VACCINI e MORTI IN ECCESSO

 

  By: giaguaro on Lunedì 14 Gennaio 2013 01:45

La banca d'italia era...degli italiani.....adesso é delle banche.

 

  By: shera on Lunedì 14 Gennaio 2013 01:38

il divorzio della banca centrale dal tesoro...come si fa a credere a queste idiozie? capisco che i giornali le ripetono in continuazione... ma se la banca d'italia comprasse il debito, come lo faceva prima del "divorzio" ma quale divorzio? E' questa la causa del fallimento monetario ma anche economico e sociale dell'italia. La banca d'italia è degli italiani, non dei banchieri e dei loro maggiordomi.
Il 5 maggio 2023 ho chiesto all'AI il miglior titolo da comprare a Piazza Affari: Banca Profilo, oggi scende dello 0,46% a 0.2180 Euro
Lo sbarco sulla Luna, la più grande truffa della storia del mondo, dopo il Covid.

 

  By: giaguaro on Lunedì 14 Gennaio 2013 01:30

Con un atto coraggioso sancì il divorzio tra tesoro e banca italia..... Nooo questa non dovevi scriverla Oscar! Andreatta fece la più grande cazzata della storia!!

 

  By: traderosca on Lunedì 14 Gennaio 2013 00:27

La creazione del denaro da parte di uno Stato non è da sola la bacchetta magica. Non basta dire creiamo denaro che sono risolti tutti i problemi,il denaro va creato con una logica,razionalità,senza scardinare il sistema sociale,collegandolo a dinamiche produttive.Vi sono diverse forme per fare fronte alle necessità dello stato secondo i fondamentali suesposti:stampa della moneta direttamente dallo stato, emissioni titoli da parte dello stato o da enti indipendenti con relativo pagamento interessi da parte dello stato. Negli anni 60 ero operativo e seguivo profondamente la politica ed assaporavo il periodo tumultuoso di grande progresso economico,mai periodo fu così ricco di speranze,di gioia di vivere,di passioni.............sino al 1970 circa il paese fu caratterizzato da un boom economico,debito pubblico bassissimo,deficit sotto controllo,basse tasse solo ad alcune categorie,l'evasione era totale. Il deficit piano piano inizia crescere coi primi governi DC-PSI ed inizio delle nazionalizzazioni,ma ancora più negli anni 70 dopo il compromesso storico,in conseguenza di politiche assistenzialiste,in una corsa demagogica-clientelare tra DC-PSI e PCI.Erano gli anni del terrorismo che culminarano con la morte di Moro e le crisi energetiche.Il debito pubblico continua ad aumentare causa deficit pubblici altissimi e forti passivi primari con sempre più assistenzialismo e clientelismo. La tassazione iniziò ad aumentare sensibilmente,ma sempre ai soliti,l'evasione era enorme fu la causa principale dei disavanzi pubblici.Alla fine degli anni 70, l'inflazione raggiunse percentuali astronomiche insopportabili ben oltre il 20%, dovuta all'aumento enorme del petrolio e dall'alimentazione incessante del deficit statale che veniva colmato da emissione di titoli di stato con interessi fissati dal medesimo ovviamente molto bassi e obbligatoriamente dovevano essere acquistati dalla Banca d'italia.La situazione politica ed economica era rovente:i politici con uno stato che stampava all'occorrenza non avevano nessuna intenzione di diminuire la spesa statale per ovvi motivi e neppure fare rientrare l'enorme evasione fiscale in atto per gli stessi ovvi motivi.La popolazione era suddivisa: lavoratori che pagavano la conseguenza dell'enorme inflazione con diminuzione del potere di acquisto e aumento di tasse,imprese che godevano dell'aumento continuo dei prezzi ed una quasi totale evasione.Solo alcuni lungimiranti politici denunciavano la situazione intollerabile che ci avrebbe portato alla rovina. Agli inizi degli anni 80 la situazione era drammatica,fu nominato ministro del tesoro l'economista Beniamino Andreatta che iniziò una lotta furibonda con gli stessi uomini del suo partito(DC)e non solo per interrompere l'escalation della spesa pubblica incentivata dalla stamperia di stato.Con un atto coraggioso nel 1981 circa,realizzò il divorzio tesoro-banca d'italia che fu criticato e ostacolato da quasi tutto il mondo politico.La banca d'italia non era più obbligata ad acquistare i titoli di stato in eccedenza e i tassi venivano calcolati in base alla domanda/offerta del mercato.I tassi aumentarono sensibilmente provocando ulterieri aumenti del debito pubblico,ma le spese e l'evasione non cambiarono rotta. Il ministro Andreatta fu licenziato nel 1982 ed iniziò l'era Craxi che non modificò la spesa per interessi anzi aumentò sensibilmente per effetto dell'aumento notevole della spesa pubblica,nel contempo esplose la pressione fiscale,sempre ai soliti,ed il paese andò in malora e così finì la seconda repubblica. Gli anni 90,dopo 20 anni di follie,per la prima volta l'italia ricrea un attivo primario,ma permane un alto deficit in conseguenza del pagamento di immense quantità di interessi e la situazione permane sino ai nostri giorni...... …… 20 anni a pagare interessi creati negli anni 70 ed 80. che fare?siamo praticamente sempre stati in avanzo primario negli ultimi 20 anni, in pratica non generando debiti futuri, ma solo ripagando quelli vecchi,con bassi deficit, ma senza riuscire a ridurre in modo significativo il debito. Permane una pressione fiscale ed un livello di spese pubbliche astronomico, ed il PIL e’ piatto ed asfittico. Senza interventi non convenzionali non se ne esce!!!! imho

 

  By: traderosca on Domenica 13 Gennaio 2013 22:24

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  By: XTOL on Domenica 13 Gennaio 2013 18:11

Bullfin, sei andato fuori tema. il tema era "se nel finanziamento del BUCO sia meglio impiegare tasse,o debito,o moneta di nuovo conio". con Hobi concordo su tutto (la mia cmq è una semplificazione che continuo a ritenere azzeccata), o quasi: riguardo "all'impatto negativo per lo stock di moneta lasciata alle future generazioni", io non ce lo vedo, nel senso che (e per questo preferirei la stampa, perchè è più "onesta") suppongo che la verifica di quanto l'entrata in circolazione del denaro crei inflazione nei prezzi, non riguardi generazioni successive, ma per la maggior parte quella attiva. Se poi si arrivasse a un sistema in cui appunto lo stato non si indebita, ma spende solo per servizi e infrastrutture (stampando), quel denaro andrebbe direttamente nelle tasche di chi lo spende e l'effetto sull'inflazione sarebbe quasi immediato (massimo pochi anni). Non vorrei però che, detto questo, qcn pensasse che sono diventato un keynesiano... le storture implicite in uno stato che fa il pianificatore centrale restano in tutto il loro insostenibile peso.

 

  By: Lelik on Domenica 13 Gennaio 2013 17:09

A proposito di specialisti, Duca, una volta ho letto un aforisma che mi è rimasto impresso e mi diverte sempre molto: "Lo specialista è colui che, evitando tutti gli errori comuni, punta direttamente al disastro." Direi che a Monti la frase si addice perfettamente. Per nostra fortuna nel forum invece non è così per Hobi.

 

  By: Bullfin on Domenica 13 Gennaio 2013 15:23

Rispetto al punto 1 ) c'è un costo per lo Stato che è funzione della sua "qualità" : quando lo stato è buono è il costo del denaro "senza rischio " mentre ,quando non lo è ,c'è un aumento dovuto al rischio. STI CAZZI, allora perchè uno stato con 230% di debito paga 1% e uno con 120% paga 6%?? Forse ci sta qualcosa di diverso...piu' che qualità, che la credilità dipende anche dai soggetti che concorrono all'acquisto (o vendita) ed alle loro motivazioni. Mi scusi Hobi, ma anche lei è convinto che il 6% l'abbiamo pagato perche' il cav si è ciullato le donnine?? giusto così per capire!...ma rob de mat... Sulla stampa dimentica la funzione di stabilizzare una massa di W instabile in attesa di tempi migliori, la quale se non ci fosse farebbe crollare tutto, perchè un insoluto pregiudica un nuovo soggetto economico con un effetto domino che poi prende anche il soggetto economico virtuoso...

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

 

  By: hobi50 on Domenica 13 Gennaio 2013 13:22

XTOL metodologicamente non mi piace la sua impostazione. Semplificare e far riferimento ad un ponte( da finanziare ) è distorsivo della realtà. Ciò che bisogna finanziare, purtroppo, è un defit che è la risultante di spese correnti ed investimenti ( sempre meno ). Non si può modificare il fatto che questa sia una scelta inevitabile della politica e che comunque,le conseguenze della politica ,nel bene e nel male ,ricadono sui cittadini.Tutt'al più si puo decidere la quantità di Stato che si vuole : ma questo è un altro discorso. Quindi dobbiamo discutere se nel finanziamento del BUCO sia meglio impiegare tasse,o debito,o moneta di nuovo conio. Gli elementi da prendere in considerazione sono. 1) Costo 2) Rispetto della progressività 3) Impatto generazionale 4) Controllo del cittadino 5) Allocazione ottimale delle risorse Cominciamo dalle TASSE Rispetto al punto 1) il costo dello Stato è evidentemente zero ma c'è un costo di opportunità del cittadino che si trova con meno soldi in tasca Rispetto al punto 2) la progressività è rispettata. Rispetto al punto 3) non c'è alcun lascito negativo sulle future generazioni Rispetto al punto 4) c'è un'immediata percezione del cittadino sull'impatto della politica fiscale Rispetto al punto 5) NON c'è la percezione del cittadino se le risorse assorbite dallo stato siano ottimalmente allocate . Veniamo al DEBITO Rispetto al punto 1 ) c'è un costo per lo Stato che è funzione della sua "qualità" : quando lo stato è buono è il costo del denaro "senza rischio " mentre ,quando non lo è ,c'è un aumento dovuto al rischio. Rispetto al punto 2) c'è il rispetto della progressività perchè il rimborso avverrà in futuro utilizzando la raccoltà statale basata sulla progressività. Rispetto al punto 3) c'è l' impatto negativo per lo stock di debito lasciato alle future generazioni Rispetto al punto 4) non c'è assolutamente percezione del cittadino sulla politica fiscale. Anzi ,berlusconianamente, il cittadino non si sente le mani dello stato nelle proprie tasce sino a poco prima del disastro. Rispetto al punto 5) c'è una buona allocazione delle risorse perchè ,competendo privato e pubblico sul mercato finaziario,ci si accorge immediatamente dai tassi se vi sono degli squilibri. Passiamo alla STAMPA di MONETA Rispetto al punto 1) il costo della stato è zero ma c'è un costo implicito di inflazione per il cittadino Rispetto al punto 2) non c'è il rispetto della progressività Rispetto al punto 3) c'è l'impatto negativo per lo stock di moneta lasciata alle future generazioni Rispetto al punto 4) c'è la percezione del cittadino sulla politica fiscale sia per l'inflazione che per il livello del cambio Rispetto al punto 5) l'allocazione delle risorse destinate al sistema produttivo è di natura residuale . Hobi

 

  By: pigresan on Domenica 13 Gennaio 2013 03:40

L'euro non è una moneta, l'euro è un metodo di governo" finalmente dopo tante castronate una frase seria.

 

  By: defilstrok on Domenica 13 Gennaio 2013 03:18

Il problema, p.p., è l'euro. Ha perfettamente ragione Bagnai quando, in estrema sintesi, dice: "L'euro non è una moneta, l'euro è un metodo di governo"

 

  By: duca on Domenica 13 Gennaio 2013 02:39

Hobi è fantastico......... mi ricorda un professore che alla cena ad un convegno ci ripetè allo sfinimento che lui era uno specialista e che della sua materia sapeva tutto, e continuò tutta la sera a ripetere che solo gli specialisti riescono a risolvere i problemi e che il mondo non può fare a meno degli specialisti e così via..... alla fine aveva rotto tutti e quando gli ripetei il concetto di limite che tradotto significa che "Uno specialista è una persona che sa sempre di più su sempre meno fino a quando sa assolutamente tutto di niente". La risata di tutti fu liberatoria. Hobi rientra in questa casistica perfettamente. Forse quel professore era proprio lui.

 

  By: mb on Domenica 13 Gennaio 2013 01:28

Bè Trucco, un attimo di calmina. Io da diverso tempo sostengo che l'emotività e il moralismo di Barnard lo danneggiano, e lo sostengo tra amici (non sui vari blog tecnici). Detto questo, NON CITARE la me-mmt è come non aver detto nulla l'altra sera e Barnard stavolta ha ragione da vendere. Francamente, io mi sarei incazzato molto molto di più. Sto giro è stato un galantuomo altro che. Io risiedo a Conegliano (vicino a vittorio veneto) e sto seriamente pensando di andare a trovare la signora (12 km da casa mia) per chiederle delucidazioni in merito. Capirai a cosa può servire l'analisi di una piccola imprenditrice venta nel mare mediatico... invece bastava che dicesse che dietro la sua analisi c'erano analisti americani, keynes, mosler, il giornalista barnard.. e invece no.. farina del suo sacco. Viene da ridere per non piangere. Se poi, come temo, fosse vero ciò che dice Baranrd, e cioè che si erano sentiti IL GIORNO STESSO e lei si è oooopps, scordata di dire al nostro che andava da santoro! Bè, qui il sospetto di tramaccio e di malafede verrebbe anche ad un arcangelo del Paradiso, che diamine!!!

 

  By: Gano* on Sabato 12 Gennaio 2013 22:54

mi sembra che i risultati non siano stati dei migliori --------------------------------------------------------------------------------- No. Certo. Ma che facevi, li affamavi? Ma qui l' errore non è stato aver avuto una moneta in comune. L' errore è stato avere avuto una nazione in comune. Potevano non trasferire i fondi e lasciare secedere il Meridione. O meglio ancora i Savoia e Sua Maestà Vittorio Emanuele II, Re di Sardegna, potevano risparmiarsi la conquista dell' Italia, che forse si stava tutti meglio.

 

  By: lutrom on Sabato 12 Gennaio 2013 22:51

[...] Se vuoi avere una moneta unica devi avere trasferimento di fondi ai singoli stati, come avviene negli Stati Uniti. [...] ------------ Questo è un po' quello che è accaduto in Italia per decenni con la lira (non tra stati diversi ma tra Nord ricco e Sud povero), però mi sembra che i risultati non siano stati dei migliori (al Sud si è finito per sprecare i soldi con assistenzialismo, sostegno diretto o indiretto alle varie mafie, voto di scambio, ecc.; in pratica il Sud, invece di cercare di crescere con le sue gambe, si è adattato a sopravvivere ed a sperare nell'assistenza del Nord -in pratica invece di imparare a pescare la gente aspettava che gli dessero il pesce...-): credo che ogni area economica (di una certa ampiezza ed omogeneità) dovrebbe avere una sua moneta (addirittura qui ho letto che sarebbe stato bene che anche l'Italia avesse avuto due monete...).