"un articolo che ricorda come i poteri estranei ed ostili sequestrarono la volontà popolare e la democrazia reale"
IL RICATTO DELLA BCE
Sun Tzu ha scritto: “Se conosci il nemico e te stesso, la tua vittoria è sicura. Se conosci te stesso ma non il nemico, le tue probabilità di vincere e perdere sono uguali. Se non conosci il nemico e nemmeno te stesso, soccomberai in ogni battaglia.”
Nei giorni precedenti all’arrivo di Mario Monti alla Presidenza del Consiglio si verificarono esattamente le stesse dinamiche (ricattatorie) che portarono all’inserimento del pareggio di bilancio in Costituzione qualche mese dopo. Addirittura anche allora emissari della BCE si permisero di minacciare direttamente il nostro Paese e il nostro Parlamento, al fine che esso accettasse, per la poltrona di Palazzo Chigi, l’uomo della Trilaterale (Monti) : un loro uomo, dunque, alla guida dell’Italia.
Nel corso di un incontro con la commissione Bilancio del Senato esattamente il giorno dopo che Monti era stato nominato senatore a vita, gli emissari della BCE si rivolsero ai senatori presenti, tra cui il senatore della Lega Nord Massimo Garavaglia (testimone di questo colloquio) chiedendo: “Ma voi sosterrete Mario Monti ?”
Garavaglia replicò : “Ma, vedremo, c’è un governo in carica, se cade vedremo chi verrà nominato e decideremo”.
“No, no, no”, ribatterono gli ispettori, “verrà fatto il governo Monti. Voi lo sosterrete ?”
Garavaglia a quel punto: “No, non funziona così. Noi siamo stati eletti in una maggioranza, se la maggioranza non sta più in piedi si va e si vota e il popolo decide chi governa”.
Ovviamente in democrazia quella era l’unica risposta possibile, ma gli ispettori replicarono nuovamente e duramente, quasi con scherno:
“No, no, no. Non ci siano capiti. Se voi non sosterrete il Governo Monti noi non compriamo i vostri titoli per due mesi, e voi andate in fallimento.”
Tre giorni dopo, come sappiamo, Silvio Berlusconi cedeva effettivamente alle minacce presentando le proprie dimissioni e da allora iniziò ad appoggiare fedelmente il Governo Monti e le posizioni europeiste.
Era il 13 Novembre 2011 e quello resta un colpo di stato…