Will, quando sento parlare di "cultura" metto mano alla fondina.
Cosa e' stata la cultura nei secoli dei secoli ? Ai tempi dei greci era Platone, Aristotele,
Aristofane, e mio cugino Socrate. Tutto sommato non facevano troppi danni, le plebaglie
rimenvano indenni dalle loro cazzate, Idem quando ai greci subentrarono i romani.
Poi arrivarono i papi, vescovi, cardinali, signorotti locali e l'acculturato divento' il
buffone di corte che il signorotto amava mostrare agli ospiti importanti.
Ma il disatro finale e irrversibile si e' avuto in epoca moderna in cui uno studente
di filosofia si dichara "filosofo", cosi' come un imbianchino si dichiara pittore e
uno zampognaro si dichiara musicista. Peggio degli acculturati (o presunti tali)
ci son solo i critici, cosa sono i critici? Son queli che non essendo riusciti a fare
un cazzzz "criticano" quelli che invece han saputo fare, e cosi' si alimenta un
fastidioso chiacchiericcio che si alimenta nel secoli senza venire mai a capo di niente.
Fino ai giorni nostri in cui se sai con chi trombava Dante, o se Boccaccio fosse
un po' finocchio sei uno che ha la cultura, se invece non sai allacciarti nemmeno
le scarpre non e' un problema, tanto te le allaccia il negro.
P.S. il mercato della cultura e' uno di quelli piu' marci e puzzolenti, si tramanda
da padre in figlio, e se sei fuori hai solo due possibilita': farti trmbare se sei
una bella gnocca, oppure sperare di incrociare il potente di turno un po'
finocchio se sei un uomo.
Te capì ?