By: HermanoT on Giovedì 11 Dicembre 2014 00:25
@Radgast
#i# Then there is the photo of a PCE 830 instrument showing the waveform of
the current (Figure 5 in [1]). As pointed out in reference [5] this waveform is
inverted. #/i#
Il reference [5] è l'analisi del bravo Andrea.s., che però, se non sbaglio, in seguito ha trovato un errore in tale analisi e l'ha ritirata.
#i# In Figure 1 it looks like the PCE instruments do a direct measurement of the current. This was not the case. The PCE 830 does an indirect measurement using current clamps. #/i#
Già ... però per avere la potenza non basta la misura della corrente, ma serve anche quella della tensione. E quella si misura solo direttamente, con la sonda a contatto diretto con il conduttore. Se, come ipotizza Rutquist, i conduttori sono due per ogni filo, bisogna essere ciechi per non vederli quando si attaccano le sonde ...
Ma il problema maggiore per tutte le ipotesi di sottostima dell'input elettrico viene, a mio avviso, dalla prova preliminare dell'MFMP, ed in particolare dal grafico potenze/temperature riportato qui:
"https://www.facebook.com/MartinFleischmannMemorialProject/posts/881440191886681"
Con circa 1100W di potenza applicata, il core del reattore si porta a circa 1300C, mentre la superficie in allumina si porta ad una temperatura stimabile in 900C (media delle due termocoppie).
Dall'andamento del grafico, appare verosimile che il core cominci a fondersi con potenze applicate dell'ordine dei 1300-1400W (il Ni fonde a 1453C, quello nanometrico anche a meno), figurarsi cosa succederebbe con 2700W applicati per 32gg, valore ipotizzato per giustificare il COP 3.
Infatti quando il gatto è stato aperto non mi risulta siano stati riscontrati segni di fusione (del metallo almeno ...).