La bassa crescita dei nuovi ricoverati in terapia intensiva è un chiarissimo ed inequivocabile segno di svolta.
L’Italia deve pensare subito ad un piano nazionale di ritorno graduale alle attività economiche oppure la miseria e il degrado delle strutture sociali faranno più vittime del virus stesso. Il momento è questo, ogni giorno perso costituisce un passo verso il terzo mondo industriale, dei servizi e sociale.
Qui ho spiegato come.
Il mestiere del politico è quello di fare la sintesi di diverse esigenze, l’Italia non può permettersi di vedere la curva dell’epidemia crollare e solo dopo rimettersi a produrre, soprattutto perché paesi concorrenti non sono in completo lockdown economico (specie la Germania).
Purtroppo ho molte ragioni per credere che non lo faranno, e di ordine etologico (hanno annusato un grande potere), e di ordine economico (hanno in mano la leva per recuperare centralità a se stessi)