By: specoletta on Venerdì 17 Maggio 2013 15:59
Evangelista..
Non sembra, ma il Toro ha raggiunto anche Piazza Affari
Con la seduta di ieri, salgono a 120 i giorni consecutivi a Wall Street senza una correzione del 5%. Sembra un’eternità, ma è appena il 19° caso per durata dal 1960. Gli investitori hanno la memoria corta: il record, nel 1996, è di quasi 400 sedute, pari a poco meno di due anni.
Il 2013 sta confermando le attese della vigilia. Le borse mondiali da inizio anno sono in crescita del 16%. Vola Piazza Affari: +18% (+39% da inizio 2012) l’indice al netto dei bancari; un settore che ha zavorrato le performance del listino, occultandole efficacemente. Non a caso, metà degli indici settoriali italiani vanta una performance da inizio anno a doppia cifra, e soltanto uno (i telefonici) è in perdita, frazionale.
Nel 2013 Yearly Outlook è stato fissato il target temporale di questo bull market. Soltanto allora si scaricheranno i portafogli, portando a casa la plusvalenze realizzate in questi anni. Un secondo criterio consiste nell’attendere serenamente il raggiungimento del target indicato ieri nel Rapporto Giornaliero. A meno che nel frattempo intervenga una di due condizioni: 1) il verificarsi di un allarme sul Risk Index, che nel 2007 anticipò il picco di Wall Street di diversi mesi; 2) lo sfondamento dei supporti strutturali.
Come quello, a 15000 punti, interessato ad inizio aprile sull’indice MIB. Nel rapporto di oggi abbiamo fissato il livello spartiacque sullo S&P: è una soglia che cresce col tempo, mai violata in tutti questi anni. Nella peggiore delle ipotesi venderemmo lontano dai massimi, ma sempre in ampio profitto.
A proposito di Wall Street, reduce dal raggiungimento della scadenza ciclica del Delta System del 14-15 maggio, ieri lo S&P500 ha “finalmente” ripiegato. A questo punto il mercato dovrebbe conoscere una pausa fino alla prossima data del Delta. Dovrebbe.