Black out (Fusione Fredda, Andrea Rossi....)

Fulmini globulari  

  By: ptorr on Mercoledì 06 Febbraio 2019 21:48

@ Camillo: A proposito di fulmini globulari, non ricordo se ne ho già parlato, quand'ero ragazzo ne ho visto uno. Era una sorta di palla incandescenter giallo arancio, grandezza apparente come la luna piena, che si muoveva lentamente in orizzontale nel cielo, senza emettere alcun suono. Intorno aveva come del fumo, una specie di alone luminoso, e spostandosi lasciava dietro di sè una breve scia triangolare. Visione durata una diecina di secondi, poi è scomparso dietro il profilo delle case.

19 Studi sul plasma già pubblicati  

  By: Camillo on Mercoledì 06 Febbraio 2019 11:14

Kenneth R. Shoulders, padre ampiamente riconosciuto della microelettronica, ha coniato il termine EVO durante i suoi anni di ricerca sperimentando scariche di scintille. Scoprì che quando a un catodo appuntito viene applicato un improvviso impulso elettrico, la nube risultante di ioni ed elettroni si auto-organizza in un oggetto densamente energetico che potrebbe produrre un numero schiacciante di anomalie. Questi "ammassi di elettroni" in qualche modo superando la loro reciproca repulsione elettro-statica e si muovevano in una specie di fila indiana su un supporto di materiale dielettrico, dirigendosi verso una piastra bersaglio posizionata vicino o in cima all'anodo.

Il risultato al momento dell'impatto potrebbe essere dato da trasmutazioni di elementi rilevabili da spostamenti isotopici (percentuali di isotopi differente dal normale), con produzione di raggi X. Osservando questi piccoli oggetti con una camera elettronica appositamente modificata, ha imparato a manipolare questi “ammassi di elettroni” (detti EVO) in modi molto precisi: riuscì a guidarli attraverso percorsi ad ostacoli, a lanciarli su spazi, a dividerli e ricombinarli.

Stranamente, scoprì che c'erano molte varianti di questi "plasmoidi" di piccola scala (di solito avevano un diametro di pochi micron), alcuni dei quali potevano temporaneamente entrare in una modalità detta “ materia oscura", svanire in uno stato non osservabile, e poi apparire in un'altra posizione. Forse due delle osservazioni più sbalorditive erano che potevano essere accelerate ad alta velocità a costi energetici molto bassi, apparentemente utilizzando una sorta di effetto "curvatura" e potevano facilmente prendere in prestito la materia e depositare la sostanza in un'altra posizione.

Descrive tutte queste scoperte nel suo rarissimo libro auto-pubblicato, "EV - A Tale of Discovery" e decine di saggi e articoli successivi pubblicati su Internet. Ora, anni dopo la sua morte, le sue ricerche e scoperte forniscono una solida base per chiunque desideri studiare i misteri e le anomalie di strutture auto-organizzanti simili dalla micro-scala alla macro-scala.

La teoria più comune sulla natura e composizione di questi EVO è che erano vortici toroidalimicroscopici del plasma - con ioni positivi interni ed elettroni esterni. Per visualizzare questo concetto, immagina un induttore elettronico a forma di ciambella. Attraverso la massa degli ioni positivi, la ciambella ruoterebbe in un loop e avvolgendo l'esterno (come il filo di rame attorno aun trasformatore) gli elettroni ruoterebbero nella direzione opposta. Raccolse prove di ciò attraverso i segni prodotti sia sui siti di "lancio" in cui gli EVO sarebbero emersi dai catodi, sia dove colpivano le placche bersaglio: a volte si trovavano segni circolari vorticosi. Una recensione completa del suo lavoro potrebbe riempire un libro.

Conferme.

Winston Bostic è un famoso fisico americano che ha studiato approfonditamente il plasmodio e i fenomeni di vortice. Durante la sua ricerca sui filamenti di plasma e altre strutture del plasma, ha osservato molte delle stesse anomalie di Kenneth Shoulders. In effetti, questi due pionieri iniziarono a comunicare perché riconoscevano le somiglianze tra ciò che stavano osservando. Forse una parte significativa della ricerca di Winston Bostic non riguardava le EVO di dimensioni micron ma i loro cugini più grandi, sferomaks. Queste strutture di plasmoide condividono la struttura quasi identica a EVO, eccetto che sono molto più grandi e, quindi, molto meno densi di energia. (La stessa energia occupa un volume maggiore, per cui si dice meno densa) Sperando di utilizzarli come metodo per ottenere reazioni di fusione convenzionali, Winston Bostic ha studiato tutto su di loro. Ha imparato le condizioni in base alle quali si sono formati, i modi in cui potrebbero essere manipolati, come potrebbero essere stabilizzati, e metodi con cui potrebbero generare radiazioni di vario genere (raggi X e anche neutroni). Un tema chiave è che sebbene gli sferomaks possano essere prodotti in ambienti di idrogeno puro, anche piccole quantità di gas nobili potrebbero migliorare la loro formazione e stabilità. In una delle sue carte, ha detto che l'aggiunta di cinque per cento di argon potrebbe aumentare la produzione di raggi X di dieci volte. Inoltre, ha descritto come l'aggiunta di vari gas di diverso peso (ad esempio miscele di gas nobili oltre all'idrogeno) potrebbe aiutare a stabilizzare ulteriormente e "centrifugare" (lanciare all'esterno) uno sferomaks .

Ci sono molti termini che sono stati usati per descrivere oggetti come EVO: complessi costrutti di carica spaziale, sferomaks, toroidi compatti, ammassi di elettroni, palle di fuoco, scariche di pseudo-scintilla e una mezza dozzina di altri. Tuttavia, forse il più interessante è il fulmine microscopico, perché il fulmine globulare sembra condividere molte delle stesse proprietà e caratteristiche degli EVO.

prof. di fisica, ha sviluppato centinaia di programmini didattici  per tutti i tre anni della scuola Media, scaricabili dal sito didatticacomputer.it


 Last edited by: Camillo on Martedì 12 Febbraio 2019 10:05, edited 1 time in total.

Diffondere pubblicamente i propri brevetti  

  By: ptorr on Martedì 05 Febbraio 2019 18:31

https://www.alvolante.it/news/tesla-rendere-disponibili-brevetti-fu-una-buona-idea-361336

 

Per Elon Musk è stata una buona idea, quella di rendere pubbliche le proprie tecnologie tramite la diffuzione dei propri brevetti.

Infatti dice che i suoi nemici non sono le altre Case automobilistiche che producono auto elettriche, bensì le auto a benzina con il loro inquinamento..

Perchè parlo di Elon Musk? Per parlare di Rossi che, al contrario, si tiene ben stretti i suoi segreti..

Non so tuttavia se il paragone con Musk può reggere.

Rossi ha sempre detto che nessuno avrebbe finanziato la ricerca sull'E-Cat se la proprietà intellettuale fosse stata disseminata. Mah?

 

18 Una temperatura di 10.000 C° può NON fondere un vetro se questo è molto trasparente  

  By: Camillo on Martedì 05 Febbraio 2019 15:20

Quando viene accesa la reazione la temperatura della sfera di plasma “ballerina” nel caso di Rossi, raggiunge valori stimati in 10000°. Con tale temperatura tutto fonde, ma allora come fa a confinare il fenomeno entro un recipiente?

Il problema si risolve usando il vetro, poiché il calore è dato sotto forma di onde, con frequenze evidenziate dallo spettrometro, è fondamentale usare materiali trasparenti che non assorbano la radiazione ma la lascino passare.

Questo tipo di studi vien fatto in astronomia. Alcuni materiali, definiti otticamente trasparenti, permettono a gran parte della luce che li colpisce di essere trasmessa attraverso di essi senza essere riflessa. Il vetro delle finestre chimicamente puro (vale a dire non drogato) e l'acqua limpida ne sono degli ottimi esempi.

Purtroppo la perfetta trasparenza non esiste, quindi Rossi avrà avuto una limitazione in questo, avrà dovuto usare materiali il più possibile trasparenti alle frequenze medi della radiazione sviluppata.

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17 Kennneth Shoulders padre dello studio dei microplasmi  

  By: Camillo on Martedì 05 Febbraio 2019 14:51

 Kenneth R. Shoulders, padre ampiamente riconosciuto della microelettronica, (del MIT) ha coniato il termine EVO durante i suoi anni di ricerca sperimentando scariche di scintille. Scoprì che quando a un catodo appuntito viene applicato un improvviso impulso elettrico, la nube risultante di ioni ed elettroni si auto-organizza in un oggetto densamente energetico che potrebbe produrre un numero schiacciante di anomalie.

In questa sede rivolta ad un pubblico eterogeneo, provo a illustrare alcuni fenomeni usando lo stile alchemico. Esso rende viva ogni cosa, in base al principio alchemico: “TUTTO è nel tutto ed è tutto in TUTTO”. Ogni cosa che esiste ha in se, a livello embrionale, tutte le forme, tutte le essenze, e tutte le vite. L'atto creativo di differenziarsi porta l'oscuramento di alcuni aspetti e l'esaltazione di altri.

Riprendo qui il paragone con uno stormo di uccelli. Cominciamo col descrivere il fenomeno della creazione di una differenza di potenziale. SE all'interno di un tubo viene creato un vento, se si creano anche ipotetici stormi di uccelli  e se quel gruppo "decide di andare" più veloce del vento si crea l'effetto che il vento asubisce una sorta di  trascinamento dagli uccelli e tende ad aumentare la sua velocità (è un esempio esplicativo, un paragone) .

Tradotto in elettricità, si abbia un tubo di vetro con agli estremi due opportuni elettrodi appuntiti. Il tubo contiene opportuno gas rarefatto (o una miscela di gas) mentre gli elettrodi sono di materiali particolari (Nichel e/o litio e/ carbonio ecc). All'inizio dell'esperimento il tubo ha resistenza elettrica infinita, cioè non conduce. Agli elettrodi si manda un grosso impulso monodirezionale intensissimo (impulso tesla) che crea il plasma, tutto sommato come nei tubi al neon. I cambiamenti stanno nei materiali che sono tali da creare gruppi autonomi di elettroni chiamati EVO Questi si comportano come lo stormo degli uccelli, aiutati in questo da campi elettromagnetici, o semplicemente magnetici. Quando loro aumentano la velocità è come se passasse più corrente. In pratica si crea una differenza di potenziale tra i capi degli elettrodi. Abbiamo cioè trasformazione di energia direttamente nella forma di energia elettrica.

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16 Plasmi micro e medi (EVO e SFEROMAKS)  

  By: Camillo on Martedì 05 Febbraio 2019 11:21

Vorrei ritornare sull'argomento plasma. Nei prossimi anni sarà allargata enormemente la conoscenza di questo stato della materia. Ci sono già molti studi sui microplasmi chiamati EVO, ma anche plasmi di dimensioni visibili detti sferomaks (o spheromak) Quello che vedete formarsi nei filmati è di questo secondo tipo. (minuto 43)

https://www.youtube.com/watch?v=9EPlyiW-xGI

Poiché i plasmi sono altamente conduttivi, è possibile impostare correnti elettriche all'interno del plasmoide stesso. Queste correnti, come tutte le correnti, generano campi magnetici che possono confinare il plasma. Tali accordi sono noti come e hanno ricevuto un rinnovato interesse negli esperimenti di fisica del plasma negli ultimi 20 anni.

Un modo per creare uno sferomak è usare un dispositivo che utilizza un magnete esterno per indurre correnti nel plasma e accelerarlo fino alle alte velocità. In effetti, con questi sferomaks sono state raggiunte velocità di 200 km / s per alcune centinaia di microsecondi accelerandoli con campi magnetici.

prof. di fisica, ha sviluppato centinaia di programmini didattici  per tutti i tre anni della scuola Media, scaricabili dal sito didatticacomputer.it


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Bullshits  

  By: ptorr on Martedì 05 Febbraio 2019 00:22

Bullshits, Bullshits, Bullshits.....

Ma Rossi è proprio maleducato a parlare così in pubblico!

:-)

Re: Black out (Fusione Fredda, Andrea Rossi....)  

  By: antitrader on Lunedì 04 Febbraio 2019 21:34

La creduloneria dell'essere umano e' davvero leggendaria, altrmenti come si spiegherebbe

che, dopo secoli, funziona ancora i gioco delle 3 carte e quello del mattone al posto dell'autoradio?

Grandi i napoletani!

 

Impianti pilota da 10 MW  

  By: ptorr on Lunedì 04 Febbraio 2019 18:26

Notizia in diretta da sifferkol: Rossi fornirà calore con singoli impianti da 10 MW, ed i contatti sono in corso. Leonardo produrrà i reattori, mentre tutto il resto sarà fornito da altri grandi industrie senza provocare colli di bottiglia nelle consegne.

Autosostentamento  

  By: ptorr on Lunedì 04 Febbraio 2019 18:00

Ad una domanda di Frank Acland, Rossi ha confermato che il reattore lavora sempre in autosostentamento.

Ciò spiega l'elevato valore del COP=57.

Re: Black out (Fusione Fredda, Andrea Rossi....)  

  By: pana on Lunedì 04 Febbraio 2019 12:27

ne ho visto inpezzetto ma quella tendina dietro sta sempre li??

un  sospettoso siimmagina dei tubini nascosti..

la telecamera gira prima o poi?

U.S. Navy Ridiculed Over Picture Of Commander With Rifle; 'We're Going To Lose A War' | Viral - YouTube

Re: Black out (Fusione Fredda, Andrea Rossi....)  

  By: Armageddon on Lunedì 04 Febbraio 2019 08:38

Link al video della demo:

http://www.ecatskdemo.com

 

 


 Last edited by: Armageddon on Lunedì 04 Febbraio 2019 08:39, edited 1 time in total.

Re: Black out (Fusione Fredda, Andrea Rossi....)  

  By: ptorr on Domenica 03 Febbraio 2019 21:11

@ sergente: peccati veniali e peccati capitali. Capitano a tutti sia gli uni che gli altri nel corso della vita. Certo, piacerebbe che non ci fossero nè gli uni nè gli altri, ma nessuno è perfetto e l'importante è dialogare.

Considerazioni sul plasma dell'E-Cat, COP e consumi.  

  By: ptorr on Domenica 03 Febbraio 2019 21:01

Il reattore senza plasma ha una resistenza elettrica infinita, è un circuito aperto. Quando c'è il plasma, la sua resistenza diventa quasi zero, un valore trascurabile.
Quando il reattore funziona passa una corrente bassissima di 3,2 mA, e non c'è quasi nessun consumo elettrico nel reattore. (la corrente bassissima in una resistenza tendente a zero, non consuma praticamente niente). L'unico consumo misurabile è nella resistenza elettrica messa in serie con il reattore (78 ohm), cioè 0.0008 W. La necessità di questa resistenza è di evitare un corto circuito quando c'è il plasma.

Questo fatto mostra che nella realtà il reattore avrebbe un proprio COP incredibilmante alto, neanche misurabile, dato che in ingresso consuma quasi niente, mentre in uscita fornisce kW di potenza. Rossi dice infatti che in tali circostanze il reattore è in autosostentamento.