Monte dei Pascoli di Siena e Banca Marche

 

  By: hobi on Martedì 15 Febbraio 2011 12:58

Adesso mi leggerò con calma quello che Lei ha scritto. Però una cosa gliela contesto subito e si tratta di questo. "Per questo è in errore ancora una volta Hobi quando dice: “....Credete pure ai soldi cliccaroli ma almeno domandatevi perchè le banche si fanno concorrenza per raccogliere i depositi.” Queste tre righette erano destinate ai numerosi somari che pensano possibile per le banche fare provvista con un click. Perchè Lei non lo sa, ma glielo dico io,in questo forum c'era una quantità di persone che non riuscivano a capire come si creassero le "contropartite bancarie " e si favoleggiavano fantomatici "click" da cui i mitici "soldi cliccaroli". Il cosiddetto "fiat money " per costoro erano i "click". Quindi con un livello così basso di conoscenze l'unica mia speranza di arrivare alle zucche vuote,era quella di far capire che se fossero stati sufficienti i "click ",le banche non si sarebbero scannate tanto per i depositi. Quindi,per cortesia, mi risparmi i discorsi sul tier 1 .... Hobi Hobi

 

  By: FrancescoF on Martedì 15 Febbraio 2011 12:31

volevo precisare che lo studio aggiornato al link http://www.primit.it/forum/phpBB3/viewtopic.php?f=9&t=150 è quello del secondo post e non del primo.

Associazione Programma per la Riforma Monetaria - FrancescoF  

  By: FrancescoF on Martedì 15 Febbraio 2011 12:10

Salve, sono Francesco e faccio parte dell'^associazione P.ri.m.it#/www.primit.it^ che si occupa dello studio e della divulgazione del funzionamento dell'attuale sistema monetario e di come esso generi iniquità sociale oltre che delle possibili soluzioni. Riteniamo di farlo in modo serio e scientifico basandoci su documenti e testi ufficiali sui quali operare riflessioni autonome il più possibile oggettive e pertanto poco passibili di critiche sensate. Soprattutto facciamo divulgazione con lo spirito che ho notato (qui sul forum) in GZ specie in relazione alla "semplicità" concettuale da adottare quando si parla di economia. Anch'io ritengo che l'economia possa essere spiegata in modo semplice e intortarla di parole, frasi e concetti incompresibili fa solo aumentare l'autoreferenzialità di chi scrive e la distanza del popolo dalla sua comprensione. Premesso questo dico che il forum è interessante, anche se ho notato che alcuni prendono in giro o ritengono inutile il concetto di signoraggio. Ora io (e noi del Primit) non mi ritengo un cosiddetto "signoraggista" in quanto coloro così etichettati, anch'io ritengo appartengano alla cospicua cerchia degli "ignoranti" in materia monetaria sia per quanto riguarda l'analisi dell'attuale sistema monetario (signoraggio=guadagno del sistema bancario=valore nominale+interessi-valore di produzione) sia per quanto riguarda le eventuali soluzioni (una fra tutte la nazionalizzazione della banca centrale); ma da qui a dire "è inutile/ridicolo parlare di signoraggio" ce ne vuole! La questione è:cosa si intende per signoraggio? E' ormai chiaro (per chi ha studiato un po' di più) che esso è certamente il "guadagno del signore" (prima il Re, oggi il banchie-Re) inteso non certo come differenza tra valore nominale e valore intrinseco o di produzione + gli interessi, ma soltanto (ma non è poco anzi “determinante”) degli interessi richiesti dietro l’emissione/prestito di moneta. Quindi tutto quello di cui stiamo parlando non è altro che “signoraggio”. Ma questa era giusto un’osservazione doverosa. Altra cosa che ho notato da parte di altri è l’eccessivo ricorso a ragionamenti complessi relativi ai flussi dei mercati finanziari intersecati a questioni politiche conditi con rappresentazioni di roboanti diagrammi e formule con continui riferimenti a autori di ogni tipo, il tutto dall’odore sempre più pungente di autoreferenzialità. Ma passo alla questione più importante. Ho letto discussioni circa la modalità di creazione di moneta tramite concessione di prestiti operata dal sistema bancario. Leggo hobi che contesta alevion quando dice che non c’è bisogno che l’interbancario abbia liquidità da dare alla banca che presta al fine di permetterle di coprire il prestito che ha concesso. Chiaramente ciò che afferma Alevion, così come Giorgiofra è assolutamente inesatto, così come (in modo diverso) è inesatto ciò che dice Ferpa quando sostiene che “l’aumento dei depositi consentirà alla banca di aumentare ulteriormente la creazione di credito”. Non funziona così. Le banche commerciali non erogano prestiti in questo modo. Non prestano semplicemente cliccando senza una contropartita, ma non prestano neanche con una contropartita data da un fantomatico acquisto di moneta cliccata dal nulla dall’interbancario e non presta da una contropartita data dai versamenti di altri clienti. Per questo vorrei portare il mio contributo alla comprensione della questione invitandovi a leggere lo studio che ho fatto qualche tempo fa proprio su questa tematica che potrete ^leggere sul forum del Primit al http://www.primit.it/forum/phpBB3/viewtopic.php?f=9&t=150#^ in cui tratto il problema sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista strettamente contabile esaminando leggi e regolamenti bancari. In sintesi affermo che l’unico modo di concedere prestiti da parte delle banche commerciali si basa sulle garanzie cedute dal cliente. E’ quella l’unica contropartita che bilancia il debito che una banca deve pagare al cliente nel momento in cui egli decide di spendere quel prestito. La stanza di compensazione e i suoi regolamenti sono la chiave di tutto il sistema. In pratica: La banca A nel momento in cui concede il prestito a Tizio dietro cessione della garanzia (es.ipoteca) si genera la famosa contropartita a credito nella stanza di compensazione. Il regolamento creato dal sistema bancario permetterà cioè di creare/cliccare l’importo del prestito nella sezione “crediti” della stanza di compensazione.Questo è il credito che la Banca A utilizzerà per pagare l’assegno che Tizio emetterà in favore di caio e che verrà poi versato nella Banca B di caio. Contabilmente alla concessione del credito a Tizio, la Banca A rileverà da una parte il credito verso Tizio e dall’altra un debito sempre verso Tizio in quanto il prestito dovrà essere prima o poi pagato. Al rientro del finanziamento la banca procederà alla distruzione del credito erogato inizialmente effettuando semplicemente una inversione della rilevazione contabile iniziale. In bilancio resteranno solo gli interessi. Maggiori dettagli li troverete nello studio. E’ importante capire che i versamenti non servono per essere utilizzati direttamente nella concessione dei prestiti. Magari possono essere utili solo momentaneamente (più il deposito è vincolato con scadenza lontana, meglio è per la banca) ma nel momento in cui il cliente che aveva depositato quelle somme decide di utilizzarle, ecco che la banca andrà nella necessità di coprire il prestito fatto. E’ importante capire che in pratica la banca, per una mandato concesso dal politico servitore, prende un bene reale in garanzia e frutto del lavoro dell’uomo e concede moneta creata a costo quasi zero, rivolendo indietro gli interessi che sono, a livello di sistema, il vero fattore squilibrante che rende iniquo il sistema stesso. Il perché lo spiego qui http://www.primit.it/forum/phpBB3/viewtopic.php?f=9&t=1380 Per questo è in errore ancora una volta Hobi quando dice: “....Credete pure ai soldi cliccaroli ma almeno domandatevi perchè le banche si fanno concorrenza per raccogliere i depositi.” Le banche (quando hanno la garanzia) hanno bisogno di depositi non per impiegarli direttamente a copertura di prestiti (ripeto:magari lo fanno momentaneamente) bensì per aumentare gli indici che la banca centrale fissa per la concessione dei prestiti: il core tier1 ad esempio. Spiego per chi non lo sa: Il core tier 1 è un indice dato dal rapporto tra il patrimonio di base (diciamo per semplificare patrimonio netto) escludendo gli strumenti ibridi quali obbligazioni, certificati di deposito o altro tipo di raccolta. Precisiamo che il patrimonio, contabilmente è la differenza tra Attivo e Passivo e che la raccolta tramite depositi, obbligazioni ecc. è una voce di bilancio che si mette al passivo. Ora facciamo un esempio: una banca che ha un patrimonio di 100 (esclusi gli ibridi) e un attivo di 1000 avrà un core tier 1 di 0,10 (rapporto 100/1000). Se vuole aumentare questo indice e darsi la possibilità quindi di concedere più prestiti, aumentando la raccolta (ad es. con certificati di deposito per un valore di 100) farà crescere l’attivo per 100 e, di conseguenza, il Patrimonio di base, facendo aumentare quel rapporto a 0,20 in quanto il numeratore cresce a 200 ma il denominatore resta a 1000 visto che il titolo di debito al passivo non entra a far parte del denominatore. Cmq, forse ho messo troppa carne al fuoco. Spero di aver contribuito a portare maggiori informazioni che spero abbiate la pazienza e la volontà di leggere.

USA e mondializzazione del debito - alberta  

  By: alberta on Lunedì 14 Febbraio 2011 02:16

13 02 2011 CLASSI di DEBITORI INSOLVENTI. Sia il Post di oggi di Hobi che i precedenti Post odierni di analogo argomento, mi hanno stimolato a metter giù delle considerazioni sintetiche (e per questo incomplete, lacunose e che troveranno una montagna di osservazioni e distinguo), ma nella cui sostanza, credo sempre più fermamente. _______________________________________________________ Il sistema economico capitalista che si reggeva sul ruolo della finanza,si è inceppato perchè il sistema finaziario era divenuto INSOLVENTE. CLASSI di DEBITORI INSOLVENTI + CLASSI di INVESTIMENTI SOTTOPREZZATI All'interno di queste stortura di fondo ( troppi profitti e troppa ricchezza finanziaria) si sono sviluppati vari comportamenti censurabili( ora q non mi interessano). La via virtuosa è ovviamente dura, perchè la crisi è stata curata con una montagna di nuovi debiti( questa volta statali). Sbaglia di grosso chi pensa che possa essere evitato il deleveraging. E' già in corso e sbaglia ancora una volta chi ,negli Usa, guarda solo le statistiche del sistema bancario senza guardare quelle del cosiddetto "shadow banking system" che,prima della crisi ,aveva una dimensione addirittura MAGGIORE del sistema bancario stesso. ___________________________ Sin qui, ci sono molte considerazioni interessanti, sia prima da parte dei tanti che sono intevenuti, che in questa ultima analisi di Hobi, quasi sempre puntuale e convincente a livello tecnico-teorico. CLASSI di DEBITORI INSOLVENTI. Partirei da questo, per trasferirmi spericolatamente dalla teoria alla pratica. La differenza fondamentale, che viene normalmente ignorata dai più quando esaminano il “debito astrattamente inteso”, riguarda la provenienza del DEBITO. La Storia finanziaria recente, diciamo degli ultimi 10 anni, ci sta dimostrando che si sta accentuando, in modo oramai irreversibile, la differenza fra la percezione del debito USA, rispetto a qualsiasi altro debito. Evito disquisizioni, possibili, sulle cause, ben più complesse e risalenti nel tempo e mi concentro sulle conseguenze più recenti … 1.Il credito a leva è partito dagli USA e dalla GB, anche perché lì è stato elaborato tecnicamente, secondo modelli sempre più sofisticati. 2.Il credito a leva è stato utilizzato, sempre e principalmente negli USA (e nella GB), per aumentare la disponibilità finanziaria dei consumatori privati USA e GB. 3.IL rischio legato a questo credito è stato poi trasferito in tutto il Mondo, con i prodotti finanziari più fantasiosi, facendo “leva” sull’ affidabilità di chi lo aveva creato (targato USA e GB), garantito dall’ affidabilità AAA, concessa dalle Agenzie di rating (targate USA). 4.Appena il sistema ha iniziato seriamente a scricchiolare, gli USA e poi la GB, hanno usato una triplice arma: A) Svalutazione competitiva della valuta nei confronti di tutti gli acquirenti del debito USA (USD passato contro EUR da 0,90 a 1,60 nel periodo 2000 / 2008. – idem poco dopo il GBP. B) Taglio repentino dei tassi di interesse, per diminuire il costo del debito e C) QE illimitato (la sostanza è questa, i proclami possono anche dire dell’ altro…. Ma meglio guardare alla sostanza). 5.Tutti gli altri Paesi, pur creditori netti degli USA e dei loro indebitati consumatori, hanno intanto attraversato crisi finanziarie più o meno “pilotate”, che hanno solo avuto il non trascurabile risultato di “distrarre” la comunità mondiale, politica e finanziaria, dalla situazione sempre più “senza ritorno” del debito USA, in passato solo privato, poi verso l’ Estero, adesso anche Pubblico (erroneamente si parla di Debito gemello, qui abbiamo come minimo un trigemino). 6.Il risultato è stato quello di costringere anche Paesi con poco debito pubblico pregresso (fra i tanti ad es. l’Irlanda o la Spagna), oppure con poco debito privato (l’ Italia è un ottimo esempio, vantando un altissimo tasso di risparmio netto ed, insieme, un avanzo netto con l’ Estero… qui semplifico per velocità), a prendere analoghe misure straordinarie. 7.Il collegamento di queste economie “deboli” (apparentemente), in un’unica valuta con le altre economie “forti” (vedi Germania e Francia), ha costretto anche questi Paesi ad adottare identiche politiche, benché non ve ne fosse, in origine, la necessità ( in assenza di quanto avveniva sub 4.) 8.Questa situazione a livello macroeconomico mondiale, ha confermato la regola che, quando un credito è talmente grande e diversificato da mettere in difficoltà la stabilità del creditore, il “problema” non è più del debitore, come nella dialettica servo-padrone di hegeliana memoria http://it.wikipedia.org/wiki/Fenomenologia_dello_spirito#Signoria_e_servit.C3.B9 (situazione nota da sempre a livello microeconomico) 9.Qui la faccio breve, avendo approfittato abbastanza della vostra attenzione ed essendomi reso conto di aver messo fin troppa carne al fuoco: dunque, Il Mondo si è fatto volontariamente e progressivamente “schiavo” del debito creato dal suo “padrone” USA e della GB (autentica sua quinta colonna nella UE), Paesi cui ha fatto e continua a fare e dare “credito” illimitato. 10. Chiedere oggi indietro (ripagare) il debito, anche soltanto a “tappe forzate”, porterebbe al collasso completo di tutte le maggiori Istituzioni mondiali, pubbliche e private, USA e non USA, (era quanto stava avvenendo a fine 2008), perché il maggiore debitore mondiale, insieme alla GB, ha “mondializzato” (globalizzato è termine abusato che non renderebbe l’ idea), il proprio triplice debito, rendendolo di fatto “irridemibile. http://en.wiktionary.org/wiki/irredeemable 11.La mia opinione conclusiva è che, mentre il debito di Italia o Spagna, è un problema che, al massimo, dovrà essere risolto a livello europeo, il debito USA e, sostanzialmente GB, non è più un problema anglosassone, ma un problema ….MONDIALE. 12. QUINDI SMETTIAMOLA DI PENSARE CHE L’ AUMENTO DEL DEBITO AMERICANO, SIA UN PROBLEMA CHE POTRA’ ESSERE RISOLTO DA OBAMA, BERNANKE & C., PERCHE’ SI TRATTA DI UNA POSIZIONE SEMPLICEMENTE IRREALE: IL DEBITO USA E’ ANCHE UN NOSTRO DEBITO (PROBLEMA), mentre il reciproco non è…..

 

  By: SpiderMars on Lunedì 14 Febbraio 2011 00:41

Dato però che in Giappone l'Elite Finanziaria Cosmopolita non è quella che comanda e danno la precedenza alla produzione e agli interessi nazionali, hanno retto meglio ______________________________________________________________ Hanno retto meglio e reggeranno anche nel futuro perchè hanno le aziende più importanti del pianeta insieme agli Usa come Know How ed innovazione sono 4 Canon K K (Japan) 2552 5 Panasonic Corp (Japan) 2482 6 Toshiba Corp (Japan) 2246 7 Sony Corp (Japan) 2150 11 Hitachi Ltd (Japan) 1460 12 Seiko Epson Corp (Japan) 1443 Fujitsu Ltd (Japan) 1296 16 Ricoh Co Ltd (Japan) 1200 18 Honda Motor Co Ltd (Japan) 1050 19 Fujifilm Corp (Japan) 1041 20 Hynix Semiconductor Inc (Japan) 973 26 Denso Corp (Japan) 853 29 Sharp K K (Japan) 818 30 Toyota Jidosha K K (Japan) 802

Il meccanismo - GZ  

  By: GZ on Domenica 13 Febbraio 2011 23:54

Non c'è bisogno di leggere autori introvabili, su internet oggi trovi tutto ripubblicato e anche un sito di blog diciamo come l'Huffington Post, quello comprato da AmericaOnline la settimana scorsa per 350 miliioni di dollari, riporta interventi sul tema di gente rispettabile come Hellen Brown, Simon Johnson, Bill Black, Michael Hudson, ^Dean Baker#http://www.cepr.net/index.php/op-eds-&-columns/op-eds-&-columns/debts-should-be-honored-except-when-the-money-is-owed-to-working-people^. ^Michael Hudson#http://michael-hudson.com/2010/11/schemes-o%20f-the-rich-and-greedy/^ che è stato economista per le maggiori banche, ad esempio spiega bene sia in versione facile e giornalistica vedi: ^"Financial Interests Dictate Sovereign Policy"#http://michael-hudson.com/2010/12/financial-interests-dictate-sovereign-policy^, che in versione più accademica ^"From Marx to Goldman Sachs: The Fictions of Fictitious Capital"#http://michael-hudson.com/2010/07/from-marx-to-goldman-sachs-the-fictions-of-fictitious-capital1^ Il più chiaro come economista è ^Steve Keen in Australia#http://www.debtdeflation.com/blogs/^ e alla fine non è un concetto complicato. Sia Hudson che Keen ti mostrano che LA SPECULAZIONE SULLA TERRA E SUGLI IMMOBILI finanziato da debito sia il cuore della crisi finanziaria. Questo era vero nel 1800 come oggi, ma quello che è stato costruito negli ultimi 30-40 anni in quasi tutti i paesi occidentali (eccetto quelli che hanno perso la guerra, germania, austria e in parte la povera italia) è colossale perchè coinvolge milioni di famiglie Il punto essenziale è che, sia per i costruttori che comprano terra e edificano che per le famiglie e investitori che comprano immobili a debito, PIU' TI INDEBITI E PIU' SPINGI SU I PREZZI DELLA TERRA E DEGLI IMMOBILI. E più i valori immobiliari salgono e più le banche prestano altri soldi perchè il "collaterale" (terreni, uffici, case, alberghi, immobili vari...) aumenta di valore e tutti quelli che hanno comprato terra ed immobili sembrano più ricchi e solvibili. Il processo di aumento dei prezzi degli immobili e della terra e aumento del debito continua senza freni, non c'è domanda e offerta che si bilanciano come nell'economia produttiva e industriale. E' uno schema di Ponzi in cui il denaro attrae denaro e il debito crea debito in modo esponenziale. I governi sono contenti perchè le costruzioni fanno salire il PIL con tutto l'indotto che generano, tanti lavorano nel settore dalle finanziarie agli agenti immobiliari, le banche ingrassano, le imposte sugli immobili e da tutto il resto legato al boom aumentano gli introiti fiscali e i politici non devono più preoccuparsi delle case popolari o degli affitti, tanto la gente anche povera si indebita fino ai capelli per comprare casa Le banche e il settore immobiliare fanno soldi a palate con i mutui, i crediti ai costruttori, l'effetto espansivo dell'esplosione del credito e poi i derivati sui mutui e il debito.... La gente vede il valore delle case raddoppiare, si sente più ricca (se ha già casa) e se non ce l'ha è lusingata che gli prestano 100 o 200 mila euro Solo che è un gigantesco schema di Ponzi in cui viene creata moneta sotto forma di debito per migliaia di miliardia solo per RIVENDERSI A VICENDA LA TERRA (PERCHE' ALLA FINE GLI IMMOBILI RIFLETTONO IL VALORE DELLA TERRA). Ma inflazionare il valore della terra indebitandosi non fa diventare ricco un paese.... tutti gli economisti classici da Stuart Mills a Marx erano chiarissimi: inflazionare il valore della terra con il debito vuole dire solo creare rendita, rendita finanziaria improduttiva, alla fine è solo una forma complicata e sofisticata di usura In Irlanda fino a tre anni fa sembravano essere diventati la "Tigre Celtica", il loro PIl per abitante era più alto di quello tedesco e del 30% superiore a quello italiano. Una casa che costava 100mila euro nel 1997 era arrivata a 400mila euro nel 2007. Ora i prezzi delle case sono crollati del -50%, le banche sono fallite lasciando un buco pari al PIL del paese (!), il reddito nazionale è crollato del -20% in due anni e la crisi si sta avvitando su se stessa. Il boom si basava soprattutto sul fatto che ^SI RIVENDEVANO A VICENDA LE CASE E I TERRENI, INDEBITANDOSI AD OGNI TRANSAZIONE con le banche#http://www.cobraf.com/blog/default.php?idr=278033#278033^. In Giappone la bolla immobiliare è scoppiata nel 1990 e sono 20 anni che i prezzi dei terreni e degli immobili scendono e l'economia ristagna. Hanno retto perchè esportano con toyota, sony e nintendo, avevano alti risparmi e partivano con poco debito a parte quello immobiliare. Lo stato giapponese ha dovuto però ammassare un debito pubblico superiore a quello italiano. Dato però che in Giappone l'Elite Finanziaria Cosmopolita non è quella che comanda (^come in America#http://www.wsws.org/articles/2009/oct2009/obam-o21.shtml^) e danno la precedenza alla produzione e agli interessi nazionali, hanno retto meglio In Australia oggi ad esempio hai l'unico paese occidentale in cui la bolla immobiliare non è scoppiata ancora. Tutti pensao che sia un paese solido grazie al boom della Cina che le compra materie prime. Ma oltre a questo hanno creato sotto sotto una bolla immobiliare pazzesca, grazie agli incentivi assurdi ad indebitarsi coi mutui che da il governo australiano ha costantemente creato. La loro bolla immobiliare è estrema, guarda come il debito per unità famigliare o abitativa sia salito 4 volte tanto i prezzi degli immobili. Quando ti dicono che i prezzi delle case salgono per la domanda ed offerta è una balla, è solo l'offerta di credito che li fa salire. Ma in Australia, come in Irlanda, come in USA si tratta di un fenomeno senza precedenti, non è mai successo nella storia del capitalismo industriale un esplosione del debito su questa scala, lo vedi dai grafici stessi....

 

  By: Moderatore on Domenica 13 Febbraio 2011 23:52

....

 

  By: Gano* on Domenica 13 Febbraio 2011 23:50

> La proposta di legge era per un tetto ai bonus dei Manager di Stato Mi pareva si stesse parlando di Marchionne...

 

  By: SpiderMars on Domenica 13 Febbraio 2011 23:43

La proposta di legge era per un tetto ai bonus dei Manager di Stato non per le aziende private credo tipo Enel Eni Finmeccanica i presidenti delle autority e tantissime altre

 

  By: Gano* on Domenica 13 Febbraio 2011 23:33

> una proposta di Legge per un Tetto ai Bonus dei Manager Non so quanto sarebbe praticabile in un' azienda privata. Intendo dire, se l' azienda e' mia sono libero di pagare il manager quanto mi pare. Si potrebbe ipotizzare per le societa' una legge che consideri un danno ai soci azionisti nel caso di pagamento di bonus troppo alti. Non faccio l' avvocato, ma conosco la legge sufficientemente bene da dubitare che sarebbe possibile una qualsiasi limitazione. Anche perche' il danno ai soci sarebbe difficilmente ipotizzabile e potrebbe venire facilmente escluso dai risultati. Mi spiego: nell' anno 2011 gli utili dell'azienda X aumentano di 200 milioni di euro. Su quali basi qualcuno potrebbe asserire un danno ai soci azionisti se per l' anno 2012 il CdA (peraltro eletto dai soci stessi) attribuisce all' amministratore delegato che ha ottenuto quei risultati un bonus da 3 o 4 milioni di euro? Al contrario, i soci azionisti potrebbero asserire che nel caso non si siano raggiunti quei risultati e' stato perche' NON si sono assegnati bonus sufficientemente incentivanti. Mi pare che si vorrebbe limitare l' entita' del bonus "su basi morali". Dimenticatevelo. Non esistono strumenti giuridici (ne' del buon senso) che permettano di fare una cosa del genere. Il bonus cosi' come i salari, andrebbero invece drasticamente limitati nel caso dell' impiego pubblico.

 

  By: lmwillys on Domenica 13 Febbraio 2011 20:09

troppa gente alla manifestazione, io partecipavo come mas *** in difesa della dignità, di masculi eravamo tantini tornando indietro mi sono infilato con la moglie nel classico centro commerciale e ho comprato la passata pomì in brik da un litro all'ipercoop al prezzo più basso che io ricordi, 48 centesimi (spero non sia pubblicità) difficile trasferire al dettaglio la speculazione, nell'alimentare ci hanno provato in Nord Africa, si è visto il risultato, non credo da noi sarebbe diverso

 

  By: SpiderMars on Domenica 13 Febbraio 2011 20:00

Se trovo indecente che Marchionne guadagni quanto centinaia di operai ________________________________________________________ Non credo che Marchionne guadagni quelle somme sembra come quelle cifre che si leggono negli scambi tra giocatori cifre da capogiro ma in realtà soldi cliccaroli partite di giro..poi che sia uno scandalo è verissimo..! una proposta di Legge per un Tetto ai Bonus dei Manager era stata avanzata dalla Lega inizio legislatura proposta bocciata dal PDL e opposizioni tutte.

 

  By: giorgiofra on Domenica 13 Febbraio 2011 19:28

Il mio professore di diritto al termine della lezione sul diritto di famiglia chiese se qualcuno non avesse capito. Al che una ragazza alzò la mano e disse "professò, non ho capito bene". "Signorì" replicò il professore, " Se voi quando vi maritate facite a zoccola e vostro marito je curnuto, allora vi separate". Nella sua cruda semplicità l'insegnante aveva riassunto la sostanza della allora recente legge sul divorzio. Ora io voglio fare una constatazione terra terra, al di là della teoria monetaria. Esiste ricchezza sufficiente tanto da consentire a tutti gli italiani una vita tranquilla e dignitosa? SI Nei fatti il 10% della popolazione detiene il 50% della ricchezza. Un buon 30% degli italiani vive nell'indigenza. Questo divario sta aumentando di anno in anno. Al mio paese questo vuol dire che la ricchezza non è distribuita equamente, ovvero che nella spartizione qualcuno fa il furbo, accaparrandosi una fetta troppo grossa della torta, a scapito degli altri commensali. I quali, per poter mangiare a sufficienza devono indebitarsi, arricchendo ancora di più quel 10% di ricchi. Non se ne esce se non correggendo i meccanismi che hanno portato a questa situazione. Se trovo indecente che Marchionne guadagni quanto centinaia di operai, o che un notaio guadagni come 50 lavoratori di qualunque settore, non è perchè sono comunista, ma perchè credo che eccessive disparità di reddito siano immorali, sempre, ovunque, comunque.

 

  By: muschio on Domenica 13 Febbraio 2011 17:38

Lelik vai sul sito USEMLAB e troverai tre pubblicazioni di scuola austriaca, una è veramente apprezzabile: Cosa è il denaro, di Gary North.

 

  By: Lelik on Domenica 13 Febbraio 2011 17:02

Qualcuno ha mai letto o almeno notato il libro "Truth in Money book" di Theodore Thorne e Richard Warner? Mi risulta introvabile, ma sembra un buon punto di partenza per l'enorme discussione sulla sovranità monetaria e sulla verità del nostro sistema finanziario. Mi piacerebbe leggerlo (e ammetto che sto tentando di scaricarlo in emule) oppure apprezzerei qualche suggerimento di libri (in inglese o italiano) ben fatti che mi permettano di approfondire l'argomento che Zibordi sta tentando di mettere giustamente in primo piano da un po' di tempo a questa parte. Su quel libro da me indicato ho trovato queste note che ritengo interessanti http://loveforlife.com.au/node/5881