Black out (Fusione Fredda, Andrea Rossi....)

 

  By: pana on Martedì 25 Giugno 2013 11:13

una domanda ai chimici qua presenti OFF TOPIC per rimodernare un vecchio portone di legno che prodotto mi consigliate ? devo prima scartavetrare ? ci sono vernici da appicare sopra quella vecchia senza scartavetrare ?

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  By: Melchior! on Martedì 25 Giugno 2013 10:52

Non è fuori tema: ^The big picture #http://www.globalresearch.ca/world-bank-insider-blows-whistle-on-corruption-federal-reserve/5336492^ "This is like crooks trying to figure out where they can go hide. It’s a mafia"

 

  By: Matematico on Martedì 25 Giugno 2013 03:39

X Nevanlinna Davvero crede alle leggenda metropolitana che Focardi si occupasse solo della sicurezza? Io assolutamente no, mai bevuta. Per me per esporsi in modo cosi netto in pubblico Focardi doveva avere in mano molto di più, e ricordiamoci che ha lavorato con Rossi per svariati anni... davvero pensiamo che uno scienziato del suo livello in tutto quel tempo non abbia capito nulla (nell'ipotesi, per me assurda, che si occupasse solo di sicurezza)? Per me ha avuto un ruolo ben più importante nello sviluppo dell'e-cat. Rossi stesso dice che Focardi si occupava della scienza che stava dietro all'e-cat... e come sarebbe possibile farlo occupandosi solo di sicurezza? Per me Focardi sapeva tutto o quasi, ma ha giustamente preferito non essere crocefisso come è capitato a Rossi in questi anni. Lei cosa ne pensa? Leggendola mi sembra di ravvisare in lei molti dubbi... onestamente pensavo che il report ne avesse diradati parecchi. Un altra impressione, magari sbagliata, è che lei ritenga ci sia senz'altro qualcosa di importante ma che non condivida il modo in cui Rossi la gestisce.. per me invece vale l'esatto contrario: se questa tecnologia esiste e si svilupperà è solo grazie al lavoro incredibile che sta facendo Rossi che si dimostra ancora una volta una persona d'altri tempi: leggere il suo post su Focardi mi ha commosso. Di gente come lui e come Focardi oggi ce n'è poca in giro.

 

  By: Nevanlinna on Lunedì 24 Giugno 2013 23:44

@Cumenda Guardi che Rossi ha fallito alla grande se ci ha voluto far sapere solo quello che voleva lui dei suoi camerini e delle sue prove - nessuno ha parlato chiaramente, questo no, ma molti hanno detto, e troppo. E' che nessuno si è mai dato pena di leggere o ascoltare tutto e farsi degli idee. Questo perché gli increduli fanno esercizio di pernacchia, attività non analitica e mancante di umiltà, mentre i creduli sono troppo entusiasti per entrare nei dettagli. C'è una terza categoria, più riposta: gli esperti al lavoro nel campo. I professionisti sono così sicuri delle loro particulari ragioni [che, non si può non notare, fino ad oggi NON hanno sortito nessun effetto, almeno pubblico] da strabattersene del "metodo" Rossi e dei suoi esegeti. Quindi fossi Rossi mi preoccuperei. Ma anche no, stante la fauna tripartita che affolla il suo agone.

 

  By: cumenda on Lunedì 24 Giugno 2013 22:17

@Nevanlinna non mi sopravvaluti e non mi metta alla prova con domande a cui non so rispondere. >Le chiedo quindi: ma noi, dei camerini e delle prove di questo spettacolo, cosa sappiamo veramente? A questa invece le rispondo: esattamente quello che il nostro ha voluto che sapessimo. Ha convinto molti ma molti altri, fra cui io stesso, rimangono tenacemente ancorati al dubbio che si sia trattato di un abbaglio scambiato per fenomeno nucleare. Nella seccha, nessuno sa, forse nemmeno lui, cosa successe veramente. Per quanto possiamo saperne anche residui di detersivo che diedero origine ad una reazione chimica fortemente esotermica, oppure si accese monetaneamente il Fuoco degli dDei, prontamente spento, accompagnato dal potente cazziatone di Giove Olimpo all'incauto fauno che si è divertito alle spalle di Rossi. Inoltre questo calore è giunto a noi umili e passivi spettatori tramandato per mezzo di bella prosa, non con dati e numeri certificati. Che altro si può aggiungere? Chi siamo? Perchè siamo? Da dove veniamo? Dove siamo diretti? Queste son le domande a cui darei un occhio per avere una risposta.

 

  By: Nevanlinna on Lunedì 24 Giugno 2013 17:40

@Cumenda Mi sembra che Lei faccia parte della schiera dei partigiani scettici ma intelligenti che - ahimé - è rada [l'essere tecnicamente ferrati importa buoni studi, ma l'intelligenza ancora no, purtroppo]. La leggenda [o vulgata] non è ancora diventata vangelo - lo diventerà con velocità della luce appena si annusasse aura di successo, a conferma del trasformismo nazionale [solo un giapponese rimmarrà asserragliato nella ridotta di Tirrenia, da cui per stanarlo forse non serviranno i trentamila marines di Iwo Jima ma senz'altro cocciute delegazioni da Pisa, Pavia e Roma]. Si racconta ad es. che il Diabolico abbia rincorso il Professore per strada, si dice che la mattina dopo il secchio Vileda dell'amplesso nucleare fosse non dolcemente tiepido ma ancora bollente, da cui l'irrilevanza del Pontifex e la bastevolezza della prova a "dito", sistema italico e diretto [stante che le nostre mamme usano testare la caloria a gomito, da sempre e per la luce dei loro occhi - e nessuno gli ha mai parlato di tecniche isoperiboliche]. Noto come la data stampigliata sull'immagine del bidone con secchio e reattore coincida con quella della microfotografia del brevetto, e immagino non una ripresa casuale ma una ricognizione universitaria Carnera-Capiluppi-Focardi-Levi [docenti di università periferiche dressed to kill per il colpaccio, per interesse loro e dei Dipartimenti di afferenza]. Sento pronunciare, benché da Quinlan, il nome Brasimone [già tirato in ballo da me, nei mesi scorsi e come provocazione]. Le chiedo quindi: ma noi, dei camerini e delle prove di questo spettacolo, cosa sappiamo veramente? Si tratta di scatola di legno con dentro niente o di effetto gravitonico [o monopolico, veda il nome della Patrizii, che è stato aggiunto in un secondo tempo al report, come prova l'incongruenza del font]? Le pagliacciate di Quinlan sono note - e fortemente sfruttate dagli increduli, che ci hanno imbastito sopra intere campagne stampa. Aver facilmente ragione porta a trascurare il principio di realtà e a disporsi a prendere fregature. Avrà notato l'incostanza dei miei giudizi - il principio di conservazione dell'energia, a cui tengo, mi fa percorrere traiettorie elongate, seconda e opposta forza del moto la sincera antipatia che provo per un certo tipo di accademia, di argomentazione e di puzza sotto al naso - ma, le assicuro, anche all'apogeo del mio scetticismo devo riconoscere che certi conti NON tornano, e non tornano a favore di Rossi e Focardi. Il perché è complesso da spiegare, e certo non trovo conforto nelle dichiarazioni di chi sostiene che, una volta una misura sia sortita nulla, si può abbozzare lì senza problemi. Troppo comodo, mi viene da dire. Non so se le rivoluzioni richiedano genialità visionarie ma so per certo che è necessario un quid di anticonvenzionalismo. Senza di questo saremmo ancora al piano inclinato, presentando la ruota una geometria notoriamente pericolosa: sappiamo bene che se una qualche ruota non viene perfettamente rotonda, non funziona; secondo Lei sarebbe questo accidens l'argomento principe contro il CONCETTO di ruota?

 

  By: cumenda on Lunedì 24 Giugno 2013 15:24

>Ma all'inizio, quando il reattore stava in un secchio Vileda sopra un bidone di olio lubrificante, e il povero Prof. Focardi constatava incredulo il calore in eccesso... Caro nevanlinna, bisogna essere precisi nel riportare certe notizie. Se, come noi tutti mortali, possiede le stesse nostre informazioni, saprà certamente che il compianto professore fu attirato nell'antro di Bondeno in veste di esperto di radioprotezione ad acchiappar gli inafferabili neutroni e raggi gamma, poi termalizzati ed infine ripudiati dall'"infernale", come ama lei chiamarlo. Non fu li per misurar calore, che gli fu, dallo stesso, solo raccontato e fattone godere in quei freddi mesi invernali, come prodotto dalla nascente e prodigiosa invenzione. Calore fatuo che in quel di bologna non scaldava più perchè nei capannoni di via dell'elettricista, si doveva ricorrere a caldi Loden e funghi a GPL per tener calde le membra. Concordo pienamente con lei nella necessità ripartire dalla secchia lava-strizza ed il bidone di lubrificante per rivivere i gagliardi giorni del COP200. Addendum Deduco, da come lo tratta, che M.Massa non goda affatto dei Suoi riguardi Sua stima. In ogni caso, se il nostro lo avesse scelto come consulente già nei gloriosi dì di Bondeno, invece di affidarsi a misure fatte con la scottatura del dito della mano destra (anzi di quella sinistra) (*) crede che questo magnifico sogno energetico sarebbe mai nato? * Calorimetria detta "finger burning". see http://www.drboblog.com/andrea-rossi-interview/

 

  By: Nevanlinna on Lunedì 24 Giugno 2013 14:02

Io le zanzare [e le mosche, che friggono che è un piacere] le ammazzo con una racchetta ad alta tensione. In un momento di disturbo dell'organo dell'intelletto [che Cartesio poneva, insieme con l'anima, nella ghiandola pineale, tra lo sfenoide e la sella turcica] ho anche pensato che Quinlan - nella sua geniale pochezza - avesse utilizzato un generatore elettrostatico tolto da una di queste racchette. Tutt'oggi non lo escludo - questa è la morale: cosa ci sia oggi nei panettoni avvolti in carta d'alluminio, o nei tubi roventi, è difficile dirlo. Ma all'inizio, quando il reattore stava in un secchio Vileda sopra un bidone di olio lubrificante, e il povero Prof. Focardi constatava incredulo il calore in eccesso, guadagnandosi la fama o di eroe scientifico o di vecchio rimbambito, secondo il mood dei tifosi del campionato dello scaldabagno atomico o delle bufale, all'inizio, dicevo, la ricetta era questa: semplicità geniale, non altro. Se, alla fine dei giochi, la conferma arrivasse, quel secchio converrebbe cercare di ripeterlo, invece di cercare di scimmiottare il prodotto finito. Si parte dal basso, non dalla cima.

 

  By: pana on Lunedì 24 Giugno 2013 13:45

scope elettriche, asciugabiancheria elettrici (stenderle al filo troppa fatica) miliardi di tonnellate di co2 emessi per fare cose che potermmo fare a mano e poi tutti a lamentarsi "ah ma in Italia l elettricita costa troppo "" FOLLIA ! PAZZIA !

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  By: ptorr on Lunedì 24 Giugno 2013 13:29

Ho comprato a Conforama una scopa elettrica a 49 euro. La stessa identica scopa elettrica l'ho comprata dai cinesi a 20 euro. Ne ho comprato due. Funzionano che è una meraviglia (meglio delle vecchie a mano) e senza nessuna fatica. Batteria ricaricabile, autonomia mezz'ora di lavoro continuo. Ah, ho anche spento il fuoco nella caverna.

 

  By: Gano* on Lunedì 24 Giugno 2013 10:18

Bravo. Le zanzare schiacciale te a mano. Una per una, mi raccomando.

 

  By: pana on Lunedì 24 Giugno 2013 10:02

girando per supermercati ci si rende conto della follia e della pazzia alla quale siamo giunti, l ammazzazanzare elettrico ( e troppa fatica schiacciarle a mano) e la scopa elettrica ( perche quella vecchia nonva bene ?) il temperamatite elettrico (il povero pargolo non ha forza di farlo a mano ?)

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  By: Nevanlinna on Lunedì 24 Giugno 2013 02:12

@Melchior Si tratta ancora del brevetto Piantelli-Focardi e anche il paper è in bibliografia. Altri hints gassosi? D'altra parte, il Pontifex maximus calorimetrico ci informa con souplesse che da quelle barrette di nickel non è mai uscito un singolo watt di excess heat misurato da lui, quindi no excess heat tout court. Perché occuparsene?

 

  By: Melchior! on Domenica 23 Giugno 2013 20:36

@Nevanlinna da EP0767962B1: "Device for the startup and control of the process of energy production obtained by means of excitation of vibrations of the crystal lattice of a material containing deuterium" described in Italian patent application no. SI/92/A/000002 JOURNAL OF PHYSICS F (METAL PHYSICS), MAY 1987, UK, vol. 17,no. 5, ISSN 0305-4608, pages 1051-1064, ROY S K ET AL ’Dynamical properties of 57Fe impurities in different metallic solids from anharmonic recoilless fractions’ ------------------------------------------------------------------ http://www.mail-archive.com/vortex-l@eskimo.com/msg83321.html

 

  By: Nevanlinna on Domenica 23 Giugno 2013 19:25

Uno volta esisteva l'onore delle armi. Una volta ... dispiace notare che oggi in Italia, paese di campanili ma anche d'umanità, abbia preso il sopravvento a) la commemorazione minima R.I.P. e b) la pernacchia al morto come prevaricazione [tanto siamo sicuri che non risponde - formidabile coraggio alla Maramaldo]. Riprova palese dell'Elend dei "nemici". Nel frattempo il pentolone continua a sobollire, scodellando ciclicamente i lessi maleodoranti di sempre. E le stesse freddure. E le stesse scemenze. Das Elend der Philosophie: AMEN. @Melchior Dalla preistoria vorrei esperienze H/metallo NON elettrolitiche.