Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori) ¶
By: Ganzo il Magnifico on Sabato 21 Dicembre 2019 12:42
Al sud son tutti 5 Balle... chiediamoci perché...
Slava Cocaïnii!
By: Ganzo il Magnifico on Sabato 21 Dicembre 2019 12:42
Al sud son tutti 5 Balle... chiediamoci perché...
Slava Cocaïnii!
By: Morphy on Sabato 21 Dicembre 2019 12:41
Il cittadino romano ha un debito procapite dieci volte il mio eppure ha gli ospedali sfasciati, la spazzatura da raccogliere e i trasporti allo sbando. Incredibile...
– Ho imparato a non fare lotta con i maiali. Ti sporchi tutto e, soprattutto, ai maiali piace...
By: Ganzo il Magnifico on Sabato 21 Dicembre 2019 12:30
Morphy> "Gano, la mala gestione del pubblico, la magistratura a orologeria che sembra funzionare al contrario. Ti sembra tutto così casuale? La mancata manutenzione delle opere. Tutto così casuale? Questo lasciare il nostro paese andare alla deriva significa distruggerlo nel tempo, non è tutto casuale..."
Morphy, il paese è GIÀ distrutto da tempo. Non voglio addentrarmi nelle cause, mi bastano vedere gli effetti. Agli italiani che non sono più capaci di lavorare, aggiungici che per fare una qualsiasi opera pubblica ti costa tre volte che in qualsiasi altro paese europeo. Poi chiediti perché siamo l'unico paese OCSE che ha salari medi pubblici più alti di quelli privati... Ciliegina sulla torta abbiamo ora un governo madurista. Ma anche quello non è una causa, è solo un effetto del degrado terminale dell'Italia.
Me ne sono accorto più di quindici anni anni fa che l'Italia sarebbe andata a ramengo. l'Italia è buona oggi solo per il turismo, e nemmeno dappertutto.
Cioè, questi sono dei romeni e un russo....
"Conosco bene un locale gestito da due anni da tre giovani, due originari della Romania e uno della Russia. Sono in regola e lavorano tanto. Chiacchierando, mi hanno detto che hanno rinunciato ad avere aiutanti di nazionalità ed etnia italiana. «I giovani italiani sono troppo viziati. Reclamano solo diritti e non hanno nessun senso del dovere». Ma, aggiungono, il problema si sta incancrenendo anche con i giovani non italiani, perché tendono ad acquisire le cattive abitudini dei giovani italiani, con l’aggiunta della sensazione che, in caso di irrigidimento dei titolari, possono alzare la voce ricorrendo ad accuse di razzismo e minacce di danno d’immagine per il locale. Risultato di questo meccanismo? I tre titolari stanno prendendo in considerazione l’ipotesi di cedere il locale e aprirne uno in Australia..."
Con un Italia così dove vuoi andare? Io non sono andato fino in Australia solo perché è troppo lontana ed in Italia mi piace venirci in vacanza. E come si mangiano i pici al cinghiale da noi non si mangiano da nessun altra parte al mondo.
Slava Cocaïnii!
By: gianlini on Sabato 21 Dicembre 2019 12:18
Ragionare in termini di nazioni omogenee non ha più senso. Le realtà che emergono e sono contrapposte ora sono città e campagna, grossi centri e piccole realtà. Terziario da una parte e industria ed agricoltura dall'altro. Fino al 1990 in una città come Milano ancora il 40 % era classificato come operaio. Oggi è meno del 7 %.
Stavo guardando ora le aliquote irpef in previsione del calcolo delle tasse.
Ho visto che già a 28.000 euro scatta l'aliquota del 38 %, decisamente punitiva.
28.000 euro ad Urbino saranno pure abbastanza, ma a Milano o Roma è niente.
Ormai è irragionevole avere le stesse regole, fiscali ed economiche, per il paesino della provincia di Cremona dove abita Morphy, o della provincia di Parma dove abita Muschio e una città, centro del terziario, come Milano, Bologna, Firenze o Roma.
By: Morphy on Sabato 21 Dicembre 2019 11:52
Gano, la mala gestione del pubblico, la magistratura a orologeria che sembra funzionare al contrario. Ti sembra tutto così casuale? La mancata manutenzione delle opere. Tutto così casuale? Questo lasciare il nostro paese andare alla deriva significa distruggerlo nel tempo, non è tutto casuale...
– Ho imparato a non fare lotta con i maiali. Ti sporchi tutto e, soprattutto, ai maiali piace...
By: Ganzo il Magnifico on Sabato 21 Dicembre 2019 10:51
Slava Cocaïnii!
By: Ganzo il Magnifico on Sabato 21 Dicembre 2019 10:46
Slava Cocaïnii!
By: Ganzo il Magnifico on Sabato 21 Dicembre 2019 10:05
Gianlini> "Ma, aggiungono, il problema si sta incancrenendo anche con i giovani non italiani, perché tendono ad acquisire le cattive abitudini dei giovani italiani,"
L'Italia è finita. Ma non ve ne rendete conto da soli? Chi può se ne va.
E meno male poi c'è spampa che dice che va tutto bene perché tutti i resort in montagna sono pieni... (per altro quest'anno il posto l'ho trovato subito).
Slava Cocaïnii!
By: traderosca on Sabato 21 Dicembre 2019 10:00
"100% o maggioranza assoluta in entrambe le camere per me è lo stesso, avremo quello che serve per fare come ci pare"
Willy, sei un po' troppo ottimista!!! guarda anche sul forum che in maggioranza votano e sono favorevoli ai ladroni,l'è dura!!!!
By: gianlini on Sabato 21 Dicembre 2019 09:56
Estratto dal Corriere [sezione risponde A.C.]
conosco bene un locale gestito da due anni da tre giovani, due originari della Romania e uno della Russia. Sono in regola e lavorano tanto. Chiacchierando, mi hanno detto che hanno rinunciato ad avere aiutanti di nazionalità ed etnia italiana. «I giovani italiani sono troppo viziati. Reclamano solo diritti e non hanno nessun senso del dovere». Ma, aggiungono, il problema si sta incancrenendo anche con i giovani non italiani, perché tendono ad acquisire le cattive abitudini dei giovani italiani, con l’aggiunta della sensazione che, in caso di irrigidimento dei titolari, possono alzare la voce ricorrendo ad accuse di razzismo e minacce di danno d’immagine per il locale. Risultato di questo meccanismo? I tre titolari stanno prendendo in considerazione l’ipotesi di cedere il locale e aprirne uno in Australia...
Caro Carlo,
Si coglie dalla sua lettera la ricerca dei termini giusti per non urtare la sensibilità di nessuno. Il concetto si potrebbe così sintetizzare: i giovani italiani non hanno più voglia di lavorare; o in ogni caso non vogliono lavorare come camerieri. Generalizzare è sempre pericoloso; è pieno ovviamente di giovani italiani volenterosi. Ma suvvia quante volte abbiamo notato un po’ tutti che anche in città dove la disoccupazione giovanile supera il 50%, più che nella Striscia di Gaza, in cucina le orecchiette le fa l’albanese, la pizza l’egiziano, gli spaghetti il maghrebino? Ricordo un pomeriggio passato all’opera, dove — le confesso gentile Carlo — dopo un po’ mi annoio. Davano Aida, che impiega almeno un’ora a morire. Avevo il cellulare scarico, dovevo rendermi reperibile per il giornale, e con questa scusa sono uscito a cercare un posto dove ricaricare il telefonino.
Il teatro dell’Opera di Roma è vicino alla stazione Termini, quindi in zona ci sono moltissimi hotel. Ne avrò girato dieci, lussuosi, normali, economici. Non ho trovato un portiere italiano. Solo stranieri, quasi sempre ragazze dell’Est. Ho chiesto spiegazioni. Mi hanno risposto che costano meno, lavorano di più, conoscono meglio le lingue. Ma il portiere d’albergo non è un brutto mestiere, anzi è un’arte: quello che ti trova la stanza, una soluzione ai problemi, e magari i biglietti dell’opera. In ogni caso, tutti i lavori sono dignitosi; lo è meno campare di assistenza. Qualcuno si arrabbierà con noi, caro signor Crovella.
Ma aggiungo un’ultima cosa. Questa pagina riserva uno spazio alla settimana per le offerte di lavoro, che arrivano abbastanza regolarmente; e un altro spazio per le richieste di lavoro, che non arrivano quasi mai.
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