By: giorgiofra on Mercoledì 11 Settembre 2013 17:44
Leggendo gli ultimi post capisco che la crisi economica che stiamo vivendo è l'ultimo dei problemi. Mi pare che troppe persone abbiano completamente perso il senso della vita. Probabilmente io appartengo alla categoria degli ingenui, e credo che l'uomo agisca non solo per motivazioni utilitaristiche, ma anche attraverso la forza irrazionale dell'amore.
E' lo stesso amore che ci porta a sacrificarci per le persone care, o ad aiutare degli sconosciuti. E' lo stesso amore che ha tenute unite le famiglie e le comunità. E' lo stesso amore che ha fatto si che noi oggi esistessimo. E' lo stesso stupido ed irrazionale amore che ancora regola la vita di quelle società che ci stanno soppiantando.
E' quella forza enorme capace di cose impensabili, e la cui assenza sta determinando la nostra estinzione. Perchè l'assenza di amore accresce l'egoismo, e con esso l'individualismo. Ed una società di individui soli, egoisti, che pretende di dare un prezzo ad ogni cosa, e misura i rapporti umani solo in termini di scambi economici, è una società debole, pronta a cadere alla prima spallata.
Eppure io sono fiducioso. Sono convinto che dopo la grande ubriacatura collettiva dell'edonismo sfrenato, ci sarà una riscoperta ed una riaffermazione di quei valori senza dei quali nessun popolo sopravvive a se stesso. Quelli che affermano di non voler mettere al mondo dei figli, perchè il futuro è imprevedibile e pieno di difficoltà, dovrebbero chiedersi come mai i loro genitori li hanno generati quando anche mettere un piatto in tavola era un'impresa. Eppure sono vivi, e la vita, nonostante tutto, è una cosa meravigliosa.
Ma c'è una cosa che denota, a mio parere, una grande immaturità. La morte fa parte della vita, così come il declino della propria salute. Non accettare questo vuol dire non accettare la vita, che per ogni specie ha questa indispensabile matrice. Non esiste forma vivente che non invecchi e non muoia. Ma può un uomo non accettare la vita? Può un uomo augurarsi che il pianeta si trasformi in una landa desolata priva di ogni forma vivente?
Non credo. Un uomo accetta la vita, con tutti i suoi problemi, le sue lotte, le sue incertezze, i suoi rischi. Ma anche con tutti i suoi meravigliosi momenti, seppur brevi.