By: gerry10 on Venerdì 28 Febbraio 2014 10:25
C'è un altro aspetto "tecnico" su cui nessuno sembra soffermarsi, a proposito delle aste dei titoli di Stato tedeschi, ricordata ieri anche dal Sole 24 ore, visto che le ultime due aste di Bund non sono state sottoscritte interamente......
LA DIFFERENZA LA COMPRA LA BUNDESBANK PER LEGGE E POI , CON CALMA, SE LA COLLOCA SUL MERCATO.
da noi una roba del genere è vietata......i titoli invenduti in asta NON possono essere comprati da BankItalia .....
Dunque ????
Io non capire ????
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Non so quali siano le prassi italiane per il collocamento sul mercato primario dei titoli di Stato, ma è certo che la Banca d’Italia possiede oltre 100 miliardi di euro in BTP che, presumo, siano il frutto di acquisizioni storiche (magari risalenti ai tempi della lira) e, in parte, ad interventi più recenti.
La permanenza di queste somme stride con la regola vigente nell’eurozona di vietare il finanziamento del Tesoro da parte della Banca Centrale.
Sta di fatto che queste permanenze ci sono e continuano ad alimentarsi per cui deve esistere per forza qualche “controregola”.
Non è questione di poco conto perché il debito posseduto dalla Banca Centrale di un Paese (fuori o dentro l’eurozona) è di fatto un ammontare fittizio, frutto unicamente della “stampa del denaro” e non dei risparmi degli investitori. Una somma, per intenderci, che potrebbe essere annullata con il fatidico clic del computer.
Sarebbe interessante conoscere quali sono le quote di debito nazionale in mano alle BC dei paesi dell’eurozona.
Per intanto conosciamo il dato dei BTP italiani in pancia a Bankitalia, i quali fruttano corposi interessi di cui beneficiano i sempre più agguerriti azionisti di Bankitalia, già autori del saccheggio di parte delle riserve nazionali (i 7,5 miliardi).
L’appetito vien mangiando, e potrebbe capitare che in futuro gli sciacalli della governance bancaria si inventino una nuova appropriazione indebita a scapito di questi BTP (e di noi tutti).
Un nuovo decreto da far votare ai compiacenti (o cretini) deputati del PD-NCD-FI spacciando l’operazione (la vendita dei BTP sul mercato secondario) per una nuova ricapitalizzazione utile alla solidità del sistema.
Per placare i più riottosi, l’operazione verrà tassata con qualche provento anche per il Tesoro a copertura dei futuri buchi del governo Renzi.
Di nuovo X miliardi che se ne vanno e X-x che tornano.
E ci sarà di nuovo chi li ringrazierà.