Io gli Stati Uniti li odio

 

  By: Dott PABLO on Sabato 04 Settembre 2004 13:14

The S. Salvador covert action of 1976, reported by Todd Harrison, who was in that division of the CIA and has documents about that operation. He wrote that DOTT. JOSE was the that leading agent involved in the mass slaughter of 100,000 salvadorean civilians. And that was just one covert secret action in which DOTT. JOSE was involved. We're talking about people killed in these things.

 

  By: DOTT JOSE on Sabato 04 Settembre 2004 12:43

gianlini, io non ho figli ma se neavessi sarei il primo a dire "bombardate l edificio"!! con mio figlio dentro.. altro che trattative! con sta gente ci vuole il pugno di ferro devono capire che noi siamo + tosti di loro!! dirottate aerei? e noi li abbattiamo! occupate scuole.. e noi le buttiamo giu con tutti dentro! se capitasse un dirottamento col sottoscritto sull aereo... gliela faccio vedere io..a calci nel sedere ! ma che figure...4 dirottatori tenevano sotto scacco 90 persone..!!! che vigliacchi e mollaccioni!

10 febbraio 1947 MATERIALI DI RESISTENZA STORICA GIORNO DEL RICORDO FOIBE dieci febbraio | MILLENOVECENTOQUARANTASETTE

 

  By: DOTT JOSE on Sabato 04 Settembre 2004 12:29

IN QUESTO topic si deve solo parlare male degli usa: The Indonesian covert action of 1965, reported by Ralph McGehee, who was in that area division, and had documents on his desk, in his custody about that operation. He said that one of the documents concluded that this was a model operation that should be copied elsewhere in the world. Not only did it eliminate the effective communist party (Indonesian communist party), it also eliminated the entire segment of the population that tended to support the communist party - the ethnic Chinese, Indonesian Chinese. And the CIA's report put the number of dead at 800,000 killed. And that was one covert action. We're talking about 1 to 3 million people killed in these things.

10 febbraio 1947 MATERIALI DI RESISTENZA STORICA GIORNO DEL RICORDO FOIBE dieci febbraio | MILLENOVECENTOQUARANTASETTE

 

  By: cisha on Venerdì 03 Settembre 2004 17:18

Oggi dopo quasi 3 mesi abbiamo (dico abbiamo perchè immagino i milioni di italiani alla TV con la forchettata di spaghetto fumante che gli tocca digerire di nuovo le facce abbronzate dei politici italiani) rivisto la faccia di DalaiLama (D'alema) che è ritornato sul TG1 presentando il suo libro su Berlinguer. L'intervista è stata fortunatamente brevissima, (anche perchè la sua sacca di bile era gia empia in pochi minuti); ma a parte del libro di cui ha detto 2 parole di cui una era Berlinguer appunto e l'altra era "menzogna", ha subito cazzato la randa e virato su BUSH e le sue menzogne che sono alla base delle guerre in Afganistan ed in IRAQ. E' una menzogna infatti che in Afganistan c'erano i campi di addestramento dei terroristi, è una menzogna che li si è rifugiato BINlLADEN, è una menzogna che il regime dei TALEBANI serviva a mantenere una cortina di ferro intorno al capo supremo suddetto, è ancora una menzogna che SADDAM finanziava i fanatici kamicaze e chissà cos'altro con i proventi del petrolio, è una menzogna che l'intera area che fornisce energia al mondo era ,e purtrroppo lo è ancora, tenuta in scacco da un gruppo organizzato di ASSASSINI NAZISTI FANATICI fomentati e finanziati (tutt'ora) dall'IRAN e dall'ARABIA, il cui scopo è destabilizzare sempre di più l'occidente ed accendere gli animi anche dei munsulmani moderati. Infatti sono tutte menzogne, come quella che D'ALEMA sia capace di condurre una barca a vela. Questa in realtà è l'unica bugia...ma nemmeno un pedalò gli farei guidare.

 

  By: gianlini on Mercoledì 01 Settembre 2004 16:34

Per chi ha dei figli come me penso non sia difficile immaginare la tragedia anche solo psicologica del fatto di stamane in Ossezia. Ma lo sapete quanti sono gli abitanti della Cecenia? sono 1 milione circa di cui metà russi o filorussi Ne restano quindi mezzo milione. Per mezzo milione di persone è in atto una guerra senza fine e crudelissima. Non per 100 milioni di musulmani e il velo mica velo. Per mezzo milione di persone. Qui non c'è ne' petrolio (solo il 3 % di quello russo proviene dalla zona), nè uranio, nè oro nulla di nulla che possa giustificare tutto questo. Ma vi rendete conto quanto il fanatismo e la matrice del terrore siano in grado di muovere?

 

  By: GZ on Mercoledì 01 Settembre 2004 16:04

----------------- ....La prima è che forse qualcuno si chiede come mai un esempio come il suo, che sarebbe così utile alla propaganda, non venga utilizzato. La ragione è quella. Gli ha sparato un commilitone alla schiena. E dirlo non fa onore a nessuno......... ....seconda è che se qualche azienda troverà mai un sistema per limitare i danni da fuoco amico è prevedibile che venga inondata di soldi... ------------------------------- Questi davano la caccia a Bin Ladin che è nascosto da qualche parte in Pakistan in un area di montagne desertiche grande come la francia e la germania messe assieme e protetto da tribù e clan locali che da secoli nessuno ha mai sottomesso. Ho la sensazione che non si tratti di fare dei programmi di software e poi di quotarsi al Nasdaq che poi noi compriamo il titolo e guadagniamo. E' più una questione di trovare gente capace di stare per mesi in mezzo a queste montagne, mimetizzarsi, non cadere nelle imboscate e cercare contatti con questi clan fino a quando qualcuno finalmente in qualche modo non lo tradisce

 

  By: XTOL on Mercoledì 01 Settembre 2004 15:24

mi si perdoni la scarsa capacità di comprensione, ma ...operativamente? xtol

 

  By: fthome on Mercoledì 01 Settembre 2004 14:32

S V E G L I A! "Mentre noi invochiamo, legittimamente e in buona fede, la tutela di una libertà individuale, per gli integralisti islamici il velo è tutt’altro che facoltativo, è esplicitamente un obbligo religioso. La stessa parola «diritto», in arabo haqq, per loro è sinonimo di «diritto coranico» (haqq shar’i). Ciò che per l’Occidente è un diritto individuale, per gli integralisti islamici è un diritto religioso collettivo. Ciò che per l’Occidente è libertà, per gli integralisti islamici è dovere. Il risultato è che, astutamente, loro strumentalizzano il nostro diritto individuale e la nostra ingenuità culturale per potere un giorno imporre il loro diritto collettivo e la loro cultura teocratica. Ora è del tutto evidente che la vera posta in gioco dietro la battaglia del velo è il potere sulle comunità musulmane in Europa. Un potere che fa gola anche a Bin Laden. Che ha finito per scendere in campo come partito politico fautore di un’interpretazione deviata e sanguinaria dell’islam. Costringendo nemici e rivali interni a giocare a carte scoperte, a uscire dall’ambiguità di chi usa la democrazia per imporre l’arbitrio. Ebbene il fatto più significativo è che sempre più esponenti musulmani d’Italia condannano senza mezzi termini il terrorismo islamico e si riconoscono totalmente nelle leggi e nei valori della civiltà occidentale. Sono loro a incarnare la speranza che la folle strategia di morte di Bin Laden e la subdola strategia di potere degli integralisti saranno destinati al fallimento" Magdi Allam

 

  By: gianlini on Martedì 31 Agosto 2004 21:06

Lodevole sembra abbia fatto il suo dovere fino in fondo. ma questo non lo esula dal poter essere criticato quanto alle sue anlisi politiche, credo

 

  By: XTOL on Martedì 31 Agosto 2004 20:50

Cià, un po' di par condicio non fa mai male: NEW YORK «Come chiedi a un soldato di essere l'ultimo a morire per una bugia?». La marcia lungo le strade di New York di William Hunt comincia così, sotto questo striscione. William è alto un paio di metri, sfoggia bicipiti da peso massimo, ha la testa rasata e la copre con un cappello mimetico. Per caso, gli chiediamo, lei ha servito in Iraq? «Sissignore. Corpo dei marines, battaglia di Nassiriya». Vuol dire che era lì quando liberarono la soldatessa Jessica Lynch? «Sissignore. Jessica ha fatto il suo dovere, ma le bugie che hanno raccontato sulla sua liberazione mi hanno disgustato. Sa, in quella battaglia io ho perso diciotto compagni, ragazzi che conoscevo come fratelli. Con tutto il rispetto, penso che i veri eroi di Nassiriya siano stati loro». E cosa ci fa qui, a marciare contro il presidente Bush? «Sono contro questa guerra. A marzo ho deciso di non rinnovare la ferma e ho lasciato i marines. Ci hanno mandati a morire per il petrolio, e credo sia ora di riportare a casa i ragazzi». Ma questa non doveva essere la protesta dei fricchettoni pacifisti? «Non lo so, signore. Io, per quanto mi riguarda, penso di aver dimostrato che sono pronto a rischiare la vita per il mio Paese. Adesso ho fatto domanda al dipartimento di polizia di New York, e spero che mi prendano con loro a difendere la giustizia in queste strade». xtol

 

  By: Andrea on Lunedì 30 Agosto 2004 11:57

"Con questo", niente. Come ho scritto, non cambia le cose. Il ragazzone è morto facendo una cosa che credeva giusta, per qualcuno è un eroe, per qualcun'altro un coglione, per altri ancora un giovane idealista morto. Immagino ci siano milioni di opinioni diverse al proposito, quasi tutte rispettabili. Non intendevo prender posizione contro le posizioni di alcuno. Mi sono limitato a scrivere ciò che ho scritto per alcune ragioni. La prima è che forse qualcuno si chiede come mai un esempio come il suo, che sarebbe così utile alla propaganda, non venga utilizzato. La ragione è quella. Gli ha sparato un commilitone alla schiena. E dirlo non fa onore a nessuno. La seconda è che se qualche azienda troverà mai un sistema per limitare i danni da fuoco amico è prevedibile che venga inondata di soldi. Quindi è meglio tenere gli occhi aperti. In fondo siamo tutti qui per cercare aziende su cui investire, no? Ho un amico a Santa Clara che continua a mungere soldi al DARPA proprio per quello. E sono in molti a farlo. Il primo che trova la soluzione vince ... Non ho idea di quanti soldati statunitensi e inglesi siano morti in battaglia rispetto a quelli uccisi in imboscate ecc. L'ultimo conteggio che ricordo era di circa 300 caduti USA in battaglia nella "sola" operazione in corso da marzo 2003 in Irak. Il 25% significherebbe 75 persone vive ... non poche. Infine sono d'accordo con lei che il contratto di chi si arruola non prevede la gloria eterna conquistata cadendo nella (vittoriosa) battaglia finale. Ma forse ricorderà i carristi inglesi esultare dopo aver fatto saltare un carro "nemico", vituperando i "sons of a bitch" che c'erano a bordo ecc. Bhè, si rivelò un carro della stessa coalizione. Secondo me ai soldati un po' rode sapere che se cadono in battaglia non è affatto escluso che sia stato un commilitone a colpirli e, magari, li ha anche presi per il didietro ... È un rischio del mestiere, certo, ma ne farebbero a meno, ne sono sicuro. Sono solo alcune considerazioni sul caso specifico, non entro nel merito della guerra in Irak, dell'eroismo dello sportivo prestato all'esercito, ecc.

 

  By: GZ on Lunedì 30 Agosto 2004 11:12

E con questo ? nelle esercitazioni, le esercitazioni, fatte in Inghilterra per lo sbarco in Normandia morirono credo 700 o 800 soldati americani, solo esercitandosi allo sbarco senza nessun tedesco di mezzo. Se uno volesse calcolare quanti sono morti colpiti dal fuoco dei propri nella seconda guerra mondiale probabilmente sono stati decine di migliaia. Non è che uno si arruola e gli garantiscono per contratto di poter cadere combattendo personalmente con bin ladin come nei film

 

  By: Andrea on Lunedì 30 Agosto 2004 11:05

Zibordi, ha dimenticato il dettaglio meno eroico e più grottesco ... il nostro eroe è morto ucciso dal fuoco amico ... come appurato da apposita commissione. Il che non cambia le cose, è ovvio. Però è un dettaglio non trascurabile dal momento che, sulla base di stime ufficiali, negli eserciti USA e Inglese (quelli che combattono, insomma) dal 1990 a oggi il 25% delle morti è stato causato dal fuoco amico.

 

  By: GZ on Venerdì 27 Agosto 2004 13:10

Mai letto la storia di Pat Tillman, uno dei giocatori più popolari e pagati del rugby americano, fisico da star del cinema, degli Arizona Cardinals ? Dopo l'11 settembre ^ha mollato tutto per andare volontario nei Rangers a combattere in Afganistan #http://www.msnbc.msn.com/id/4815441^ lasciandoci la pelle qualche mese fa, una storia che se la vedi in un film dici: le solite esagerazioni

 

  By: fthome on Venerdì 27 Agosto 2004 11:01

inviterei anche a una breve visita, periodica, se possibile su queste pagine http://www.washingtonpost.com/wp-srv/world/iraq/casualties/facesofthefallen.htm?nav=lb senza particolari polemiche, del tuttto fuori luogo, chiederei se il titolo di questi post valga anche per questi ragazzi e ragazze e se proprio non si riesce a vedere null'altro che il classico "amerikano" nelle azioni in mediooriente, o perchè no in africa.