si parla dei 7 miliardi di aumento del gettito che arriverà con la «pianificazione fiscale concordata», in pratica una stangata sul lavoro autonomo. Non si parla della mano libera concessa agli enti locali per inasprire le addizionali Irpef. Non si parla dei 9,2 miliardi (nell’ultima versione) che sono attesi dal tetto del 2% all’incremento della spesa pubblica: numeri scritti sull’acqua, vista l’ampia casistica di eccezioni al tetto medesimo. L’ultima, la più sconcia: il limite del 2% non riguarda i cosiddetti organi costituzionali, vale a dire che i palazzi del potere continueranno a sperperare allegramente il pubblico denaro. Non abbiamo parlato di tutto questo. Ci siamo limitati a segnalare quella congerie di misure, quei provvedimenti di dettaglio che la Finanziaria 2005 fa calare sulla testa dei contribuenti italiani. Una polverina bianca, incolore e insapore. Ma attenti a metterla in bocca: è un topicida che il ministero dell’Economia sta spargendo sull’elettorato di Forza Italia. E un giorno, forse, ne capiremo le ragioni.

per chi suona il cellulare - gz  

  By: GZ on Lunedì 04 Ottobre 2004 21:11

Si è contenti che le borse salgano ora di Ottobre anche se sarebbero fuori stagione (ma con l'effetto serra si sa che le stagioni ora arrivano in anticipo per cui questo che vediamo oggi è probabilmente il rally di Natale dei mercati). E le borse salgono anche a dispetto di una stagione in cui sono tornati di moda riti che non si vedevano da secoli. Succede però quando c'è gente che ora segue alla lettera testi del 700 d.c.: è scritto nel Corano infatti che il profeta Maometto dopo la presa della Mecca fece decapitare circa 600 prigionieri per cui si seguono fedelmente i testi antichi (E anche il rapimento dei cristiano da parte dei saraceni per un riscatto è un "remake" storico ..). Ma c'è anche ll lato moderno: i cellulari-video a colori con accesso a internet tramite cui i giovani arabi a Londra intervistati domenica dal London Times scaricano subito ogni immagine di cristiani decapitati dai siti islamici per essere i primi ad avere il film del "momento" assieme ad amici e famigliari: "... per noi la Jihad è viva nelle nostre mani quando possiamo vedere sul cellulare le immagini degli americani a cui tagliano la testa ... dopo pochi minuti che l'ultimo americano era morto la settimana scorsa ero già in grado di vederlo sul mio cellulare". Come diceva Hemingway, non ti chiedere per chi suona il cellulare, suona anche per te ---------------------------------- ^The London Times ... Thair Shaikh writes about how cellular phone technology is being used to capture "that perfect moment"#http://belmontclub.blogspot.com/^ for family and friends among a certain circle of persons. Mobile phones are being used by young Muslims living in Britain to watch videos of hostages being beheaded by militants in Iraq. With their color screens and access to the internet, the latest generation of mobile phones are being used to download the videos after they are posted on Islamist websites. The videos can then be sent to other mobiles. One militant has saved every available video of hostages being killed in Iraq. An Algerian in his thirties who has lived in London for almost ten years, he is a follower of Abu Hamza al-Masri, the cleric whose extradition is sought by the US ... said "for us the jihad is alive in our hands as we watch American infidels get their heads chopped off ... within a few minutes of the Americans dying last week I was watching them on my phone....." ----------------------------------------------------

I commercianti di Castelfranco Veneto non suscitano emozioni - gz  

  By: GZ on Lunedì 04 Ottobre 2004 17:54

VIDEO A AFP, UCCISO ITALO-IRACHENO (ANSA) - ROMA, 4 OTT - Ajad Anwar Wali era stato rapito il 31 agosto. Nato in Iraq, viveva e lavorava a Castelfranco Veneto dal 1980, dove aveva aperto uno studio per la sua attivita', ma non aveva la cittadinanza italiana. Poi tempo fa aveva avviato, a Baghdad, un ufficio per la promozione di prodotti italiani nel mondo arabo. Nel gennaio 2004 il fratello Emad lo aveva raggiunto da Treviso per portargli cataloghi e listini delle ditte con cui lavorano, ed era subito ripartito per il Veneto. I due fratelli si erano sentiti per telefono fino a quel drammatico 31 agosto, giorno del sequestro. Da allora nessuno aveva avuto alcuna notizia dell'italo-iracheno. Tuttavia, non passava giorno che la sorella di Ajad, che risiede a Baghdad, non si recasse alla centrale di polizia per cercare di avere notizie del fratello. -------------------------------------------------------------------- Era un cittadino italiano che cercava di vendere prodotti italiani in Iraq e giustamente il governo ha deciso di concentrare la sue risorse finanziarie e diplomatiche, non si può rincorrere ogni italiano che finisce nei guai nel mondo. Se salvi due ragazze andate a tenere dietro a dei bambini (ma se gli dai dei soldi le ragazze irakene non sarebbero in grado anche loro di farlo ?) sali nei sondaggi del 5% (dice il resto del carlino che Berlusconi avrebbe pagato il riscatto di tasca sua) perchè in TV è una storia che funziona Se salvi uno che è andato a lavorare mettendo su un commercio la cosa è meno patetica e cosa te ne viene nei sondaggi ? A proposito, hanno chiesto a una delle Simone dell'uccisione di Quattrocchi. Ha risposto: "Sono contraria". Niente inutili aggettivi o altri commenti sul tema, "contraria" e basta, risposta sintetica. Della serie, un sondaggio di opinione: "lei è favorevole o contrario alla clonazione ? Favorevole. Alla patente per i motorini ? Contraria. Ammazzare Quattrocchi ? Contraria"

il petrolio e l'oro salgono assieme nel lungo periodo - gz  

  By: GZ on Lunedì 04 Ottobre 2004 13:07

Barron's ha dedicato la storia della settimana sabato a un guru dell'oro per cui ecco che il dollaro sale oggi e l'oro scende (un poco) comunque faceva notare che il petrolio e l'oro salgono assieme nel lungo periodo e al momento il petrolio in termini di grammi di oro costa molto (e viceversa l'oro rispetto al petrolio costa poco) 2.27 grammi di oro per barile è la media del dopoguerra e siamo a 3.54 grammi di oro per barile vedi grafico sotto ----------------------------------------- OCTOBER 4, 2004 The Buck Drops Here A longtime gold bull explains why he thinks a dollar collapse is inevitable By SANDRA WARD AN INTERVIEW WITH JAMES TURK .....If you look at the price of oil in terms of gold, which is the way I measure it, the historical average is about 2.27 grams of gold per barrel of crude oil. At present, it takes 3.54 gold grams to buy a barrel of crude oil. In the 704 months since January 1946, we've only been above that level six different times. What that means is that either crude oil is very, very expensive or gold is very, very cheap. I think it is the latter. We're consuming about 30 billion barrels of crude oil a year and that's not being replaced in current reserves and as a consequence crude oil is being re-evaluated by the market. The trigger for the revaluation was when Royal Dutch/Shell restated its reserves earlier this year. That shocked the market and the repercussions of that shock wave are still being felt and will be felt for years to come. Not only did other companies start revaluing their reserves, but it gave rise to a lot of skepticism about the kind of reserves countries have and whether they are recoverable and, if they are, at what price? Where we see crude oil today is probably a natural reaction to the market coming to understand there is not an infinite amount of oil in the world. Q: What's the relationship between oil and gold? A: There's always been a strong relationship between crude oil and gold. There's a chart of crude oil and gold going back to 1946 in which crude oil is basically unchanged. The oil price, in gold terms, has fluctuated but it is not significantly different from where it was in 1946. In dollar terms, the chart shows the price of crude oil has been going quite high. Although crude oil is a little bit expensive in gold terms at the moment -- it is at the high end of the historical range -- it is not completely out of line with the historical relationship. What the climbing dollar price of crude oil reflects is inflation in the dollar over the last five or six decades. Going back to the oil shock of the early 1970s, the reasons why oil prices shot up were as much economic as political. The price of crude oil had been fixed and that was fine when the dollar was still tied to $35 per ounce of gold. But when the dollar was taken off the gold standard in 1971, the price of crude oil remained the same in dollar terms. The oil exporting countries were getting less in real purchasing power so they made a big adjustment to recover what they were losing as a result of the dollar losing value. Oil is cheap at $50 a barrel by any kind of historical analysis. Any supply problem that arises, whether it's a disruption in Venezuela or labor strikes in Nigeria or political fallout in Russia, is bullish for oil. We should be focusing on $60 or more a barrel. What developments with regard to gold should we focus on? A: At the International Monetary Fund meeting coming up this week, European central banks are due to announce their new Washington agreement. Five years ago, in what was called the Washington Agreement on Gold, they limited the amount of gold they were going to sell from their coffers to 2000 tons, or 400 tons per year over five years. Earlier this year, these central banks said they were going to increase that amount and sell 2500 tons up from the 2000 tons previously, or 500 tons per year instead of 400 tons per year. But as we've approached the IMF meeting, it is becoming increasingly clear that not all of the governments that lined up earlier in the year are now willing to cooperate. As a consequence, it looks like a lot less than 500 tons per year is going to be sold even if they still announce the 2500 tons target in this new Washington agreement. There's a recognition that European central banks may be less willing to part with gold because they need to protect themselves against weakness in the U.S. dollar. The Argentines also have been accumulating gold and there have been increases announced by the Chinese. So some central banks globally are taking a different view of gold. Q: You've been comparing this period to the 'Seventies but were we as indebted then as we are now? A: No, we weren't and we didn't have the levels of derivatives that we have today. We are carrying a much higher level of debt today relative to national income and that's a little bit scary. What it suggests is that cash flow is strained and, at the end of the day, cash flow is what counts. We are not in as strong a position today as we were back then to service the debt. We've been consuming well beyond our ability to produce and create wealth, which is why we've accumulated these huge imbalances and why we've gone from a creditor nation to a huge debtor nation today. Q: Another big difference is inflation. A: Because we've been able to import cheap goods from the rest of the world, prices have been subdued. That hasn't necessarily helped our overall economy. And it hasn't necessarily helped our overall debt situation, because these dollars are accumulating overseas. The consumer price index is probably a bit misleading in terms of the underlying potential for inflation, which I think is huge. Keep in mind $50 oil is not just a U.S. phenomenon. The Chinese and Japanese also are going to be paying higher oil prices. They are also paying higher prices for commodities, and that comes back to us in the form of automobiles and refrigerators and what not. Those prices are going to start rising probably in the not-to-distant future. Q: Expand on why you think the potential for inflation is huge. A: For the simple reason that we are creating so many dollars. We have been controlling this huge creation of dollars so far by having them end up in central banks around the world. Ultimately, that process expands the opportunity for foreign central banks to expand their monetary base as well. By creating this huge amount of dollars by building a mountain of debt, we are reducing the purchasing power of the dollar. We are seeing it day in and day out. We talk today about 2% or 2½% inflation being tame today, but back in the early 1970s Nixon imposed wage controls when the inflation rate got to 3%. Inflation is much higher today than what the government numbers show, because of the impact of housing. The rental equivalent measure used by the government in calculating the consumer price index understates the cost of housing, which is the largest component of the CPI. Nixon's price controls weren't a one-year or two-year event. It signaled a major macro shift that lasted for a decade. That's the basic point I'm making here. We're at the beginning of a major macro shift that is going to last for many, many more years. The best way to address that is to look back at the early 'Seventies because in terms of recent history that's the closest example of where we are today. Q: Does the election play any role in your outlook? A: Everything has been baked into the cake so that it matters little who assumes the office of the president in November. From a big picture point of view we've been living far beyond our means and as a consequence eventually the piper has to be paid. The recent actions of the Federal Reserve suggest they believe the economy can handle higher oil prices more easily than it can handle higher interest rates. Q: How is that? A: The Fed is raising interest rates slowly. If they wanted to defend the dollar and keep commodity prices from going through the roof they have to protect the dollar's purchasing power. They would do that by raising interest rates more rapidly. That's what former Fed Chairman Paul Volcker did in the late 1970s. The Fed recognizes they can't raise interest rates because of the mountain of debt that confronts us. The economy wouldn't be able to handle the additional constraints placed on it that would result from higher rates. The Fed is allowing the dollar to go lower and as a consequence we are seeing higher oil prices and other higher commodity prices. The Fed has made that determination and that probably doesn't bode well for the dollar because the only way you save the dollar is through higher rates. Otherwise, it's necessary to clamp down on the markets through capital controls. It's possible we might ultimately try that. I don't know what form the capital controls would take. There could be limits on how much foreign currency Americans can buy either in terms of investing abroad or buying foreign assets. There might be some kind of barriers imposed by the government to prevent free flow of capital both in and out of the U.S. As the federal budget finances worsen, there maybe some kind of imposition on tax-deferred plans in which X-percentage of assets must be invested in specially denominated long-term Treasury bonds to finance the growing federal deficit. The key is that capital controls are a realistic possibility and the way you protect yourself against that possibility is to diversify now. Get out of the dollar now while you can still get out of the dollar. Buy foreign assets now while you can still buy foreign assets. Take advantage of the fact the dollar is still overvalued even though it is down from its peak. It has a lot more purchasing power today than it will a year or two or three down the road.

Alitalia: i soldi stanno arrivando - gz  

  By: GZ on Domenica 03 Ottobre 2004 23:43

Quando Alitalia sembrava sul punto della bancarotta, i giornali parlavano della possibilità che "... questa volta è diverso.. dopo 10 anni di bilanci in perdita il governo avrebbe rifiutato di buttare altri quattrini..." e costava meno di 21 centesimi, se avessi avuto un poco di buon senso avrei dovuto dire che era il buy dell'anno. Alla fine i soldi arrivano e il titolo è schizzato a 30 centesimi e ora ne batte 28. Il governo pagherà, 750 milioni sono già stanziati e si prevede che per ricapitalizzarla ne metterà altri 1.500 milioni Se solo per qualche rumor o notizia politica ^Alitalia#^ scendesse un attimo sui 26 centesimi.... --------------------------------------------------------------------- Italy To Give Alitalia EUR750M In 05 Budget MILAN (Dow Jones)--The Italian government is set aside EUR750 million in its 2005 budget for the recapitalization of national carrier Alitalia SpA (AZA.MI), financial daily Il Sole 24 Ore reported Saturday. Il Sole said that the government - which owns 62% of the airline - could spend other EUR1.5 billion on the airline's capitalization through state-controlled Fintecna. The news come ahead of Alitalia's board meeting which Tuesday is expected to approve the company's first half results and the receipt of the EUR400 million bridge loan already approved by the government.

Il trattato di Kyoto ritorna (nella finzione) - gz  

  By: GZ on Sabato 02 Ottobre 2004 16:33

La REALTA' è diversa dalla FINZIONE. Questa nozione è importante per chi cerchi poi anche di seguire quello che accade nel mondo tramite i mercati finanziari. Un ^esempio sublime e quasi surreale è la storia delle Due Simone#www.cobraf.com/forumf/cool_r_show.asp?topic_id=0&reply_id=46252^, ma questo del trattato di Kyoto è un altro su una scala diversa. Contrariamente a quello che vedi nei titoli dei giornali, la Russia ha finora fatto solo finta di aderire a Kyoto per avere alcune concessioni economiche immediate dall'Unione Europea. E giustamente perchè se il trattato di Kyoto per caso fosse approvato il mondo cadrebbe in una depressione economica stile anni '30, ci sarebbe un calo immediato del Pil intorno al -2% e poi un effetto a catena. Per questo il congresso americano ha votato sette anni, senza nessun contrario, democratici e repubblicani assieme, per respingerlo. Sapendo che l'america non lo passerà mai l'Europa fa finta di essere a favore per motivi elettorali interni, ma si guarda bene da applicarlo e la cosa si trascina ormai da dieci anni. Se per qualche bizzarro motivo il congresso americano domani lo votasse l'europa sarebbe in imbarazzo perchè nessuno vuole anche da noi una profonda recessione economica (il minuto che il trattato entrasse in vigore ci sarebbe da vendere qualunque titolo azionario al ribasso per i prossimi tre anni). E' un balletto che dura da almeno dieci anni e serve ai giornali e ai politici per farsi belli senza che succeda niente. Ma la Russia è la storia migliore. Andrei Illarionov, il "chief economic adviser" di Putin ha detto spesso che le restrizioni di Kyoto equivalgono a una guerra economica contro la Russia e lo ha paragonato ai sistemi di pianificazione sovietici fallimentari come il Gosplan. E ieri dopo il voto: "It's a gesture toward the European Union, nothing more...."...Nobody among Russian officials believes the protocol is good for Russia. Nobody sees any sense in the economic nature of this document. Nobody sees any scientific relevance in this document. Nobody sees any advantages for Russia in this document. It is just purely politics." (traduzione italiana: "nessuno in russia crede al protocollo di kyoto, non ha nessun senso scientifico, non ha nessuna rilevana... e' solo pura politica..") Quello che succede è che solo a dicembre ci sarà un eventuale ratifica russa e se anche dovesse avvenire la Russia all'inizio non dovrà imporsi nessuna restrizione perchè venderà i "crediti" che è riuscita a farsi riconoscere per l'apporto delle sue foreste al problema del diossido di carbonio. Per convincerla l'Europa ha negoziato uno schema per cui le foreste della Siberia "compensano" le emissioni della russia industriale e ha dei "crediti" che può "vendere" per evitare di ridurre le emissioni. Dopo che questi "crediti" saranno esauriti la Russia sarà tenuta a imporre regolamentazioni e restrizioni alle sue fabbriche (mentre l'Italia ad esempio lo dovrà fare subito...). A quel punto, se ci si arriverà, dato lo scetticismo totale che dichiarano anche oggi apertamente i consiglieri di Putin, la russia potrà sempre trovare un pretesto per sospendere o ritirarsi dal trattato. Ma intanto saranno passati un paio di anni e avrà ottenuto ora alcune concessioni economiche di cui ha bisogno. Le persone con un minimo di esperienza del mondo dovrebbero sapere quello che viene DICHIARATO o anche è legge in paesi molto diversi dal nostro come la russia e la cina (o l'iraq o l'iran o la libia o l'arabia) ha poco a che fare con quello che poi accade nella REALTA' Altrimenti la Cina non ci inonderebbe con miliardi di merci contraffatte, (visto che ha leggi che li vietano) o prodotte tuttora da prigionieri in campi di lavoro forzato usati per le produzioni chimiche nocive (visto che non sono previsti dalla sua costituzione). Oppure la Russia e l'Ukraina non metterebbero in pericolo il mondo con centinaia di centrali nucleari e depositi di armi nucleari che sulla carta sono in regola e controllati come quelle occidentali, ma nella realtà spesso non rispettano dei controlli e regolamenti di base di sicurezza, come si è visto a Chernobil e anche di recente con una fuga radioattiva in siberia. Il problema è che quando queste violazioni avvengono in questi posti non c'è nessuno o quasi in grado di criticare, denunciare, fare esposti alla magistratura o ai giornali o in parlamento o andare in tv o sulle radio o in piazza e chi ci prova viene minacciato ricattato o anche arrestato. Per cui la realtà è totalmente diversa dalla facciata che viene dichiarata. E' un poco patetico, ma chi gentilmente viene qui sul forum a offrirne esempi freschi ci ricorda che tanta gente in italia, sicuramente inconsciamente nel caso di giovani, non ha digerito il fallimento del comunismo e di tutta la cultura che vi ruotava intorno e che in italia ha avuto un peso enorme nel dopoguerra. Per cui hai tanta gente che senza accorgersene cerca istintivamente dietro ogni piccola notizia qualcosa di negativo per l'occidente e l'america e di positivo per i paesi che una volta godevano del favore dell'intellighenzia come la Russia o la Cina o trova giustificazioni per paesi orribili come l'Iraq di saddam perchè in qualche modo sono percepiti come antagonisti all'occidente inquinatore o sfruttatore. Ma come minimo dimenticano che mentre presso di noi e gli altri paesi liberi in qualche modo c'è corrispondenza tra le leggi approvate sulla carta e la realtà, altrove domina invece quasi sempre la FINZIONE più totale

Per fortuna in ci sono anche ^scrittori come Giorgio Montefoschi - gz  

  By: GZ on Sabato 02 Ottobre 2004 15:43

Per fortuna in Italia ci sono anche ^scrittori come Giorgio Montefoschi#http://www.liberonweb.com/rizzoli/ls_montefoschi.asp^ (autore ad esempio di "Quando Leggere è un Piacere" e altri libri da raccomandare), che è l' unico a notare giustamente riguardo alle "Due Simone Story" che la vicenda non è completa ora senza un invito a Roma, per un ringraziamento più ufficiale, in Campidoglio, dei loro rapitori. (la trovi solo ^nelle lettere al corriere della sera#http://www.corriere.it/edicola/index.jsp?path=LETTERE_AL_CORRIERE&doc=LETCO^ invece che in prima pagina a fianco dei solito editoriale zuccheroso per cui occorre che qualcuno la segnali) -------------------------------------------------------------- Caro Mieli, spentesi le emozioni, e passata la paura per la sorte delle due Simone che, per venti giorni, ci ha tenuti col fiato sospeso, non pensa, viste le dichiarazioni delle due ragazze sulla loro prigionia, che sarebbe opportuno,a questo punto, invitare a Roma, per un ringraziamento più ufficiale, in Campidoglio,i loro rapitori, o quantomeno dei loro rappresentanti, in modo da poter esprimere direttamente, anche noi, la nostra gratitudine per le lezioni religiose impartite, i libri regalati, i biscotti, e le colazioni del mattino con frutta fresca, crema, pane appena sfornato e caffè? Naturalmente non chiederemmo, per non rovinare l'atmosfera, ai gentili ospiti - ma vorremmo chiederlo alle due ragazze - se uccidere quaranta bambini iracheni in cerca di caramelle è resistenza o terrorismo. Giorgio Montefoschi g.montefoschi@ aliceposta.it

la volatilità di per sè dice SELL - gz  

  By: GZ on Sabato 02 Ottobre 2004 02:24

In riferimento al ^"modello" citato basato su : tassi di interesse, volatilità, petrolio ed elezioni presidenziali#www.cobraf.com/forumf/cool_r_show.asp?topic_id=0&reply_id=45607^ Il modello di Volatilità ha un segnale di vendita I Treasury Bonds dicono ancora BUY perchè i tassi sono scesi Il Petrolio è SELL perchè a 50$ Le Elezioni sono ancora BUY Il Grafico però ora avrebbe dato un ^segnale come ho scritto oggi verso mezzogiorno#www.cobraf.com/forumf/cool_r_show.asp?topic_id=0&reply_id=46213^, mentre nelle ultime due settimane non diceva molto. A volte il grafico parla Comunque la volatilità di per sè dice SELL!!!

Thailandia +8% ! - GZ  

  By: GZ on Venerdì 01 Ottobre 2004 19:54

Beh... anche chi è toro di fondo oggi è un poco perplesso, specialmente i paesi emergenti negli ultimi giorni sono fortissimi, ieri il Messico ha fatto il massimo assoluto di tutti i tempi, il Brasile è salito del 30% negli ultimi 4-5 mesi e non fa mai una pausa da due mesi, anzi ora guardo e vedo che anche lui, ^EWZ#^ sfonda il massimo dell'anno oggi il Giappone fa un +1.4% dopo che l'europa era tutta in rosso e l'america appena pari e ora si vede Cina, Indonesia, Corea, Thailandia che fanno festa Il Thai Fund ^TTF#^ cioè la Thailandia +8% ad esempio con volumi enormi

La doppia finta delle borse - GZ  

  By: GZ on Venerdì 01 Ottobre 2004 14:23

Ci sono dei giorni in cui i grafici non dicono molto e altri invece in cui succedono delle cose significative Tra ieri e oggi c'è stata una doppia "finta" che ha spiazzato prima inducendo a pensare a uno sforamento in su e poi subito dopo uno in basso ed entrambi erano falsi Questo improvviso aumento di volatilità che inganna due volte è un "segnale" in genere, nella direzione in cui si risolve il terzo movimento (i guru dicono che se il massimo precedente la barra "outside" viene sforato ora in su è un "Fakeout...)" (ho preso qui la borsa francese perchè è la maggiore in europa continentale, anche della tedesca)

Merck non e' da comprare - gz  

  By: GZ on Venerdì 01 Ottobre 2004 01:57

No, Merck ^MRK#^ non e' da comprare perche' ci sono ora le cause collettive per risarcimenti danni da miliardi di dollari, inventate per conto di TUTTI i pazienti del farmaco che sono milioni e che la spolperanno viva Se riescono a portarla in tribunale alla fine puo' fallire

L'indice dei titoli delle materie fa il massimo assoluto - gz  

  By: GZ on Venerdì 01 Ottobre 2004 01:47

L'indice dei titoli coinvolti nella produzione e trasporto di materie prime a New York, il BXV, ha rotto oggi il massimo assoluto (di tutti i tempi) Questo tipo di grafico in genere indica che e' l'inizio di un onda Siamo in un mondo in cui gli indici di inflazione oggi ad es in Italia e la settimana scorsa in america scendono e i rendimenti delle obbligazioni di riflesso scendono e nel frattempo l'energia e le materie prime costano sempre di piu'

quelli che salgono per anni di seguito - gz  

  By: GZ on Venerdì 01 Ottobre 2004 01:18

La cosa difficile sui titoli americani e' convincersi di quelli che salgono per anni di seguito senza fermarsi per il semplice fatto che da guadagnare 3 dollari per azione passano a guadagnarne 6 e poi 12 dollari ... per cui se uno guarda al prezzo di borsa e basta non si accorge che il titolo e' in realta' sempre meno caro Sono due o tre anni che leggo che bisogna stare attenti alla "bolla" immobiliare e che qundi i titoli settore sono a rischio e sono due anni almeno che chi fabbrica case sale E molti di questi costano solo 6 o 7 volte gli utili come TOLL, PULTE, KB HOME, sempre per il semplice fatto che, come notava Marcin su TSC, se KBH passa da guadagnare 8 dollari di Utile per azione a 13 dollari l'anno prossimo allora anche salendo da 60 a 84 dollari costa sempre solo un 1/3 della media delle societa' quotate

Per fortuna c'è Tony Blair - gz  

  By: GZ on Giovedì 30 Settembre 2004 22:47

La storia di questo secolo, dalla prima guerra mondiale contro l'aggressione della germania imperiale, alla sconfitta del nazismo allo scontro con l'URSS è stato salvata dagli anglosassoni, gli inglesi, gli americani e gli australiani (i quali hanno sempre combattutto e domenica prossima 9 ottobre hanno un elezione importante in cui il tema principale è il supporto del premier Howard all'intervento in afganistan e iraq). Per fortuna, anzi bisogna quasi dire per miracolo, in tutti i conflitti vitali anche quando sono stati isolati senza nessun altro appoggio o simpatia in altre nazioni della terra hanno sempre trovato finora alla fine la forza e i leader capaci di tenere duro. Se leggi quello che dicono le elites in Italia o Francia o Spagna vedi confusione, opportunismo, contorsioni verbali fatte solo per giustificare l'ennesimo compromesso, la sforzo di non nominare i problemi per paura poi di dover fare qualcosa di concreto. Per fortuna cento anni di una tradizione di responsabilità per i destini del mondo libero non sono ancora andati persi ed è incoraggiante che questa volta il fronte di chi è disposto a fare qualcosa in realtà questa volta è più largo, il mondo è cambiato e il Giappone, la Corea e l'India che sono paesi con un peso crescente ad esempio, sono sulla stessa lunghezza d'onda. Se leggi quello che viene dal vertice degli Stati Uniti dell'Inghilterra (e dell'australia) invece trovi espressa in modo chiaro la verità che è sempre molto semplice e consiste oggi nella "guerra al terrore", al terrorismo che cerca la distruzione di massa, e nelle azioni necessarie per vincerla. ------------------- Tony Blair's speech to the Labour Party ------------------------------------------------------- The evidence about Saddam having actual biological and chemical weapons, as opposed to the capability to develop them, has turned out to be wrong. I acknowledge that and accept it. I simply point out, such evidence was agreed by the whole international community, not least because Saddam had used such weapons against his own people and neighbouring countries. And the problem is, I can apologise for the information that turned out to be wrong, but I can't, sincerely at least, apologise for removing Saddam. The world is a better place with Saddam in prison not in power. But at the heart of this, is a belief that the basic judgment I have made since September 11th, including on Iraq, is wrong, that by our actions we have made matters worse not better. I know this issue has divided the country. I entirely understand why many disagree. I know, too, that as people see me struggling with it, they think he's stopped caring about us; or worse he's just pandering to George Bush and what's more in a cause that's irrelevant to us. It's been hard for you. Like the delegate who told me: "I've defended you so well to everyone I've almost convinced myself." Do I know I'm right? Judgements aren't the same as facts. Instinct is not science. I'm like any other human being, as fallible and as capable of being wrong. I only know what I believe. There are two views of what is happening in the world today. One view is that there are isolated individuals, extremists, engaged in essentially isolated acts of terrorism. That what is happening is not qualitatively different from the terrorism we have always lived with. If you believe this, we carry on the same path as before 11th September. We try not to provoke them and hope in time they will wither. The other view is that this is a wholly new phenomenon, worldwide global terrorism based on a perversion of the true, peaceful and honourable faith of Islam; that's its roots are not superficial but deep, in the madrassehs of Pakistan, in the extreme forms of Wahabi doctrine in Saudi Arabia, in the former training camps of Al Qaeda in Afghanistan; in the cauldron of Chechnya; in parts of the politics of most countries of the Middle East and many in Asia; in the extremist minority that now in every European city preach hatred of the West and our way of life. If you take this view, you believe September 11th changed the world; that Bali, Beslan, Madrid and scores of other atrocities that never make the news are part of the same threat and the only path to take is to confront this terrorism, remove it root and branch and at all costs stop them acquiring the weapons to kill on a massive scale because these terrorists would not hesitate to use them. Likewise take the first view, then when you see the terror brought to Iraq you say: there, we told you; look what you have stirred up; now stop provoking them. But if you take the second view, you don't believe the terrorists are in Iraq to liberate it. They're not protesting about the rights of women - what, the same people who stopped Afghan girls going to school, made women wear the Burka and beat them in the streets of Kabul, who now assassinate women just for daring to register to vote in Afghanistan's first ever democratic ballot, though four million have done so? They are not provoked by our actions; but by our existence. They are in Iraq for the very reason we should be. They have chosen this battleground because they know success for us in Iraq is not success for America or Britain or even Iraq itself but for the values and way of life that democracy represents. They know that. That's why they are there. That is why we should be there and whatever disagreements we have had, should unite in our determination to stand by the Iraqi people until the job is done. And, of course, at first the consequence is more fighting. But Iraq was not a safe country before March 2003. Few had heard of the Taliban before September 11th 2001. Afghanistan was not a nation at peace. So it's not that I care more about foreign affairs than the state of our economy, NHS, schools or crime. It's simply that I believe democracy there means security here; and that if I don't care and act on this terrorist threat, then the day will come when all our good work on the issues that decide people's lives will be undone because the stability on which our economy, in an era of globalisation, depends, will vanish. I never expected this to happen on that bright dawn of 1 May 1997. I never anticipated spending time on working out how terrorists trained in a remote part of the Hindu Kush could end up present on British streets threatening our way of life. And the irony for me is that I, as a progressive politician, know that despite the opposition of so much of progressive politics to what I've done, the only lasting way to defeat this terrorism is through progressive politics. Salvation will not come solely from a gunship. Military action will be futile unless we address the conditions in which this terrorism breeds and the causes it preys upon. That is why it is worth staying the course to bring democracy Iraq and Afghanistan, because then people the world over will see that this is not and has never been some new war of religion; but the oldest struggle humankind knows, between liberty or oppression, tolerance or hate; between government by terror or by the rule of law.