By: angelo on Lunedì 26 Gennaio 2004 22:29
Framilk,
pur apprezzando il tenore con cui espone le Sue argomentazioni, e pur cominciando a chiedermi se questo non sia (per ovvie ragioni) un dialogo tra sordi, mi permetta di non condividere quanto Lei espone.
In particolare:
_______________________________________________________________
Sul fatto che il promotore guadagni con la vendita e solo con quella mi permetta non sono d'accordo. L'80% del reddito è comnposto dal managment fee ossia da quell'aliquota che moltiplicata per il patrimonio gestito ti viene data ________________________________________________________________
Può essere. E cosa cambia?
Quella da Lei citata, cioè l'opera per il mantenimento di un cliente, cos'altro è se non attività di post-vendita?
Come vorremmo altrimenti definirla? Si tratta di mantenere un cliente investito in un fondo della propria casa madre, di cui non conosciamo il gestore e su cui non abbiamo (come nessuno può avere) alcuna idea sulla performance futura.
E' consulenza questa? Per me, no.
La consulenza finanziaria è quella esercitata da Zibordi e da altri.
Un cliente entra nell'ufficio (in questo caso virtuale) vede in faccia "chi prende le decisioni finali" (o quantomeno ne conosce il nome) ed ascolta una opinione.
Esce e paga per l'opinione. Poi (come capita anche con notai, avvocati, commercialisti) il cliente è libero di non seguirla o addirittura di fare il contrario.
Per il promotore finanziario è diverso. Il promotore non è pagato se dà consigli, è pagato se vende un prodotto (e se ri-vende lo stesso prodotto allo stesso cliente tutti gli anni ottiene una management fee).
E se il sistema lo paga per vendere (o per farmi restare investito, che è la stessa cosa) invece che per dare consigli, a cosa possiamo pensare che punti un promotore che mi contatta?
E non sta neanche in piedi l'obiezione "il cliente non soddisfatto va da un altro promotore". Il cliente non soddisfatto può cambiare promotore, ma per le argomentazioni che Lei ha notate alcuni post fà (mancanza di tempo e cultura finanziaria, ecc), rimane sempre nel circuito del risparmio gestito. Cambierà qualcosa per i singoli, ma non per il sistema, che infatti continua a prosperare ed ingrandirsi indipendentemente dai risultati che produce.
Ripeto, niente di illegale. Tutto molto comprensibile.
Solo, perchè non chiamare le cose col loro nome? Cosi come ha fatto il Parlamento Italiano che nel regolamentare la Sua professione ha palesemente sconfessato il termine "consulente finanziario" , all'epoca usato pressochè da tutti.
_____________________________________________________________________
se su 150 prodotti ho il 10% tra azion, obbligazionarie monetari che mi battono il mercato diciamo ho a disposizione 15 fondi per costruire un portafoglio, se poi ci aggiungo anche qualche specializzato anche se sotto la media avro comunque qualcosa non dico eccellnet ma comunque in linea con le performance correnti.
_____________________________________________________________________
Senta, siamo tutti qui per battere il mercato. Se ci provo io, se ci prova Zibordi, ha tutto il diritto di provarci anche Lei.
Me se vuol farmi credere che Lei è autonomamente in grado (con una ragionevole significatività statistica) di individuare all'interno dei prodotti della sua casa madre quelli che "battono il mercato" allora il discorso cambia.
Le probabilità che ha un singolo investitore di battere il mercato (parliamo pure in termini di rischio/rendimento, e non - superficialmente - di guadagni assoluti) sono molto basse.
Se lo lasci dire da chi sta di fronte a tre video tutti i giorni, proprio con questo obiettivo.
E - perdoni la franchezza - se Lei fosse tra le poche persone che ci riescono forse dovrebbe considerare di abbandonare la Sua professione attuale per saltare "al di là della barricata", diventando per esempio un gestore di hedge fund (sarebbe molto più divertente e remunerativo, glielo assicuro. Soprattutto molto più remunerativo).
Spero di non avere offeso nè Lei nè altri promotori lettori di questo forum, ma come ha detto un trader molto più vecchio di me, "the truth is always the truth, should we like it or not".
Saluti a tutti,
Angelo.