By: giorgiofra on Domenica 16 Gennaio 2011 21:25
Molti anni fa in Italia le maestre elementari avevano un semplice diploma magistrale con quattro anni di studi. I bambini avevano pochi compiti per casa e molto tempo per giocare. Si giocava con niente, in strada con altri bambini,e, vi assicuro, ci si divertiva molto più di oggi. Nessun bambino aveva bisogno di andare in palestra, non vi erano obesi, e non conoscevano l'inglese.
Quei bambini sono diventati i Rubbia ed i Majorana, i Fellini ed i Valletta, i Renzo Piano e gli Armani.
Voglio dire che il genio, quando c'è, viene fuori da solo.
Ma si può vivere bene ed essere felici anche facendo i meccanici o i parrucchieri, i contadini o i commercianti. Conosco tante persone praticamente analfabete dotate di straordinaria intelligenza e capacità, simpatiche, amichevoli, equilibrate.
Conosco commercianti che fanno affari in tutto il mondo senza conoscere una sola parola di inglese. Conosco imprenditori di successo che inventano e costruiscono macchine che vendono ovunque, utilizzando gli ingegneri esclusivamente per le certificazioni, ed hanno la terza media serale.
Ora pretendiamo che una maestra sia non solo laureata, ma specializzata e che frequenti la sis. Riempiamo i ragazzi di compiti e non lasciamo loro il tempo per giocare in strada. Li obblighiamo a fare diverse attività per essere meglio preparati ad "affrontare il mondo".
Il risultato che otteniamo è quello di aver prodotto una generazione di rimbambiti incapaci, laureati plurispecializzati assolutamente inutili, rimbambiti dalla TV e dai videogiochi, con l'aspettativa di avere un lavoro dirigenziale. Una società di dirigenti senza nessuno da dirigere.
Non si può più fare nulla senza un titolo. Non ha più importanza ciò che sai fare ma conta il titolo che hai. Lo sfascio e l'inconsistenza della nostra società sono sotto gli occhi di tutti. I Giovanni Rana, gli Amadori, i Cremonini, non potrebbero mai insegnare economia aziendale, non hanno titoli. Facciamo insegnare invece ai giovani laureati in economia e commercio i quali, se facessero davvero gli imprenditori, fallirebbero in breve tempo.
La donna in casa che cura i figli, i bambini che studiano meno e giocano di più, la laurea riservata a quelli che hanno davvero voglia di studiare, possibilmente pochi, sono segnali di una società forse più povera, ma senza dubbio più equilibrata e felice.