Moderatore2, visto che insiste:
E cat, test del 28 ottobre 2011
Un breve riassunto:
Ora, alcune precisazioni postume:
Di passaggio, non so a lei, ma a me suonano come un: "Non siamo noi, non è in casa nostra, ma siamo disposti ad aprire una commessa da 500K euro per dimostrare nel giro di un paio d'anni che forse funziona o forse non funziona"
Poi, un dettaglio preciso:
Ora la domanda:
In che senso i dati proposti per veri da Rossi e Fioravanti sarebbero più affidabili di quelli proposti da Fabiani e Penon, o della dicharazione di Focardi che a Bondeno gli uffici erano rimasti caldi per 6 mesi grazie all'E Cat?
Infine, ci pensi:
Servivano davvero 500 KW?
E se, nell'arco di 5 ore , ne avessero usati (per dire) una trentina, ottenendone indietro ben (sempre per dire) una trentina meno dispersioni e consumi collaterali, chi, a parte Rossi e Fioravanti, avrebbe potuto notare la differenza?
Gli osservatori che osservavano quel che Rossi mostrava e non potevano usare strumenti di misurazione propri?
Lei, nelle stesse condizioni, si sarebbe accorto di qualcosa?
Ecco, la questione test degli E Cat, alla fin fine, è tutta lì: i vari numeri proposti, da cosa sono suffragati? Dal fatto che ci sia gente a volte anche terza davvero che li ascolta mentre Rossi (o un socio o un contractor) li legge?
Al di là del fatto che in alcune prove sia stata o meno mostrata la presenza di un qualche imbroglio concreto, la costante di tutti gli spettacoli (mirabolanti o meno che apparissero) è sempre stata l'inaffidabilità delle misure riportate proprio perché ottenute e riportate da Rossi o da gente a suo libro paga, nonostante la pretesa più volte accampata di terzietà, anche contro evidenze manifeste - il caso più eclatante? quello di Fabiani che all'improvviso diventa, grazie ad un contratto con IH, l'uomo di fiducia del customer. Sì, ma quale customer?
Ma certamente, ci poteva anche essere un'alimentazione parallela ed una reale misurazione di 500 KW, vale tanto quanto un finto cut off della sorgente di energia.
In fondo, io penso che fosse finto il cut off e falsificato l'out, lei sembra voler sostenere che fossero reali l'out e il cut off, ma che tale out venisse generato da altra fonte nei pressi.
La sostanza è che quell'impianto era una bufala, utile ad ottenere commesse da una parte, pubbicità e attestati di possibile funzionamento dall'altra
(da usare poi con scommettitori sulla possibilità di realizzare guadagni anche solo finché la giostra avesse girato)
Ripensiamoci, quale Test?
Ha sempre avuto ragione chi ha sostenuto che di spot pubblicitari si trattava e che, come in tutti gli spot, di reale ci fosse ben poco. Peccato che ci sia tanta gente che alla pubbicità crede.