Quella economico-finanziaria e' materia complessa e, per molti aspetti, controintuitiva.
Facciamo un gioco, supponiamo di fare un bel muro longo il po, cosi' avremmo, un nord
florido e un sud pezzaculista, ed, effettivamente, questa sarebbe la situazione al tempo
t=0.
Pero' poi interviene il destino cinico e baro a fare il suo sporco lavoro, in breve tempo avremmo
che i salari della padania, per forza di cose, debbano convergere verso quelli tedeschi (per
non parlare di quelli svizzeri).
Quanto durerebbe la fabbrichetta del sior Brambilla con l'operaio che quota 3k netti/mese?
Durerebbe quanto un gatto sulla tangenziale.
Ma la si puo' anche raccontare in un altro modo: i forzafasciopadanari, perfino quelli piu'
insospettabili quali Delta, han tutti il dente avvelenato contro la Germania perche' con l'euro
avrebbe beneficiato di un cambio debole rispetto al marco, a danno di Cialtronia che invece
ha dovuto subire l'onta di un euro forte rispetto alla lira. (*)
La cosa, al netto del fatto che una fauna seria avrebbe dovuto saperlo e prendere le necassarie
contromisure nel corso di 20 anni, e' sicuramente vera.
Questo pero' implica un altro aspetto che non puo' far piacere ai padanari: se quanto detto
sopra e' vero per una "moneta unica", lo e' ancora di piu' nel caso di "nazione unica", ergo, si
potrebbe affermare, ma io non lo affermo, che la padania ha beneficiato per 150 anni di una
situazione favorevole dovuta alla moneta del regno delle due sicilie che ha contribuito a svalutare
quella longobarda garantendo, in questo modo, basso costo del lavoro e condizioni competitive
rispetto alle nazioni concorrenti (la tanto vituperata Germania).
Morale della favola: certe questioni non si possono affrontare a mo' di portinaia e/o comari
che dir si voglia.
(*) poi pero' in un trionfo di asineria sono andati in estasi quando il cav voleva il cambio a 1500/EUR !
Ciao ragazzi!