Il sommerso delle mafie ? 1% del PIL - Moderatore
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By: Moderatore on Mercoledì 16 Gennaio 2013 13:29
A proposito del sommerso in Italia che sarebbe di 150 o 250 o 350 miliardi di euro (per cui saremmo più ricchi di quello che sembra e la caccia agli evasori troverà i soldi per ridurre un giorno le tasse ecc...). Berlusconi ad esempio sta raccontando una cosa totalmente falsa ora e cioè che il PIL italiano sarebbe in realtà più alto per via del sommerso che non viene contato...
Qui ho sempre sostenuto invece che innanzitutto è falso perchè il PIL italiano include la stima del sommerso e poi che il sommerso viene sovra-stimato, nel nord-italia è sceso ed è in linea con il resto d'europa, sotto il 10% del PIL. Nel sud-italia è stimabile intorno al 15-20%, perchè da una parte c'è una economia più fragile che senza evasione sparirebbe e dall'altra c'è una fetta della delinquenza organizzata.
Ma per le mafie sono anni che si leggeva la balla che avrebbero fatturati di 150 miliardi e più. Ora finalmente esce uno studio dettagliato che mostra che, come dicevo io invece, si tratta solo di fatturati di 30 miliardi l'anno e come profitti nascosti in nero un 1% e rotti del PIL.
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^Le Mafie Incassano 13 Miliardi all'Anno#http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-01-15/mafie-impoveriscono-miliardi-anno-170219.shtml?uuid=AbGjrdKH^
Quando va bene incassano 13 miliardi all'anno: non si può certo dire che le mafie italiane se la passino male anche se questa cifra viaggia abbondantemente sotto le stime che nel recente passato sono giunte a valutarne il "bottino" fino a 150 miliardi. «Il crimine – si legge infatti nella ricerca – paga molto meno di quello che si dice. Va sfatata a livello mediatico la convinzione che le organizzazioni criminali abbiano un fatturato pari a circa il 10% del Pil».
Il ricavo annuo è calcolato all'interno della ricerca "Gli investimenti delle mafie", commissionato dal Viminale al centro di ricerca Transcrime dell'Università Cattolica di Milano e che viene presentata oggi in ateneo.
La torta che finisce nelle tasche di ‘ndrangheta, camorra, Cosa nostra e Sacra corona unita è solo una fetta – tra il 32% e il 51% - dei ricavi che generano ogni anno le attività illegali, pari in media a 25,7 miliardi. ^Più o meno l'1,7% del prodotto interno lordo (Pil)#http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-01-15/mafie-impoveriscono-miliardi-anno-170219.shtml?uuid=AbGjrdKH^ o, se preferite, 427 euro per abitante. ...
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Come si vede, in termini di fatturato camorra, mafia e ndrangheta rappresentano una % non significativa del reddito nazionale, il sommerso dovuto ai profitti nascosti della delinquenza è intorno all'1% del PIL.
Il Pil italiano oggi è di 1600 miliardi e include già una stima del 17% di sommerso, quindi circa 270 miliardi di sommerso! che è esagerata. Spesso si citano mafia, camorra e delinquenza varia come fattore importante del sommerso, ma come è ovvio per chi abbia un poco di dimestichezza con i numeri economici erano solo esagerazioni propagandistiche... I loro ricavi sono stimati tra i 20 e i 40 miliardi massimo e dato che ovviamente anche loro hanno delle spese i loro utili in nero sono stimati sui 13 miliardi di euro l'anno.
Ma tutte le componenti del sommerso vengono sovrastimate e IL NOSTRO VERO PIL E' PIU' BASSO e non più alto quindi di quello che indicano le stime Istat.
I governi hanno interesse però a sovrastimarlo. Ad esempio per riuscire ad entrare prima nel "Serpente Monetario" nel 1990 e poi nell'euro a fine anni '90 i governi e non solo dell'Italia, ma anche della Grecia e Portogallo hanno gonfiato le stime del sommerso incluse nel PIL.... In questo modo sono riusciti a far rientrare il debito/PIL nei parametri di Maastricht... Ma intanto siamo stati vittime di questa incredibile propaganda mitologica per cui l'Italia sarebbe questo paese con enorme ricchezza nascosta, in nero, sommersa (150 miliardi, 200 miliardi, 250 miliardi, 300 miliardi di "economia sommersa"...). E' stato costruito questo mito della grande ricchezza italiana sommersa che va stanata con la GdiF, Equitalia e i redditometri, anche se tutte le statistiche dei consumi e della spesa dicono da anni che non esiste...