By: Moderator on Martedì 07 Giugno 2005 22:49
si è estinta perchè hanno tagliato tutti gli alberi , con conseguente erosione del terreno e impossibilità alla coltivazione con esito finale nel cannibalismo di sopravvivenza.
incollo:
...l’esame di decine di migliaia di grani di polline al microscopio, il loro conteggio e l’identificazione delle specie di piante che li produssero, confrontandoli con il polline moderno prodotto dalle specie di piante conosciute. Per l’Isola di Pasqua, gli scienziati dalla vista acuta che effettuarono questo lavoro furono John Flenley, ora all’Università di Massey in Nuova Zelanda, e Sarah King dell’Università di Hull in Inghilterra.
Gli eroici sforzi di Flenley e King furono ricompensati dal sorprendente nuovo quadro che emerse dal paesaggio preistorico dell’Isola di Pasqua. Per almeno 30.000 anni prima dell’arrivo degli uomini e durante i primi anni della colonizzazione polinesiana, l’Isola di Pasqua non era per nulla un deserto. Invece, una foresta subtropicale di alberi e arbusti legnosi torreggiava su un sottobosco di cespugli, piante erbacee, felci e erba. Nella foresta crescevano margherite arboree, l’hauhau produttore di corde e il toromiro, che fornisce un legname da ardere compatto. L’albero più comune nella foresta era una specie di palma ora assente sull’Isola di Pasqua, ma precedentemente così abbondante che gli strati inferiori della colonna di sedimenti erano stipati del suo polline.
....Le registrazioni relative ai pollini mostrano che la distruzione delle foreste dell’Isola di Pasqua era già a buon punto nell’800, solo alcuni secoli dopo l’inizio dell’insediamento umano. Da quel momento il carbone proveniente dai fuochi di legna cominciò a pervadere i sedimenti, mentre il polline delle palme e degli altri alberi e arbusti legnosi diminuì o scomparve, e il polline delle erbe che rimpiazzarono la foresta divenne più abbondante. Non molto tempo dopo il 1400 le palme si estinsero definitivamente, non solo come risultato del fatto di essere state abbattute, ma anche perché i topi ormai onnipresenti ne impedivano la rigenerazione: delle dozzine di noci prodotte da palme e scoperte nelle caverne dell’Isola di Pasqua, tutte erano state rose dai topi e non avrebbero potuto germinare.
....Il XV secolo segnò la fine non solo delle palme dell’Isola di Pasqua ma della foresta stessa. La sua fine si stava avvicinando perché la gente liberava il terreno per farne giardini; perché abbatteva gli alberi per costruire canoe, per trasportare ed erigere statue, e per alimentare il fuoco; perché i topi divoravano i semi;
...La vita divenne più disagevole — le sorgenti e i torrenti si prosciugarono, e la legna non era più disponibile per accendere fuochi.
La gente trovò anche più difficile riempirsi lo stomaco, dal momento che gli uccelli terrestri, le grandi conchiglie di mare e molti uccelli marini scomparvero. Poiché il legname per costruire canoe per la navigazione in mare non era più disponibile, la pesca declinò e le focene sparirono dalla tavola. Anche i raccolti declinarono, dal momento che la deforestazione permise che il suolo venisse eroso dalla pioggia e dal vento, seccato dal sole e le sue sostanze nutritive dilavate. L’intensificata produzione di polli e il cannibalismo rimpiazzarono solo parte di quelle perdite di generi alimentari.