By: farenheit on Mercoledì 11 Settembre 2013 14:12
"E' inutile che rompano le b_alle con queste storie...gli italiani di figli NON NE FANNO.
Punto. E che non mi vengano a raccontare della crisi, delle difficoltà, della rava e della fava !
Rinunciare alle cene fuori, ai viaggi, al divertimento, ai vestiti etc è difficile ….anzi, sembra quasi impossibile.
Se fai i figli, oggi, hai cazzi acidi. Ma chi li fà, lo fà perchè dentro sé ha passione, ha cuore, ha voglia del futuro, ha voglia di costruire......."
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Io invece c'ho un'altra teorìa: visto che i figli sono stati sempre fatti in massa, specialmente nelle società più povere ed arretrate culturalmente, ovvero proprio quelle che meno si possono permettere di crescerli sani ed istruiti, sono quelle che più procreano, io dico che molto spesso la discriminante tra il fare e non fare figli NON è sulla voglia o meno di continuare a divertirsi, ANZI, i figli, qualora si facciano li si fanno per la soddisfazione dell'atavico desiderio istintivo (cioè quando le feste non ti divertono più allora si passa ai figli) poi interviene la razionalità della mente umana che trova giustificazioni postume, quali l'amore (ma amore dechè, di chi ancora non esiste?) la voglia di futuro ed altre amenità. Il che mi suscita sempre il ricordo di un conoscente appassionato di alfa romeo, che trovava sempre scuse preventive per accattarsi l'ultimo modello di punta, trovando problemi a non finire a quella che aveva in uso. Mentre chi sceglie di non procreare magari lo fa, lungi dai fini utilitaristici, considerato che poi non è che siamo stati investiti da chicchessia della responsabilità della conservazione della specie, nella consapevolezza che in fondo la Vita per bene che ti va è una condanna già scritta al decadimento fisico, alla vecchiaia ed all'angoscia perpetua della morte. Per bene che ti va perchè se per caso non ti andasse bene le atrocità che potrebbero capitare al futuro nascituro a cominciare dalle malattie, sono indescrivibili. Ecco che allora uno (o ancora più significativo UNA) potrebbe rinunciare a procreare NON per una cena di gala in più, ma ANZI, soffocando il desiderio, per la consapevolezza e l'ETICA di non giocare alla roulette russa sulla pelle di chi ancora non c'è per potergli chiedere almeno permesso. Per cui c'è da aspettarsi che le società più evolvono culturalmente e spiritualmente e MENO procreeranno. Almeno fino a quando non se ne saprà di più sul mistero della Vita. Ma nel dubbio i più coscienziosi opteranno per il princìpio di precauzione. Se questo significa l'indebolimento di certi gruppi etnici a scapito di altri meno evoluti io non lo so, ma avendo IO evitato una possibile sofferenza ed una futura morte non credo di aver fatto male e fancùl alle scuole che chiudono e chissene.
saluti.