Ritorniamo alla lira?

 

  By: Ziomauri on Martedì 27 Novembre 2007 15:08

Io smetterei di venderne.....

 

  By: gianlini on Martedì 27 Novembre 2007 15:05

primo? però! ho dentro un quinto contratto in vendita a 119

 

  By: Fortunato on Martedì 27 Novembre 2007 15:04

Gianlini primo TP 119,656 Fortunato

 

  By: gianlini on Martedì 27 Novembre 2007 14:55

addirittura ora qualcuno mi ha dato ben 118,75 per un quarto tbond

 

  By: gianlini on Martedì 27 Novembre 2007 13:27

qualcuno mi ha dato 118,50 stamattina per un terzo T-bond corto mah!

 

  By: defilstrok on Lunedì 26 Novembre 2007 22:01

Non sarei così sofisticato da andare a calibrare i rendimenti con l'inflazione e quant'altro. Se guardiamo ai grafici la risposta sta lì. C'è un'ipotesi di doppio max sugli indici, e c'è uno yen che avanza sul dollaro a detrimento (finalmente) dell'aussie (e, pur semplificando, potremmo asserire che il bull mkt sulle borse è stato alimentato proprio dal carry trade tra quelle due valute). Graficamente, poi, riguardo agli indici quella odierna a me pare probabilmente la seduta più brutta e pericolosa delle ultime settimane. Al di là della price action (dal dax all'aussie partiti sui massimi e poi solo scesi), le candlesticks daily annoverano la seduta di domani tra quelle che Zibordi definisce: "O la va, o la spacca". Può darsi benissimo che abbiano talmente le redini della situazione che stiano forzando grafici e psicologia; ma se così non fosse, domani potremmo vedere precipitare anche l'Ibex e il Dax (figurarsi gli altri). In tal caso lo strappo pazzesco dei bonds, anziché inserirsi nella classica categoria del fake out, si spiegherebbe con l'imminenza di un crash. Salvo che si tratti di un bluff-capolavoro. Ma, come direbbe Fortunato, lo sapremo ex-post.

 

  By: gib on Lunedì 26 Novembre 2007 21:40

Trader, per quanto risulti folle anche a me (forse denota anche un po di panico oggi) l'azione sui bond americani e europei è proprio dettata dall'inflazione. Siamo in un sistema monetario di fiat currencies l'inflazione si manifesta con tassi in discesa, non in salita.

 

  By: trader1977 on Lunedì 26 Novembre 2007 21:33

Non riesco proprio a capire chi compra, in particolare il 2 anni, c'e' un panico pazzesco.

 

  By: trader1977 on Lunedì 26 Novembre 2007 21:29

venduti 3 a 118 04 e venduto 1 bund a 115,55 i rendimenti dei bonds sono crollati su tutta la curva e sono ormai a livelli ridicoli, mi sa che si son dimenticati dell'inflazione...

 

  By: defilstrok on Lunedì 26 Novembre 2007 21:28

Che razza di seduta... T-bond a 118 e passa; indici venduti dall'apertura fino all'ultimo minuto; cambi fermi ad eccezione dello yen; petrolio venduto e poi ricomprato. Mmmmhh... Sbaglierò, ma ci vedo la firma di una sola mano. Sbaglierò ma sia il movimento del T-bond che quello del greggio e degli indici puzzano di finta. Se lo è domani ci sarà la controfinta, sennò scoppia un bel casino. Mi sa che domani ne vedremo delle belle.

 

  By: gianlini on Lunedì 26 Novembre 2007 21:14

venduti due Tbond a 118 e un trentaduesimo tgt 115

 

  By: ciciola on Lunedì 26 Novembre 2007 20:52

Qualcuno sta seguendo il TBond??? Mi sembra che ultimamente sia salito un po' troppo e credo sia anche in ipercomprato...

 

  By: Fortunato on Lunedì 26 Novembre 2007 18:29

O che magari non sia già avvenuto questo deteroriamento, Hobi. Cosa che almeno io saprò sempre ex post come la gran parte di tutti gli attori dei mercati. Per quanto riguarda inoltre la politica monetaria della BCE posso affermare senza tema di essere smentito da chiunque che se questa istituzione sta prendendo determinate decisioni non posso e non possiamo fare altro che domandarci il perchè. In fondo loro sono a conoscenza di fatti che nessuno di noi può neanche minimamente immaginare. Se poi vogliamo mettere a confronto l'intero board della BCE con un Profumo qualsiasi, di questo si tratta, allora abbiamo voluto oltrepassare la linea dell'equilibrio. Fortunato

 

  By: hobi on Lunedì 26 Novembre 2007 18:14

Sul mercato è evidente che si stanno delineando due posizioni. Quella sostenuta da Trichet per il quale la crisi dei mercati ha ancora da mordere. E quella sostenuta da Profumo per il quale invece ,fra breve , i mercati ritroveranno un nuovo equilibrio. Io mi trovo spesso sul versante opposto della Bce,soprattutto sulla controversa questione dell'importanza del monitoraggio del M3 che è l'asse portante della sua politica monetaria. Anche questa volta ,mi schiero dall'altra parte. Se non ci sarà recessione in America i mercati ritroveranno presto il loro equilibrio. Se non l'hanno ancora ritrovata è perchè il mercato si è trovato la sorpresa delle cartolarizzazioni. Non solo non hanno affatto disintermediato il sistema finanziario ma l'hanno reso più vulnerabile per il "mismatching" delle fonti di finanziamento e per i leveraged anomali accettati sul pressupposto di cartolarizzazioni solo nominali. Ma tutto questo è in grado di provocare solo instabiità temporale salvo che venga seguito da un generale deterioramento degli attivi che solo una recessione puo provocare. Hobi

 

  By: shabib on Lunedì 26 Novembre 2007 17:43

senti , senti :tricheco ti ha sentito : (ANSA)- ROMA, 26 NOV - La correzione dei mercati e' un processo 'in corso': la crisi legata ai mutui subprime Usa pone dei rischi al ribasso per la crescita. Lo ha detto a Mumbai il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, ribadendo che 'movimenti disordinati dei tassi di cambio non sono benvenuti'. In particolare, Trichet ha sottolineato che la Bce non sta esercitando alcuna pressione per favorire l'uso internazionale dell'euro. Il presidente dell'Eurotower si e' quindi soffermato sul tema prezzi, evidenziando che 'ora ancorare le aspettative di inflazione e' piu' importante. La cosa peggiore da fare - ha aggiunto - sarebbe disancorarle'. 'La stabilita' dei prezzi e' la chiave per una crescita sostenibile', ha osservato ribadendo che l'obiettivo della Bce e' proprio la stabilita' dell'inflazione. Nel corso del suo intervento, dedicato alle economie emergenti in un mondo globalizzato, Trichet ha messo in evidenza come la crescita dei paesi emergenti e' importante per l'Europa, che puo' trarre dei benefici sfruttando le nuove occasioni che vengono a crearsi. (ANSA).