W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: Bullfin on Domenica 09 Settembre 2018 02:46

La chiusura dei negozi la domenica la vuole soprattutto salvini in funzione antiimmigrati.

 

 

MA CHE CAZZO VAI DICENDO!!! è IL TUO GIGGINO CHE PIU' VOLTE L'HA RIBADITO DI VOLER NEGOZI CHIUSI, ECCO NON INIZIARE A FARE IL CAZZARO, GRAZIE!!

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: traderosca on Domenica 09 Settembre 2018 01:04

Gano, perchè uno che critica la flat tax è un pauperista secondo te?

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: traderosca on Sabato 08 Settembre 2018 22:19

Gano, considerare puaperista il M5S secondo il punto di vista di berlusconi non è che ci azzecca molto.......

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: gianlini on Sabato 08 Settembre 2018 20:11

Da quello che so e che mi sembra di capire, i Benetton hanno avuto un'idea geniale, ma solo quella. I maglioni colorati senza cuciture. Consci di questo, e cioè che non potevano competere con chi aveva più capacità e idee (tipo quello di Zara), hanno indirizzato le loro attività verso business in cui non è necessario alcun know how particolare, ma solo buoni rapporti con la politica.

 

«Siamo stati gli artefici dell'impero Benetton. Questa purtroppo è la riconoscenza. Forse dovrebbero guardarsi intorno e pensare a cosa lasciano nel territorio. Giustamente un imprenditore deve fare i propri interessi ma Benetton dovrebbe pensare a chi ha contribuito a renderlo grande: noi artigiani». Giuliano Secco è il presidente dei piccoli imprenditori del tessile di Confartigianato della Marca: la sua stessa ditta, settore maglieria, a lungo ha prodotto per conto del colosso di Ponzano. Nei tempi d'oro, ricorda Secco, il sistema legato al gruppo Benetton contava fino a tremila laboratori contoterzisti dando lavoro ad almeno ventimila addetti. Dagli anni '90 in poi gli uni e gli altri si sono via via assottigliati fino al centinaio o poco più di ditte attuali. «Se riducono ancora non resta nulla – sbotta -. A questo punto dovrebbero essere più sinceri ed ammettere: chiudiamo in Italia».

      Per anni il rapporto è stato di reciproca convenienza: «Sono state le nostre aziende a formare i dipendenti che poi hanno contribuito al successo di Benetton. Era uno scambio utile a tutti: per me era un piacere ed un onore se un mio ragazzo andava alla Benetton». Tra gli artigiani ora l'apprensione è elevatissima: «In questi giorni mi hanno chiamato moltissimi colleghi: dire preoccupati è poco. La Benetton ha avuto tanto da noi e dallo Stato italiano. Ora purtroppo non lascia feriti, ma morti». Ad aumentare l'amarezza del rappresentante dei piccoli imprenditori anche il mancato coinvolgimento della categoria: «Discutono con i sindacati, ma alle nostre associazioni non fanno sapere nulla. Eppure rappresentiamo molte ditte dell'indotto». Secco contesta le scelte dei “Colori uniti”: «In giro per il mondo Benetton vuol dire made in Italy ma di made in Italy ormai non ha più nulla: è solo un nome. Ho letto di un calo delle vendite del 25%: si sono domandati il motivo? Certo, c'è la crisi, ma Zara, che in passato non era al livello del gruppo trevigiano, ora l'ha superato, vende a palate e fa utili. Eppure il made in Italy, quello vero, è richiestissimo all'estero. Purtroppo non l'hanno capito, erano convinti bastasse il marchio Benetton, hanno smantellato tutto, inseguendo le agevolazioni offerte da paesi stranieri. Invece la gente cerca la qualità, quello che solo noi potevamo garantire».

https://www.cislveneto.it/Rassegna-stampa-Veneto/I-CONTOTERZISTI-Noi-dietro-quell-impero.-E-questo-e-il-loro-grazie-Nei-tempi-d-oro-tremila-artigiani-al-lavoro-per-i-Colori-uniti


 Last edited by: gianlini on Sabato 08 Settembre 2018 20:20, edited 2 times in total.

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: gianlini on Sabato 08 Settembre 2018 19:41

Gano, relata refero.

Però magari Bull che è li vicino, anche se forse un po' troppo giovane, o Delta che se ricordo bene era di Verona, possono confermare o meno.

 

Quello di cui invece non ho MAI sentito lamentarsi qualcuno, fra quelli che lavoravano o lavorano nelle/per le sue aziende o hanno avuto occasione di lavorare per lui nelle case o in altre situazioni, è proprio Berlusconi. Di lui tutti dicono che è persona assai generosa, cordiale, affettuosa e disponibile. Tutti.

 

 


 Last edited by: gianlini on Sabato 08 Settembre 2018 19:49, edited 4 times in total.

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: antitrader on Sabato 08 Settembre 2018 19:39

Prima dell'epoca dei tassi a zero era difficile immaginare tassi inferiori al 3/4% tanto e' vero che gia' a quel livello

il tesoro faceva i derivati (*) per fissare il tasso.

Ergo, quando si legge che nella concessione era prevista una remunerazione del capitale del 6/7% bisogna far

riferimento ai tassi dell'epoca, l'errore e' stato non aver introdotta una sorta di indicizzazione (che pèro' avrebbe agito in entrambi i versi).

In ogni caso, che siano state fatte porcherie, e' cosa certa, ma non sono affatto sicuro che la gestrone diretta dell'asessore

sarebbe stata piu' avveduta.

(*) derivati contro cui ragliano mandrie di somari i quali fan come quelli che "c'era da comprare AMZN" dopo averla vista a 2000.

 

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: antitrader on Sabato 08 Settembre 2018 19:21

Un bar tabacchi cinese, come orario di chiusura, ha scritto: QUANDO SIAMO STANCHI.

Come fai a far concorrenza a questi qui?

 

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: gianlini on Sabato 08 Settembre 2018 19:16

Pretendere che ebrei seguano la logica luterana sembra un po' una forzatura....

Io sapevo che avevano trasformato molti operai in piccoli imprenditori con la macchina da maglieria nello scantinato, ma che li avevano sostanzialmente schiavizzati agendo da unico datore di lavoro dopo averli fatti indebitare per acquistare la macchina....

Non mi sembra godessero di grande stima in Veneto per questo


 Last edited by: gianlini on Sabato 08 Settembre 2018 19:18, edited 1 time in total.

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: gianlini on Sabato 08 Settembre 2018 18:58

Ho citato i Benetton per via di autostrade, un profitto esagerato a fronte di quali investimenti?

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Ma non è che abbiano scarseggiato gli investimenti perchè se li sono spesi in qualcos altro. Mi sembrava che li avessi citati fra quelli che andavano a veline, mentre a tutta evidenza è il contrario. Benetton figlio si è addirittura sposato una montanara (cmq benestante di famiglia) pur di non rischiare di dover comprare qualche borsa di Gucci o Armani.....

 

"Il collega italiano invece deve fare i conti con le questioni sindacali, i diritti, le "malattie" e quant'altro."

Soprattutto con moglie e figli.


 Last edited by: gianlini on Sabato 08 Settembre 2018 19:01, edited 2 times in total.

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: Ganzo il Magnifico on Sabato 08 Settembre 2018 18:53

Gianlini è vero che le mondo c’è eccesso di capitali, ma sono capitali non utilizzati in modo produttivo e che restano tutti nelle banche. Infatti in Italia abbiamo disoccupazione e mancanza di investimenti, al punto che lo stato vorrebbe sfondare il tetto del 3% per investire e stimolare la ripresa. Ho citato i Benetton per via di autostrade, un profitto esagerato a fronte di quali investimenti? Anche se in passato sono stati imprenditori più che decenti.

 

Sui negozi, oltre al pauperismo del M5S, potrebbe avere ragione Antitrader.

Slava Cocaïnii!


 Last edited by: Ganzo il Magnifico on Sabato 08 Settembre 2018 18:58, edited 2 times in total.

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: antitrader on Sabato 08 Settembre 2018 18:51

La chiusura dei negozi la domenica la vuole soprattutto salvini in funzione antiimmigrati.

Al barista cinese o al fruttarolo pakistano non crea alcun problema stare sempre aperto.

Il collega italiano invece deve fare i conti con le questioni sindacali, i diritti, le "malattie"

e quant'altro.

Per cui, si ha una fomra di concorrenza sleale verso gli esercenti italiani (che son sempre di meno).

 

 

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: gianlini on Sabato 08 Settembre 2018 18:47

Shera, mi sembra che per una volta diciamo esattamente la stessa cosa....

La Fiat (cioè i ricchi) non ha alcun problema a finanziarsi, mentre lo Stato sì e non riesce a sostentare 5 milioni di cittadini in difficoltà.

 


 Last edited by: gianlini on Sabato 08 Settembre 2018 18:47, edited 1 time in total.

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: shera on Sabato 08 Settembre 2018 18:43

Gianlini lo stato italiano è in ritardo di 2/3 anni sui pagamenti, ormai la fiat ha la sua FCA bank e tu pensi che c'è troppa liquidità perchè ti danno i catorci a 8000 euro

in realtà le banche hanno stretto i cordoni e lo stato si è tagliato le palle

risultato 5 milioni di poveri in italia

Il 5 maggio 2023 ho chiesto all'AI il miglior titolo da comprare a Piazza Affari: Banca Profilo, oggi scende dello 0,46% a 0.2180 Euro
Lo sbarco sulla Luna, la più grande truffa della storia del mondo, dopo il Covid.

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: gianlini on Sabato 08 Settembre 2018 18:21

"dovrebero invece essere usati per creare altra ricchezza e benessere. "

Gano, nel mondo c'è un eccesso di capitali da investire, non il contrario, e una ridondanza di capacità produttiva. Questo anche grazie al QE praticato ormai da tutti.

Non servirebbe a niente al ricco di oggi vivere in maggiore parsimonia, per investire di più. Non servirebbe nè a lui (tranne che pensi che a Dio interessi la capacità di trattenersi dallo spendere, ma se uno penso alla quantità di materia, di astri, di costellazioni presenti nell'universo, non mi sembra opera di qualcuno che mirava a risparmiare) nè alla società. Per fortuna che qualcuno come Berlusconi o Briatore ne regala un po' alle veline di turno. I Benetton non capisco perchèì li inserirsci nella lista. Da bravi ebrei mi sembrano attentissimi a non spendere e a non regalare soldi a nessuno.

 

Viceversa, sembra che siano gli Stati a dover essere dotati di maggior ricchezza, per poterla tornare a distribuire. Questo è quello che succede tutto sommato in Russia, dove i proventi del petrolio, del gas, e del resto delle materie prime vengono utilizzati per stipendiare un apparato statale che assorrbe circa il 65 % della forza lavoro. O in Arabia e nei paesi del Golfo. Per questo la flat tax sembra la misura opposta a quella necessaria. Anzichè dar più soldi allo stato, gliene ne sottrai, prendendoli da chi non ha bisogno di averne di più.

 

Emblematico il caso di Jack Ma. Che ha capito che non ha senso per uno come lui accumulare altri soldi, o investire ulteriormente nella sua società, ma ha senso solo darsi alla filantropia. Questo è il modello 2018 del calvinista svizzero del '900

 

Jack Ma, il fondatore di Alibaba e l'uomo più ricco della Cina, lascia la guida del colosso dell'e-commerce. Lo ha svelato lui stesso secondo quanto riporta il New York Times, spiegando che darà le dimissioni lunedì prossimo per dedicarsi in futuro solo ad attività filantropiche.

 

 


 Last edited by: gianlini on Sabato 08 Settembre 2018 18:43, edited 10 times in total.

Re: W l'Italia...l'Italia che lavora (De Gregori)  

  By: Bullfin on Sabato 08 Settembre 2018 16:37

è la sua ideologia da comunista che lo permea....

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente