By: Fr@ncesco on Giovedì 01 Dicembre 2011 21:41
http://www.agi.it/bologna/notizie/201112011854-cro-rt10212-fusione_fredda_bologna_gli_ingegneri_ne_discutono_con_focardi
FUSIONE FREDDA: BOLOGNA, GLI INGEGNERI NE DISCUTONO CON FOCARDI
(AGI) - Bologna, 1 dic. - Curiosita', interesse e attesa, anche se la cautela - in casi come questi - resta una parola d'obbligo. Una platea di tecnici - fisici e ingegneri - ha partecipato oggi al convegno "La fusione fredda" promosso sotto le Due Torri dall'Ordine degli ingegneri della Provincia di Bologna: convegno fortemente voluto dal presidente dell'ordine, Felice Monaco, che ha avuto come relatore illustre il fisico Sergio Focardi, uno degli studiosi di maggior spicco della comunita' scientifica italiana. E' stato proprio Focardi a far si' che a Bologna, circa un mese fa, la fusione fredda diventasse realta', grazie alla realizzazione del primo generatore di calore da 1 MW, frutto della collaborazione con l'ingegnere Andrea Rossi. Davvero realta' o utopia ? L'interesse della comunita' scientifica e' in aumento.
"Potremmo trovarci in una situazione analoga a quella del 1886-87 - ha sintetizzato Giuseppe Milanesi, Responsabile della Commissione impianti ed Energia dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bologna - quando, sempre da Bologna, si avvio' quella che, qualche anno piu' tardi, si rivelo' essere la rivoluzione delle telecomunicazioni. E questo grazie alle ricerche ed agli esperimenti di Guglielmo Marconi A suo tempo, pero', le sue idee trovarono ascolto solo in Inghilterra. In questo caso, ovviamente, auspichiamo un epilogo diverso. Basti pensare infatti alle ricadute economiche positive che l'effettiva applicazione della fusione fredda potrebbe portare nelle nostre case. Se, oggi, per riscaldare un appartamento di medie dimensioni si spendono 1.200 euro l'anno, con l'ipotesi della produzione energetica nucleare questa cifra verrebbe decisamente decurtata ad appena 40 euro l'anno". Nessun dubbio per il prof. Sergio Focardi, forte dei suoi ultimi venti anni dedicati incessantemente, nonostante la sicurezza in tasca della pensione e l'eta' avanzata, a quella che e' diventata la sua ragione di vita. Trovare riscontri del funzionamento al fenomeno scoperto dai chimici Martin Fleishmann e Stanley Pons.
"Il suo effetto - ha spiegato alla platea - e' applicabile. Lo dimostra il primo prototipo inaugurato a Bologna il 28 Ottobre scorso. Ad un mese di distanza possiamo dire che siamo riusciti a produrre energia e pure in grande quantita'. Una forma pulita, illimitata, nobile, perche' non inquinante derivata dalla fusione di nichele, idrogeno ed energia termica". Per molti, ha incalzato lo studioso - professore emerito di fisica generale all'Universita' di Bologna - questa sarebbe una fusione impossibile, "perche' avviene alla temperatura delle stelle e per questo - sostengono alcuni - sarebbe non replicabile in un laboratorio. Ma basta recarsi - ha concluso Focardi - in uno di quelli in cui lavoriamo per potersene accertare di persona". Come ha reagito la platea? "Un'opportunita' di confronto come professionisti del settore, per ascoltare e conoscere da vicino chi da tempo sta seguendo un argomento che nei prossimi anni potrebbe fare la differenza.
Una differenza che potrebbe valere la sostenibilita' ambientale del nostro pianeta": questo il commento di Marco Trentint, Commissione Impianti ed Energia dell'Ordine degli Ingegneri di Bologna.