By: GZ on Martedì 30 Settembre 2003 15:54
Speriamo che il prossimo blackout sia di giorno e duri di più.
Così forse ci sarà una chance di spostarsi dagli argomenti salottieri del tipo "...la TV spazzatura della spazzatura della spazzatura, ossia programmi idioti come quelli di mediaset ma capaci a volte di essere inguardabili anche per la massa di cerebrolesi che ormai popola l'italia...." a quelli tipo luce e riscaldamento che vengono a mancare se si continua a discutere sempre e solo di stupidaggini
---------------------------------------------------------
TERMOLI E SAN SEVERO
E dopo le concessioni il no di Wwf e Codacons
A Termoli, nel Molise, e San Severo, in Puglia, due centrali elettriche, rispettivamente da 750 e 390 megawatt, hanno ottenuto tutti i permessi, dalla valutazione di impatto ambientale alle concessioni edilizie. Ma la provincia di Campobasso, insieme con Codacons e Wwf,
e la Provincia di Foggia (in accordo con gruppi ambientalisti) hanno fatto ricorso per fermare i lavori dei cantieri
UDINE
I permessi due anni fa Solo ora si può partire
A Torviscosa, in provincia di Udine, una centrale da 800 megawatt nel 2001 aveva ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie per l’inizio dei lavori. Che sono iniziati solo poche settimane fa. «Ottenere il permesso per costruire l’elettrodotto - dicono all’Edison - è stato difficile». L’iter è durato mesi. Intanto Legambiente chiede di conoscere in dettaglio i progetti dell’azienda
VOGHERA
I lavori ripartiti dopo due mesi di stop
Sta nascendo a Voghera, tra i campi dell’Oltrepò, la nuova centrale da 400 megawatt finanziata all’80 per cento dalla multinazionale belga Electrabel, e per il resto dalla Asm locale. I lavori procedono, ma senza la certezza di essere portati a termine. Sull’impianto pende un ricorso al Tar contro la valutazione di impatto ambientale che ne ha fatto chiudere per due mesi il cantiere. Il Consiglio di Stato si pronuncerà a dicembre
FERRARA
Dubbi e retromarce L’impianto non decolla
Una centrale a turbogas da 800 megawatt autorizzata ma non ancora realizzata. E’ mistero sui motivi per i quali la Sef (Enipower Ferrara) non ha ancora avviato i cantieri a Ferrara, nonostante si sia conclusa da mesi la procedura per i permessi. Secondo indiscrezioni, l’azienda potrebbe aver fatto retromarcia di fronte alle recenti approvazioni di impianti con un’alimentazione più economica del metano.
VADO LIGURE
Contestazioni senza fine Una storia lunga 20 anni
Contestazioni senza fine per la megacentrale elettrica di Vado Ligure (Savona). Una storia, iniziata quasi vent’anni fa, che non sembra ancora conclusa. Secondo gli ambientalisti, l’impianto da 1.200 megawatt, di proprietà della Interpower, che ha ottenuto da poco l’autorizzazione per la trasformazione a ciclo combinato, avrebbe dovuto provvedere alla metanizzazione di un gruppo di produzione. Fino a oggi non è stato realizzato neppure il metanodotto.
Progetti e intoppi
NAPOLI
Enti locali e produttore si sfidano sui permessi
A Orta di Atella, comune a nord di Napoli, la costruzione di una centrale della Edison da 800 megawatt è stata bloccata dalla mancata concessione edilizia. Sarebbe uno degli impianti più grandi della Campania, regione con bassa produttività energetica. L’amministrazione locale, spiegano alla società elettrica, ha fermato l’inizio dei lavori per «la mancanza del progetto di dettaglio».
MANTOVA
La protesta dei cittadini e il giudizio del Tar
Dovrebbe entrare in funzione tra un anno e mezzo l’impianto da 780 megawatt che Enipower sta realizzando a Mantova, nell’area ex Enichem. Ma un gruppo di cittadini della zona ha dato vita a un comitato di protesta con l’obiettivo di bloccare il cantiere. Entro il 13 novembre impugneranno davanti al Tar la valutazione di impatto ambientale che non avrebbe tenuto in considerazione la situazione climatica della città.