Il mercato dell'uva passa

 

  By: GZ on Martedì 08 Maggio 2007 17:50

Come mai gli ultimi dati di consumi in America sono stati meglio delle aspettative ? Perchè il credito al consumo ha fatto un altro balzo in marzo ed è arrivato a 2.420 miliardi (notare che oltre a questo ci sono anche 10.000 miliardi di credito immobiliare) La cosa che trovo incredibile è come gli analisti, economisti e gestori citino ad esempio un "buon dato" di consumi o altro senza mai citare l'aumento del debito che lo accompagna e che lo consente E se per caso per un anno ora il consumatore non aumenta il suo indebitamento costantemente come ha sempre fatto finora ?

 

  By: beppe on Venerdì 27 Aprile 2007 23:05

ma certo, figuriamoci se taglia: io non ci credo manco morto.

 

  By: Fortunato on Venerdì 27 Aprile 2007 20:29

E infatti giveme5 non li taglierà, guarda i future sui TBONDS e TNOTES. Fortunato

 

  By: giveme5 on Venerdì 27 Aprile 2007 20:16

grazie Defil, se indica un'inflazione in crescita come farà la Fed a tagliare il tasso ?

 

  By: Fortunato on Venerdì 27 Aprile 2007 19:56

Ed ora Zibordi aspettiamo anche i dati sulla disoccupazione così avremo un quadro generale completo. Se questa scenderà ulteriormente penso che siamo alla fine della corsa. Fortunato

 

  By: defilstrok on Venerdì 27 Aprile 2007 19:52

Il deflatore del Pil, come dice la parola, "deflaziona" il Pil. E' grosso modo pari al rapporto tra variazione reale del Pil e quella nominale. In altre parole denuncia quanto la crescita dell'economia sia concreta o illusoria per via dei prezzi che, tra l'altro, sono misurati col metodo di Paasche anziché con quello di Laspeyres come il Cpi. Deflattore alto, dunque = inflazione alta, crescita del Pil reale più modesta

 

  By: giveme5 on Venerdì 27 Aprile 2007 17:44

è uscito pure il costo del lavoro, c.a +3,5% su base annua. Cambia qualcosa sull'aspettativa d'inflazione e quindi sullo scenario del tasso FED o è un dato (come penso) ad impatto neutrale ? Domanda tecnica: col dato PIL è uscita anche questa notizia "..... preoccupante anche la componente del deflatore del Pil, schizzato al 4%, massimo livello degli ultimi 16 anni ....." è importante ? cos'è il deflattore del PIL ? E' arrivato in calo, x il 3° mese consecut., anche il dato Michigan sulla fiducia dei consumatori. Eppure il DowJ sta su, impressionante.

 

  By: gianlini on Venerdì 27 Aprile 2007 17:20

l'america sembra contare sempre meno dispiace osservarlo, ma questi dati macro lasciano sempre più indifferenti i mercati forse perchè si riferiscono all'economia del popolino, non al mondo dell'alta finanza....

 

  By: beppe on Venerdì 27 Aprile 2007 17:19

in termini tecnici (da velisti tipo me ...) si chiama ABBRIVIO. In barca la differenza tra un comandante ed un'altro la vedi subito quando devi ormeggiare con forza 7: bernake per ora sembra sapere il fatto suo, dobbiamo ammetterlo. Grande G.z.! dai che ci facciamo un bel venerdì nero dai dai!!! beppe p.s. spero di non portar sfortuna....sono serio, mi piacerebbe un bel -2% oggi....

 

  By: GZ on Venerdì 27 Aprile 2007 17:01

beh.. il dato di oggi americano è un PIL che cresce all' 1.3% cioè meno dell'Italia e meno di qualunque altro paese del mondo al momento, a fine 2006 era sul +2.5% e a inizio 2006 era sul +3.5% quindi sta calando a vista d'occhio l'economia americana è come una superpetroliera ci vuole molto tempo perchè cominci a muoversi e accellerare e lo stesso quando comincia a frenare e fermarsi, una volta avviata in una direzione insomma non la fai girare tanto facilmente

la fiducia delle imprese italiane al massimo da gennaio 2001(quando iniziò la recessione) - gz  

  By: GZ on Venerdì 27 Aprile 2007 14:40

Oggi è uscita la ^fiducia delle imprese in Italia ed era al massimo degli ultimi 6 anni#http://www.bloomberg.com/apps/news?pid=20601092&sid=aqgfcALRXXKE&refer=italy^, ieri è uscita in Francia, idem massimo degli ultimi 6 anni cioè era dal gennaio 2001 che non era così alta e così in Germania. Invece la fiducia e la spesa al dettaglio dei consumatori italiani uscita pure oggi era la peggiore dell'ultimo anno. Le imprese italiane sono ottimiste perchè esportano e parlano solo dei mercati esteri (stessa cosa in America, Giappone e Germania, ma si sa che c'è Cina, India, Brasile, Russia e arabi) Comunque il precedente picco dell'indicatore di Fiducia delle Imprese fu nel gennaio 2001 che ora sappiamo fu l'inizio ufficiale della recessione americana, ricordo che a metà gennaio 2001 la FED essendosene accorta di colpo in ritardo tagliò a sorpresa i tassi dello 0.5% con una riunione straordinaria Questo per dire che una volta perlomeno c'era dei cicli per cui saliva la fiducia e salivano i mercati e cresceva l'economia, ma si toccava il limite proprio quando la gente al vertice (delle aziende ad esempio) erano più ottimisti

letture - gz  

  By: GZ on Venerdì 27 Aprile 2007 13:47

La descrizione fatta meglio è quella nella ^lettera trimestrale di Jeremy Grantham#https://www.gmo.com/America/CMSAttachmentDownload?target=JUBRxi51IIDCqcUWsOe8dfjjk%2b%2b2Pl2FzvnIgCIaD9w5i49802l6Zw%2fq2Z%2fzXyrerjJtsv70K4KUgTa0SbWNiXe7yfZQvHAkTVAzbZ1ZGIk%3d^ di GMO (mega fondo da 300 miliardi di dollari) uscita ieri

 

  By: Paolo Sentiment on Venerdì 27 Aprile 2007 13:44

I mass media (anche quelli specializzati come il sole 24 ore o il FT) e quindi la massa sono sempre in ritardo nel commentare gli avvenimenti dell'economia. Anche nel caso sub-prime ne abbiamo avuto dimostrazione.

 

  By: gianlini on Venerdì 27 Aprile 2007 13:37

e invece dice Larry Fink è successo il contrario, visto che sui mutui ipotecari "subprime" c'era crisi ci si è messi a fare ancora più prestiti e a condizioni più favorevoli su tutto il resto, immobiliare e corporate ed emergenti ---------------- sì, ma chi sono questi mostri che non hanno più paura del nulla? hedge funds gestiti da ex discesisti del team Crazy Cans!?

 

  By: GZ on Venerdì 27 Aprile 2007 13:23

i commenti che fa chi scrive su dei siti indipendenti come noi e quelli che fa il tizio in cima a 1.000 miliardi di dollari in gestione a BlackRock sono un attimo diversi, questo è uno al livello di Greenspan o Bernanke e per ruolo istituzionale deve essere positivo, se dice sono molto preoccupato è come uno sul forum che dice "sell!" Se leggi dice che dopo la crisi dei mutui ipotecari "subprime" (35 società di credito fallite, circa 100 miliardi di perdite probabili per ora anche se non si sa chi le ha...) normalmente avresti avuto un "allargamento delle spread" cioè chi presta soldi vedendo dei fallimenti e delle gente che non paga in un settore avrebbe avuto la reazione di diventare un attimo più prudente anche negli altri e i tassi richiesti sarebbero saliti, come anche in banca no ? se alcuni clienti di colpo saltano improvvisamente reagiscono stando più attenti verso gli altri come quando la Russia o l'Argentina sono fallite (tra l'altro per importi inferiori a quelli in gioco qui sui sub-prime) e nel resto del mercato del credito i tassi sono saliti come reazione e invece dice Larry Fink è successo il contrario, visto che sui mutui ipotecari "subprime" c'era crisi ci si è messi a fare ancora più prestiti e a condizioni più favorevoli su tutto il resto, immobiliare e corporate ed emergenti questo è anomalo, vuole dire che si è perso il controllo del credito che ora si espande sempre di più anche se le banche centrali in america ed europa aumentano i tassi e anche se ci sono fallimenti nel credito immobiliare (che è ora grande quanto quello corporate e maggiore del debito governativo)