Per vari motivi oggi l'atteggiamento dei ricercatori nei confronti delle LENR è più che scettica, dire negativa. Uno dei motivi di questo ostracismo è dovuto alla mancanza di una teoria scientifica. Le LENR non dovrebbero esistere, non sono inquadrabili nella Fisica classica attuale. Solo ricercatori di confine, con menti aperte e abituate al “pensiero laterale”, prendono in considerazione la possibilità del fenomeno. Ci sono ricercatori con ottime competenze matematiche e tecniche, non hanno coscienza di usare una “gamba” sola. Esiste una seconda "gamba" del sapere si chiama “Alchimia”, in genere il ricercatore veramente aperto non si lascia fermare da preconcetti ed entra in quella meravigliosa scienza, che NON è certo quella cosa ridicola vista come l'anticamera della Chimica. L'Alchimia è la scienza che guarda alla costruzione dell'universo nella sua totalità.
Ricordo che il Newton era anche un alchimista assieme a molti altri. L'Alchimia asserisce che tutto è un gioco della mente. Riassume il tutto in frasi tipo: “l'universo è mentale, tutto è mente”. Il mentalismo è come un sogno e si divide in due parti:
Prima parte: sogno condiviso, appoggiato su simbolismi percepibili da tutti, questo crea una realtà. Diventa reale ciò che siamo d'accordo sia reale. Chi è immerso nella percezione accordata difficilmente ne può uscire; il fatto è che l'essere immersi in un corpo fisico stabilisce un accordo rigido. La ripetibilità dei fenomeni fisici, la certezza che tutti vedono nello stesso modo crea una percezione condivisa stabile e immutabile.
Seconda parte: l'alchimista esce in parte dall'accordo percettivo e sviluppa una seconda parte di se stesso chiamata con vari nomi tipo: “veste bianca”, “corpo astrale”, “corpo di sogno”, “l'altro me stesso”.. Quella parte di noi è presente in tutti ma è embrionale, inattiva. Poiché usando quella parte niente è fisso, niente è certo, tutto dipende da una forma di risonanza di sogno da stabilirsi di volta in volta tra due o più sognatori, l'alchimista impara l'arte del simbolismo. Il simbolismo non fissa la realtà, ma permette una interpretazione fluida, adattabile di volta in volta.
Un qualsiasi grande scienziato dei nostri giorni è paragonabile a chi ha sviluppato una gamba sola, essa è fortissima e gli permette di essere molto più veloce. Gli esseri duplici come il Newton e gli alchimisti in genere, usano due gambe. In una corsa chi vincerà la gara? Chi corre con una gamba sola fortissima o chi ne usa due normali?
Questa premessa è un tentativo di aprire la strada ad una nuova valutazione allegorica dell'universo.
Il lettore deve ricordare che ogni modello allegorico va preso come utile nella spiegazione locale (in quel contesto) ma non è vero in assoluto. Uno stesso fenomeno può essere descritto con più parabole. Già in fisica accade questo, il comportamento di una piccola massa può essere studiato sia come particella che come onda.
Un paragone: questa realtà è come se fosse appoggiata su una ragnatela immensa che ne è la premessa, ogni filamento della ragnatela è multidimensionale. Immaginate che un filamento sia come una corda contenente a sua volta molti filetti chiamati dimensioni. Nella nostra realtà noi esaltiamo la percezione di solo 4 degli undici fili (larghezza, lunghezza, altezza, tempo) gli altri fili non li vediamo eppure esistono e compongono ogni singolo filamento della ragnatela.
Un fenomeno fisico normale avviene modificando la ragnatela, i filamenti vengono spostati ma ogni movimento è tale da non rompere i filamenti, diciamo che è dentro l'elasticità propria dei filamenti. I filamenti però non sono elastici all'infinito esiste un limite di rottura. Fenomeni icon alta intensità possono creare lacerazioni nella ragnatela; esiste un meccanismo che ripara le lesioni ma, se lo strappo è forte, la riparazione lascia una cicatrice. La cicatrice appare come una “stranezza” come un “miracolo”. Poiché le condizioni cambiano continuamente le cicatrici non sono ripetibili, quindi vengono accantonate, ignorate, derise, declassificate. Se una cosa non si può dimostrare si finisce col dire che non esiste, l'avvento del metodo scientifico ha indurito di molto questo atteggiamento di chiusura, da una parte ha dato il vantaggio di concentrarsi sul ripetibile sull'accordato sviluppando la civiltà che ci ha permesso di crescere e vivere comodamente, dall'altro ha negato l'esplorazione di fenomeni di confine non ripetibili.
Tesla non viene annoverato tra gli alchimisti, ma lo era di fatto. Aveva sviluppato spontaneamente un "corpo di sogno" fortissimo, con quel mezzo organizzava scoperte incredibili, non ne faceva mistero. Se andate a vedere la storia lui stesso dice che poteva visualizzare un progetto fino all'ultima vite. I sui disegni tradotti in pratica, funzionavano al primo colpo (chi opera in questi campi sa quanto sia raro). Tesla raccontava di visitare mondi abitati alternativi (controllate pure). Tesla sviluppò la corrente alternata (suoi sono più di 300 brevetti) in questa fase rimase sempre entro l'elasticità dei filamenti della ragnatela, quindi rimase nella ripetibilità, dovuto all'accordo percettivo che fa sì che tutti noi vediamo la stessa cosa.
Tesla si accorse che fenomeni intensi davano risultati fuori schema. In particolare se una barretta di rame subiva un colpo di potenza elettrica MOLTO superiore a quello che poteva sopportare e se sopravviveva, dava luogo a fenomeni strani. Era come se si fosse destabilizzata “gonfiandosi” di un qualche cosa simile ad un eccesso di elettroni. (In alchimia si eviterebbe di fissare il fenomeno dicendo che sono elettroni e si direbbe un eccesso di qualche cosa indefinito, creando un'immagine rappresentativa in modo da non fissare un accordo, ma solo un'idea che deve restare fluida.)
Questo “gas di elettroni” si rivelava quando immergendo la barretta, che aveva subito molti surplus di energia, in olio diatermico, si osservavano come bollicine di gas che uscivano in modo ortogonale (come bollicine d'aria tipo frizzante).
Era come se la barretta destabilizzata volesse riequilibrarsi liberandosi di questo “gas elettronico”.
Se la barretta si faceva diventare una spira nell'aria e se si favoriva la “degassazione” immergendo nella spira un lungo solenoide, il “gas elettronico” in surplus (Visto prima come bollicine che schizzavanofuori) trovava una via di sfoco nel solenoide con effetti incredibili, scariche luminose che avvolgevno, salivano ..
Il trasformatore era già stato inventato, pertanto molti assimilarono l'apparato ad un trasformatore detto appunto “trasformatore Tesla” ma il principio è tutt'altro. Il vero fenomeno si ha solo quando la spira, paragonabile al primario, ma non lo è, riceve un vero surplus energetico, è gonfia, è destabilizzata, ha bisogno di smaltire.
Solo quando è fornito un surplus energetico e l'apparato ha bisogno di smaltire si parla di “Impulso Tesla”. Ne caso dell'eletricità esso deve essere altissimo, potente, ma soprattutto unidirezionale, questo perché deve depositare lì un surplus di elettroni. Deve essere breve e seguito da un tempuscolo di quiete per il riequilibrio spontaneo.
Questa è la partenza di tutto. A quei tempi Tesla andò troppo avanti; il rompere la ragnatela è faccenda delicata. Quando si arriva lì bisogna stare molto attenti; in Alchimia diciamo: “Solo lo stolto insiste a tagliare il ramo su cui è seduto.”
Tesla venne fermato, l'umanità non era pronta.
“Al bambino dai la pappa, poi la minestra..” Imparare subito a rompere la ragnatela avrebbe creato confusione e frenato lo sviluppo della civiltà scientifica.
L'impulso Tesla assume un significato più esteso, si riferisce ad ogni fenomeno che va oltre i limiti dell'elasticità della ragnatela, in altre parole l'Impulso Tesla crea una rottura nella ragnatela, e crea la necessità di una riparazione, c'è lì un NON equilibrio che ha necessità di trovare uno sfogo. Per esempio è impulso Tesla anche il fenomeno legato alle bollicine di cavitazione, esse hanno energia da smaltire quando implodono.
Rossi ha usato questa strategia: su un piccolo tubicino probabilmente con gas rarefatto e poca materia. L'impulso iniziale crea una rottura della ragnatela, ora poiché il gas si è trasformato in plasma (ma questo fatto rientra nella fisica normale) è nel plasma che c'è l'alterazione. La rottura della ragnatela si traduce nel fatto che il plasma riceve un surplus di cariche elettriche che non sa come smaltire. Rossi sfrutta opportunamente la necessità dello smaltimento introducendo un fattore che orienta il risultato (si possono usare altri modi, con campi di masse rotanti, dischi eltricizzati rotanti, ferri di cavallo magnetici rotanti). In questo caso la direzione che si vuole far prendere è fornita da un campo elettromagnetico a bassa energia da 100khz orienta il riequilibrio nella linea di produrre calore, ma potrebbe muoversi su altre direzioni, produrre luce, produrre differenza di potenzia, produrre trasmutazioni, produrre fenomeni inerziali gravitazionali (Quest'ultimo è l'aspetto che mi interessa e che mi ha spinto a divulgare.)
Nel tentativo di farmi capire in questo caso l'esempio allegorico che propongo è questo. Immaginate che gli elettroni siano uccelli tipo storni.
Normalmente un insieme di uccelli per tenerli raggruppati serve un contenitore, una gabbia che li racchiuda, esiste però un tempo in estate in cui spontaneamente si raggruppano e formano come una unica massa in movimento. Questa massa attira addirittura altri uccelli e insieme danzano! La danza è cosciente? esiste una coscienza di gruppo? In alchimia sì! Lo è... lo so è dura da digerire. Gli apparati futuri sviluppati su questi principi saranno meno robotici e più “coscienti a loro modo” In alchimia tutto è potenzialmente vivo, tutto può sviluppare sempre più una coscienza, gli strumenti alchemici sono oggetti "rispettati" a volte si danno nomi come se fossero animaletti.
Ora immaginate che gli uccelli siano elettroni liberi di vagare, un insieme di elettroni dovrebbe avere un guscio di contenimento per poter stare insieme dato che si respingono, ma in questo plasma a causa del surplus energetico gli elettroni cambiano comportamento, e proprio come stormi, si riuniscono a gruppi e cercano uno sfogo in altri modi. Si dovrebbro respingere ma non lo fanno anzi risucchiano altri elettroni. Poi si possono muovere controcorrente, si parla di resistenza elettrica negativa. Se riusciamo ad incanalare questo sfogo e a trarne vantaggio abbiamo fenomeni che esulano dalla fisica classica, ma rientrano nella fisica futura ampliata con una branca chiamata “fisica plasmatica multidimensionale”
Quelli uccelli se incanalati dolcemente, quasi come bambini, ci aiuteranno nei nostri scopi, se invece sono violentati e non rispettati, avremo delle conseguenze negative. Il punto chiave è capire le loro esigenze e dare loro da mangiare, in equilibrio.
Un gruppo di uccelli può essere visto come un'onda maestosa che permane e anzi spesso si ingrandisce, chiamata “solitone”.
Se più solitoni vengono amorevolmente gestiti e incanalati, possono trasportare energia, (nell'esempio dei filamenti della ragnatela, l'energia spostata da un punto all'altro è vista come filamenti che prima si trovavano in un posto e poi vengono ricollocati in un altro.)
Infine forse si scoprirà che questi movimenti energetici che avvengono nella ragnatela, fanno sì che la materia presente nelle vicinanze che risente ciè della modificazione dei filamenti in quanto da essi attraversata, si ricollochi in altre posizioni, non c'è movimento nel senso di velocità, ma solo ricollocazione delle coordinate spaziali.
Quello che è sbalorditivo è che quantitativamente il fenomeno appare incredibile, cioè piccoli variazione nella disposizione dei filamenti della ragnatela possono produrre grandi movimenti delle masse. Dal nostro punto di vista è come se con relativamente poca energia riuscissimo a sollevare un grosso disco volante, lo vedremmo cambiare di posizione come se l'inerzia fosse momentaneamente inesistente.
E' probabile che in un futuro (lontano?) una volta compresi bene i fenomeni descritti che già alcuni stanno studiando, sono chiamati “EV” oppure “EVO”, incrementando di molto la produzione di “solitoni” in 4 serbatoio sferici posti sui quattro vertici di un tetraedro contenenti 4 tipi di materia diversa (azoto, ossigeno carbonio, idrogeno), collegando i 4 serbatoi da 6 condotti preferenziali per i “solitoni”,e regolando lo spostando da un vertice all'altro dei solitoni trasportatori di “energia filamentosa” otteniamo movimenti di un disco volante in alto, in basso, a sinistra a destra.