Tasse sul reddito

 

  By: gianlini on Lunedì 29 Luglio 2013 11:38

cioè tu che invece sei furbo per davvero, come una gran parte degli italiani, pensi davvero che la maggioranza di questi soldi è di gente che si è sparata e non di gente che se li è imboscati facendoli sparire apposta? che poi sia difficile rintracciarli è un altro paio di maniche, ma da qualche parte quei soldi io penso che ci siano.....

 

  By: Gano* on Lunedì 29 Luglio 2013 11:33

[Gianlini] fra conti qui e all'estero gli italiani hanno almeno 2500 miliardi di liquidità, prenderne 500 non è così difficile.. ---------------------------------------------------------------------------------------- Peccato che se ti hnno già portato via l' azienda, la casa e tu come conseguenza ti sei sparato, è difficile che riescano a riprenderti i milioni di euro che ancora gli devi. Magari possono prendere un rene al figlio o mandare la figlia in una casa di piacere finché le cartelle esattoriali non sono state tutte ripagate. Non ci scherzo troppo perché magari qualcuno sta pure pensandoci per davvero... Se questi soldi ci fossero li prenderebbero, no? Non mi sembra che sia gente che si fa troppi problemi ad esigere i crediti...

 

  By: VincenzoS on Lunedì 29 Luglio 2013 11:30

x Giorgiofra ...la mia non è un'apologia dell'artigianato. E evidente che solo l'industria può produrre merci di qualità a basso costo, e quindi renderle accessibili a tutti. .... Il nocciolo della questione è un altro: deve o non deve esistere una no tax area che consideri le esigenze minime vitali di una persona? E' moralmente concepibile che lo stato pretenda dalla sartina il 100% del suo miserabile reddito? O che consideri parassita la casalinga che si cura di accompagnare a scuola i bambini dei vicini ed a riprenderli e trattenerli fin quando la madre non rientri dal lavoro, guadagnando magari 400 euro al mese? --------------------------- Giorgio, io personalmente sarei favorevole all'abolizione di ogni tipo di tassa. Le tasse creano distorsione al naturale ciclo economico. Dire zero tasse è come dire tasse uguali per tutti. Se quindi le tasse esistono esse devono esistere in modo tale che la distorsione che esse creano sia la minima, quanto più possibile simile a quella che si avrebbe a zero tasse. Cosa c'è di inconcepibile che le varie sartine di cui tu parli si organizzino, per esempio, in cooperativa cosa che tra l'altro le renderebbe più efficienti perché una si occuperebbe solo degli orli ai pantaloni e l'altra solo delle cerniere lampo? Incasserebbero di più e ci sarebbero anche i soldi per pagare le tasse al apri delle aziende industriali. Ti faccio un esempio che è sotto l'occhio di tutti relativo al settore dell'artigianato. Ci sono una marea di lavanderie a secco che hanno le macchine utilizzate si e no al 50 %. Non sarebbe molto più logico che si consorziassero trasformando le attuali lavanderie in punti di raccolta mettendo su un laboratorio con macchine più grandi ma che verrebbero usate al 90 %. Non lo fanno perché ognuno vuole essere padrone a casa propria e perché sarebbero più facilmente controllabili dal fisco. Ma quello che perderebbero pagando un po' più di tasse lo guadagnerebbero in efficienza.

 

  By: gianlini on Lunedì 29 Luglio 2013 11:21

Gano, balle! lo Stato può fare quello che vuole.... se decide domani di prendersi i tuoi bilocali, li prende e basta.... e così può fare con 200 o 300 o 500 miliardi, certo non tramite le attuali misure normali,.. fra conti qui e all'estero gli italiani hanno almeno 2500 miliardi di liquidità, prenderne 500 non è così difficile...

 

  By: Gano* on Lunedì 29 Luglio 2013 11:07

Gianlini riguardo a quei 272 (o 545 oramai le cifre ballano) miliardi che secondo te non aspetterebbero altro che di essere colti dall' stato, ecco cosa dice Saccomanni, in un intervista riportata dall' ottimo sito http://www.scenarieconomici.it/ ^Non pensa che il fenomeno dell’evasione sia sopravvalutato? Si parla di 272 miliardi di sommerso, ma poi vengono recuperati solo 12 miliardi l’anno. «E’ molto difficile stimare una cosa che per definizione viene tenuta nascosta. In più, come ha spiegato la Corte dei conti, in quell’ammontare figura una lunga serie di crediti non esigibili. Sono numeri teorici e se si cercano coperture per spese, non è da lì che potremo tirarle fuori».#http://www.scenarieconomici.it/saccomanni-parla-di-ripresa-tassazione-capitali-in-svizzera-imu-spensing-review-riordino-detrazioni-e-deduzioni/^ Crediti non esigibili. Come ti avevo detto io l' altra volta. ora lo dice un ministro della Repubblica. E sai cosa significa "crediti inesigibili"? Che chi è in debito per questi soldi è fallito, gli hanno portato via tutto, la sua azienda è chiusa e non vale più nulla, gente che si è sparata. Quesi soldi non ci sono.

 

  By: muschio on Domenica 28 Luglio 2013 23:55

"Magari se mi fanno entrare mi convinco anche io che non c'è niente di male, scrivo solo per invidia che non mi hanno contattato.... )." ahahah Mitico Zibo!

 

  By: Gano* on Domenica 28 Luglio 2013 22:36

GZ, ho letto ora il tuo post delle ore 12:42. Veramente un bel post. Complimenti!

 

  By: gianlini on Domenica 28 Luglio 2013 22:26

mah.... come dire che giocano a calcio per imporre un qualche schema di gioco, ma non sono interessati a vincere la Champions.... e mi sembra che all'uomo anglosassone fra industriali indiani, petrolieri arabi, costruttori cinesi, businessmen sudamericani e mafiosi russi, sfuggano prede da tutte le parti..... tutto sommato, in proporzione, è andata molto meglio a Blair, Clinton o Obama che non ai loro danti causa....

 

  By: foibar on Domenica 28 Luglio 2013 22:05

Quando non sai più cosa fare dei soldi brami il Potere, cosi facendo/pensando il tuo io si espande a tal misura che ti senti pari ad un dio.

 

  By: Gano* on Domenica 28 Luglio 2013 22:01

("... esiste una network nel mondo "anglofilo" di cui ho fatto parte per due anni negli anni '60 e di cui ho potuto leggere i documenti segreti. Non ho nessuna avversione nei confronti degli obiettivi che si propone e per tutta la vita sono rimasto in contatto con questa network, obiettando solo ad alcune sue politiche... ------------------------------------------------------------------------------------------ Sa molto di Manifest Destiny, la missione dell' uomo bianco (anglosassone) di tenere in mano i destini del mondo in quanto più "civile". E' l' eredità dell' Impero britannico poi raccolta dal Presidente Monroe. x Gianlini: non è alla ricchezza personale che mirano.

 

  By: gianlini on Domenica 28 Luglio 2013 21:03

ma se fossero davvero così potenti e bravi, non dovrebbero essere molto molto più ricchi di quanto sono? alla fine gli uomini più ricchi al mondo hanno fatto qualche programma software, detengono monopoli telefonici in Messico o HK , fanno profumi o snack dolci, fanno trading, vendono vestiti, possiedono catene di negozi e grandi magazzini, alcuni addirittura fanno roba tipo film o detengono tv per trovare il primo banchiere bisogna arrivare al 46esimo posto della classifica Forbes (il fratello del defunto Safra) in Brasile e il primo americano o UK è 316esimo! bastava, per dire, fare una crema alle nocciole un po' buona e arrivavi 23esimo.....

E' un fatto documentato che esiste la network dietro le Banche Centrali - Moderatore  

  By: Moderatore on Domenica 28 Luglio 2013 19:51

fino agli anni '60 queste cose erano note e la memoria si è persa solo di recente... Facciamo un esempio di quelli che dovrebbero convincere o perlomeno incuriosire. ^Carroll Quigley#http://en.wikipedia.org/wiki/Carroll_Quigley^ è un professore che è stato il mentor di Bill Clinton all'università di Georgetown. Qui un ^video di Bill Clinton che lo ricorda come il suo professore#https://www.youtube.com/watch?v=GMVVQLA_dGg^ che lo ha ispirato, alla convention Democratica. Non sono cose che invento, senti Clinton che dice che Quigley è stato la sua "ispirazione". Bene, sai cosa scriveva nella sua opera magna : ^"Tragedy and Hope" di Carroll Quigley#http://www.amazon.it/Tragedy-Hope-History-World-Time/dp/094500110X^ (su Amazon....) ? ("... ^esiste una network nel mondo "anglofilo" di cui ho fatto parte per due anni negli anni '60 e di cui ho potuto leggere i documenti segreti#http://www.wanttoknow.info/articles/quigley_carroll.tragedy_hope_banking_money_history^. Non ho nessuna avversione nei confronti degli obiettivi che si propone e per tutta la vita sono rimasto in contatto con questa network, obiettando solo ad alcune sue politiche... "....il potere del capitalismo finanziario ha un altro ^obiettivo a lungo termine, niente di meno di creare un SISTEMA MONDIALE DI CONTROLLO FINANZIARIO in mani private in grado di dominare il sistema politico di ogni paese e l'economia mondiale#http://www.wanttoknow.info/articles/quigley_carroll.tragedy_hope_banking_money_history^. Questo sistema mondiale viene controllato IN MODO FEUDALE DALLE BANCHE CENTRALI DEL MONDO CHE AGISCONO TRAMITE ACCORDI SEGRETI...") ----- Capitolo "History of Banking and Money", tratto dal libro di Carroll Quigley's ^"Tragedy and Hope"#http://www.wanttoknow.info/articles/quigley_carroll.tragedy_hope_banking_money_history^ ----- "There does exist ... an international Anglophile network ... which we may identify as the Round Table Groups. I know of the operations of this network because I have studied it for twenty years and was permitted for two years, in the early 1960's, to examine its papers and secret records. I have no aversion to it or to most of its aims and have, for much of my life, been close to it and to many of its instruments. I have objected ... to a few of its policies ... but in general my chief difference of opinion is that it wishes to remain unknown, and I believe its role in history is significant enough to be known." -- Caroll Quigley's Tragedy and Hope, Chapter 65 "The powers of financial capitalism had another far-reaching aim, nothing less than to create a world system of financial control in private hands able to dominate the political system of each country and the economy of the world as a whole. This system was to be controlled in a feudalist fashion by the central banks of the world acting in concert by secret agreements arrived at in frequent private meetings and conferences." -- Caroll Quigley's Tragedy and Hope, Chapter 20 ----------- Clinton è diventato Presidente a 42 anni di colpo e non lo conosceva quasi nessuno fino all'anno prima, stile Obama. E' stato grazie a Quigley, il suo mentore, che lo ha introdotto nella "network" di cui ha scritto poi...? La prima volta che ho trovato siti che citavano queste cose (e ce me sono centinaia...) non ci ho fatto caso. Con la crisi di Lehman e quello che è seguito e ora con lo strangolamento inspiegabile di paesi come l'italia ho letto qualcosa in più. Alla fine oggi con internet se hai voglia trovi tutti i riferimenti, controlli ed è tutto documentato, sono informazioni che esistono da anni, ma non vengono pubblicate sui libri che trovi in libreria e non trovi in una biblioteca tipica italiana e ovviamente che nessun giornale o rivista riprende. Con internet le puoi verificare perchè questi libri osono disponibili ancora in stampa o sono stati scannerizzati e messi gratuitamente su internet. Non esiste il minimo dubbio per una persona razionale che si informi oggi su internet, che esista una network nel mondo "anglofilo" cioè centrata in USA e UK e le ex-colonie inglesi che manovra il potere finanziario, grandi banche, mega fondi, banche di investimento, private equity, dinastie finanziarie tipo Rothschild, Rockfeller e ha come perno le Banche Centrali occidentali... Da quando scriveva Quigley negli anni '60 questa network ha fatto continui progressi e oggi ormai controlla la maggioranza dei governi occidentali: in Inghilterra, Canada, Stati Uniti, Australia (Italia, Spagna...) in particolare i partiti sono una facciata per questa network. In altri paesi come la Germania a causa della sua storia non controlla direttamente i politici e tutti i media, ma influenza lo stesso. In Russia invece ha perso il controllo con Putin, nei paesi asiatici invece non ha una base locale radicata ovviamente e li influenza da fuori, tramite la forza dell'America e della finanza di Londra e New York. Questa network basata nel mondo "anglofilo" che agisce tramite la Banche Centrali, il Fondo Monetario, la Banca Mondiale, Morgan Stanley, JP Morgan, Goldman Sachs, Citigroup, Barclay's, Hsbc, Societe Generale.... e che ha dietro tanti gruppi finanziari e dinastie collegate tra loro, come gli Agnelli o DeBenedetti... è il potere vero. Come spiegava Quigley, il professore di università e mentore di Bill Clinton, è da prima degli anni '60 che esiste e agisce secondo un piano di lungo periodo per arrivare a controllare i governi e le economie. (Quigley argomenta che questo schema di controllo finanziario e di un governo unico mondiale è una cosa buona. Se leggi tra le righe Monti e Prodi dicono le stesse cose, non ci trovano niente di male, hanno dichiarato che la crisi e la depressione sono necessarie per spezzare le resistenze nazionali e dare il controllo all'elite finanziaria globale dei banchieri e finanzieri, tra sui sono stati ammessi. ....Magari se mi fanno entrare mi convinco anche io che non c'è niente di male, scrivo solo per invidia che non mi hanno contattato.... ). Fatto questo esempio documentabile allarghiamo il discorso. Per un secolo, da metà '800 fino alla seconda guerra mondiale, la discussione e il conflitto che ha eccitato più gli animi e attirato più pensatori, riformatori e intellettuali a discutere è stata (assieme a quella della proprietà privata e del comunismo di Marx) la questione della moneta, delle banche, del debito e del potere finanziario internazionale sorto nel XIX secolo che controlla queste tre cose. Nel 1870 o 1900 o 1930 c'erano libri su libri e partiti politici e movimenti che non parlavano d'altro che del dominio dei banchieri e finanzieri dietro le quinte, del fatto che i progressi della scienza e tecnologia non portavano più benessere per la maggioranza e venivano vanificati da guerre terribili a causa del dominio della finanza. Le guerre come il Risorgimento o quella del Sudafrica coi Boeri venivano spiegate come dovute alle manovre di banchieri e dinastie finanziarie. Il capo del partito liberale inglese Lloyd George lamentava che "in Inghilterra comanda ora Rothschild...". Il sindaco di New York, John F. Hylan, nel 1911: ("the real menace of our republic is the invisible government which, like a giant octopus, sprawls its slimy length over our city, state and nation. At the head is a small group of banking houses, generally referred to as 'international bankers.'") Benjamin Disraeli, primo ministro inglese tra il 1850 e 1870 circa, ^nel suo romanzo "Coningsby"#http://en.wikipedia.org/wiki/Coningsby_(novel)^ ha come protagonista Nathan, che rappresenta un finanziere ed è un ritratto del suo amico Rothschild che descrive in questo modo (assieme ai suoi fratelli: " il padrone e signore dei mercati del denaro nel mondo e naturalmente il padrone e signore di ogni altra cosa... ^teneva ipotecate letteralmente le tasse del Sud Italia e i re e ministri si facevano guidare da lui..#http://en.wikipedia.org/wiki/Coningsby_(novel)^.") ("the lord and master of the money markets of the world, and of course virtually lord and master of everything else. He literally held the revenues of southern Italy in pawn, and monarchs and ministers of all countries courted his advice and were guided by his suggestions). Esagera ? sicuro, è un romanzo, ma è scritto dal primo ministro inglese Disraeli.... Tanta gente spiegava con il potere dei banchieri l'esito della I Guerra Mondiale in cui inspiegabilmente gli Stati Uniti entrarono facendo perdere la Germania, così la rivoluzione bolscevica con Trotsky che da NY arriva in Scozia e invece di tenerlo lì dove è agli arresti gli inglesi lo fanno andare a Pietroburgo in modo che rovesci lo zar che è loro alleato ! Ma a parte i veri e propri complotti in generale si parlava sempre di moneta e banchieri. John Ruskin ad esempio era un critico di arte, architettura e letteratura famoso, un mio amico che ora è prof di storia dell'architettura ricordo per dieci anni non ha fatto altro che lavorare su Ruskin. Ma ^Ruskin era anche ossessionato dalla questione della moneta#https://secure.gn.apc.org/members/www.bilderberg.org/phpBB2/viewtopic.php?t=2374&sid=6a8b3dae1f9718e99abc2fea31937baa^, del debito e delle banche e ha scritto cose più acute di quelle di Keynes. E così Proudhon, il fondatore del socialismo in Francia non marxista, Dostoievsky, Benjiamin Disraeli, Bakunin, Henry Ford, Thomas Edison, Fred Soddy premio Nobel per la chimica, Silvio Gesell, Ezra Pound non fece altro per tutti gli anni '30 che agitarsi e scrivere sulla moneta e i banchieri e per questo motivo appoggiò il fascismo e lo misero dieci anni in manicomio, il maggiore Douglas, Arthur Kitson che era uno dei maggiori ingegneri e dell'epoca e spese metà della sua vita per la riforma della moneta. I libri intitolati "La Cospirazione dei banchieri" si sprecavano, ma erano scritti da personaggi importanti come Kitson che parlava con il primo ministro e scriveva editoriali sul Times (^vedi "The Bankers Conspiracy" di Arthur Kitson#http://www.nla.gov.au/apps/cdview/?pi=nla.gen-vn5970385-s90-e?^). Henry Ford sosteneva che la prima guerra mondiale era stata orchestrata da una network della finanza e che durante un viaggio per nave in Europa aveva incontrato due personaggi che glielo avevano confessato e aveva creato un giornale apposta per parlare solo di moneta, debito e banchieri, glielo hanno fatto chiudere durante la Depressione quando anche lui era in difficoltà finanziarie Negli anni '30 la maggioranza degli economisti di Chicago portò a Roosevelt la proposta delle banche al 100% di depositi, cioè che funzionano come le banche cooperative e non prestano altro che quello che la gente gli deposita allo scopo dichiarato di investirlo. Era il ^Chicago Plan di cui ora parla il Financial Times e anche il Fondo Monetario#http://www.imf.org/external/pubs/ft/wp/2012/wp12202.pdf^. In questo modo toglievi alle banche la creazione di moneta....

 

  By: lutrom on Domenica 28 Luglio 2013 19:34

Mauco, hai sostanzialmente ragione! Comunque va detto che una volta le tasse erano in generale molto più basse perché lo stato aveva funzioni e compiti molto più limitati, quindi costava di meno: la sanità pubblica quasi non esisteva, le pensioni quasi non esistevano, la scuola statale era ridottissima, gli invalidi non avevano pensioni, ecc. ecc. ecc. Ed è stato così per secoli: le funzioni dello stato si sono ampliate moltissimo in tempi vicini o vicinissimi a noi; logicamente tutto questo ha richiesto tasse molto più alte che le popolazioni dovevano versare. A tutto ciò si è aggiunto il principio socialista (di origine cristiana) della redistribuzione: cioè i ricchi devono pagare più tasse per "dare qualcosa" ai meno ricchi. Secondo me questo aumento dei compiti e delle funzioni dello stato ha avuto i suoi lati positivi, ma poi si è arrivati all'eccesso che stiamo vivendo oggi , per cui lo stato controlla e gestisce di tutto, tassa a livelli stratosferici, aiutato da una burocrazia opprimente, numerosissima e parassitaria che blocca spesso la libera iniziativa (l'Unione europea, checché ne dicano i branchi di somari raglianti, è l'apoteosi del sistema iperstatalista e burocratico odierno). Poi si è aggiunto a questo un altro assurdo: la redistribuzione ha finito per schiacciare molti piccoli (negozianti, piccoli commercianti, piccoli industriali, dipendenti, alcune famiglie numerose, ecc.), tutta quella gente che teoricamente avrebbe dovuto aiutare, e questo a tutto favore della grandissima industria, delle multinazionali, delle grandi banche e della grande finanza internazionale che spesso, IN RAPPORTO, pagano la novantesima parte delle tasse di un operaio o di un piccolo imprenditore (per cui la redistribuzione sta facendo il contrario della sua funzione originaria!!!). E i branchi di asini ragliano sempre più forte...

 

  By: mauco on Domenica 28 Luglio 2013 16:59

Queste idee il nostro ospite le ha esposte anche in precedenza e alcune cose le ho salvate sul mio PC perché per me rare e preziose. Non le avevo mai lette prima, ed ho i miei anni, e continuo a non leggerle anche adesso. Ma ancora le ri-salvo egualmente perché il diabolico Zibordi ci aggiunge ogni volta un dettaglio,un esempio,una coloratura che le fa sempre interessanti.La prima volta che gli ho sentito dire che fino ai primi decenni del '900 le tasse sul reddito non esistevano sono trasecolato. Ho voluto controllare e non è stato facile trovare le conferme perché è uno dei tabù dei nostri tempi grami.Quest'uomo intelligente ha in testa un reperetorio di conoscenze tecniche,idee, informazioni, che si è costruito attraverso percorsi mentali capaci di adattamento e mutazioni, pur rimanendo un corpus coerente e solidissimo. Tutto ciò ne fa una risorsa preziosa, cui mi sento privilegiato di poter accedere. Sarebbe un vantaggio per la collettività tutta se si riuscisse a a far conoscere ad una platea più ampia il suo pensiero e io credo che i tempi sarebbero maturi adesso perché questa intelligenza diventi risorsa per chi intenda agire politicamente sulle sue premesse.

 

  By: mauco on Domenica 28 Luglio 2013 16:55

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